Sono sempre stata golosa anche se non amo lo zucchero.
Tutto è iniziato ormai 7 estati fa, mentre lavoravo al mio primo libro, quello sui biscotti. Cucinavo la notte e scattavo tutto il giorno, era caldissimo, ero agitatissima e avevo sviluppato una sorta di antipatia per i dolci, mista ad una certa inappetenza da colazione, che chi mi conosce sa che è qualcosa che rasenta l’inverosimile, per la sottoscritta.
Lo zucchero mi lasciava in bocca un sapore fastidioso e persistente, ed io l’ho interpretato come un segnale (intelligente) del mio corpo in un periodo in cui ero particolarmente stressata, e che di fatto raccoglieva una tendenza che mi aveva sempre contraddistinta: amare il dolce ma non tanto lo zucchero.
Questa cosa si è un po’ svelata con l’uscita del libro, e anche dopo, quando gli stessi lettori mi hanno scritto, con mia enorme felicità e gratitudine, che i biscotti non sapevano di dolce ma di cose buone, confermando quella strana sensazione, quella strana “antipatia” per gli zuccheri aggiunti che avevo avuto mentre ci lavoravo, e di fatto il mio primo affacciarmi ai sapori vari piuttosto che ad uno unico (e unificante) dello zucchero in sé (che non disdegno nelle ricette della tradizione, e in tante preparazioni, ma cum grano salis ;).
In quello stesso periodo della mia vita viaggiavo tantissimo per il mio lavoro, ed ero continuamente sballottolata a destra e a manca dell’Italia, vivevo letteralmente in treno, quando non ero in cucina e a fotografare.
Io, dovete sapere, adoro il treno, mi sembra un luogo sospeso e protetto, un filo che collega e al tempo stesso un limite invalicabile, una sorta di incubatore dei pensieri e una mia personale bolla in cui lavorare indisturbata in un’epoca in cui siamo ovunque e comunque raggiungibili… Anche in treno sì, ma con un grado di separazione maggiore, cosa che mi concilia tantissimo la concentrazione e la creatività.
Amo tanto il treno così come odio, letteralmente, come sono costretta a nutrirmi in viaggio quando questo è lungo e non riesco a preparare da casa per tempo: odio quegli orrendi tramezzini plastificati (e non parlo solo del contenitore ;-P), le pizze bisunte, le code al bar della stazione alle 5 di mattina.
E’ stato in quel periodo che ho conosciuto innocent.
I miei occhi vagavano annoiati e ormai privi di speranza in una delle enne stazioni dei treni di quel periodo tra gli scaffali di un bar, un supermercato, un corner? Non ricordo esattamente dove ma distintamente che ero in viaggio, e come al solito non trovavo nulla che fosse un minimo nutriente, dissetante, e sano secondo i miei canoni e invogliante come lo avessi preparato io.
Poi compare ‘sta faccetta innocente e pure aureolata, allora mi vado a leggere gli ingredienti sull’etichetta e incredula vedo che no, stavolta lo zucchero aggiunto non c’era. Beh ragazzi, per me è stata davvero la svolta, perché io non sono una fanatica dei “senza”, ma lo “zucchero”, o lo metto e lo scelgo io, nelle miericette, quindi quello giusto che serve al netto dei contributi di tutti gli altri ingredienti buoni, oppure no, quel succhino di frutta che solitamente trovavo mi dava la sensazione di essere tutto tranne che un lontanissimo derivato della suddetta frutta.
Sette anni fa inizia dunque la mia simpatia per questa azienda che produce smoothie e succhi di frutta freschi di sola frutta, verdura, semi e vitamine, 100% naturali e senza zuccheri aggiunti; immaginate dunque la mia faccia quando proprio loro mi hanno chiesto se volevo essere testimonial del progetto “Naturalmente Super”, un progetto che ha alla base un sondaggio che dimostra che il contatto con la natura ha effetti benefici (fisici e psicofisici) per buona parte degli italiani, anche se per molti di loro non è sempre facile, soprattutto per chi vive in città.
