Buongiornoooooo e buon lunedì!
E’ decisamente arrivato settembre, quel settembre di arietta fresca la mattina, colazioni lente e riprese di ritmi veloci e ritorni alla routine, casa, piante da travasare e benessere estivo da capitalizzare…
“Settembre è un mese dolce”
Dicevo su questo blog esattamente 10 anni fa: rileggendo le parole di quel post mi viene da sorridere… Sono sempre stata affascinata dalla rentrée, ovvero di “rientro”, non solo scolastico, almeno a Parigi o in Francia da cui il termine viene mutuato, ma anche culturale: questa ripresa di ritmo e di idee e di voglia di fare, questa sorta di inizio anno insomma.
Nel mio caso il ritorno alla routine lavorativa e cittadina è anche organizzarsi al meglio cercando di riprendere dei ritmi pimpanti e al tempo stesso riuscire a ricavare all’interno di questi delle pause che mi aiutino a preservare la bellezza e il riposo accumulati durante il periodo estivo.
Le mie pause/momenti strategici sono in genere:
- un risveglio e una colazione lenti (magari molto presto),
- una passeggiata nei boschi il finesettimana o nei giardini pubblici la mattina presto durante la settimana (cosa che la calura estiva ad una “fiacca di pressione” come la sottoscritta non permette un granché),
- un libro da leggere la sera (se ho la cena pronta ;)),
- il lavoro a maglia dopo cena,
- la cura delle piante della casa (perché almeno nel mio caso pulire o ordinare è qualcosa di piuttosto rilassante che mi permette un vero e proprio “stacco”)
- e poi ci sono gli immancabili IMPASTI, le lievitazioni lente: a settembre è più facile gestire le masse lievitate e i lieviti in generale perché le temperature sono più accettabili, anzi, la temperatura ambiente è esattamente quella che favorisce impasti e lievitazioni, ovvero intorno ai 16 °
Ovviamente non riesco a fare queste cose sempre, ma devo dire che riuscire a punteggiarne la settimana è già cosa buona.
Questo fa sì che da settembre in poi cominciano a concentrarsi su questo blog alcune delle idee e ricette che nei due o tre mesi precedenti non sono riuscita a realizzare ma che mi sono rimaste dentro e che proprio non riesco a fare a meno di provare e proporvi, diciamo che settembre (ma anche ottobre!) è un “distillato”, per me, di cose belle che si sono concentrate nel periodo precedente e alle quali finalmente riesco a mettere mano.
Una di queste sono le fette biscottate all’avena
L’idea è venuta, come spesso accade, banalmente, davanti allo scaffale di un supermercato. Ora non sto a raccontarvela tutta (magari in un altro post ;)), ma si da il caso che a luglio fossi “fuori stanza” per il matrimonio di mia sorella e che al rientro dalla Toscana sia capitata in un ipermercato, per una spesa minimal per il girono dopo (tipo alla ricerca di qualcosa per la cena, latte per la mattina dopo e cibo per Pantoufle ;)), e mi sia imbattuta in particolari fette biscottate all’avena (particolari perché mai viste dalle mie parti) dei miei produttori di fette biscottate preferiti (io in genere le fette me le faccio da me, ma se devo comprarle le uniche sono le loro <3).
Ovviamente le ho accattate al volo, e poi, una volta finite, e dato che appunto da me non si trovano, mi sono detta mah, proviamo a farcele.
Poi mi è venuto in mente che io avevo proprio la farina adatta per questo tipo di prodotto da forno! Ricordate la farina Vivavena di uno dei miei produttori di farine preferiti? ;-P L’avevo usata per la torta romantica e rustica di San Valentino di qualche tempo fa e giusto questi giorni mi diceva la mia amica Manù (con la quale condivido tante cose tra cui, letteralmente, la fissa per l’avena ;)) che l’ha testata più e più volte per preparare gli scones a basso impatto glicemico con kefir, mirtilli e avena della scorsa primavera.
Ho dunque pensato di usarla finalmente anche per realizzare anche le fette biscottate all’avena che tanto mi sono piaciute (curioso, anche se piuttosto versatile, che una come me che ama le lievitazioni abbia usato questa farina, che è un vero e proprio preparato per pane, fino ad ora solo per preparazioni non lievitate!).
Insomma alla fine ho realizzato che avevo proprio tutto per queste fette biscottate dei miei desideri, ho provato a farle e il risultato è stato per me strepitoso.
