Riemergo boccheggiando dagli ultimi (bellissimi) giorni.
Per essere una che nonostante la sua cronica pressione bassa sopporta bene il caldo, c’è da dire che stavolta il caldo mi ha davvero schiantata.
Sarà stata la stanchezza accumulata (e i fornelli perennemente accessi da mane a sera a cucinare per le uscite di ottobre novembre, quindi taaanto caldo ;)) della fase pre-partenza, sarà stato il matrimonio di mia sorella che ci ha emozionati tutti (ahhh e poi dovrò raccontarvi, la situazione e il luogo mi hanno suggerito un dolcino lievitato di quelli belli belli che appena arriva l’autunno quasi quasi facciamo), sarà stato il caldo apocalitticoooo che non si muoveva un filo d’arie e se si muoveva pareva un mix tra il casco (quanto so’ vintage ;)) e il phon della parrucchiera, ma io davvero quest’anno sono arrivata ad agosto trascinandomi sui gomiti.
Certo è che come ogni volta, nonostante cucini un sacco, appena chiudo la cucina dalle fatiche lavorative tempo due giorni (ma che dico tempo due giorni? Tempo subito!), io ho di nuovo voglia di cucinare.
Le temperature sfidanti però, e anche quell’appetito che d’estate un attimo pare che ti abbia abbandonato per il troppo caldo e un attimo dopo fa capolino allegro e pimpante (“sì, ma mangiamo qualcosa di non cucinato” ;)), mi hanno suggerito una di quelle ricette salvacena e anche tanto, tanto, ma tanto estiva, che è quella de
la piadina
Piadina che adoro in tutte le salse ma più di tutti nella versione realizzata con la mia farina-feticcio… l’integrale.
E stavolta ho messo a punto quella che per me è la versione TOP della piadina integrale, complice una certa simmetria numerica, ecco a voi le dosi della ricetta definitiva (almeno per un bel po ;)): farina + 1/2 del suo peso in acqua più 1/4 del suo peso in strutto (sì, toglietemi tutto, ma non il mio strutto, almeno qui nelle Marche, ma credo anche per le colleghe Abruzzesi e Emiliano-Romagnole) più poco sale e zero lievito o diavolerie del genere. Vedete dalle foto che le bolle le fa eccome.
Per cuocerla, io ho usato una delle mie adorate padelle in ghisa (vi ricordate? ne avevamo parlato in questo post qui), ma solo perché non avevo sotto tiro la mia teglia da piada per eccellenza, che ho scoperto qualche anno fa grazie alla mia amica Mari e che ho acquistato insieme a lei in occasione di un evento di produttori locali a Rimini: Le teglie di Montetiffi: si tratta di un testo in terracotta realizzato con terre argillose nato per la cottura della piadina nel caminetto ed ora usata anche sulla stufa a legna e fornello a gas con retina spargi fiamma.
Come farina invece, ho usato la Farina integrale di grano tenero decorticato a pietra di Grandi Molini Italiani.
Sapete che ho provato praticamente tutte le loro farine integrali e semintegrali, e che le adoro. Per frolla, pane, cakes vari cioccolato prugne. chi più ne ha letteralmente più ne metta, brioches (ne abbiamo solo su questo blog ben due versioni integrali, Paris e Hokkaido ;) !), e se volete dare una rispolverata alla “ricetta integrale estate 2020” vi consiglio caldamente le freselle (realizzate anno scorso al ritorno da un viaggio in Puglia e che rifarò a breve perché sono davvero pazzesche)
La ricetta della piadina integrale è semplicissima, così come perfettamente semplici sono le cene dell’estate. Pomodori dell’orto (io adoro i costituti, polposi che sembrano di burro, e con pochi semi), stracciatella o burrata, basilico “della coccia” (traduzione dal dialetto “del vaso”), ndr. del terrazzo di casa, greco o ligure quello che preferite, prosciutto crudo, la vostra qualità preferita.
