La voglia di stare bene è arrivata i primissimi giorni di questo anno, come una specie di presagio buono, e accompagnata da una strana euforia ed una incredibile energia.
Primissima cosa, ho realizzato di amare il freddo (e, ahimè, anelarlo un po’, dato che questo inverno di freddo ne abbiamo avuto ben poco), e ho iniziato a lasciare sempre più spesso la macchina a casa.
Mattina presto, zainetto in spalla, fare spesa. poi il solito tran-tran in cucina, ma quell’ora di cammino e di freddo mi schiarivano i pensieri e mi facevano stare bene tutto il giorno.
Seconda cosa, ho iniziato ad occuparmi (di più) dell’alimentazione. Sembra paradossale, perché mi interessano le proprietà dei cibi da mooooolto tempo prima di avere questo blog (quindi parliamo di abbastanza anni fa ;)), ma, de riffe o de raffe, un po’ perchè cucino per lavoro veramente tanto, alla fine a casa si mangiava un po’ quello che c’era. Tutte cose buone e sane, ma vuoi mettere 5 gg di seguito torta salata (se fai un servizio sulle torte salate), 4 gg di seguito arrosto (magari ad agosto, se stai lavorando agli arrosti di ottobre XD), una settimana di lasagne, e magari anche una di vellutate, o di insalate, e così via.
Certo, posso congelare e cercare di redistribuire, ma il ritmo a cui cucino è sempre superiore a quello in cui mangiamo, e per quanto si possano poi smistare ad amici e parenti le derrate (immaginate trovarsi sul groppone 5 torte farcite nell’arco di due giorni ;-P), la logistica alimentare è sempre un po’ complessa.
Quindi ok, in un futuro più che prossimo toccherà pensare ad un congelatore super performante e ad un frigo capiente e ben organizzato/organizzabile, ma nell’immediatissimo, anzi a partire dall’immediato passato, finalmente, e dopo tanto tempo, ho iniziato ad applicare tutto quello che avevo registrato negli ultimi circa venti anni.
Qualcuno di voi ricorda gli articoli di Rosanna Ercole Mellone su “La repubblica delle Donne”, poi diventato DWeb, ora D.it? Ricordate che usciva di mercoledì, all’inizissimo?? Poi è passato al sabato (è l’allegato del sabato a “La Repubblica” n.d.r. ;)), e in tempi non sospetti, ripeto, una ventina di anni fa, io ritagliavo settimanalmente e tenevo da parte solo due articoli: quello di cucina, e quello di alimentazione e benessere, a cura di Rosanna Ercole Mellone, una giornalista laureata in medicina che si occupa di cibo e salute e benessere legate all’alimentazione. Un mito per me.
Insomma inspiegabilmente a inizio anno comincio a girare interruttori, accendo pezzi di me di parti solo apparentemente in standby, che lavoravano piano piano sotto sotto, attivo un sistema di benessere generale e di voglia di stare bene, prendermi cura di me e degli altri, mangiare no bene, benissimo, alimentarmi con gusto e in modo sano e completo. Sposto alla sera le mie passeggiate al supermercato per la spesa e mi sveglio un’ora prima la mattina per andare a correre. Tutte le mattine. Al freddo. Per una con la pressione bassa come la mia è una mano santa. Mi permette di snebbiare prima che subentri l’ansia dalle mille cose pianificate in giornata e mi rende più lucida. Poi inizio a fare (come dicono le fashion blogger ;)) skin-care tutte le sere.
Detto volgarmente, cerco di ricordarmi di struccarmi e di mettere una cremina idratante.
Bevo tanto. E a proposito delle mille cose in agenda quotidianamente, capisco grazie ad una improvvisa lucidità mentale inspiegabilmente acquisita, che devo assolutamente ridurre i punti delle cose lavorative da fare a non più di 5 al giorno, che sarebbero già parecchiucce ma meno delle 12 sistematicamente impossibili di cui mi incaricavo prima.