Vi lascio la ricetta con il lievito madre e una nota se volete farle con il lievito di birra, aggiungendo che se volete usare un altro tipo di farina di avena, io vi consiglio di aumentare almeno del 20% le dosi sia dell’uno che dell’altro, e al bisogno anche i tempi di lievitazione, perché il preparato da me usato contiene (oltre a fibra d’avena e fiocchi di orzo), anche lievito madre attivo che ci facilita il compito di far lievitare questa farina che di suo non è particolarmente vocata agli impasti ;).
Vi consiglio anche, in questo caso, di aumentare un po’ la quantità di Manitoba e di conseguenza diminuire quella della farina di avena, facendo 280 di Manitoba + 200 di farina di avena.
Fette biscottate all’avena – con LIEVITO MADRE
ingredienti (per 2 pagnotte e un totale di 28-30 fette biscottate)
150 g di lievito madre maturo e a temperatura ambiente* (o 15 grammi di lievito di birra fresco)
280 g di farina Vivavena Grandi Molini Italiani
200 g di farina tipo Manitoba Grandi Molini Italiani tipo 0 decorticato a pietra
20 g di fiocchi di avena + 2 cucchiai per la finitura
1 cucchiaio di latte in polvere (facoltativo ma consigliabile)
60 g di acqua
80 g di latte fresco intero
80 g di miele + 2 cucchiai per la finitura
3 uova
80 g di burro morbido
un pizzico di sale
*Per maturo si intende un lievito rinfrescato e lasciato maturare a temperatura ambiente 4-6 ore o fino a che non triplica in volume e lasciato
0. In una ciotola, sciogliete mescolando il lievito madre con l’acqua appena tiepida, poi aggiungete, cominciando ad impastare e progressivamente, le farine, i fiocchi d’avena ed il latte in polvere, il latte appena tiepido, il miele le uova e il sale.
Impastate bene a mano o meglio ancora con l’impastatrice, e quando l’impasto comincia a stare insieme ed essere ben omogeneo e elastico (o, nel caso dell’impastatrice, ad essere incordato) aggiungete il burro morbido e continuate ad impastare fino a che questo non è stato completamente assorbito, aggiungendo poca farina nel caso l’impasto risulti troppo umido (io cerco sempre di tenerlo al limite dell’appiccicoso, aiutandomi semmai con poca farina solo per maneggiarlo velocemente).
1. – 2. Formate una palla e fatela lievitare in un luogo caldo per 2-3 ore (1-2 nel caso del lievito di birra) o finché l’impasto non ha raddoppiato il suo volume.
3. – 4. – 5. Riprendete l’impasto, dividetelo in due parti, date ad entrambe una forma allungata e sistematele in due teglie o due stampi da cake.
6. – 7. – 8. Fate lievitare altre 1-2 ore (45 minuti-un’ora nel caso del lievito di birra) o fino al raddoppio, spennellate con il resto del miele appena fuso e cospargete con il resto dei fiocchi d’avena, cuocete per 20 minuti a 200 °C, sfornate, lasciate intiepidire leggermente.
9. Tagliate molto delicatamente a fette spesse circa un centimetro (ma anche meno, se riuscite: più sono sottili più la tostatura le renderà fragranti),
10. – 11. Disponete le fette allineate sulle placche del forno rivestita di carta da forno, poi cuocere altri 15-20 minuti a 170 °C, girandole a metà cottura in modo da a ottenere una doratura omogenea su entrambi i lati.
12. Lasciate raffreddare bene e conservatele (anche fino a 15 gg) in una scatola per biscotti in un posto asciutto e ben lontano dall’umidità.
Auguro un buon inizio settimana a tutti voi!
Vi lascio in coda due foto che mi piacciono tanto e che rappresentano un po’ un paio dei miei buoni propositi di settembre: la prima, ovvero lo scatto con la mia mano che si riflette nel tè, e le briciole delle fette biscottate all’avena ancora sul piattino, riguarda il proposito di essere meno rigida sulle cose e amare anche le imperfezioni, in tutto, la seconda, che auguro davvero a tutti, è di riuscire, o imparare, a prenderci il nostro tempo, cosa che almeno nel mio caso non significa “addormentarmi”, ma riuscire davvero, nel ciclone della vita quotidiana, a preservare una briciola di calma e di raccoglimento tutta per me <3
baciiii
ps. per i “fette biscottate addicted, aggiungo dopo il commento di Giovanna, anche qui, i link alle altre ben tre ricette alle fette biscottate homemade sparpagliate in giro per il blog, nel casi altre ricette vi si addicano di più, o vogliate (come io spero ;-P) provarle tutteeee!