Lo studio mostra che cibi e bevande naturali possono essere un prezioso alleato per rimanere in contatto con la natura. Soprattutto in questa stagione, quando il senso di iperattività e di entusiasmo si affievolisce, lo stress tende ad accumularsi e ci si ritrova così in una zona grigia, in cui stagnano energie e concentrazione.
Io mi ritrovo molto in questo, e in particolare in questo periodo di questo specifico anno, in cui le uscite, anche quelle in mezzo alla natura, sono state limitate per tutta una serie di motivi. Il mio lavoro inoltre, che non si è mai fermato, nemmeno per lockdown lavorando per moltissimi clienti “naturalmente da casa” ;-P, dall’inizio dell’estate in poi ha subito una impennata, e quello che era per me già intenso si è aggiunto ulteriore impegno.
Sono arrivata dunque a questo dicembre, mese per me stupendo e che ogni anno mi propongo di godermi sempre al massimo (non riuscendovi peraltro mai :)), invece davvero esausta e con le energie ridotte al minimo, e quando è arrivato il pacco di innocent, contenente i suoi 4 super smoothie e un paio di calzettoni, mi sono fatta una gran risata e ho pensato che era proprio quello che ci voleva.
In super smoothies sono un mix di frutta, verdura, semi e vitamine, 100% Naturali e senza zuccheri aggiunti.
Le ricette sono 4, Energy (con fragola, ciliegia, mela, semi di lino e 5 vitamine – B1, B2, B3, B6, C) – utile a ridurre il senso di stanchezza; Ricarica (mandarino, carota, zenzero e vitamine) per riprendersi dopo una nottata difficile o un weekend impegnativo e per affrontare i ritmi frenetici; Lampo di Blu (guava, frutto della passione, alga spirulina, che gli da il suo naturale colore blu e vitamine) un carburante naturale per il cervello; Antiossidante (con kiwi, mela, cetriolo, matcha, semi di lino e vitamine), utile per proteggere le cellule dallo stress ossidante.
Ora, il mio primo istinto appena arrivato il pacco, oltre ad infilarmi i calzettoni che sono la mia passione nonostante non abbia dei polpacci così allettanti, questo pure è risaputo ;), è stato quello di ingurgitarli tutti e 4 subito, ma anche che io sono in totale linea col target Innocent pure questo ormai si è capito, e inoltre, m’è toccato aspettare e frenare gli impeti, e già che c’ero anche cucinare.
Ho pensato di preparare delle merendine che ho chiamato “le merendine del rush finale”, ovvero delle tortine profumate e a basso tenore di zuccheri aggiunti, che possano aiutare a tenerci su in questo periodi di poche energie, senza paradossalmente tirarci giù con un sovraccarico di zuccheri.
Volevo che rispecchiassero la mia idea di dolce sano (quella che ormai viaggia dal libro dei biscotti, ed è passata poi attraverso Free: Dolci senza glutine, latticini, uova, zucchero), lasciandomi ispirare dall’etichetta di uno di questi smoothie…. Indovinate quale?
Ricarica
Visto e considerato che da settembre ad oggi è una sottospecie di “nottata difficile e weekend impegnativo” senza soluzione di continuità qui… ;)
Dunque ho preparato queste merendine negli stampi dei muffin con una buona parte di farina di avena (che adoro perchè fa bene a pelle e capelli e mi lascia sempre un ottimo senso di sazietà, soprattutto nei giorni in cui vado a correre la mattina e poi dopo due ore mangerei un bue intero), pochissimo zucchero integrale aggiunto (5 grammi a merendina!), ispirandomi agli ingredienti dello smoothie in questione, e avvalendomi della naturale dolcezza di carote e succo di arancia per fare il resto. Ah poi in un momento di totale virtù, ho anche omesso il burro, che ve ne pare?
Il risultato sono queste leggerissime e profumatissime merendine a basso contenuto di zuccheri: il dolcetto-non dolcetto per il rush finale di questa settimanella scarsa che ci separa dal relax natalizio (o qualche giorno tranquillo e rilassato da godere con i nostri cari, se non fisicamente, almeno virtualmente, con una telefonata, una cartolina, una video call – sto meditando tombolate via telematica ;)).
