Lo sapete, che io sono una di quelle delle lievitazioni lente, delle “cove” accanto al forno, dei tempi lunghissimi per alcune preparazioni in cucina e del lievito naturale.
Uso il lievito madre da oltre 10 anni e ho iniziato quando ancora non avevo (e non avevo scritto!) mezzo libro sulla panificazione.
C’erano pochi post ancora in giro, pochi “maestri” (o meglio c’erano ma ancora non ne era ancora così diffusa la parola) e poche istruzioni per l’uso.
Andavo e gestivo a occhio, trasformavo ricette “tradizionali” in ricette con lievito madre e devo dire che amo molto questo lievito e l’ho usato istintivamente per tutto, dai panini ai panettoni, senza preoccuparmi mai molto delle procedure, aiutata da un certo istinto verso la lievitazione e un grande amore per il gesto dell’impastare.
Il mio “trucchetto” era facile e speditivo: aggiungevo uno zero al peso del lievito di birra, e quadruplicavo (o giù di lì ;)) i tempi di lievitazione. Questo per le ricette standard (non stiamo al momento ad impiccarci con le lievitazioni lentissime, idratate, ritardate, o diavolerie di cui abbiamo spesso già accennato e con cui, confesso, mi piace tanto avere a che fare).
Il tempo, il maggiore tempo di cui queste ricette avevano bisogno, anche le standard appunto, 4-6-8 o più ore, non mi spaventava, mi sembrava anzi che mi impedisse meno di ricette più veloci, di fare nel mentre altre millemila cose: vuoi mettere impastare e mollare (sbirciando ogni tanto valà ;)) una bell’impasto 4 ore nel forno con la lucina accesa e nel frattempo sciropparsi una mezza giornata lavorativa di robe, piuttosto che doverlo riprendere in mano un’oretta o poco più dopo?
I tempi lunghi mi piacciono, perché possono contenere al loro interno moltissimi istanti.
Così quando nell’ultimo pacco arrivato da Grandi Molini Italiani ho trovato tra le altre questa farina per pizza con lievito naturale aggiunto (tempi di lievitazione stimati 1 ora e mezzo in tutto) sono dapprima rimasta sgomenta, poi ho pensato “oddio, e come la userò”?
Il modo non ha tardato ad arrivare, complice questo periodo particolare della vita di tutti noi, confinati in casa, ad esercitare, oltre alla calma, un certo rigore organizzativo, la pazienza, la (ri)scoperta delle piccole cose e la necessità oltre che la voglia di cucinare.
Io faccio una buona parte dei miei lavoro culinario e fotografico da casa, quindi diciamo che no ho (ri)scoperto la cucina, e che di fatto sto sempre al chiodo, però ho riorganizzato completamente il mio modo di fare la spesa e sicuramente ho (ri)scoperto un senso importante del cucinare, dell’ottimizzare, del non sprecare reinventando o mettendo a disposizione le proprie ricette per non dover uscire continuamente a fare spesa e al contempo preparare piatti sempre nuovi e anche un po’ più sani all’occorrenza, dato che lo sgranchimento di gambe è meno frequente del solito in questi tempi…
Uno dei primi pensieri all’inizio del lockdown è stato “che bellezza ho il lievito madre”. Una cosa in meno da comprare (certo, devi comprare la farina per rinfrescarlo, ma vuoi mettere che ne l’uno nell’altra ti scadono in tempi relativamente brevi?), il secondo è stato che avevo quel pacco lì, di farina col lievito già incorporato, con la sua lievitazione “veloce” che tanto mi intimoriva e che nel mio immaginario da “reclusa” poteva essere un perfetto sostituto della pizza da asporto!
Certo, la pizza da asporto, il suo fascino è infondo il fatto di decidere e in capo ad un batter d’occhio averla in casa. Ecco quale sarà la nostra pizza da asporto del weekend, e dato che io (da asporto) scelgo sempre la pizza margherita, non ho potuto resistere e mi sono messa all’opera, ed ora la condivido anche con voi, la mia pizza margherita che tanto da asporto non è ma che si fa in un batter d’occhio lo stesso <3 (le ultime foto, tipo questa qua sotto, essendo che era ormai buio, sono un po’ travagliate, ma questa che vedete è davvero la nostra cena del weekend, oserei dire in presa quasi diretta, con videino dell’uscita dal forno annesso che sono anche riuscita a caricareeeee!!!)