- Miele anice e anisetta Meletti ;-P > https://rossellavenezia.com/2020/04/fette-biscottate-con-miele-e-anice.html
- Mirtilli rossi essiccati > https://rossellavenezia.com/2014/07/fette-biscottate-con-mirtilli-rossi.html
- Semplici, con lievito di birra (le primissime che ho fatto!!! > https://rossellavenezia.com/2009/09/fette-biscottate-fatte-in-casa.html
Emanuela
Ma…. Buongiorno!!!
Che buongiorno meraviglioso questa mattina cuore mio!!!!
Che post bellissimo, così luminoso e delicato!!!
Non potevi regalarmi un inizio di giornata/settimana migliori, cuore mio (repetita iuvat) .. e non perché mi c’hai messo in mezzo (quello sta ad indicare quanto io sia stalker inside e tu paziente come San non ricordo chi), ma perché ci sono le fette, le fette biscottate, c’è l’avena (ehm.. tra l’altro io ho rifatto gli scones anche sabato, così per dire) e ci sono le foto step by step, per i rimbabidos tipo meeeeeeee!!!!!!! lo sai che ti AMO per questo veroooooooooo!!!!
Quanto ci piace l’avena, quanto stresso la vita, quanto sei brava tu! Hai delle mani meravigliose , crei cose spettacolari con una grazia da ballerina… Io sframbulo e basta… Sei bravissima!
Oh, Rossi grazie grazie grazie…
ps: le briciole sul piattino…infinitesimamente piccole, direi invisibili.. solo tu potevi puntualizzare… però hai ragione… va bene anche l’ ”imperfezione”, che poi imperfezione non è… è reale… te lo dico sempre riguardo alle foto, ricordi? questo intendo… falle parlare perché ci permetti di immergerci dentro, di farci capire che quello che abbiamo davanti è successo davvero… è un set si, ma è casa, è realtà e a volte anche briciole imperfette su un piattino…. Va benissimo così… Grazie per questi scatti!
E poi si… è necessario (ri)prenderci del tempo per noi, che non significa ”addormentarci” , ma riconnetterci un attimo con noi stessi, centrarci un attimo e sentirci…
Grazie davvero tantissimo…
Ti mando un super abbraccio fortissimo…
Manù.
(prima di riordinare queste farinelle meravigliose qui, che ancora ho qualcosa e voglio finire tutto, provo a farle con un altra farina d’avena, aggiustando come hai scritto tu)-….
<3 <3 <3 …
Quanto amo settembre, ottobre, novembre… si!
rossella
Buongiorno manuuuuu!
Maro’ io stamattina sono così rintronata che nemmeno sono riuscita ad uscire a camminare, sperèm dopo pranzo fa, se la furia fucinatrice e fotografica mi lascia una pausa oggi… ciaooooo e buona giornata (e grazie ❤️)
rossella
Ps. CUCINATRICE ;-P
Emanuela
”Sperèm” .. ti ADORO!
rossella
hahaha, questo mese sono carica a pallettoni con le ricette! ;)
LaRicciaInCucina
Sì, complice le temperature un filo più pungenti, settembre porta con sé quel friccicore che ci fa ridestare e ci riempie di voglia di fare, di organizzare, di ricominciare. Ho avuto solo un mancamento quando ho realizzato che da capodanno, ossia l’ altro momento dell’ anno in cui ci si getta di slancio in buoni propositi, sono già passati 9 mesi -_-. Pazzesco.
Ma lasciamo perdere ché altrimenti mi viene da perdermi in considerazioni già trite e ritrite ed assolutamente non in linea al tenore di questo tuo post.
L’ avena mi è sempre piaciuta. Fin da piccola quando, ancora in Liguria, la mamma trovava al super i biscotti al latte ed avena a forma di Puffi che letteralmente adoravo per il loro gusto particolare (e non solo per la soddisfazione di mangiare la testa di quel saputello di Quattrocchi!).
Crescendo l’ amore per l’ avena è continuato e per questo trovo strepitose queste fette biscottate.
(Che sarebbero strepitose pure se l’ avena non la vedessero manco col cannocchiale, in verità)
Mi piace tantissimo il tuo spirito del “fare di necessità virtù”: le fette biscottate del cuore sono finite e non più accessibili? Tocca farle!
Ho solo una domanda: come hai fatto a resistere alla tentazione di mangiarti a bocconi quei due magnifici filoni di pane prima di affettarli????
Fai venire voglia di mettere le mani in pasta e lanciarsi nella produzione di queste meraviglie!
