Ovvero torta romantica e rustica secondo i miei canoni, naturalmente…. ;)
Che sarebbe non troppo dolce, non troppo decorata, non troppo farcita, non troppo grassa, non troppi strati, al limite e per i giorni successivi, se possibile (leggi, se resta), anche pucciabile nel latte ;-P
Perchè, ormai è risaputo, non sono una fanatica delle dei dessert articolati, degli strati e delle pieces monteés.
A me piacciono le crostate, le torte rustiche, le farine ruvide e le textures grezze…
Però fra due giorni è San Valentino, e allora mi sono chiesta, cosa si potrebbe cucinare, di goloso, di speciale, ma anche di estremamente semplice (“ma d’effetto” ;-P), e al tempo stesso che non finisca dritto nella poco amata categoria delle torte cerimoniose???
Qualche ideuzza sparsa per il blog la avremmo, tipo questa realizzata per la festa della donna qualche anno fa <3, a base di mandorle e con ripieno al lemon curd, lasciata bianca o, se proprio volete rovinarvi, con due gocce di colorante alimentare rosso per fare il rosa e state apposto, oppure questa a strati, tutta cioccolato, cacao e cocco, era per Pasqua, ma secondo me due cioccolatini a forma di cuore al posto degli ovetti e il gioco è fatto.
Entrambe mi si addicono, ma la torta di oggi è una di quelle in quai potrei quasi impersonarmi, perchè è davvero romantica, ma al tempo stesso rustica…
Erano giorni che meditavo sulla realizzazione di una torta a base di farina di avena: perchè contiene molto zinco, utile alla prevenzione di influenze e malanni di stagione, e molte fibre solubili e non. Una tra queste è il il betaglucano, che ha la capacità di “intrappolare” e facilitare l’espulsione del colesterolo.
Inoltre contribuisce a tenere a bada il senso di sazietà: contiene infatti carboidrati a catena lunga, che impiegano molto tempo ad essere elaborati dallo stomaco. Questo fa sì che l’appetito venga tenuto a bada più a lungo e che gli attacchi di fame siano meno frequenti.
Questa idea che gironzolava nella mia testa ha avuto un’impennata qualche giorno fa, quando sono arrivati a casa i nuovi pacchi di farina di Grandi Molini Italiani: Avena e Farro, tra le farine che in assoluto preferisco (sbirciate qui, in fondo in fondo, per vedere l’intero contenuto del pacco! ;))
Dal pensare al fare è stato un attimo, e anche se sul pacco c’era scritto “preparato per pane Vivavena”, io ho deciso che dovevo farci una torta. Rustica, e romantica, per San Valentino.
Si tratta di una base con farina di avena e yogurt, farcita con un velo (un paio di cucchiai a dire tanto) di confettura di prugne, o frutti di bosco (o la vostra preferita) e un sottile strato di crema a base di yogurt greco. Poco zuccherata, e secondo me adatta pure per uno fidanzato/una fidanzata dedito/a allo sport! ;)
Che dite, ve la lascio????
Torta rustica e romantica per San Valentino
ingredienti (per uno stampo da 16 cm)
250 g di farina d’avena, nel mio caso preparato per pane Vivavena Grandi Molini Italiani
100 g di mandorle
80 g di zucchero integrale di canna
200 g yogurt bianco intero
80 ml di latte di mandorla
50 g olio di semi di mais
2 uova
12 g di lievito per dolci
180 g di yogurt greco 5% di grassi
un cucchiaio di zucchero a velo
2 cucchiai di marmellata di prugne o frutti di bosco
Preparazione della base
Unite gli ingredienti liquidi, ovvero uova, yogurt e olio di semi.
Sbollentate le mandorle per un minuto, poi privatele della pellicina e passatele nel forno caldo, disposte in un unico strato su una placca rivestita di carta da forno, a 180 °C per 5-8 minuti o fino a che non sono leggermente dorate (monitorare forno ;)).
Trasferitele ancora calde nel mixer insieme allo zucchero e tritatele fino ad ottenere una farina sottile e profumata (tritate a più riprese e senza protrarne i tempi o le mandorle inizieranno a produrre i propri oli ed otterrete una sorta di burro di mandorle dolci..).
Unite il composto a base di farina di mandorle alla farina d’avena e al lievito. aggiungete il composto a base di uova e yogurt e mescolate fino ad amalgamare.
Trasferite il composto in uno stampo (meglio se ad anello) di 16 cm di diametro imburrato e infarinato o rivestito di carta da forno, e cuocete a 160 °C per 40-45 minuti circa.
Estraetela dal forno e fatela freddare bene su una gratella.
Preparazione della farcia e montaggio
Lavorate lo yogurt con lo zucchero e tenete da parte.
Al momento di tagliarla, vi consiglio di togliere prima la leggera calotta che si sarà formata (quella sì che potete subito pucciarla nel latte! ;)), e poi di tagliare la torta a metà e spalmare subito la metà inferiore con poco meno della metà della crema allo yogurt.
Aggiungete due (o tre, a piacere) cucchiai di confettura e sovrapporre la seconda metà della torta.
