Oggi pensavo a noi.
Oggi, per voi che leggete di lunedì mattina, è domenica per me che scatto e scrivo.
E mentre fotografavo questa torta, un po’ assorta (io, non la torta), un po’ ancora disabituata a non avere l’apocalisse da fare nel finesettimana (sempre mille cose, sempre indietro, ma molto più vicino alla “normalità” che negli ultimi mesi), pensavo a noi.
A noi food-blogger.
A quanto ci assomigliamo e quanto siamo diverse.
A quanto in questi ultimi anni ciascuna di noi (delle “noi” che ho avuto la fortuna e l’onore di incontrare sulla mia strada, ma anche delle altre “noi” che ancora non conosco così da vicino) abbia portato avanti con fatica, costanza, passione e coerenza, ognuna il proprio piccolo grande progetto, nato dall’amore per la fotografia, per la cucina, per la condivisione di alcuni messaggi legati al cibo, le tradizioni, il territorio, la cura, il bello.
Respiravo il profumo di questa torta della mia amica Giulia, Juls (a volte la chiamo anche “Juls”, come il suo blog, perché ognuna di noi è anche il proprio blog, a volte le scrivo “Giulietta mia”, come la Giulietta di Fellini, come la Giulietta di Shakespeare), e pensavo al suo nuovo libro “Cucina da chef con ingredienti low cost.“, da cui questa ricetta speciale è tratta.
Penavo al suo modo straordinario di tracciare un segno.
A quanto ogni sua scelta sia davvero così tanto sua. A come le sue ricette le assomiglino e come i suoi libri le assomiglino.
A quanto, nonostante si senta dire spesso “questa moda delle blogger”, “questa profusione di blogger”, o “le blogger sono tutte uguali” (o, peggio ancora, come seguito della frase a volte, “si copiano tra loro”), la sua strada sia chiara (“chiara”, chi ha detto “facile”? ;-)) ad ogni suo gesto, ad ogni sua scelta, ad ogni sua foto e ad ogni suo sorriso.
Pensavo, mentre scattavo queste foto, a quanto sia facile e diretto cucinare questo libro generoso e umano. E bello. Bello il libro e bello cucinarlo.
Pensavo a come facilmente si è fatto spazio tra i 200 titoli a tema culinario della mia libreria, a come silenziosamente me lo trovo in mano quasi senza accorgermene, e, sempre con estrema naturalezza, come lei mi faccia cucinare, e mi faccia rilassare.
Pensavo a come mi abbia fatto sentire bene pulire la dispensa e recuperare un tre etti di pane secco e farne una “torta perfetta”: una torta giusta, chic per quanto umile, esatta per quanto arrotondata.
La sentivo quasi parlare col suo accento toscano: “tre etti di pane, un uovo, 6 cucciai di zucchero, 2 cucchiai di cacao, mezzo litro di latte”.
La ricetta sta tutta qui.
Come Juls. Che la guardi e sai che è già subito lei, senza filtri.
Cucinare la torta di pane e cacao di Giulia mia ha fatto pensare che queste blogger, queste autrici, queste “ragazze con grilli per la testa” sono tutt’altro che uguali tra loro.
Mi ha fatto pensare, oltre che alla sua “cucina vernacolare” (passatemi il termine), quella che forse è una specie di “cucina emozionale” mia (e di Marina, di cui parlavo allo scorso post e che credo anche in questo mi assomigli un po’), alla tenacia di Babs, al vigore fotografico di Gabila, allo studio sulla cucina vegetariana di Francesca e a quello sulla cucina vegana di Benedetta, alla perfezione di Barbara, alla solarità di Laura, all’occhio preciso e sensibile di Liliana, alla timidezza di Marianna, all’immediatezza di Serena, al fascino discreto di Valeria, alle parole di Rossella, agli stati d’animo di Serena, alla ricerca di Elisa e alle ricette di Jasmine, alla vicinanza di Francesca e alla lontananza (ma solo fisica!) di Carolina.
Questo libro, questa ricetta, questa semplicità e ricchezza insieme, la consistenza rustica e il sapore al tempo stesso raffinato, il profumo, mi hanno fatto pensare a tutte noi. E ai nomi che mancano nella lista qua sopra perché avrò sicuramente dimenticato qualcuno di molto importante per me, e a quelli che mancano perché io sono sempre troppo indietro e di blogger con l’anima ce ne sono e ce ne sono sempre da scoprire ma io e il web, strano a dirsi, a volte abbiamo tempi diversi (giuro non so chi dei due più veloci!), e poi a quelli che mancano perché sono persone con cui non ho ancora la confidenza di scriverli qui in una lista di blogger che in qualche modo, quei “grilli per la testa”, li coltivano ormai da un po’ insieme a me, e che hanno dato molto, come persone ancora prima che come blogger, al mio blog stesso, a cominciare da Giulia.
Va bene, ora me la pianto, ora vengo finalmente al libro e alla ricetta.
