Ragazzi mi pare incredibile ma il tempo è davvero così volato?
Mi sembra ieri aver cominciato questa piccola grande avventura gastronomica a spasso per Marche e una parte di Romagna alla scoperta, o meglio conoscenza, di due eccellenze nostrane: la Casciotta di Urbino DOP e il Formaggio di Fossa di Sogliano DOP.
Quattro mesi, quattro blogger marchigiani, 2 formaggi e 16 ricette in tutto che sono rispettivamente già volati e “pappati”.
Ogni volta che mi accingo a indagare un ingrediente attraverso il suo territorio (un po’ come con il libro sui mandorli e le mandorle, o l’avventura alla scoperta della Mela Rosa dei monti Sibillini), mi accorgo che PENSAVO di conoscere un prodotto come ingrediente e le sue potenzialità, ma alla fine non è affatto vero. Che le ricette siano potenzialmente infinite, questo si sa, ma che alcuni ingredienti siano infinitamente versatili, questo lo si scopre solo andandoli a guardare, annusare, assaporare e combinare solo da molto vicino!
Questo è successo con il progetto “DOPpiamente eccellenti” , la campagna di valorizzazione e tutela della Casciotta di Urbino DOP e il Formaggio di Fossa di Sogliano DOP, promosso da Trevalli Cooperlat con l’intento di tutelare e valorizzare la filiera agroalimentare di due formaggi, entrambi prodotti tipici e la cui qualità dipende dal legame con il territorio di produzione, ed ora sono qui, a postare la mia ultima ricetta “ufficiale” della campagna, ma ho in testa mille idee e mille piatti in cui metterei e metterò questi formaggi che sì, conoscevo, ma che adesso sono ancora più di casa.
Oggi dunque mi sento un po’ come all’ultimo giorno di scuola o del campo estivo, e, complice, quest’aria da piena estate, farò una ricetta che ho assaggiato la prima volta in Puglia ormai quasi una decina di anni fa, e che ho rivisitato a base di caciotta di Urbino per l’occasione: il risultato finale è ottimo, ma devo dire che quello che secondo me vi conquisterà prima di ogni cosa è la grande facilità di esecuzione, la lista ingredienti ridotta all’osso (ma di grande qualità: formaggio, mandorle, pepe ;)), e in sostanza lo “zero sbatti” che tutta la procedura comporta.
Per ottimizzare sui tempi e sul calore, questa ricetta può essere realizzata anche sulla brace, mettendo il formaggio sul fuoco a fine grigliata, quando il calore tende a diminuire.
Se volete provare anche con il Formaggio di Fossa di Sogliano DOP (cosa consigliatissima dal mio punto di vista), questo regge benissimo direttamente sulla griglia, mentre per la caciotta consiglio l’utilizzo di un coccio o pignatta o comunque qualcosa di resistente al calore diretto.
Per la Casciotta di Urbino al forno invece, ovvero la ricetta qua sotto, andranno benissimo dei ramequin di ceramica (quelli da crema catalana o peri bagnomaria per capirci).
CASCIOTTA DI URBINO AL FORNO CON LE MANDORLE
Ingredienti x 4 persone
400 g di Casciotta di Urbino DOP
40 g di mandorle a lamelle
Pepe nero macinato al momento
Preriscaldate il forno a 200 °C.
Tagliate la Casciotta a fette sottili circa 2-3 mm e sagomatele con un coltello in modo che entrino di misura in dei ramequin bassi di ceramica di 10-12 cm di diametro (in alternativa potete usare dei ramequin più piccoli, da 6 cm circa, e a bordi più alti), inserendo eventuali ritagli di formaggio nei piccoli interstizi vuoti che si andranno formando.
Cospargete di mandorle a lamelle e condite con pepe nero macinato al momento.
Trasferite i ramequin in forno per 8-10 minuti o fino a doratura.
Estraete dal forno e servite immediatamente o leggermente intiepidite come entrée, come aperitivo accompagnata da un buon vino bianco freddissimo o una birra, o come piatto unico semplice accompagnato da un’insalatina fresca e croccante.
Nota
Una volta fredda il formaggio diventerà duro e sarà più difficile mangiarla con una forchetta, ma sarà perfetta, una volta estratta dai remequin, tagliata a listarelle, per arricchire insalate estive.
Emanuela Lupi
Eccomiiiii…
Ma ciaooooooo!!!
sono qui con il mio yogurt per la merenda (più una fetta di soda bread tostata, così per avere un po’ di croccantezza) e guarda cosa trovooooo!!!
Che spettacolo questa ricettina! Come sono contenta che tu abbia partecipato a questo bellissimo progetto, davvero, sai? ed è bello tu abbia potuto approfondire così tanto la conoscenza e la consapevolezza verso questi due prodotti meravigliosi… però c’hai ragione: quattro mesi?! mamma mia!
Direi che qui non ci sono tanti ma che tengano e che si deve subitissimo correre a rifarla perché mi sa di un gustoso … a mia mamma piacerà sicuro, primo perché c’è il formaggio (che lei mangerebbe praticamente ad ogni ora del giorno e tutti i giorni) e secondo perché è nelle ciotoline e lei ama le robine così… Vorrà dire che le farò un regalino preparandogliela e poi, nel caso avanzi, mettendogliela nella schiscetta/insalata del pranzo …
Grazie Rossi,…
sei fantastica, bravissima…
Ti ADORO (lo sai già, vero?)
Baci.
Manù.
Rossella
manùùùùù ciaoooo!
Ma mi hai beccata subito, ti adoro io ;)
Guarda, questa ricetta la proclamiamo subito Summer Queen 2022.
Veloce facile ZERO SBATTI. e soprattutto alti livelli di qualità (e, come hai già assorbito al volo te, trasformabilità: io la amo anche per questo!)
Mammamia, ho un miliardo di ricette rimaste indietro da postare, devo rimboccarmi le maniche, che bello che ci sei qui tu a scovarmi al volo! ❤️
Emanuela Lupi
Non vedo l’ora di leggerle e rifarle tutte allora!
Io ti aspetto qui… nun me movo!
Mi piace troppissimo CASA…
<3 .
Emanuela Lupi
ah.. meraviglia! anche sulla cicerchia avevi fatto un bel lavoretto di indagine…
ecco, io torno così ! vedi come sto messa!!
Tocca che la metto in ammollo la cicerchietta per fare il cake salato, ma anche la tortina con la ricotta ed il caffè!
Buona cena meraviglia!
Manù.
LaRicciaInCucina
Come se non bastasse il pensiero della bontà del formaggio alla griglia* o cotto in forno, arriva la mazzata della tua proposta di tagliarlo, se avanzato, ed usarlo per condire un’ insalata……………… da svenimento!!!
* in estate, quand’ ero piccola la mamma mi faceva andare ai campi estivi parrocchiali. Erano campi “spirituali” nei quali, però, si facevano tante belle camminate per sentieri di montagna e per pranzo si consumavano cibi frugali per cui stravedevo… primi fra tutti i pomodori tagliati a metà con su un pizzico di sale (mangiati a morsi, ovviamente) e deliziosi pezzi di formaggio (tipo caciotte) cotti alla pietra. Il tutto accompagnato da bei tocchi di pane bruschettato ma anche no. Mamma che bontà! Che ricordi che mi hai riportato alla mente…….. GRAZIE!
Questa casciotta di Urbino, così come il formaggio di fossa di Sogliano sembrano davvero irresistibili!
Un grande abbraccio