I primi mesi dell’anno vanno così. Bene.
Poi niente arriva questo virus. Smetto di correre e di camminare. Faccio spesa (e vi assicuro che comprendendoci casa e gli innumerevoli servizi che faccio per lavoro è difficilino) ogni 15 gg.
Penso, accuserò. Al momento meno di quello che pensavo.
Forse ho incamerato qualcosa di buono da inizio anno ad ora. Forse “la testa fa tanto” ed in questo momento la testa e l’animo sono a posto. Forse il cibo resta un potentissimo regolatore, e con il cibo, bilanciandolo, diminuendolo, se il corpo ha meno bisogno di energia in questi giorni di quarantena, possiamo fare la differenza.
Uno, perché contribuirà a farci stare bene. Due, perché a fare la spesa con un po’ di cervello, possiamo davvero evitare di stare ancora troppo spesso in giro n questi giorni cruciali, possiamo fare in modo che “lo strettamente necessario” diventi anche “abbastanza raro” ;).
Quindi ecco la mia ricetta per questi giorni: vellutata di piselli e basilico con baccalà alla griglia.
Vi metto tre opzioni: piselli freschi se avete fatto la spesa da poco, pisellini surgelati (anche preparati da voi!) se state facendo un sapiente uso del freezer, e piselli secchi spezzati se invece state facendo un sapiente uso della dispensa. ;-P
Per il baccalà, anche qui diverse opzioni di conservazione e di durata: potete usare quello già ammollato e conservato sottovuoto (che dura un po’, in frigo), oppure cuocerlo subito e congelarlo per poi utilizzarlo all’occorrenza, oppure usare lo stoccafisso, che si conserva salato e appeso anche nelle cantine (info dettagliate e interesaanti sulle differenza tra i due e le diverse modalità di conservazione qui e qui). Ovviamente potete anche sostituirlo con del merluzzo congelato, insomma, l’obiettivo finale è ottimizzare quello che si ha già in casa, oppure organizzare una spesa intelligente che ci permetta di uscire il meno possibile!!!
Vellutata di piselli con baccalà alla griglia
Ingredienti per 4 persone
1.500 g di piselli freschi in baccello (o 500 g di pisellini già scottati e surgelati, o 250 g di piselli secchi*)
1 porro
1 patata piccola
1 cipollotto
12 foglie di basilico + 2
qualche filo di erba cipollina
3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
1 lt circa di brodo vegetale caldo
400 g di baccalà già ammollato
sale, pepe, noce moscata
Sbucciate e tagliate la patata a cubetti. Tritate il cipollotto. Tagliate il porro a fette.
Dorate i porri in un ampio tegame con un cucchiaio di olio per un paio di minuti o fino a che non resta leggermente morbido e aggiungete la patata nel tegame.
Salate leggermente (ma pochissimo, ricordate poi ci va il baccalà ;)), aggiungete un pizzico di noce moscata e lasciate insaporire ancora un paio di minuti; aggiungete i piselli e il basilico spezzettato con le mani.
Incoperchiate e cuocete a fiamma bassa per qualche minuto, rimestando, infine aggiungete il brodo a coprire tutte le verdure (avendo cura di calibrarne la quantità a seconda che i piselli siano già cotti/decongelati o meno: il brodo deve coprire le verdure ed in caso va aggiunto in cottura se ne serve di più).
Proseguite la cottura a fiamma bassa per 10-15 minuti.
Lavate benissimo il baccalà tenendolo sotto un sottile filo di acqua fredda per qualche minuto, asciugatelo con carta da cucina, deliscatelo e tagliatelo in tranci larghi circa 2,5-3 cm. Togliete delicatamente la pelle e trasferitelo in una ciotola contenente 2 cucchiai di olio al basilico e un paio di foglie di basilico. Spennellate bene ciascun filetto e aggiungete un pizzico di pepe a piacere. Scaldate molto bene la piastra e cuocetevi i filetti facendoli rosolare benissimo su tutti i lati.
