Mi viene da ridere perché sto scrivendo dalla macchina, però col computer eh, che nonostante col cellulare ci si possa fare fra un po’ anche un caffè espresso, per certe cose io resto molto tradicional ;)
Insomma in viaggio e scrivo, perché ultimamente mi capita di avere proprio impellenza di venire qui sul blog e raccontarvi. Anche cose brevi e apparentemente senza senso…
La cosa breve e (solo apparentemente) senza senso di questo sabato pomeriggio di fine settembre (l’ultimo sabato di settembre che, cazzarola, è volaaaatoooo!) è che il mio terrazzo è in quella fase produttiva in cui ogni giorno lo guardo e penso che il basilico e la salvia sono al loro massimo storico e che se solo aspetto un giorno in più mi gioco il raccolto ;)
Quindi ci sono due cose impellenti da fare, ed una delle due l’ho già fatta ed è la salvia fritta. La seconda sarà il pesto e vediamo cosa si potrà combinare al ritorno dal week end, insieme ad una seconda dose della mia marmellata in assoluto preferita, quella di prugne e vaniglia che ogni anno faccio tra la seconda metà di agosto e la seconda metà di settembre, a seconda di quando trovo le prugne biologiche.
Insomma la “coccia” di salvia, che mi ha gloriosamente accompagnata per tutti i servizi e i piatti dell’anno, ora ha proprio bisogno di una sana potatura. La salvia infatti si pota tra fine inverno e inizio primavera e alla fine dell’estate.
Ottima scusa per due dei miei piatti preferiti: Pane e salvia (sì, pane quello buono, morbido, anche di segale o integrale, o di quello profumato con la crosta scura, con la salvia sopra, o addirittura a panino, così com’è, con olio e sale…), e salvia fritta. La prima “ricetta” è perfetta per le foglie più tenere e morbide, la seconda per quelle più grandi e sostanziose, e a dirvela tutta ce la vedo un gran bene come aperitivo di fine estate, da fare anche al volissimo stasera stessa!
Vi lascio le foto della salvia fritta anno scorso (nell’altra casa, doveva avevo un giardino, anche se devo dire che collocata in pieno sole e in un vaso bello grande sta benissimo anche sul terrazzo, e tutto sommato anche in giardino stava in vaso ;)), e soprattutto la ricetta preferita di casa Vaniglia, che sarebbe quella di casa Juls’ Kitchen ;)
Sono molto orgogliosa di avercela fatta a postare dall’automobile (ovviamente non sono io che guido ;-P), vi abbraccio e vi auguro uno splendido fine settimana!
Salvia fritta (ricetta di Juls’ Kitchen)
Ingredienti per 4 porzioni
4 cucchiai di farina
1 pizzico di sale
1 pizzico di pepe nero
50 ml di birra + 100 ml di acqua
30 foglie di salvia medio-grandi
Olio extravergine di oliva
Preparate la pastella mescolando in una ciotola farina, sale e pepe con acqua e birra. Aggiungete i liquidi poco per volta in modo da non formare grumi.
Lasciate riposare in frigo per mezz’ora.
Lavate le foglie di salvia e tamponatele delicatamente, lasciando il gambo.
Scaldate due dita di olio di oliva in una padella ampia, passate la salvia nella pastella e scolatela leggermente.
Quando l’olio è ben caldo adagiate la salvia ben distanziata nella padella e friggetela per pochissimo tempo per lato, finché non sarà croccante e dorata.
Scolate la salvia dall’olio, appoggiala su un piatto con qualche foglio di carta da cucina per assorbire l’olio in eccesso e condite con il sale.
Servite subito!
Emanuela
Ma buonaseraaaaaa!!!!
Ma quanti regali mi fai tu!!!!
Sempre sempre sempre! che bella questa tua incursione in movimento!
Sei diventata bravissima con le pianticelle eh?! Davvero.. io ho dei vasetti sparsi sul terrazzo e quello che mi stupisce ogni anno è l”’erba pepe” come la chiama mia mamma, perché ha proprio il profumo del pepe.. La prese a casa di una sua amica a Roma tipo boh, 6 anni fa e ancora tutti gli anni produce rigogliosissima… si secca e rifiorisce.. è meravigliosa! e poi la menta che è forte come la gramigna! sempre sull’attenti…
Comunque mi devi spiegare sta cosa del pane con la salvia… cioè tu ti fai un panino dove il companatico sono delle foglioline di salvia? fresche? sta cosa la devo provare che mica la conoscevo…
Io oggi ho fatto un bel giretto ‘curativo’ come si deve, anche se avrei voluto andare a raccogliere un pochino di mele selvatiche e anche ancora le more, che ne ho viste di grosse in certi punti, ancora! (però DOVEVO andare a fare rifornimento di cosine buone per me, e quindi ho rimandato la raccolta <3) .. La MARMELLATA prugne e vaniglia, la nostra preferita e quella che mi da più soddisfazione fatta col metodino Ferber!
Sono arrivata per cena, ma una fetta bella spessa e croccante di sta salvia qui me la prendo tutta!
Grazie meraviglia!
ps: tu non scrivi mai cose senza senso, sappilo e fai tutte le incursioni che vuoi.. io sono solo che contenta!
Ti voglio bene.
Manù.
pss: ho comprato gli amaretti e secondo me, oltre alle pesche e alle prugne ci sta bene anche un bel 'mirtillo' oppure 'more' o anche 'uva nera' come confettura della crostata, tu che dici?
baci baci..
rossella
Buongiorno manuuuu!
Ehehh su pane e salvia così com’è! Oh, io lo adoro!
Se vuoi ci metti un filo di olio e ti sale e vai! Il pane deve essere morbido!
Per la versione in più della crostata amaretti sai che forse ci vedrei uva? ???
LaRicciaInCucina
Qui in Piemonte è proprio uso friggere le foglione di salvia! Sono così buone ma così buone…e pure belle!
Servite in orario di aperitivo fanno davvero la loro “pig figure” e danno soddisfazione (come tutte le robe pastellate o tempurate e fritte). Io le foglie di salvia le trovo così belle… poi profumate… e quel colore? Io il verde lo adoro dalle note + acide (praticamente tutte le caccavelle di plastica della mia cucina sono verdi fosforescenti) a quelle più cupe e scure.
Il panino con la salvia sai che non l’ ho mai mangiato né tantomeno immaginato? Ma devo provarlo perché mo’ mi hai messo addosso il diavoletto della curiosità e continua a stuzzicarmi col suo forcone.
Le merende da piccola per me erano sempre dolci ed a base di pane e zucchero (perché il burro, che ora che sono cresciuta trovo ci stia da Dio, all’ epoca a crudo mi faceva senso) oppure a base di crostata con marmellata di albicocche (a quell’ epoca non si spaccava il capello con la distinzione tra ‘confettura’ o ‘marmellata’) fatta dalla nonna che arricchiva la parte centrale dei quadrati con palline di impasto. Che bontà!
Ah va beh ma mo’ sto andando fuori tema.
Adoro questa salvia… la userai anche per profumare l’ impasto di un bel pagnottone dei tuoi?!?!?
Un abbraccio
A presto
rossella
Ma SCertooo!!!
https://rossellavenezia.com/2013/05/vaniglia-rewind-again-ciambella-soffice.html
Presto detto, e anzi questa è pure roba facile, che consiglio assai, pane pecorino e salvia, da fare subitissimo!
E concordo pienamente sul concetto di marmellata…: anzi posso? A me dire “confettura” fa pure un po’ senso 😜