Qualche giorno fa riflettevo sulle ricette di casa.
Quelle non solo imprescindibili, immancabili e assolutamente ripetibili che fanno parte del ricettario nonché della “dieta” di famiglia, ma anche quelle che, ovunque tu sia, fanno casa.
Sono due o tre pagnotte, due o tre brioches, qualche crostata, un ciambellone semplicissimo fatto di latte e uova, ma soprattutto, sempre e ovunque, le conserve, fare la marmellata.
Fare la marmellata è per me come mettere sul fornello una moka la prima volta in una casa ancora tutta da addomesticare: fa parte di quei gesti semplici che permettono di rendere un luogo (compreso l’intorno che mi ha regalato la frutta protagonista dell’intera operazione ;)) familiare, o rendere un luogo che lo è già, ancora di più casa mia.
In particolare l’estate.
Un po’ perché la frutta è varia, un po’ perché ad un certo punto in un modo o nell’altro ci dobbiamo (o possiamo) fermare, ma arriva quel momento stupendo, quel momento che sembra quasi una pausa nel mezzo, in cui gli alberi ti danno più frutta di quante ne puoi mangiare, e in cui sai che nonostante l’afa e il caldo, quei pomodori, quelle pesche, quelle susine tu non te li vuoi perdere e in qualche modo dovrai trasformarli..
E a quel punto non solo non vuoi sprecarli, ma nasce l’idea (ogni estate mi sembra di averlo dimenticato, ogni estate arrivano loro a fare capolino e a ricordarti che ci sono) di preservarne il sapore per l’autunno che sappiamo è già dietro l’angolo.
Non ce lo diciamo, ma lo sappiamo.
Perché i pomodori sono al culmine della loro bellezza e bontà, e perché le stesse susine che due settimane prima guardavamo “solo” come frutta da mangiare ora non ci sembrano altro che vasetti di marmellata.
E allora prima o dopo il mare, prima o dopo (o durante!) la montagna, durante un soggiorno in collina o anche in città, quando un amico ci porta quella cassetta preziosa fin dentro casa (la cassetta “delle prugne dell’albero” con le foglie ancora attaccate al frutto), non ci resta che pulire, lavare, denocciolare, macerare. E nella penombra di un pomeriggio di mezza estate accostare le imposte per provare a proteggerci un po’ dal sole e metterci ai fornelli, e, ancora una volta, brontolare del troppo caldo, e al tempo stesso amarlo così tanto…
Ecco la mia marmellata preferita.
So che si dice confettura ma per me sempre “marmellata” resta, anche se faccio la foodblogger e mi tocca parlare a modo…
Perchè ci sono cibi, quelli indissolubilmente legati alla mia infanzia e al mio modo di intendere la nutrizione, che mi rappresentano così tanto e che continuerò sempre a chiamare come da piccola.
Il pane, il latte, il burro, il miele la marmellata…
La mia marmellata preferita conserva il colore e la frutta in pezzi, e per ottenere questo, cuoce relativamente poco.
Il metodo è invenzione di Christine Ferber leggermente rivisitato a mia immagine e somiglianza (ne avevamo già parlato qui, proprio nella versione alla cannella della stessa confettura di oggi!), ed io lo trovo g-e-n-i-a-l-e.
In sostanza una premacerazione breve, una precottura, una successiva macerazione e una successiva cottura altrettanto breve, prima dello sciroppo e in ultimo dei pezzi di frutta.
Il suo libro sulle confetture è la mia personale bibbietta in materia, e lo consiglio a tutti, fra letture (e pratiche, anche!) estive.
Nel frattempo buon riposo, buone vacanze, buona (finalmente) estate, ognuno con la sua conserva o il proprio personale modo di “fare casa” e “stare a casa”. <3
Confettura di susine e vaniglia (metodo Ferber)
ingredienti per 3-4 vasetti
1 kg di prugne biologiche o dell’albero
600 g di zucchero di canna
il succo di un limone
1 stecca grande di vaniglia o due piccole
Lavare bene le prugne, poi asciugarle e tagliarle a metà, privarle dei noccioli, e metterle in un recipiente con lo zucchero, i semini estratti incidendo longitudinalmente la stecca di vaniglia, il baccello stesso della vaniglia e il limone.
Mescolare bene, poi lasciar macerare per un’ora.
Trascorso questo tempo trasferire la frutta in una bassina da confettura o una buona pentola in acciaio inox dal fondo spesso, e portare ad ebollizione.
Spegnere e trasferire di nuovo in una terrina (o lasciare nella casseruola, ma solo se si usa l’inox – nella bassina in rame è assolutamente sconsigliabile far macerare la frutta!), far macerare di nuovo al fresco per una nottata.