Frullate la vellutata, distribuitela nelle fondine e spezzettatevi sopra il baccalà. Aggiungete un filo d’olio a piacere, un pizzico di pepe e servite subito, anche se è buona pure fredda ;).
E’ un primo piatto molto completo, in questi giorni di bassa attività fisica per tutti secondo me può anche costituire un ottimo piatto unico!
*nel caso usiate i piselli secchi, tenete presente che contengono più carboidrati e più amidi (e più calorie, ma anche più fibre, vitamine e sali minerali di quelli freschi!) , quindi potete benissimo omettere la patata, la vellutata “tirerà” benissimo (pure troppo :)) comunque. Vi consiglio anche di lessarli prima, e di usarli già cotti per un’oretta abbondante, dopo un ammollo di almeno 12 ore.
Vi penso tanto, ci risentiamo qui presto, state a casa <3
#iorestoacasa #iorestoincucina #covid-19
ps. la foto di esterni è riciclata, dalla pasta con le puntarelle di un anno fa ;-) Ma sono certa che mi perdonerete <3 <3 <3
Manu Lupi
#Iorestoacasa #iocucinoabbestia #ilovevaniglia (questo è solo mio! <3)..
Tu sei meravigliosa come questo sole e questo verde che non solo mi circonda ma che mi arriva anche da qui, da te, dalla tua finestra, da quel campo meraviglioso e fresco e verde dove vorrei rotolare, mettere una coperta e fare un pic nic, sedermi a covino a raccogliere erba…. Tu sei una cosa meravigliosa…
Io in forno ho della zucca, per ora….. ahahah…
Ci sarebbero da dire innumerevoli cose, ma sarei prolissa troppo, davvero troppo lunga, che sì, vabbè che si sta a casa, ma chi se la sorbe la polpetta Manù chiacchierona? …
Io ci chiacchiero con la Manù, sempre, le faccio le domande e cerco di capire ben benino cosa le frulla nel cervellino, perché sai com'è a volte devia un po' e quindi cerco di fare attenzione, perché pure io ho questo slancio verso il buono, sano, genuino, fatto bene e con il cuore, km 0 (Se si può,.. tipo ora che non posso andare a Pesaro al mercato Coldiretti dai miei produttori, sono disperata!) ecc… però MI CONOSCO (leggi il maiuscolo) e so che posso straripare come un fiume in piena dalla parte sbagliata… quindi sto sempre col freno tirato..
Io la passione per l'alimentazione l'ho sempre avuta… quella, e quella per la cura con la medicina alternativa,.. mi ricordo che facevo le medie e mi son comprata da sola il libro di Messeguè, e durante l'estate (in inverno facevo i compiti) stampavo dal pc le immagini delle varie erbe medicinali con tutte le proprietà, le coloravo (perché molto spesso tiravo giù anche la foto) e mi creavo i miei quaderni erboristici… Quando poi mia nonna si è ammalata (io già studiavo all'università) ho cercato di approfondire il ''potere curativo del cibo'' (mi son comprata un librozzo pure per questo) perché volevo capire e studiare quale cibo potesse far bene a cosa, e soprattutto come poter prendere questo ''potere'' con la cucina, quindi ad esempio come poter assorbire maggior betacarotene dalle carote o licopene dal pomodoro, cosa interferisce nell'assorbimento di un determinato nutriente… cose così… tutto da sole perché quella volta all'università si davano info generali e non così dettagliate… Poi vabbè secondo me, la disfunzione cerebrale che mi caratterizza (perché non sono tutta 100), sicuramente ci ha messo il suo (ecco perché devo stare attenta! ;) ) però è una cosa che mi ha sempre contraddistinta, con annessa la passione per i produttori da scovare in ogni anfratto!..