Piadina integrale
ingredienti per 8 piadine
300 g di farina integrale di grano tenero decorticato a pietra di Grandi Molini Italiani
200 g di farina biologica tipo 00 di Grandi Molini Italiani
250 g di acqua tiepida
125 g di strutto
1 cucchiaino raso di sale
Disponete la farina a fontana in una ciotola o nell’impastatrice, aggiungete lo strutto a pezzetti e il sale e poi l’acqua tiepida a filo. cominciate ad impastare a macchina o a mano fino ad ottenere un impasto omogeneo e morbido, formate una palla e dividetela in 8 spicchi, formate una pallina con ciascuno spicchio e fate riposare coperto per almeno 30 minuti.
Stendete ciascuna piadina sottilissima sul piano di lavoro leggermente infarinato (io via-via che le cuocevo ho notato che per infarinare il ripiano mi funzionava meglio la 00, in quanto la crusca della farina integrale, se solo “attaccata” all’impasto come nel caso dell’utilizzo per stenderla. poi “si disperde” nella padella di cottura e tende a bruciarsi), staccandole dal piano di lavoro ad una ad una molto delicatamente e cuocendole per circa 5 minuti e girandole a metà nella padella in ghisa o nell’apposito testo per piadina, fino a che non si formano delle bolle e la piadina diventa fragrante (pur restando morbida: non cuocete troppo la piadina integrale o rischierà di diventare un po’ dura).
Farcite a piacere con prosciutto crudo, stracciatella, pomodori (stracchino, rucola, mortadella, salame, prosciutto cotto… ;)), e portate le birre, freddissime, solo all’ultimo ;-P
Questa appena scritta è la ricetta della mia piadina integrale preferita, ma siccome sono magnanima vi lascio anche delle dosi da me molto collaudate per una versione senza strutto e un tantinello più light della prima, ovvero con olio extravergine d’oliva: 480 g di farina integrale + 240 ml di acqua + 8 cucchiai di olio extravergine di oliva, ovvero circa 65 grammi + una presa di sale
Emanuela
Ma buon pomeriggio amica mia!!!!!
Bentornata e Ben ritrovata (oddio mi sembro Giorgio Mastrota in una televendita!)…
Anche qui in casa Manù abbiamo faticato taaaaaaaaanto taaaaaaaanto quest’anno sai? Io l’ho attribuito all’età questa mia difficoltà (anche se madre mi ha rassicurata dicendome :”Manu, ma fa davvero molto caldo”), perché nonostante non lo ami tantissimo io lo sopporto abbastanza bene, il caldo, lo ”sbatto” che non c’è male (come dico sempre), ma quest’anno è stata davvero davvero durissima, sembravo un bradipo che girovagava per casa, quando non ero in negozio, dove non avevo il condizionatore né il ventilatore (me tapina!).. Vabbè, oggi per lo meno si respira!
Bando alle ciance… Ah le super teglie di Meliffi! e come si fa a NON amarle!!!! io le ho mostrate a mia sorella e pure lei se l’è agguantate senza batter ciglio, sono bellissime oltre che meravigliose in cucina!!!!
Queste piade Rossi ti son venute benissimo, pure rotonde (mentre io ahaha, avrò da lavorarci parecchio!) e direi che sullo strutto NESSUNO oserà (ri)dire nulla! Brava meraviglia mia, bravissima!!! ammetto che quando ho letto ”peso più 1/2 più 1/4″ avevo già gli occhi incrociati, perché come sai i conti non li so fare…. pppperò questa somma è abbastanza facile ahahahaaaa…
Ah! io ho ovviamente tutto…farina integrale ”mia”, prosciutto di babbo, pomodori dell’orto e stracciatella di bufala Umbra (oppure stracchino di “sopra casa”!)… Non ho scuse! ;) .. Farò credo la versione con l’olio però SOLO perché ho terminato lo strutto di casa e devo aspettare sabato per prendere lo strutto dalla Marisa, mentre io le voglio fare staseraaaaaaaa!!!!!
Ecco….
Ti saluto meraviglia!
ps: ovviamente aspett(iam)o ricetta dolcino lievitato autunnale! <3
ciao super cuore!
ah! pss: prossima volta assieme andiamo eh?! a fare shopping di padelle!
Un bacione ….
Manù.
Rossella
Certo! Sia shopping che piada sfogliata romagnola ;)
Mi fai sapere come vengono???? ❤️❤️❤️
(ho ricette pure rimaste indietro me possono… devo recupera’ insieme al dolino lievitato autunnale!!!)