Buongiornooooo e buona festa di Ognissanti!
Non so come, ma nonostante mi ritrovi ogni beatissimo luglio a spignattare con le zucche per i servizi fotografici di ottobre, e, inevitabilmente, anche a congelarne la purea “così poi per ottobre ci faccio qualcosa a tema”, anche quest’anno non sono stata una brava influencer/instagrammer/blogger capace di cavalcare l’hashtag (o l’ingrediente) del momento (ovvero la zucca! ;)) e abbiamo zompato a pie’ pari ottobre saltando il color arancione (che vedrete spunterà qua e là a novembre, quando già sarà fuori moda :D).
In compenso mi decido finalmente a postare uno dei dolci più buoni mai preparati, mai inventati, e forse, almeno per i miei gusti un po’ rusticotti e un po’ diciamo basic, mai assaggiati: la torta di mandorle caffè e okara!
Si tratta di una torta nata da uno scarto, ma di uno scarto prezioso che si addice tantissimo ad un giorno di festa e che, al tempo stesso, racchiude in sé altre ricette, o se vogliamo altri accostamenti di sapori del mio cuor, ovvero la mandorla con il caffè, come potete trovare già qui, nel Cake al caffè Borghetti con mandorle e vaniglia di qualche anno fa e che pure è in pole position tra i miei dolci preferiti in assoluto. O anche a eventi culinari importanti della mia vita come la stesura del libro interamente legato alle mandorle All’ombra dei mandorli in fiore a cui sono legate scoperte bellissime di ingredienti pazzeschi, come l’okara di mandorla, il prezioso scarto della spremitura da cui si ottiene il latte di mandorla.
Se però vi ispira e oggi non avete tempo di mettervi a fare il latte, il suo scarto, la trota che ne risulta e compagnia bella, vi dico già da subito che potete sostituire l’okara qui presente con un mix di mandorle senza pellicina tritate e latte di mandorla (o latte vaccino o qualsiasi latte che vi si addica), come da nota sotto la ricetta! Poi per gli esperimenti homemde abbiamo tutto il tempo che vogliamo <3
Per il confezionamento del latte di mandorla vi lascio il link diretto ad un reel pubblicato su Instagram qualche tempo fa, e, in calce, la ricetta.
Ma voglio procedere per gradi. E aggiungere un altro elemento: il mio amore per le torte rustiche ma anche per il cibo celebrativo.
Ora, sulla questione cibo celebrativo vs torta da celebrazione ci sarebbe da scrivere un poema (‘naltro? ;-P), ma mi limito a dire che a me piace celebrare, ricordare, dedicarmi a qualcuno o a qualcosa attraverso un piatto, ma meno quando questo piatto (parlo delle torte in particolare) siano di aspetto celebrativo.
Insomma chi mi conosce sa che non amo particolarmente le torte molto farcite (a parte alcuni casi in cui “ce sta proprio”, il che è assolutamente relativo e strettamente personale ;)), le torte “spettacolari”, le “torte wow”, ma che subisco tantissimo il fascino dei dolci della tradizione e delle torte rustiche, e che amo molto le torte da credenza e i lievitati, quindi diciamo che in generale sono molto sbilanciata, come gusti personali, sul dolce da colazione, da merenda e da momento del tè, rispetto al dolce più propriamente celebrativo.
Questo fa sì che quando ci sia una festa, una ricorrenza, un momento un po’ speciale io vada sempre un po’ in crisi, e che che sia sotto sotto sempre alla ricerca di qualcosa che abbia una basa rustica ma sia adatto ad una piccola festa in famiglia o tra amici.
Un esempio di questa mia chiamiamola ricerca è la torta di polenta taragna e cioccolato di qualche mese fa, una torta molto rustica vestita a festa, oppure, mio cavallo di battaglia per togliermi dai guai in questi casi, una soluzione minima e sciccosetta come la torta TIPO Barozzi ;-P, bella fondente al cioccolato caffè e mandorla (ecco che ricorre il mitico bonomiooooo ;)), servita con ribes rossi e un ciuffetto di panna (in una versione supersonica e veloce, senza mandorla e cioccolato e lo stesso esageratemente buona, potete provare la ormai super collaudata e amata da tutta la mia famiglia biologica e di lettori, che è la torta perfetta al cioccolato, abbinabile al medesimo ciuffetto di panna e ribes, oppure la “cugina” in versione Tarte, ovvero la torta assoluta al cioccolato, che devo dire, è perfetta anche così, senza la minima aggiunta ;).