Ecco vedi.. mi son dilungata e persa,…
Comunque anche a me piace il freddo.. quello buono però perché l'umido mi da fastidio alle articolazioni, e la mattina esco di casa alle 6.30 e faccio la mia salitina fin su in cima alla collina (non c'è un'anima, ci passano solo i trattori anche se il satellitare la mette come via principale per arrivare al birrificio ''La Cotta'', è impraticabile!) e sai che faccio Ross? mi fermo vicino ad un ulivo che ha un ramo messo per orizzontale, quindi dove posso sedermi, e …. mi guardo il sole… sto 10 minuti ad occhi chiusi, col sole contro ad ascoltare tutti i rumori della natura che si sveglia ed è meraviglioso… poi proseguo fin su e ridiscendo… verso casa.. ci impiego una mezz'oretta, ma è un passeggio lento (anche perché la salita è belle ritta) e mi fa tanto bene, quindi ti capisco quando dici che ami la tua corsetta… (ah! io la macchina X ) …
Mi piace questa tua voglia di star bene (parliamo un po' di te, che sennò io mi vengo in noia da sola!), questa tua .. freschezza direi.. si.. è come se avvertissi dell'aria fresca… questa nuova (che poi nuova non è, lo dici pure te) consapevolezza, questo cercare di organizzare ed ordinare un ordine troppo ordinato… E' bello Rossi, sento che ti sati volendo bene.. lo percepisco tanto…
Per questa ricettina ho tutto tranne il baccalà (perché ovviamente il mercato qui è stato sospeso e la mia signora del pesce non viene), però vedo, magari domani che vado a far spesa (cioè in realtà va mamma perché si va uno per famiglia ed è da venerdì scorso che non usciamo-andiamo, quindi noi spesa una volta a settimana nemmeno per il pane usciamo, che me lo faccio da sola a casa e mio babbo si adegua!) prendo quello surgelato e la faccio, perché mi ispira tanto ed è pure vigilia domani (per chi la fa!)…
Grazie per tutto questo, per questa bellezza, per questo verde, per essere te!
Mi sa che faccio basta sennò diventa più lungo del post e il tuo pc non mi autorizzerà più…
Ci sentiamo prestissimo…
Manù..
ah! ps: quando sforno ti stalkerizzo ok?
baci.
Rossella
#ilovevaniglia <3 <3 <3
ehehhe qui tra pane pizze e co. quasi ci avanza, che pure il lievito e il latte fermentato faccio da me, quindi, ad organizzarsi ben benino, hai voooooglia spesa ogni 15 gg.
ripeto è un po' stressante col lavoro di mezzo, ma è anche un modo per "aguzzare l'ingegno no"?
Bellissimo il tuo racconto della "salita al ramo e ridiscesa" <3
grazie :-*
Manu Lupi
il latte fermentato…. <3 me lo sentivo che era quello… da quando in una rispostina ad un mio sproloquio accennasti a delle fermentazioni che mi sarebbero piaciute tantissimo… brava!
Voglio imparare pure io…
Si, hai ragione è un modo per aguzzare l'ingegno… Io sto dando (s)fondo alla dispensa dei legumi secchi ad esempio e della pasta-cereali, le farine quelle le consumo a palla, quindi non sostano mai ecessivamente.. hihihi…
Io (e madre) adesso faccio così, ho un foglietto sul muretto che divide la cucina dalla sala, perché ho tutto su un piano ed è tutto aperto… (ho un botto di luce con ben 4 finestroni enormi… ) e ogni cosa che finisce la segno lì, così quelle sono le cose urgenti che devo comprare sicuro, poi prima di uscire passo in rassegna gli scomparti di casa, di modo che vado mirata e torno… (anche se io adoro andare a far spesa, leggere le etichette ecc.… e quindi mi ci perdo sempre… fortuna che non ho una coop vicino sennò ci perderei le mezze giornate! hihi)…
Vado a impastare…
M.
Rossella
Mi ci mancava solo quello guarda… allo stato dei fatti ho due lieviti e due diversi tipi di kefir… poi dici uno impazzisce XD