Pizza Margherita
ingredienti
500 g di preparato per pizza con Lievito Madre Naturale Grandi Molini Italiani
350 ml di acqua appena tiepida (anche 320 se non siete ancora molto pratici con impasti un po’ idratati)
25 g di olio extravergine d’oliva
5 g di sale fino (per me 5, potete aumentare a vostro gusto fino a 8 grammi)
2 barattoli di pomodori pelati
400 g di mozzarella per pizza
olio extravergine d’oliva, sale, basilico, peperoncino tritato (facoltativo)
Versate la farina, l’acqua e l’olio in una ciotola o una planetaria e cominciate ad impastare (nel primo caso con un cucchiaio di legno, poi a mano), aggiungete il sale quando l’impasto ha iniziato a formarsi e proseguite fino a che la massa non risulterà liscia ed omogenea.
Lasciate riposare nella ciotola leggermente unta d’olio per 30 minuti o fino al raddoppio.
Riprendete l’impasto e dividetelo in due parti, stendete ciascuna allargandola delicatamente con le mani direttamente dentro due teglie del forno leggermente unte di olio, cercate di rendere più sottile la parte centrale spingendo l’impasto verso i bordi della pizza margherita, che resteranno così più alti anche in cottura. Lasciate riposare ancora un’altra ora (il lievito contenuto nella farina è molto stabile, potete permettervi, all’occorrenza o se vie è comodo, anche lievitazioni leggermente più lunghe).
Nel frattempo togliete i pomodori pelati dalla loro scatola, schiacciateli leggermente con una forchetta per liberarli dalla loro eventuale acqua e spezzateli se occorre un po con le mani. Aggiungete la passata che si trova nel barattolo, condite con un paio di cucchiai di olio d’oliva e un pizzico di sale (e peperoncino tritato a piacere, io l’ho messo ;)). Tagliate la mozzarella finemente al coltello.
Scaldate il forno al massimo della sua potenza (ho messo il mio a 250 °C, ma va bene anche 220 °C), condite la pizza con la salsa, e ancora un filo d’olio e di peperoncino a piacere, poi infornate per 12-12 minuti o fino a doratura (12-15 se il forno è a 220 °C, monitorate il colore dei bordi per regolarvi!).
Estraete dal forno, aggiungete pochissimo olio e le foglia di basilico, tagliate, gustate calda <3
Buon weekend a tutti, alla scoperta delle cose belle da fare in casa.
Vi abbraccio.
#iorestoacasa #iorestoincucina #covid-19
Manu Lupi
E’ da quando questa mattina all’alba ho visto quel meraviglioso ”pelato” sul piattino che fremo….che ti aspetto.. e, per ingannare l’attesa ho… impastato.. un pane e le fette biscottate… (che stanno cuocendo ora ora)..
Dunque.. venerdì scorso ovvero il 27 mi arriva un messaggio da mia sorella : ” Manu, tu la sai fare la pasta madre?” io: “oddio Be, no.. non ci ho mai provato, sinceramente me l’hanno sempre regalata e ho sempre fatto solo i rinfreschi.. da zero no… ” lei : “no, perché al Conad è finito il lievito madre (quello essiccato che usiamo entrambe, io per fare il pane a lei, e lei per le sue cose)…. guarda se lo trovi all’aeo” io :”ok, la mamma è già andata, le chiedo se è ancora lì” .. lei: “si, altrimenti tocca provare a farla” …
Ho riflettuto un po’, poi ho pensato “ma, se anche la iniziassimo a fare, verrebbe buona per fine settimana prossimo, quindi credo che al supermercato sarà tornato… Calma Manu, nun te affannà” .