A questo punto, con estrema delicatezza e pazienza (esistono anche piatti rotanti o altre diavolerie che personalmente non uso ma che so che prima o poi capitolerò e mi toccherà comprare), e con l’aiuto di una spatola, rivestite con la restante crema allo yogurt prima la parte superiore della torta, e poi i bordi, ma andando a rasare questi ultimi, ottenendo così un effetto “nudo” (quel sottile strato di farcia, un po’ trasparente, quasi inesistente, mi mette in pace col mondo delle torte decorate e si avvicina molto, in questo caso specifico, alla mia idea di “rustico” in pasticceria.
Debora
Come trasformare una ricorrenza triste e coatta in un intreccio tenero e sottile di luce e poesia!
Bello tutto…e anche di più
Rossella
Ahahhh “triste e coatta”… in effetti… XD
La tua versione carnascialesca è venuta bella assai! Ti è piaciuta? Troppo poco zucchero?
Ps. Grazie
Manu Lupi
Cioè….
Io qui sto, ora… arrivo perché voglio fare il mio solito dolcetto del giovedì (e volevo fare il cake con il cioccolato ala latte dentro,… (quello che sta pure in fila da linkare qua sopra, l’ultimo a destra please) e mi ritrovo sta cosa…
Appena ho letto il titolo ho detto, aspè .. ma fa davero??? poooooooooi invece leggendo l’incipit ho detto.. ”ah! ok! ho capito… E’ ancora LEI, la mia sorella gemella, che non ama i dolci troppo dolci, troppo farciti (anzi per nulla),troppo ”grassi”, che li vuole rustici, da inzuppo, con farine scure…. OK.. CI SIAMO…
A parte che, come te lo devo dire non lo so… tutto sto rosa, tu con lo smaltino rosso.. madò mi fai amare sta ”festa” pure a mìa..ma poi il dolcetto… cioè… aaaaaaaaaaaaaaaahhhhhh…
Io te lo dico subito… la faccio priiiiiiiiiiima semplice, cioè senza la copertura esterna perché la voglio fare per colazione… cioè proprio per inzuppare, pooooooooooooooi la rifaccio carina così Domenica per amico barbuto… (che pure lui non ama i dolci troppo dolci, troppo farciti ecc ecc ecc… ) tra l’altro sabato è pure il compleanno di mio fratello (zi… il 15 nato è, l’acquariello mio) quindi Dominca potrei farla se in caso venisse a pranzo qui… e secondo me è anche nelle sue di corde (lui in realtà non è da dolci proprio e le colazioni le fa super salate.. dagli una pizza con la mortadella o un panino e sta a posto.. però… uno strappetto)…
Ma guarda tu che meraviglia che sei…
c’ho proprio tutto tutto.. pure lo yogurt intero, che ho il super barattolo da 500g stra buono!
sei una meraviglia… una romanticissima meraviglia.. aaaaah si..
grazie mille Rossi del mio cuore..
ps: per la cronaca, io ho una contrattura ad un muscolo intercostale…. quando lo capirò che c’ho ‘na certa oramai… ah!
una stretta fortissima (cioè na mezza stretta dai..) oggi qui sole senza vento.. il passeggio si fa!
baci romanticissimi
Manù
Rossella
Ciaoooooo!!!
Io ho fatto la mia corsetta e adesso pizza e mortazza non sai quanto ci starebbe (anche se opterò per qualche fetta di ananas 🤪🤪)
Ma che bello sto commento di oggi, e non che non è andato perso, figurati che ultimamente il mio blog nazista modera anche meeeee!!!!
emanuela lupi
nooooooooooo..
Non mi dire che il mio sproloquio è stato cancellatoooooooooo…
Nuoooooooooooooooooo!!!!!!
emanuela lupi
si, credo di si..
bene.. allora lo riscrivo, così giusto per….
ecco era solo per dire che…
vabbè.. poi lo riscrivo per benino…
comunque la faccio subiterrimo..
prima però sforno il cake col cioccolato al latte dentro…
Manù
Rossella
❤️♥️
Manu
cioè, comunque più guardo le foto e più la copertura sembra un velo di neve bianca, quella che resta attaccata ai vasi di lato e che non va via perché non batte il sole.. quella neve che in questo periodo ci vorrebbe tanto..
Sei diventata meravigliosamente brava…
e quanto ci piacciono le fotine step by step.. <3
oggi scrivo a ruota eh?!
M.
Rossella
Oggi (cioè quando era, io arrivo sempre con l’ultimo treno), mi piacciono troppo tuttiqyesti commenti bellerrimi, anzi sai che leggerli in ritardo (cioè oggi) mi da la carica per l’inizio della settimana??? 😘😘😘
Simona
Rossi! Eccomi finalmente a leggere questa ricetta che avevo visto su ig. Sì, è davvero il tipo di torta che piace anche a me, sai che l’unica volta che ho fatto una torta a strati e decorata era per l’appunto una nude-cake? Questa è ancora più semplice e rustica, sì: ho deciso che la proverò (e ti faccio sapere ;))
Un abbraccio
Simona
Rossella
Buongiornoooooo!!!
Eccomi finalmente anche mi! ;)
Che settimana che è stata la scorsa, speriamo che quella che inizia oggi sia un po’ più “umana” (detto proprio come fantozzi) ;-P
Non vedo l’ora di sapere come viene!!! ❤️❤️❤️