Buongiorno!!!!!
Sintomi e avvisaglie di “primaverae impatiens” ne abbiamo? ;-P
- Sbirciamo continuamente fuori dalla finestra
- Il nostro umore oscilla tra lo smodato entusiasmo per una “sperella” di sole e il più nero malumore alla terza nuvola all’orizzonte
- Abbiamo una non troppo controllata voglia di denim
- Ci gasiamo alla terza gemma e al primo ramo fiorito a bordo strada
- Improvvisamente sembra tornata l’energia per fare jogging
- Sogniamo già la spiaggia!
- Tutto quello che è verde nel piatto ha un appeal straordinario su di noi
Se avete risposto sì a solo due tra queste affermazioni, allora siete affetti da “primavera impatiens”.
Non temete, non è grave. Si cura uscendo di casa e guardando gli alberi, e poi rientrando, e bevendo tanto, tanto, tanto.
Io mi sto dando ai tè verdi come una forsennata, aiutata anche da un regalo ricevuto sotto Natale da Everton Tea. Tè. Soprattutto verde, e soprattutto Matcha.
Il matcha è un tè verde giapponese coltivato al riparo dal sole e le cui foglie vengono raccolte a mano e poi trasformate in polvere attraverso l’utilizzo di mulini in pietra. E’ un tè estremamente pregiato che si presenta in polvere molto fine e profumata di un intenso color verde smeraldo, particolarmente ricco di vitamine, sali minerali, clorofilla e carotene.
Io l’ho scoperto ormai qualche anno fa, confesso, non come estimatrice del tè (cosa che è arrivata poi nel tempo <3), ma per il suo uso in pasticceria. Il matcha a mio parere o si odia o si ama. Io faccio parte della seconda categoria, e, confesso, lo amo tanto.
Ci sono ricette al tè matcha su questo blog, di anni e anni fa, ci sono ricette al tè matcha nel mio libro sul cioccolato, ci sono ricette al tè matcha nelle riviste con cui collaboro.
Insomma, appena ne ho l’occasione, lo infilo come ingrediente in una ricetta.
Non mi sono mai posta il problema della reperibilità perchè a Roma lo trovo nei negozi di alimenti orientali (giapponesi, cinesi, coreani…), oppure in quelli di gastronomia dal mondo come Castroni, ma nelle Marche, per esempio, faccio un po’ più fatica, e l’idea che Everton lo distribuisca in modo un po’ più capillare (Coop, Conad centro-nord, Carrefour e Auchan) mi ha così entusiasmata che qualche giorno fa, trovandomi vis à vis al supermercato con dei bergamotti, ho pensato di lanciarmi in una tarte con un guscio a base di farina di orzo, e un ripieno fatto con una ganache al cioccolato bianco, bergamotti appunto, e tè matcha..
Poi mentre la preparavo, per non saper né leggere né scrivere, mi sono improvvisata uno di quei pranzi standard della blogger sciamannata “che salta il pranzo” (ma deve comunque nutrirsi <3), e intanto mescola i sapori, e ho provato ad associare banana, matcha, latte e basilico (amore totale).
Insomma, ecco a voi i miei piccoli nuovi esperimenti in fatto di tè in cucina.
Prendiamolo come gesto apotropaico per l’arrivo della primavera. E voi, ne avete? Green power!!! ;)
Tarte con tè matcha, bergamotto e cioccolato bianco
Ingredienti
Per la pasta
150 g di burro
150 g di zucchero semolato
180 g di farina tipo 00
100 g di farina di orzo
1 uovo
sale
Per il ripieno
2 bergamotti
80 g di zucchero semolato
60 g di burro
2 uova
80 g di cioccolato bianco di ottima qualità
1 cucchiaino di tè Matcha in polvere + un cucchiaino per la finitura
cioccolato bianco perla finitura
Mescolare le farine, sale, zucchero e burro freddo a pezzetti con una forchetta. Unire l’uovo e amalgamare rapidamente fino a ottenere un composto che sta insieme.
Con le mani, formare una palla, schiacciarla e farla riposare in frigorifero per 30 minuti.
Spremere i bergamotti, dopo averli lavati e averne grattugiato finemente la scorza. Mescolare il succo di bergamotto con lo zucchero e una punta di tè Matcha.
