Nel lungo viaggio di ritorno dall’Alto Adige alle Marche la prima tappa è stata la macelleria Trockner a Colma.
Obiettivo: acquisto di una cospiqua quantità del loro buonissimo e rinomato speck affumicato. Una volta lì, l’allenato occhio marchigiano degli astanti è caduto anche sulla pancetta tesa affumicata di produzione altoatesina, e anche anche la suddetta è finita nel carrello.
Ora dunque, nell’attesa di sciorinarvi tutti i racconti e le foto delle vacanze, tutte le ricette scoperte in montagna e tutte quelle già cucinate in città e di cui sono rimasta indietro e che vi ho promesso, vi lascio una chicca marchigiana in cui proprio tale pancetta è protagonista, così, come trait d’union, come un Paris-Brest improvvisamente diventato Colma-Fabriano, e che ritengo un perfetto piatto da pranzo in famiglia, o da serata fra amici, e oggi che è giovedì lo vedo molto bene in concomitanza con l’arrivo della domenica o per celebrare questo lieve rinfrescar di temperature.
La ricetta in questione è non solo marchigiana DOP, ma ha una storia e un seguito leggendari, ed essendo pure bella carica, la consiglio in accompagno ad una lunga passeggiata nei boschi, o per celebrare, anche fra qualche giorno, l’arrivo dell’autunno e le temperature ancora più “fini” ;)
Si tratta della mitologica Pasta al fumé, un primo a base rigorosamente di maccheroncini o sedanini che dir si voglia, di pancetta affumicata, pomodoro, formaggio e panna, nato nel 1978 da una creazione di Stefano Marzi, meglio conosciuto come Maciste, in virtù dei suoi potenti muscoli.
Dopo aver lavorato a Roma e Firenze, nel 1978 Stefano Marzi apre il suo snack bar (oggi risto pub per comitive e famiglie) con cucina nell’entroterra anconetano, a Castelplanio.
Nel 2013 Maciste riceve dal comune di Castelplanio, in provincia di Ancona, l’attestato che lo consacra come l’inventore del fumè, nel 2017 diventa campione di bodybuilding nella categoria over 60, e nel 2018 campione del mondo per i suoi maccheroncini al fumé.
Io da Maciste, confesso, non ci sono ancora andata (come ha ragione mia mamma quando dice andiamo tanto lontano e non conosciamo i dintorni ;)), ma posso assicurarvi che di questa pasta ne ho mangiati vari e vari piatti negli anni, e che non c’è un bambino marchigiano che alla parola “fumé” non capisca di cosa si stia parlando, quindi forte di questo fatto genetico, e di un altro fatto rivoluzionario ovvero che questo piatto che vedete in foto non l’ho cucinata io ma chi davvero da Maciste ci è stato, ecco che umilmente, dopo aver scattato in 30 secondi netti per non sprecare ‘sto bendiddio, mi appresto a fare da portavoce e tramandare la ricetta di casa (quindi una versione più “leggera” della segretissima e originale di Maciste, con 7 spezie e 3 formaggi tra cui, si dice, emmental e un po’ di caciotta), vicina quanto possibile alla maciste’s style, anche se quella di Castelplanio, chevvelodicoaffà, è segreta.
Maccheroncini al fumé
ingredienti per 4 prersone (moltiplicare per 1,5 nel caso di body builder, camminatori, affamati e buongustai ;))
320 g di sedanini rigati
200 g di panna fresca
200 g di pancetta tesa affumicata in due fette da 100 g ciascuna
600 g di passata di pomodoro
50 g di pecorino grattugiato
50 g di Parmigiano Reggiano
Olio extravergine d’oliva, sale, pepe, peperoncino tritato, noce moscata grattugiata
Tagliate la pancetta tesa affumicata a strisce e poi a cubetti grossolani e fatela rosolare in tegame antiaderente fino a che non diventa quasi croccante. Aggiungete un pizzico di peperoncino tritato, di noce moscata tritata e di pepe e lasciate insaporire (tenetene da parte a piacere un paio di cucchiai per finire il piatto), aggiungete la salsa di pomodoro, e lasciate insaporire 10 minuti. Unite a questo punto la panna.