Il libro è come avere Giulia in casa. No. Giulia in cucina. No, ancora meglio. E’ come avere Giulia di là in cucina un giorno in cui si è costretti a letto da un antipatico raffreddore.
E’ come se lei fosse di là a prendersi cura di te mentre te ne stai sotto le pezze.
E’ accogliente e accudente, se così si può dire.
Ti riempie e ti scalda.
Ti ricorda che esiste soprattutto in cucina un rapporto importante tra costo, qualità, stagionalità e sostenibilità, e non ti fa pesare nulla. Non so come meglio dirlo.
Si fa cucinare.
E mangiare.
Questa ricetta mi ha riempito il cuore. Lei lo sa.
Torta di pane (secco) e cacao tratta dal libro Cucina da chef con ingredienti low cost, di Giulia Scarpaleggia, Juls Kitchen
ingredienti (per una teglia da 18 cm)
300 gr di pane secco
500 ml di latte fresco intero
1 uovo
6 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di cacao amaro in polvere
una manciata di mandorle
burro e pangrattato per lo stampo.
Preriscaldare il forno a 180 °C.
Imburrare e cospargere di pangrattato una teglia dal diametro di 18 cm.
Ridurre il pane e pezzi piuttosto piccoli e metterli in una ciotola capiente.
Portare il latte ad ebollizione e versarlo sul pane secco, lavorando poi molto bene il tutto con un cucchiaio di legno o una forchetta, fino a che non avrà assorbito completamente e uniformemente tutti i liquidi.
Aggiungere a questo composto l’uovo, lo zucchero ed il cacao e continuare a mescolare molto bene.
Aggiungere le mandorle grossolanamente tritate al coltello e versare il composto così ottenuto nello stampo preparato e livellarlo bene, cospargendolo ancora con poco zucchero e con qualche fiocchetto di burro.
Cuocere a forno già caldo per 40 minuti.
Sformare una volta fredda e servirla per il tè o la colazione.
Serena | SereInCucina
Com'è che quando passo di qui, più di una volta mi scappa una lacrima?
barbaraT @ pane-burro
e non si fa mica così eh… che uno viene qui a guardare una torta e si ritrova con la lacrimuccia…
bellissimo post, bella tu..
e, se posso, belle noi, tutte, tutte noi che diamo un'anima a quello che facciamo.
la nostra.
Jas
Amica, poche righe e mi hai svoltato la giornata!
Un abbraccione
rossella
Jasmine, poche righe bastano, a chi sa tutto quello che c'è dietro.. :* baci e buona giornata amica.
Virginia @ Zucchero e zenzero
Che bel post da venire a leggere ogni volta in cui tutto questo universo blogger ci sembra troppo grande per noi… ci sono persone come Giulia, come te e le ragazze che hai citato, ciascuna con la propria storia e le proprie peculiarità, ma con tantissimo in comune.
Prima Francesca e poi anche tu con la torta di pane a ricordarmi di quei 'sederini' secchi che aspettano di essere usati ;-) ormai è deciso, la faccio!
Bion lunedì Ross e un bacione
rossella
Virginia ha detto bene: "sembra troppo grande per noi". Eppure teniamo duro. Sorridendo anche! Sai che la torta di lane di Francesca l'ho vista ieri sera mentre scrivevo questo post? Affinità.. <3 ;-)
Rossella
Un post intenso e palpitante.
Emozionante ritrovarsi tra le tante e buone donne con i "grilli per la testa". Ora corro a dirlo alla mamma (la tua fan :) )
rossella
Rossella sai che a 8 anni a scuola abbiamo messo in scena Pinocchio di Collodi?
Indovina che parte facevo io.. Il grillo parlante! ;-)
Salutami tua mamma. Mia fan. E mua amica!
rossella
Ps. Un refuso anche qui. Così oltre ai tuoi, di post, le tocca correggere anche i miei! ;-P
rossella
Mi prendo la responsabilità delle lacrimette di Serena e Barbara…
:*
Benedetta Marchi
La mia donnina <3
In effetti è così… questi grilli non se ne stanno zitti mai e ci fanno fare le notti in bianco, e ci fanno vagare per l'Italia cariche come piccoli muletti, e ci fanno emozionare, e ci fanno incazzare. Ma ci fanno sempre sentire vive, sempre sentire noi.
Noi, nella nostra unione e nella nostra diversità.
Le tue parole -come sempre- arrivano al cuore. Grazie per questo buongiorno magico!
Un bacio grande grande grande!
B.
rossella
E le tue parole, Benny bella mia, sembra che le abbia scritte io in persona… "e ci fanno vagare per l'Italia cariche come piccoli muletti, e ci fanno emozionare, e ci fanno incazzare…".
Un bacio grande a te.
Spero a prestissimo.
Kittys Kitchen
tu sei una personcina speciale, davvero!