Versare il composto in un pentolino dal fondo spesso con il burro e far sciogliere quest’ultimo a fuoco dolce.
A questo punto aggiungere le uova sbattute senza toglierlo dal fuoco, e mescolare continuamente finché la crema velerà il cucchiaio. Togliere dal fuoro e aggiungere il cioccolato bianco tritato al coltello. Mescolare ancora con una frusta a mano fino a che gli ingredienti non siano perfettamente amalgamati e non si sia formata una crema omogenea.
Stendere la pasta con il mattarello tra due fogli di carta da forno e sistemarla in una teglia a fondo mobile del diametro di 28 cm, o una teglia lunga da 28 cm (in questo caso rimarrà la pasta per realizzare qualche biscotto) imburrata e infarinata.
Bucherellare la superficie con una forchetta e cuocere in bianco per circa 15 minuti a 170°C, poi togliere la carta con i legumi e proseguire per altri 10 minuti.
Sformare e lasciar raffreddare, quindi farcire con la crema a base di tè matcha, cioccolato bianco e bergamotto; lasciarla riposare una mezz’ora, poi decorare con ancora poca polvere di tè, cioccolato bianco grattugiato, e la scorza del bergamotto (da mettere solo nel caso piaccia il suo sapore “amaro”, io per esempio lo adoro <3).
Frullato banana, basilico e tè matcha
Ingredienti per 2 persone
3 banane medie
8 foglie di basilico medio-grandi
1 cucchiaino di tè matcha
1 cucchiaio di zucchero di canna in cristalli o qualche goccia di stevia liquida
latte fresco intero q.b.
Semplicissima, mettere nel bicchiere del frullatore la banana tagliata a pezzetti, lo zucchero (o la stevia), le foglie di basilico spezzettate e il tè matcha. aggiungere poco latte e azionare le lame. a questo punto regolare di latte nella quantità desiderata, e bere subito. :)
emanuela
Allora .. arrivo qui adesso perché la mia adsl ha già fatto la sua e si è sconnessa lasciandomi senza internet per un pochino.. io soffro di quella roba che hai detto tu (che mica ho capito come si chiama,ma forse ho capito cosa vuol dire,che è già qualcosa dirai tu e dico pure io.. forse forse che ci siamo stufate dell’invernuzzo freddolo e che vogliamo la nostra “primavera in anticipo?” ;) ) ecco.. poi veniamo ai tè.. a me piacciono il giusto, il verde non lo digerisco..mi fa venire proprio il mal di stomaco e quindi opto per una roba un po’più easy…amo più gli infusi (non quelli ai frutti,che invece una mia amica mi regala sempre a Natale.. tipo i frutti rossi, o quelli con la cannella… non li tollero proprio..troppo speziati per i miei gusti…) .. pppppperò il macha non l’ho mai provato e nemmeno trovato, dato che come tu zai vivo in una super metropoli che non ha nemmeno la coop e quelle dei dintorni sono troppo piccole e che quindi non mi posso rifornire nemmeno del giornaletto! ;) quindi magari al nostro incontro me ne porti un pochino così lo assaggio?
Il resto vien da sé a te ti vengono ste idee così vedi du robe,schiaffi du banane nel frullatore col basilico (come farai a pranzare coi bulironi lo sai solo tu.. altra cosa che il mio povero stomaco non riuscirebbe a fare!) e vai col liscio!
le foto ne vogliamo parlare? che non si vede per nulla che sei architetto.. come cavolo tagli preciso Diomiooooo!!!!!
Sei meravigliosa.. ed io ti adoro.. mi manchi un sacco e non sai quanto vorrei stringerti..ma un bel po’…
ps: spiegami ora che vuol dire apotropaico te prego, che ho un amico nuovo super intelligente che mi parla sempre di Platone, Rousseau e tutta la combriccola altolocata e io resto sempre come un’allocca,così sfoggio un termine nuovo.. dai dai daaaaaaiii famme fa bella figura!!!!!
squinternata Manù
Rossella
ahahhaha, va bene, ti dico apotropaico se tu mi dici bulironi <3
oh, però... ma che anticipo??? Sulla carta non dovrebbe essere precisamente tra una settimana? (e invece ha messo neveeeeee!!!!)
anche io ti adoro, e lo sai... ti aspettavo...! <3