Cuocete la pasta al dente in abbondante acqua salata.
Aggiungete il pecorino a fine cottura e versate i sedanini scolati nella padella, mantecando a fuoco medio.
Unite il parmigiano e servite bollente, unendo il testo della pancetta messa da parte e il parmigiano grattugiato.
ps. Questi maccheroncini al fumé fanno il paio con un’altra pasta “di casa”, “fra amici”, e “vintage”, che ho postato qualche mese fa e che è quella dei fusilli con panna, piselli e prosciutto cotto, a voi entrambe! <3
Emanuela
Questa si che è proprio una super super pasta !!!!
Non vedo l’ora di conoscere tutte le altre meraviglie che ci presenterai!
Ben tornata! <3
Grazie per questa piiiiiiiiiiiiiccola capatina qui!
un bacione.
Manù..
ps: che forza sto Maciste! ahaha!
Rossella
Ciaoooo!
No ma devi vederlo, forse, tra quelli che ho messo, dal link di TV CentroMarche ;-P
Oppure su IG, non ha un sito vero e proprio, ma ti assicuro che è esattamente COME PUOI IMMAGINARTELO ;)
LaRicciaInCucina
Madò!
Sono le 8:32 del mattino e sto sbavando come un bovaro bernese -_-.
Così cremosa e ben condita questa pasta mi fa venire gli occhi a cuoricino e non ti dico i rumori che sta producendo il mio stomaco… pare il muggito di un toro pronto alla carica!
(Ma che bella immagine che dò di me tra paragoni visivi e sonori)
Bisogna assolutamente provare questo ben di… Maciste!!
Grazie per avermelo fatto conoscere :-).
Buon w.e.
A presto
Rossella
Ciao Giovanna! Eccomi anche di qua… Come ti dicevo da te, che bello stamattina trovarti! Per i (tuoi) Krumiri dovrò dotarmi di attrezzatura idonea, perché come ti dicevo io spara biscotti mai avute…
Mi hai fatta schiantare con il tuo commento… Sì è un ben di Maciste e confesso che pure io stamattina me li mangereBBi anche ora! ;)
LaRicciaInCucina
Ciao Rossella!!!! Guarda…posso essere brutale?? A meno che tu non voglia poi dedicarti a quei bellissimi biscotti di frolla montata (a forma di fiore, razzi e mazzi)… non comprare la spara biscotti per i krumiri!
Con la bocchetta a stella di una sac à poche vengono benissimo e con molta meno fatica (perché io, che sono impedita, trovo proprio faticoso armeggiare la spara biscotti con le mani rese unte dal prendere l’ impasto e metterlo nell’ aggeggio). Io ho trovato davvero molto comodo l’ uso della bocchetta a stella (non so se si era capito… quel sottile confine tra il “repetita iuvant” e la demenza senile).
Ti abbraccio e che piacere leggerti sia qua che sul mio blogghetto. Contenta io di averti fatto cosa gradita! :-)
Tauuu!
Rossella
ahahahah, allora dunque hai fatto no bene ma BENISSIMO a scrivermi, perché non avevo capito nulla (altro che demenza senile), ergo questo commento ora mi costituisce una SVOLTA (io, che già penso ai biscotti per natale e ti ho messa nella listaaaaaa <3)
LaRicciaInCucina
Ecco allora speriamo che poi veramente trovi comodo quanto me sto metodo!!!
Perché non vorrei averti sulla coscienza… sotto Natale, per giunta :-D (leggi: non vorrei dover schivare la lista di accidenti che mi potresti inviare).
Dai che bello che tu abbia messo i “miei” krumiri in lista <3!! Sai, sono piaciuti davvero tantissimo!
Tra l' altro forse prima di Natale riesco ad "uscire" il post sui krumiri classici piemontesi…. nel caso potesse servirti un' altra idea regalo ;-) (anche se immagino la tua lista già lunghissima di suo)
Rossella
Giovanna, oh, il MIO blog non mi permette di fare “RISPONDI” al TUO commento, vabbè, ho fatto varie prove e pure aspettato un po’ ma niente ;)
Escili, escili, che quelli mi vanno subito in pole position!