La mattina successiva o dopo 8-10 ore, filtrare far addensare per 10-15 lo sciroppo a fuoco moderato, poi aggiungere la frutta e far cuocere altri 10-15 minuti circa o fino ad ottenere una consistenza piuttosto densa e gelatinosa.
Invasare in vasetti precedentemente sterilizzati, verificando che farciamo il sottovuoto prima di riporli al buio.
Francesca
Io la faccio paro paro così, ma da quest’anno ho deciso di passare i pezzi di frutta e di unirli poi allo sciroppo! Ottengo una confettura liscia liscia! Mi hanno regalato così tante susine quest’anno che ho in dispensa una ventina di vasetti. Metà li ho fatti alla vaniglia e metà speziati con cannella, chiodi di garofano e noce moscata! Metodo ferber forever! Che poi devo ancora provarne tante del suo libriccino (che ho in lingua originale)! Buona estate cara Rossella!
Rossella
Anche io in francese ce l’ho!!! (e devo provarne tante! ;))
Farò dunque anche la versione « passata », anche se io ai « pezzettini » non resistoooo! ❤️
Buona estate a te ❤️❤️
emanuela
Eccomi… rientrata e subito fiondata qui….(ancora sudaticcia che il mio greppo di more era ovviamente rivolto ad est)
Ero passata in visita sta mattina e ho visto questi barattoli in prima fila….
SBAM! colpo al cuore..cosa sono quei barattoliiiiiiiiiiii (perchè se diciamo aiuola, se diciamo marmellata, diciamo pure barattolo no? ovviamente)….soprattutto i tappi.. sono morta per quei tappi che fanno tanto tovaglia da pic nic…bellizzimi..poi… mentre cercavo di capire che cosa fosse la fruttina dentro(mordendomi la lingua per non aver fatto il soda bread, perchè cacchio ci sta da DDDDDiooooooo) ho notato le bellizzime etichette.. cavoletti di bruxelles…sull’ultima poi c’era scritto proprio.. “confiture de….” cosa sarà quel de… allora cercavo nei miei meandri di lingua francese un fruttino stagionale… che ovviamente avesse quel colore lì… poi però… ho preso il voabolario.. (si il librozzo gigante e pesantone della scuola) e ho cercato.. aaaaaaaaahhhh super meravigliaaaaaa lo sapevoooooooo… ci stava la susina, ma lì diceva susina selvaticaaaa(e infatti già ti immaginavo a togliere tutti i nocciolini piccoli piccoli.)… ti ho amata più di quanto non ti abbia amata mai….
Quindi son partita alla volta della raccolta delle more,son tornata ed eccomi qua.. a leggermi tutto quanto..gustandomi questo meraviglioso pezzo di vita che è molto simile al mio (per quanto riguarda lo smarmellamento durante le giornate con sole cocente, a serrande abbassate che tanto fa caldouguale,sudando,maledicendo(ti) ed amando(ti) allo stesso tempo perchè ti vengo ste idee pazze invece di stare in panciolle, perchè tanto quelle chilate di frutta nun le poi magnà e poi comunque due vasetti nun li vuoi fà… (e quando sabato le mie spacciatrici di frutta mi hanno dato ca 4kg di pesche per “marmellata o vedi te ” mi hanno detto, io avevo gli occhi a cuore nonostante sapessi quello che mi aspettava..).. e poi per sentirsi in pace mentre ripeti quei gesti, che te li vai proprio a cercare)…Dio quanto mi ci vedo in tutto questo antico, che tanto antico non è…quanto ci sono dentro.. come la frutta nel tuo vasetto.. perchè è proprio la vita…ti riconnetti con la VERA VITA..CON LE BELLEZZE VERE..LE PICCOLE COSE QUOTIDIANE..che dovrebbero esserci sempre.. col tempo vero… lento…
Ti adoro …tienimene un vasetto te ne sarei grata…
ho parlato mezzo a vanvera mi sa.. fa niente tanto io son così..
le foto e la luce spaccano….
ti adoro di nuovo…
sei meravigliosamente simile a me…in questo.. ed è bellissimo…
tua scema Manù
emanuela
Cioè.. la vedi Ross l’ultima foto… come cavolo fai a non volerci ficcare il dito dentro….