Dopo questo mini excursus sui miei cavalli di battaglia quando devo presentare/portare una torta “da celebrazione”, che come vi dicevo tanto da celebrazione in senso stretto non è, e non prima di avervi chiesto quali sono i vostri, di cavalli di battaglia simili in circostanza simili, addivengo a questa torta qui, che devo dirvi si avvicina moooolto, se non incarna perfettamente, alla mia idea di torta da portare ad un evento festaiolo: la fantastica torta di mandorle caffè e okara.
Si tratta di una torta umida e profumata a base di mandorla e caffè, letteralmente imbevuta, ancora calda, di una glassa anch’essa a base di mandorla e caffè, e che si presta tantissimo per la sua consistenza ad essere un dolce di festa (a esagerare un ciuffetto di panna montata senza zucchero e via, anche se il mio spirito spartano mi dice che se la cava alla grande anche così, diciamo in purezza ;)). La scelta dello stampo è in questo caso proprio una furbata. me ne sono innamorata (e alla fine l’ho acquistato), qualche tempo fa, e devo dire che oltre ad essere uno stampo di grande qualità come tutti quelli prodotti da Nordic Ware, con buona pace del portafogli, la sua forma è proprio perfetta per rendere le torte da credenza un po’ più festaiole. In questo caso la consistenza e l’accostamento dei sapori hanno dato il loro contributo, ed ecco a seguire quanto elaborato. Mentre la preparavo sapevo che mi sarebbe piaciuta, ma non pensavo così tanto ❤️
Vabbè a seguire vi lascio un simpatico carosello foto del momento del taglio. Perdonatemi se ho esagerato con gli scatti, ma questa torta mi è piaciuta davvero tantissimo e come conseguenza non la smettevo più di fotografarla! (Ci tengo poi che osserviate la capoccia mia e quella della gatta che scrutiamo la torta sul set ;-P)
Torta di mandorle caffè e okara
Per la torta
200 g di farina tipo 00
100 g di okara di mandorle (vedi sotto o vedi qui)
1 bustina di lievito in polvere per dolci
3 uova
120 g di burro morbido a temperatura ambiente
120 g di zucchero di canna integrale tipo Dulcita (o zucchero di canna in cristalli tipo Demerara)
10 g di caffè solubile + 50 g di latte di mandorle
1 pizzico di sale
Per la glassa al caffè
60 g di burro morbido
40 g di zucchero di canna in cristalli tipo Demerara
1 cucchiaio di caffè solubile in polvere
2 cucchiai di latte di mandorla senza zuccheri
Preriscaldate il forno a 170 °C e imburrate e infarinate uno stampo da plumcake da 22 cm di lunghezza circa, o uno stampo equivalente sagomato.
In una ciotola, con delle fruste elettriche o a mano, battete bene il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema perfettamente omogenea.Aggiungete mescolando con una spatola le uova una alla volta. Unite l’okara di mandorle* e il caffè solubile precedentemente mescolato al latte di mandorla caldo e fatto intiepidire e mescolate ancora fino ad ottenere un composto omogeneo.
A parte mescolate la farina, il lievito in polvere e il sale, poi unitegli ingredienti secchi a quelli umidi un po’ alla volta e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo non troppo fluido.
Trasferite nello stampo preparato, livellate all’occorrenza e fate cuocere per 45 minuti (fino a 60) fino che infilando al centro della torta uno stecco questo non ne fuoriesca pulito.
Preparate la glassa solo verso la fine della cottura del dolce affinché quest’ultimo possa in parte assorbirla nel suo strato superficiale (io l’ho sformato qualche minuto dopo averlo estratto dal forno, ancora caldo).
Potete preparare la glassa appena estratto il dolce dal forno, quando è ancora nello stampo: fate sciogliere il burro in un pentolino, aggiungete lo zucchero portate a bollore, mescolando affinché lo zucchero non sia perfettamente sciolto. Unite caffè solubile e latte di mandorla e continuate a mescolare, a fuoco dolcissimo, per ancora un paio di minuti.
Togliete dal fuoco, sformate delicatamente il dolce, che deve essere ancora caldo, praticate sulla superficie superiore del vostro dolce dei fori con lo spiedo in legno che avete usato per la prova cottura e versatevi in più riprese, in modo che il dolce la assorba pian piano, la glassa al burro e caffè.