Normalmente quando io vado a far spesa compro sempre un qualcosina in più di quello che mi serve, soprattutto di queste cose qui, perché sai mai che voglia mi viene e considerando che due pani la Domenica glieli sforno sempre, mi porto sempre avanti con la dispensa, quindi IO STAVO A POSTO, nel senso che non ne avevo bisogno (infatti non lo avevo messo nella lista della spesa) poi, lo uso solamente per lei, perché mia sorella è un po’ come dire… c’ha le sue fisse.. tipo ”lievito madre = la manna dal cielo, mentre lievito di birra=diavolo in persona” e quindi se non trova il lievito madre, per forza deve fabbricarselo da sola (o ordinarlo direttamente dal mulino, come ha fatto tra l’altro dopo che le ho mostrato il procedimento dal tuo librino “Pane pizza e co,.””), ma lievito di birra no… Io invece sono più elastica e uso quello che ho… per casa uso tranquillamente il lievito di birra, sia fresco che essiccato e.. ho proceduto così.. mi son tenuta i miei sacchettini di madre secca per lei ed io ho iniziato a panificare con il lievito di birra … Ho preso il tuo librino sopracitato e ho fatto la ricetta base.. poi ho pensato.. :” se invece di 12,5g di lievito ne usassi la metà? dovrei raddoppiare il tempo di lievitazione immagino” (io e la matematica non andiamo molto d’accordo, ma queste proporzioni mi sembrano abbastanza semplici).. quindi ho iniziato ad usarne 6 g e vedere che succedeva… e devo dire che riesce bene… deve solo riposare di più ed io nel frattempo fare altro… e poi così con un cubetto da 25 g mi ci faccio 4 pani, ;) vuoi mettere?! .. Ieri, a distanza di una settimana, il lievito da me manca ancora, ma io qualcosa ancora ho.. e magari inizio ora a fabbricarmi la madre, oppure… ho sempre il mio amato soda bread! ;) no?! a mali estremi…
Questo perché io abito in un paesino piccolo, ma che è la frazione più grande del mio comune con ben 4 supermercati : un Conad, un aeo, un eurospin e un ”acqua e sapone”… L’aeo è quello più ”grande” e quindi tutte le persone dei paesini vicini vengono a far spesa qui… (anche se l’ordinanza ti dice che dovresti far spesa nel negozio più vicino casa… ) e per forza poi le cose finiscono…. Però vabbè..
Veniamo invece alla pizza…
mi hai fatta piangere Ross, lo sai? perché quei quadrati imperfetti lì, tagliati con la rotella, con i filini di mozzarella, mi hanno riportata a quando ero piccola e la Domenica sera mangiavamo la pizza a casa di nonna (sempre lei ;) ).. La Domenica si mangiava da lei, pranzo e cena e la sera faceva la pizza.. così… nella teglia grande, quadrata, ”da asporto” come la chiami tu.. perché lei ce l’aveva davvero la pizzeria al taglio quando era giovane ed abitava qui-… e quindi il taglio quadrato ce l’aveva nel sangue.. Lei faceva poche moine, pochi salamelecchi … impastava farina, acqua, lievito, sale e ”ingrediente segreto” (mi incuriosiva un sacco questo mistero), impastava a mano, quindi tagliava i pezzi, li stendeva dentro le teglie unte con un giro di olio, copriva e faceva lievitare, direttamente in teglia un paio d’ore o fino al raddoppio; nel frattempo preparava il condimento .. e qui mi hai riportata tu.. Lei usava solo ed esclusivamente i pelati, no passata. Prendeva il barattolo (quello grande), lo apriva e lo versava in una ciotola di vetro, condiva con olio, sale pepe ed origano e poi… mescolava, con le mani… spezzettava i pomodori a mano in modo che rimanessero grossolani.. e questo era il momento che ci litigavamo sempre io e mia sorella, volevamo farlo entrambe… poi tagliava la mozzarella a fette (non la tritava) e la metteva su di un piatto (ehm.. qualche fetta se la magnava pure .. i culi ad esempio).. Quindi… una volta pronto l’impasto, lo condiva prima solo col pomodoro, infornava 10-15 minuti, estraeva e metteva la mozzarella, quindi infornava per altri 5-10 minuti.. e questo era la parte più trepidante.. quando lei diceva ” guardami 10 minuti” e tu attentissima fissavi l’orologio per non sbagliare… Ovviamente, quando tagliava la mozzarella faceva quel filo lì.. <3 ed i quadrati erano anche loro così.. imperfetti…
Ecco.. Ross… tu oggi mi hai fatto tornare indietro di tantissimo e ti ringrazio per questo…
Anche io ho iniziato le sperimentazioni con le bambine molto tempo fa… però al momento mi adatto con quello che ho a disposizione, quindi lievito di birra… e .. ''sperimentazione''…
Come al solito .. ho scritto un poema… Vabbè… volevo proprio dirtele ste cose….
GRAZIE!
Manù..
Manu Lupi
si, lo so .. Ho già scritto troppo.. ppperò, volevo sapè che piantine hai piantato?????
Io pure ieri ho piantato in vasetto basilico, cumino, coriandolo e aneto.. perché avevo dei semini che mi erano stati dati in dono… speriamo.. Oggi invece calendula e borraggine… Dimmi quali hai messo tu… <3
M.
saltandoinpadella
Anche io amo le lunghe lievitazioni ma ogni tanto può far comodo avere qualcosa di veloce a portata di mano. E poi non tutti sono maestri della lievitazione e questi preparati possono essere molto utili per loro. Comunque direi che il risultato è davvero ottimo