Potete accompagnarle con lo smoothie, il super-smoothie o il succo Innocent che preferite, oppure realizzarle con lo smoothie stesso!
Vi lascio le due opzioni in chiaro nella ricetta!
Buon rush, buona ricarica, buona natura a tutti! <3
Merendine a basso contenuto di zuccheri
Ingredienti per 12 tortine
150 g di carote grattugiate
180 g di farina di avena
100 g di farina tipo 00
1 bustina di lievito per dolci
80 ml di olio di semi di girasole
60 g di zucchero di canna integrale
2 uova
160 g di succo di arancia o di mandarino (o equivalente peso di super smoothie ricarica)
scorza di arancia bio e di limone bio grattuguata
un cucchiaio di semi di lino
Preriscaldate il forno a 200 °C.
Grattugiate finemente le carote (oppure grattugiate grossolanamente e poi passatele al cutter, ma senza che diventino poltiglia). Mettere da parte. Mescolate in un recipiente farine, lievito e la scorza dell’arancia (o dei mandarini) e del limone.
Mescolate insieme il succo di agrumi con l’olio di semi.
Sbattete in un altro recipiente uova e zucchero, finché non formano un composto leggermente spumoso, unitevi il composto a base di olio e succo di arancia, e infine unite il composto liquido al mix di farine farina.
Trasferite velocemente in 12 stampini da muffin precedentemente oliati e infarinati (o in stampini in carta), o in piccole tegliette rotonde da 8 cm di diametro (e in questo caso ne possono bastare 6, o 8) e cospargete di semi di lino.
Infornate per 10 minuti a 200 °C, poi abbassate la temperatura a 180 °C e proseguite la cottura per altri 10-15 minuti.
Emanuela
Sono da poco passate le 6 e sono qui a leggermi questa storia bellissima.
Si, ho letto il post proprio come si fa come una favola, proprio come con i ”C’era una volta….”
Siamo proprio tanto uguali io e te <3 perché anche io sono golosa (il giusto, ma lo sono! e soprattutto di quello che dico io, nel senso di un tipo di pasticceria nello specifico ed ovvero quella che comprende crostate, biscotti e ciambelle, evitando la pasticceria al cucchiaio (quella non mi è mai piaciuta nemmeno da piccola) o quella stra elaborata), ma NON AMO lo zucchero (soprattutto quello aggiunto e soprattutto (repetita iuvat) quello nelle bevande!) e anche per me deve essere quello giusto e nella quantità giusta. Devo confessarti una cosa: sai che io st'azienda qui non la conosco per nulla? (devo assolutamente rimediare si capisce), non l'ho nemmeno mai vista qui da me, ma tu sai in che fantastico posto io abiti quindi puoi capire; vedrò di farmi un giretto nel uebs (ahahaha) così mi faccio tutta la mia ricerchina da brava studentessa precisina, anche perché mi ispirano un botto.
Appena li hai descritti Rossi ho avuto lo stesso tuo pensiero, ovvero : " ma nun se po' fa un super bottiglione mix e metterceli dentro tutti assieme????" .. che tipo per la giornata di ieri ne avrei avuto sicuramente bisogno, tanto è sfinente in tutti i sensi!. Perché sai a volte uno non si rende conto che anche mangiando correttamente può non assumere tutti i micronutrienti essenziali… e quando parlo di micro intendo proprio le vitamine ed i sali minerali, che sì hanno un fabbisogno minimo, però è anche vero che non sempre si riesce ad assumerli correttamente e loro sono ESSENZIALI (ovvero l'0rganismo non li produce da solo) e FONDAMENTALI per la salute del nostro organismo… Quindi questi ''integratori'' (chiamiamoli così per capirci) se sono fatti bene e ben bilanciati sono un buon supporto da prendere in considerazione.
Ecco dopo il discorso da maestrina, scorro in su per rileggere bene quello che mi serve e dato che scendo al mercato agricolo, mi piglio arance e mandarini dal ragazzo siciliano che viene così questa me la sparo diretta!
Grazie stella mia…
Buon inizio di giornata!
ore 6.34
Ti voglio bene.
Manù.
Giovanna
Poter coniugare salute e bontà
è quanto di meglio si possa trovare!