Servite la torta di mandorle caffè e okara appena tiepida o a temperatura ambiente.
*nota: potete sostituire l’okara di mandorle con 80 g di farina di mandorle senza zuccheri (o mandorle senza pellicina tritate molto finemente) mescolata a 20-30 g di latte di mandorla aggiunto a filo fino ad ottenere un composto simile ad una farina umida (qui su IG trovate un reel in cui preparo l’okara e in cui si capisce un po’ la consistenza ;))
Per fare il latte di mandorla in casa ecco a voi una dose utile ad avere il giusto quantitativo di okara per la torta di mandorle caffè e okara qua sopra ;9
LATTE E OKARA DI MANDORLE
Ingredienti per 450 ml circa di latte di mandorla (e 200-220 g di okara)
200 g di mandorle sgusciate e spellate
500 ml di acqua pura
Mettete le mandorle a bagno nell’acqua e fate riposare per una notte in frigorifero.
Il giorno successivo, scolatele conservando l’acqua e frullatele in un robot da cucina con la metà di quest’ultima, per 5 minuti, alla massima velocità.
Lasciate riposare per circa 30 minuti, aggiungete l’acqua restante e frullare di nuovo per 5 minuti.
Lasciate riposare per altri 30 minuti, mescolate bene e versate il composto in un recipiente sul quale è stato posizionato un colino con dentro un telo pulitissimo (lavato senza detersivi) a maglie larghe. Fate colare la parte più liquida del latte e poi strizzare bene il latte restante, aiutandovi con il canovaccio.
buona festa a tutti!
Emanuela Lupi
”Addivengo”…. TI ADORO!
Allora.. da dove comincio?
Che mi viene da sorridere, anzi ridere… e sai perché? Perché oggi qui a pranzo viene mio fratello con la fidanzata ed io, che sono l’addetta al dolce, ho iniziato a pensare a che cosa potessi preparare, ma…. SONO PARA PARA A TE! cioè io non sono una da torte farcite, torte wow, triplo strato e poi anche il fuori (senti non so nemmeno come si dice, quando spennelli tutta la torta attorno con una crema)… io sono da torta/dispensa e crostata… ahahahaaa. e quando sono entrata qui mi son fiondata subito nella cartellina ”cake e torte da credenza”…poi ho avuto un barlumo (si, si,… barlumo )e sono andata in camera a sfogliare il librino mandorlo ed ho trovato la tortina giusta.. quella con farina di mandorle e vaniglia accompagnata dallo sciroppo di amarene/visciole… sai perché fa al caso mio? perché volendo, omettendo lo sciroppino d’accompagno, è una perfetta torta da colazione e merenda… quindi LA MIA!
Detto ciò.. questa ovviamente si rifà, anche senza lo scarto e con il tuo suggerimento di sostituzione, perché mandorle e caffè mi piace da morire!
Per la zucca direi che siamo ancora in tempissimo, dato che ne avremo fino a marzo, che disci?
Comunque siamo proprio simili io e te… e, dovendo fare un esercizio per Arianna, ti ho pensata un sacco, magari te lo racconto di là…
aaaaaaaahh quanto mi piace questa torta… vabbè poi le foto.. ne vogliamo parlare? lo sai tu cosa penso delle tue foto, ve’? BENE!!
una domanda… lo zucchero se ho il mascobado e non il dulcita, va bene comunque, o lo zucchero di cocco? perché il demerara mi sa che non mi basta, dici che copre troppo il sapore? (della serie la voglio fare oggi dritto per dritto ahahahaaa)..
Un bacio gigante, torno più tardi…
Manù.
Rossella
Manù!
Eccomi che piano piano mi rimetto “in paro” (in paro è come barlumo 😜) con i commenti.
È bello però sai rileggerli tutti e rispondere qua e là…
Come dicevo a elvira è stato un periodo lungo e pesante. In più mi aspetta una settimana altrettanto pesante, e anzi fino all’Immacolata sarà tutto un po’ così, e confesso che non vedo l’ora che passi… ho bisogno di riprendermi il tempo…
Allora ti dico che si, siamo davvero identiche, e che si, questa torta come pure quella con lo sciroppino di visciole è il top di gamma dell torte wow mia maniera 😅😅😅 (naked cake, possibile tu intenda quelle quando dici “rivestite pure fuori”?)
Baci tanti e buonissima notte.
E sì, raccontami quando vuoi, e non farci caso se arrivo col treno della breccia 🚂❤️