Valentina
Mannaggia mannaggia oggi leggo durante l'intervallo mentre sorveglio la pausa dei miei studenti e mi ritrovo con la commozione addosso e con la paura che qualche studentessa mi veda!!! Magnifico post Rossella e se anche io sono l'ultima ruota del carro, perché più inesperta e meno brava tra tutte, sento che la passione che ci metto nel blog (che ci mettiamo!) è unica per davvero.
Fantastica la torta e il libro di Giulia che ho iniziato a consumare a forza di sfogliarlo e leggerlo e sognarlo…
Buon lunedì e grazie! :* :)
Elisa Cilento
Ma perché ogni volta che passo di qua le tue parole mi arrivano dritte al cuore? … che bella che sei, così generosa…
Mai come oggi ti immagino arrampicata sul tavolo per fotografare vicina alla finestrella lassù in alto :)
Manuela e Silvia
Ciao! una torta che richiama tempi passati, storie di case vecchie e focolari…ci piace moltissimo! ci ricorda le merende con le nostre nonne :)
Un dolce ricordo.
Francesca
vengo qui e…niente…il cuore mi si rilassa. Sulla torta di pane nulla da dire ;)Sulla tua dedica a tutte noi, solo una cosa, questa: TI VOGLIO BENE
Gabila Gerardi
Oggi tu sei il pane e non lo dico tanto per per ma perchè vedo tutto così grigio e senza senso che per un pò mi hai fatto stare bene!
valerita
Cara Rossella questa torta è uno dei cavalli di battaglia di mia nonna da sempre. Lei non ha mai amato cucinare, ma ogni sabato prepara comunque un dolce per il pranzo della domenica. Ha persino iniziato a cercare ricette in internet a 84 anni:)
Da bambina questo dolce io non lo volevo mai mangiare, ma adesso mi piace molto e proverò senz'altro la tua versione!
rossella
Amiche ma che belli i vostri commenti, e che bello avervi qui oggi in tutte le salse!
Gabila, non so, dev'essere il tempo che ci opprime un po'… per fortuna abbiamo un sacco di "armi segrete", noi! :-*
Grazie per quello che hai scritto..
Fra', che cara che sei… anche io!
Valerita, nonna super, ecco cosa! ;-)
Elisa, mi immagini bene, perchè queste foto proprio come descrivi tu sono state scattate!!!
Manuela e Silvia, esatto!!! è esattamente lui, il focolare..
Valentina, ma quale ultima ruota!!! :) tu sei molto brava, e vicina, e presente… <3
Elisa-kitty: anche tu… :D
panelibrietnuvole
Come è bello questo post dedicato alle foodblogger. E ho trovato anche molti spunti per blog che ancora non conosco e che mi sono ripromessa di andare a visitare.
Giulia invece ho la fortuna di conoscerla ed è proprio come l'hai descritta tua. Vera, solare, diretta e uguale a se stessa. Mi hai fatto venire voglia di incontrarla di nuovo. E di mangiare la torta, ovviamente. :-)
marifra79
Un abbraccio grande cara Rossella…<3
JulsKitchen
Finalmente ce l'ho fatta a fermare e a leggermi il post e le tue parole dolci con calma. L'avevo già letto, in bilico su una scala, ma ora posso finalmente commentare!
GRAZIE, perché questi pensieri pieni di emozione, i pensieri di Rossella, le parole concitate, i sentimenti forti.. sono cose che ci accomunano e ci rendono forti!
Fin dall'inizio, insieme!
Barbara Giovanetti
Bellissime parole, bellissima ricetta. Ma soprattutto è bello sentire l'amore comune per la cucina. Grazie ad entrambe. Ma soprattutto alla padrona di casa per questa lezione di cucina con gioia ed amore.
Impastastorie
Bellissimo post! :) è vero che ognuna di noi ha una sua storia ed ogni blog una sua identità. Sono da poco in questo mondo meraviglioso e ho già fatto delle bellissime scoperte, dal punto di vista umano, in primo luogo, ed artistico. Bravissima , com'è brava Giulia, perché non solo la fotografia, non solo saper cucinare bene ed in modo originale, ma anche raccontare i propri sentimenti trasmettendo anima ed emozioni è un'arte!
Grazie!
An Lullaby
Oggi entrambe abbiamo dedicato un post all'amicizia, entrambe abbiamo fatto una torta di pane, sai? Leggerti mi piace sempre di più e questa torta mi sembra di assaporarla ^_^
The Daydreamer
"Che torta" sono le parole che ho spontaneamente pronunciato da sola, sul divano di casa, dopo aver letto il tuo post. E poi, l'ho riletto, per il semplice piacere di gustare – come sempre – le tue parole, it tuo tono. La terza tappa sarà di cliccare fra qualche istante so ognuno di quei nomi che ancora non conosco, tanto per scoprire ancora passioni, stili, storie e persone che mi sono umanamente vicine. Grazie, cara Rossella.