Riflettevo giusto questo finesettimana sul perchè io sia così tanto ma tanto predisposta ai picnic autunnali e così poco ma poco propensa a quelli (quelli che da letteratura sarebbero veri! ;)) primaverili…
Innanzitutto, ho pensato, arrivo in genere a ottobre-novembre baciata dal sole, abbronzata, con guizzi di recupero pressione e piena di energie e sì, anche un po’ più magra e scattante (ok, pure zoppa e col Covid, quest’anno, ma cerchiamo di non soffermarci troppo sui dettagli ;-P). Ad aprile-maggio arrivo invece in generale trascinandomi sui gomiti, con la pressione sotti ai tacchi, sfinita dal lavoro, pallida come un cencio e pure vagamente flaccidina. In più come metto piede fuori casa non solo inizio a starnutire senza fine, ma fatico letteralmente a respirare..
Se a questo aggiungete che la primavera, inconograficamente rappresentata con prati, fiori, coniglietti e uova e uccellini cinguettanti, è di fatto un insieme di giornate soggette a piogge improvvise e molto ma molto frustranti, non c’è poi così da meravigliarsi se alcuni (molti ;)) dei lettori di questo blog, ivi compresa la sottoscritta, amano, al loro presentarsi improvviso, le dorate giornate autunnali, quando invece ci si aspetta di default solo una incessante pioggia, e forse proprio per questo dono inaspettato e prezioso, le preferiscono per mettere il muso fuori casa…
Lato mio, basta digitare la parola “PICNIC” nella lente di ingrandimento in alto a destra qui sul blog per vedere subito come ci sia una schiacciante maggioranza di ricette dedicate ai picnic autunnali rispetto a quelle dedicate i picnic primaverili… E alla fine sarà per le ragioni sopra elencate, sarà per altri insondabili motivi, ma chissà come mai io, in questo meraviglioso mese di novembre, riesco molto più facilmente che a maggio, ad infilarmi in tasca un cartoccetto con un panino con pollo, origano e formaggio , o con pollo e rucola, o uno con finocchiona, brie e arancia (mi viene troppo da ridere, sono stati pubblicati tutti a novembre! ;)) oppure una cinnamon rolls alla zucca e cannella, oppure, new entry di oggi, questi panini dolci autunnali al succo di prugna.
Ora, che le prugne e il loro succo, così come l’uva (o uvetta che sia) e il suo mosto, siano graaandi protagonisti dei lievitati di casa, qui non ci sono dubbi, così come che l’autunno sia un momento in cui io sento foooorte il richiamo della cucina della tradizione contadina (ricordate i panini raschi siciliani per la festa di San Martino?). In abbinata a (e a conferma di ;)) questo autumn feeling, compare puntualmente qui e a casa mia lei, LA FARINA TIPO 1 decorticata a pietra di Grandi molini Italiani: il mio personale richiamo all’autunno e alla tradizione, il mio annuale appuntamento col mese di novembre e con le lente lievitazioni al calduccio in casa alle porte dell’inverno.
Questi panini dolci autunnali sono parecchio versatili a mio parere: potete anche farli con mele essiccate al posto delle prugne e succo di mela al posto di quello di prugna, oppure con uvetta e e succo d’uva, o anche con cramberries essiccati e un succo di frutti rossi, aggiungendo in quest’ultimo caso una paio di cucchiai di zucchero al totale nel caso il succo non sia particolarmente dolce. A ben vedere, sono pure vegani! Niente uova e niente lattosio (info utile per intolleranti! ♥️)
A ‘sto giro ero così lanciata che, come forse arguirete dalle foto, di teglie di panini dolci autunnali al succo di prugna ne ho fatte due: una a ciambella, ed una chiamiamola “a Danubio”: in ogni caso per me è troppo bello e confortevole fare dei lievitati che in fase di formatura vanno ridotti a piccole pallette (o panini) da staccare poi con le mani una volta cotti respirandone tutto il profumo e la fragranza..
Vi lascio la ricetta dunque dei panini dolci autunnali al succo di prugna esattamente come l’ho fatta io. Per una dose più consona, dividete tutto per due. Oppure, congelateli. Risolveranno per la felicità di tutti molte merende e molte colazioni, oltre al picnic d’autunno di cui si parlava…
Panini dolci autunnali al succo di prugna
Ingredienti per due teglie tonde di circa 22 cm di diametro (24 cm circa se a ciambella)
Per la “massa”
150 g di farina forte tipo Manitoba decorticata a pietra Grandi Molini Italiani (W 350)
100 g di farina tipo 1 decorticata a pietra Grandi Molini Italiani
100 g di lievito madre solido o 10 g di lievito birra
150 gr di succo di prugna senza zucchero aggiunto
Per l’impasto
lai massa (500 g)
250 g di succo di prugna senza zucchero aggiunto + 50 g di acqua a temperatura ambiente
150 g di zucchero di canna
20 g di semi di anice (facoltativi)
125 g di olio extravergine d’oliva delicato o olio di semi
150 g di a forte tipo Manitoba decorticata a pietra Grandi Molini Italiani (W 350)
400 g di farina tipo 1 decorticata a pietra Grandi Molini Italiani
150 g di Prugne secche tritate grossolanamente al coltello
Per spennellare
65 g di zucchero
50 g di acqua
Preparate la massa sciogliendo il lievito madre nel succo di prugna appena tiepido oppure aggiungendo il lievito di birra in una cavità ricavata nelle farine precedentemente mescolate a fontana e aggiungendo un po’ del succo di prugne appena tiepido (non deve essere caldo ma solo appena tiepido!); aspettate qualche minuto e aggiungete il resto del succo di prugna nel caso del lievito di birra. Impastate fino ad ottenere un panetto piuttosto sodo. Fate lievitare al riparo dalle correnti per 8 ore nel caso del lievito madre e 2-3 ore nel caso del lievito di birra, e in ogni caso fino al raddoppio.