Io ho rambuscato 1,700 chilozzi di more che or ora stanno a paciugare nello zucchero per la marmella.. sto giro faccio solo loro..in purezza.. solo more.. come nella tua ricettuzzola di qualche annetto fa…
Che poi riflettevo (a volte capita pure) mentre rileggevo e rileggevo tutto lo scritto…
di nuovo l’addomesticare che ritorna, di nuovo il ri-creare riti, vecchi (perchè presenti dentro di te da quando sei venuta al mondo ) ma allo stesso tempo nuovi (perchè fatti con una consapevolezza diversa, adulta)… ri-fare quei gesti che abbiamo osservato con tanta ammirazione, ri-peterli sapendo che chi ce li ha trasmessi ci osserva nascosto da qualche parte ed immaginare la sua espressione all’aggiunta di un pizzico di novità, anzi di personalità propria nella ricetta tradizionale, fa apparire sul viso un leggero sorriso..
Chissà che direbbe nonna o zia della bacca di vaniglia, del metodo Ferber o della cannella….
Questo per me Ross è trascorrere l’estate, ma anche l’autunno (con le varie feste dei santi e dei morti, ed annesse ricette correlate), l’inverno e la primavera..cercare di ri-creare dei punti fermi nel mio trasandato ed altalenante girovagare esistenziale con i gesti più semplici che io mi ricordi, che sia pulire fagiolini, sgranare piselli o fagioli, andare per erbe di campo o impastare una crostata con tutti i “tutto” e senza un “senza”, per avere la certezza forte di essere VIVA presente, nel qui ed ora con la mano sulla spalla sempre ferma e presente di chi mi ha condotto con tanta pazienza ad avere questa tipologia di approccio rispettoso alle cose..
Grazie per portarci anche nel tuo di mondo,per condividere con noi anche le tue di “fila del discorso” e grazie mille per questa marmella che replicherò a breve dato che le spacciatrici di pesche di cui sopra mi hanno già avvisata che sabato molto probabilmente avranno le… susine.. quelle nere, ma anche un’altra varietà, simile nella forma, ma più piccola nelle dimensioni e tendente più al violetto che al blu delle stanley… ed io…sono la persona più felice della terra…” solo ” per un carico abnorme di susine da smarmellare…
Vedi mo’..
tua Manù…
ps: mentre stamattina sproloquiavo, madre era al telefono con un amico che le ha ordinato una crostata per sta sera e… ti lascio solo immaginare…
Baci enorme meraviglia..
Chantal Hamende
Ciao Rossella, sono rientrata a casa dalle vacanze da 20 minuti e…complice una connessione che funziona sono già da te ;-).
A dire la verita’ ricordavo il tuo vecchio post sul metodo Ferber che ho sperimentato con grande soddisfazione ma un rewind nel giorno del mio compleanno e’ proprio un bel regalo.
Morale: il prossimo weekend si va di marmellate!
Un abbraccio,
Chantal
rossella
Chantal non so perché ma vedo solo ora il tuo commento, grazie a quello qua sotto di Elvira…
Forse ero in ferie e distratta, forse ho perso qualche pezzo perché vedo che non ho scritto nemmeno alla Manù qua sopra, ma sono felice di sentire la tua voce oggi!
Ho anche una data da segnare in calendario a quanto pare <3
Un abbraccio ENORME
Elvira Di Federico
Toc toc✊🏻, è permesso entrare? Ciao Rossella te lo dicevo che ci saremmo “riviste” presto e… eccomi qua per dirti che mi sono innamorata a prima vista di questa confettura ma temevo di essere arrivata tardi considerato che siamo già a metà ottobre e di trovare le susine rosse ci speravo poco e invece un omino piemontese me ne ha portato una cassetta di susine rosse varietà angeleno e mi sono fiondata, col metodo Ferber, a preparare questa squisita confettura. È diventata senza dubbio anche per me la confettura preferita per il sapore che è troppo buono, la consistenza super gelatinosa e quei pezzettoni li ador, e il colore che è semplicemente meraviglioso. Grazie Rossella grazie di ❤
rossella
Elvira buongiornoooo!
Che bel risveglio e che felicità sapere che hai trovato le susine. Io le vedo ancora in giro nei banchetti del l’orto frutta pensa!
Ora mi segno anche questa varietà, e se trovo qualcosa ne faccio in altra “partita”, e questo autunno sarei già a TRE ;-)
Sono molto felice anche perché vedo che ti è piaciuta esattamente per gli stessi motivi per cui piace a me, compresi i pezzettini di frutta! <3
Elvira Di Federico
Sono proprio contenta di aver avuto sto colpo di fulmine⚡ qua perchè è una confettura che mi piace troppo! La varietà angeleno qui da me si trova; se vuoi ti mando il mio omino 👨🌾piemontese😉😊😉😊. Grazie ancora Rossella
rossella
Ahahhh comunque tieniti pronta che è in arrivò sul blog una nuova mia piccola grande fissazione in fatto di confiserie!!! 😜