Un abbraccio
P.S.: concordo con Emanuela riguardo le foto “imperfette” (che poi pure io ho faticato a notare le briciole sul piattino). Quelle tutte precise, patinate… sembrano, per quanto belle, “asettiche”. Tu, invece, le mani te le sporchi, le preparazioni le pensi, le immagini, le crei, le vivi!! Dalle tue foto tutto questo già traspare ma in una piccola imprecisione c’è ancora più anima e grazie della condivisione.
E poi vado al punto 2 (poi stacco però perché il PS sta diventando + lungo del messaggio vero e proprio): spero anch’ io di riuscire a prendermi del tempo per me, per riflettere, per fare ciò che mi piace e mi rilassa perché è quel tempo che dedichiamo ad ascoltarci che ci dà modo di prendere consapevolezza di noi stessi, di “vivere appieno” ciò che ci accade e di non farcelo semplicemente scivolare addosso.
rossella
Ciaoooo Giovanna!
Ma che scema, infatti, che qui nel blog in realtà di fette biscottate ne abbiamo a bizzeffe e in tutte le salse, dato che sto una delle mie preparazioni preferite!
Dovrei lincarle, ora che ci penso, anzi, credo ne abbiamo abbastanza da riempirci la sezione “parliamo di!.
Intanto te li lascio qui va… Poi me le copio incollo pure sul post. Grazie cara perché col tuo commento mi hai ispirata!
– Miele anice e anisetta Meletti ;-P > https://rossellavenezia.com/2020/04/fette-biscottate-con-miele-e-anice.html
– Mirtilli rossi essiccati > https://rossellavenezia.com/2014/07/fette-biscottate-con-mirtilli-rossi.html
– Semplici, con lievito di birra (le primissime che ho fatto!!! > https://rossellavenezia.com/2009/09/fette-biscottate-fatte-in-casa.html
E comunque grazie a entrambe, e buon tempo per voi, anzi per tutti noi, che fa bene, e ce ne dimentichiamo a volte! <3
Elvira Di Federico
Toc toc, permesso🤗😀?? Eccomi di nuovo a casa tua😀, si perché il tuo blog mi da questa idea e per me è un onore e un grande piacere essere tua ospite. Questa mattina ti faccio visita cara Rossella per dirti che abbiamo un bel po’ di gusti in comune, amiamo un certo modo di vivere e di approcciarsi alla vita e una passione sconfinata per la cucina e tutto ciò che ci gira attorno, le farine in primis: sono anche io una avenalovers😍 e non potevo che farle le tue magnifiche fette all’avena, al miele e il mio lievito madre. Beeee… che dire se non che sono buonissime, profumate, fragranti e di non colore ambrato che scalda e che non ha nulla a che invidiare al colore e calore del sole che mi sta entrando in cucina adesso; l’impasto, lavorato con la Kitchenaid e formato con le mie mani velocemente onde evitare troppo “appiccicamento”, l’ho trovato di una consistenza meravigliosa ed inoltre col mio lievito madre è cresciuto benissimo; feeling😀😀😀 o merito del latte in polvere? Mi sa proprio che è stato un mix trix 🤪esplosivo, sfido… tutte ‘ste proteine hanno nutrito alla grande questo impasto. Grazie per avermi fatto conoscere questo ingrediente che io avrei evitato, sbagliando🤭! Tu mi ha seguita e indirizzata(grazie!) e la mia cocciutaggine e caparbietà mi hanno aiutata a trovare questo benedetto latte in polvere. 😀😀😀. Grazie Rossella, grazie di tutto🙏. Ora scappo perchè devo pur far qualcosa, ritmi lenti fino ad un certo punto☺️😉. Ti verrò a trovare presto😀😀😀. Buona giornata 🤗
rossella
Elvira non sai che felicità e che bel risveglio per me stamane!
Mi piace il tris esplosivo, dovremmo proporlo a Grandi Molini Italiani per fare una nuova farina di nostra invenzione ovviamente a base di avena! ;-P
Io lo scorso finesettimana ho fatto gli scones all’avena con kefir e mirtilli di cui sopra (https://rossellavenezia.com/2021/03/scones-con-farina-di-avena-kefir-e-mirtilli.html) quindi sono in pieno mood avenoso ;-P (e ho altre ideuzze battagliere in corso…)
Ci teniamo aggiornate, per forzaaaa! A parlare di latte in polvere e altri ingredienti!
Ancora grazie grazie grazie per questo commento e questa condivisione <3
A presto e buonissima (e bellissima) settimana.