Lavorate in una grossa ciotola o utilizzate la planetaria e fate intiepidire il succo di prugna. Scioglietevi la massa, unitevi quindi qualche cucchiaio del mix di farine precedentemente mescolate e iniziare a lavorare, alternando farine e zucchero e, all’occorrenza, fino a 50 g di acqua appena tiepida; quando l’impasto inizia a prendere forma, prima di finire la farina, unite le prugne secche in pezzi e i semi di anice se li usate, e quando l’impasto comincia a stare insieme ed essere incordato, unite lentamente l’olio d’oliva, continuando a mescolare e aiutandosi con una spatola. Aggiungere eventualmente poca farina sino ad ottenere un impasto morbido ma che si stacca dalle pareti della ciotola.
Continuate a lavorare per far assorbire l’olio, poi rovesciate l’impasto sulla spianatoia, lavoratelo ancora poco, poi formatevi una palla e trasferite, coperto, in una ciotola capiente unta di olio.
Aspettate qualche ora o il tempo necessario ad avviare bene, a temperatura ambiente e al riparo da correnti, la lievitazione, e poi se è sera trasferite per la notte in frigo, oppure lasciate lievitare fino al raddoppio (calcolate 8-10 ore per il lievito madre e dalle 2 alle 4 ore per il lievito di birra a temperatura ambiente, e almeno il doppio del tempo, per il riposo in frigo).
Passato il tempo necessario al raddoppio, se state lavorando con il frigo trasferite l’impasto fuori dal frigo e completate la lievitazione ancora qualche ora. Se siete a temperatura ambiente procedete di seguito.
Dividete l’impasto in due parti uguali e ciascuna parte pezzi da 110 g ciascuno (pesate in ogni caso l”impasto e dividete per 16 per ottenere il peso esatto finale), con cui formare delle palline: pirlatele e trasferitele viavia in due teglie da 22-24 cm unte e infarinate (ne verranno 16 e ne vanno 8 a teglia).
Fate riposare ancora circa 8 ore per il lievito madre e 2 ore per il lievito di birra.
Preriscaldate il forno in modalità statica a 185 °C e cuocete le due teglie 30-40 minuti.
Nel frattempo preparate uno sciroppo portando a bollore per una decina di minuti l’acqua e lo zucchero semolato. Appena sfornati, lucidate i panini dolci autunnali al succo di prugna con lo sciroppo preparato.
Li servite tiepidi o a temperatura ambiente (oppure tagliati e tostati, qualche giorno dopo ;)) con burro e confettura di prugne e vaniglia, la mia preferita: trovate la ricetta qui, datele solo qualche minuto per caricare ;) e fate ancora in tempo a farla con qualche prugna tardiva che io ancora vedo ai banchi del supermercato. In alternativa, una golosa crema di nocciole e cacao, fatta in casa o delle vostre preferite in commercio, ci sta dadio!
Buon martedì autunnale a tutti!
Emanuela Lupi
Sono seduta in sala e la luce che filtra dal finestrone è proprio quella luce lì, di quel sole d’autunno meraviglioso (e accecante a volte) che rende tutto molto più…. luminoso! E’ diverso, il sole d’autunno, a me sembra anche più caldo e, cosa te lo dico a fare….. lo ADORO: adoro i toni che conferisce ai colori della natura, adoro i riflessi sugli oggetti di casa e adoro anche il suo calore sulla pelle del viso…. Amo l’autunno in tutte le sue forme e la sua complessità, pure nelle giornate umide e nebbiose (che per le mie ossa e la mia emicrania sono l’asso di briscola proprio), quelle in cui ti metti il cappotto lungo in panno, la sciarpa e cammini con la testa incassata nelle spalle per ”riscaldarti un pochino di più”!
Sanno di calore, di coccola e di autunno anche questi paninetti qui, rotondi, morbidi e soffici, come piacciono a noi e soprattutto conviviali, che metti al centro del tavolo ed ognuno si strappa il suo pezzetto…. Che bello!
Non so se sono capace a farli però, vediamo… ehehe…
Io Domenica ho fatto la scalitù…mi andava proprio un bel dolcino frolloso, che sapesse di burro…
Grazie meraviglia.
Mi sa che vado a fare sue passi sotto questo meraviglioso sole d’autunno.
Un bacione.
Manù.
Rossella
Manuuuuuu!
È verissimo quello che dici!
CONVIVIALI! ❤️♥️
(Condividiamo pure l’emicrania ma nel mio caso credo – o spero? 😅 – sia una specie di ricordino del covid.. 🙄)
Ti mando un bacio enorme!
Vado a mettere un attimo i piedi in mezzo alle foglie prima di rimettermi (io e la mia emicrania ;)) al lavoro.
Baciiii