Buongiornoooo!
Eccomi di nuovo qui affagottata nel letto (con qualche pezzetto di lievito madre rinfrescato all’alba e incollato sul polso) a scrivervi di lunedì mattina; ci sto prendendo gusto e per iniziare la settimana di buon umore (e questa si presenta più pesantuccia del solito) mi pare proprio un buon rimedio…
Siamo praticamente a fine ottobre e per il momento all’appello dei nostri ingredienti autunnali (abbiamo per ora zucca, e ne avremo ancora in tutte le salse, radicchio, mosto, fagioli…) c’è una grande assente: la castagna.
Rimediamo subito con un dolce della tradizione che mi ha letteralmente folgorata: il ciambellone di castagne dei Colli Euganei.
Fa anch’esso parte della famiglia di ricette che ho sviluppato questo mese per Fiorfiore in Cucina Coop (altro servizio, quello sulla cucina tradizionale ;)), e devo dire che oltre alla bontà e alla semplicità e allo stesso tempo raffinatezza intrinseche del sapore, quello che mi ha colpita davvero di questa preparazione, e che ha in qualche modo corroborato una mia convinzione, è che nella cucina tradizionale italiana esistano molte ricette “spontaneamente free from“. In questo caso gluten free.
Ho voluto realizzare questo dolce e provarne la particolare consistenza perchè come potete vedere dagli ingredienti la farina non è proprio presente, la “struttura” in questo caso la fanno da sole le castagne e le uova. Resta compatto e leggermente umido ed è buonissimo, secondo me anche un’ottima base come dessert da accompagnare con una crema o una pallina di gelato e qualche pinolo…
Mi piace pensare a quanti dolci della nostra tradizione sono appunto spontaneamente senza glutine o qualche altro allergene, e che forse una volta la cucina era maggiormente “biodiversa”, tanto da, in un certo senso o in alcuni casi, preservare almeno una parte di noi da intolleranze o disturbi legati all’alimentazione. Più farine (diverse) per tutti insomma ;)
Dei dolci della tradizione completamente gluten free mi vengono in mente le “Paste di farina gialla” di Pellegrino Artusi, che a casa nostra chiamiamo “gialletti” e che mia mamma fa ogni Natale, oppure la Torta di patate e mandorle, sempre di Artusi.
Venitemi in aiuto (e anche ad ispirazione per i prossimi servizio sulla cucina tradizionale per Fiorfiore in Cucina!): quali sono i dolci della vostra tradizione spontaneamente senza glutine?
E se conoscete anche voi una versione di questo dolce, come lo fate?
Le mille declinazioni della cucina tradizionale mi affascinano assai…
Ecco a voi dosi e procedimento di questa intanto, e una buonissima giornata e una buonissima settimana!
Ciambellone di castagne dei colli Euganei
Ingredienti per 8 persone (stampo a ciambella da 2 litri circa 24cm)
500 gr di castagne
120 gr zucchero
60 gr di burro + quello per lo stampo
8 uova
500 ml di latte
1 pizzico di sale
farina per lo stampo
Sbucciate le castagne fresche e fatele bollire in una capiente pentola capiente per circa 1 ora o fino a quando non risulteranno morbide.
Scolatele e togliete le pellicina marrone che le avvolge. Trasferite di nuovo le castagne ancora nella pentola insieme al latte e fate cuocere per circa 30 minuti o fino a che le castagne non sono molto morbide.
Togliete dal fuoco e frullate brevemente per ottenere una purea di castagne, poi rimettete sul fuoco e aggiungete lentamente e sempre mescolando, lo zucchero sbattuto bene con i tuorli d’uovo, il burro, il sale.
Mescolate fino a ottenere un impasto omogeneo, togliete dal fuoco ed unite, mescolando molto delicatamente dal basso verso l’alto, gli albumi montati a neve.
Trasferite l’impasto in uno stampo per dolci o ciambelle precedentemente unto e infarinato, infornate nel forno pre-riscaldato a 180 gradi per 20-30 o fino a che infilando al centro della torta una lama, questa non esce asciutta.
Sfornate, lasciate intiepidire, sformate delicatamente e servite a temperatura ambiente spolverizzato con zucchero a velo.
Nota. La consistenza delle castagne cotte e frullate deve essere quella di una purea soda ma morbida. Nel caso risultasse troppo liquida tenerla a fuoco medio basso ancora qualche minuto prima di aggiungere il resto degli ingredienti.
Manu
Oh tu… lo hai sentito vero? che ti chiamavo meraviglia mia…..
Sono arrivata qui troppo presto per avere una fettina di questa bontà, ma ero tanto desiderosa di ”Vaniglia” oggi (che tanto Vaniglia e Rossi è la stessa cosa) … Questa mattina che è stata un po’ faticosa emotivamente, avevo voglia di coccola, di carezza dolce sulla testa, di abbraccio e quindi mi son fiondata qui prestissimo .. (in realtà c’ho fatto una capata anche ieri… ) e ho riletto il post della ”scarcella” <3 e delle 10 cose belle (Era maggio..) ; poi ho fatto un giretto dalla Mari e ho lasciato la mia impronta lì, perché aveva appena sfornato una ciambella allo zibibbo fresca fresca, rotonda e accogliente… quello di cui avevo bisogno… ciambella=abbraccio=coccola=Manù felice….
Ora tu.. con le castagne… sai che ieri ho fatto i biscotti con la farina di castagne del primo librino free? e anche quelli di Brabarella con grano saraceno e la marmella in mezzo…
Sono gironi starni questi.. sarà l'autunno che sembra stentare ad arrivare, o la vecchiaia che rende più malinconici, o lo yoga che rende più introspettivi e riflessivi….
comunque piccola meraviglia TU ARRIVI SEMPRE SEMPRE QUANDO HO BISOGNO DI TE… <3 GRAZIE…
passando invece alle ricette free form .. qui da me (ma credo anche in Romagna) esiste il ''bostrengo'' che è un dolce fatto col riso cotto nel latte e poi messo in forno e sicuramente tu sai di cosa sto parlando..
poi devo chiedere che cosa magari si faceva col mais (il ''formenton'' come si chiamava in dialetto) e magari con le castagne, perché grano saraceno o farina di riso non si usavano…
Questa tortina però voglio farla.. mi piacciono un sacco le castagne e questo è un buon modo di usarle quando magari non si ha tanta voglia di mangiarle sempre arrostite …
<3
Manù
ps: che bello che ti occupi di queste inserzioni … mi piace un sacco…
Rossella
Ehi tesoro bello!
Lo sai che anche io questi giorni sono stranetta??? (la ciambella con lo zibibbo della Mari è vero, è fantasticaaaa!)
Credo anche io sia in parte l’amato autunno che però un po’ ci acciacca l’animo, di vecchiezza però non ne voglio sentir parlare che se non sono vecchia io come puoi esserlo tuuuu? XD ahahah
E sì, il dolce, a me suona qualcosa come il “bustrengo”, devo indagare che questi so’ dolci belli, mi affascinano davvero tanto e mi affascina anche il fatto che un po’ cambiano da dispensa a dispensa, come da regione a regione… di poco eh? esattamente come una vocale di qua, una consonante di là… ;)
A presto bella mia, che questo autunno ci faccia bene :-*
ps. anche a me, mi ritrovo molto con i temi… <3 <3 <3