Hello!!!!
Riattacco a settembre con un fuori programma “subito-subito”, si può????
Innanzitutto bentornati e ben trovati, che bello, adoro il primo post dopo la pausa estiva, e anche il primo di gennaio, che un po’ si somigliano, non trovate?
Si fa capolino qui quasi con timidezza, a vedere chi c’è, chi torna, chi ci stava aspettando, e scegliere una ricetta per re-iniziare…
Quindi grazie per avermi aspettata… <3
Dunque ritornando al tema del rientro, io una ricetta ce la avrei. Una ricetta del rientro, con anche qualche cartolina dalle vacanze e qualche racconto e via dicendo, solo che questi maritozzi con la panna mi ronzano in testa ormai da giorni e non riesco a non condividerli in questa grande apertura di stagione! (;-P ahahha scemetta che sono)
Allora ho pensato questo.
Per rompere il ghiaccio (si fa per dire eh), e riaccendere il forno, un post breve e sintetico, che oggi è giovedì e nel caso vi piaccia l’idea di fare un pensierino per le colazioni del week end, questi ci stanno come si suol dire a pippa de cocco (e sono facilissimi, con lievito di birra e riuscita assicurata ;)). Poi per il finesettimana, quando avremo più tempo e voglia di leggere, vi racconto anche del resto e delle avventure dell’appena trascorso agosto <3
Che ne dite?
I maritozzi con la panna, ricetta tipica della tradizione laziale ma che è diffusissima anche qui nelle Marche (come potevo non farli dato che si tratta delle mie due regioni) ;)), fa parte di un terzetto tutto soft di lievitati dolci settembrini della cucina tradizionale italiana che ho realizzato per Fiorfiore in Cucina Coop di settembre, che è stato bellissimo cucinare perchè contiene tre dei miei lievitati dolci regionali preferiti, ovvero… (rullo di tamburi)..
– per le Marche: Biscotti di mosto (trovate la ricetta sulla rivista Coop e una versione anche qui sul blog!)
– per il Lazio: Maritozzi con la panna (ricetta a seguire e sulla rivista Coop)
– per la Toscana: schiaccia all’uva (ricetta sulla rivista Coop)
Sono tre ricette a mio parere molto semplici e perfette per salutare questo mese di fine estate e di inizio autunno, che segna per me l’inizio del quadrimestre forse più bello dell’anno!
Vado con la ricetta eh? (fateli, perché sono davvero buoni e divertenti! ;))
E rimanete connessi, che fra un paio di gg arrivano racconti e altre novità culinarie <3 <3 <3
Maritozzi con la panna
Ingredienti per 8 maritozzi
300 g di farina tipo Manitoba
200 g di farina tipo 0
15 g di lievito di birra
250 ml di acqua appena tiepida
20 g di burro morbido
2 uova
100 g di zucchero
1 presa di sale
per la glassa
50 gr di acqua,
80 gr di zucchero.
per la farcitura
500 ml di panna fresca liquida,
40 gr di zucchero a velo
Sciogliete il lievito di birra in poca acqua tiepida, e il sale nella restante acqua tiepida.
Versate le farine precedentemente mescolate sulla spianatoia o in una capace ciotola e formatevi un buco al centro.
Aggiungete il lievito sciolto e lo zucchero e cominciare ad intridere la farina con il resto dell’acqua; poi le uova continuando ad impastare, ed infine il burro, sempre impastando.
Impastate a lungo, aggiungendo uno o due cucchiai di farina tipo Manitoba se occorre (per almeno 15 minuti) fino ad ottenere una massa elastica ed omogenea.
Ungete una ciotola e ponetevi l’impasto coperto con pellicola per alimenti. Riponete in un luogo tiepido e al riparo dalle correnti e lasciate lievitare per una o due ore o fino a che il volume non sarà raddoppiato.
Rovesciate delicatamente l’impasto su di un piano di lavoro infarinato e dividetelo in 8 parti uguali; formatevi delle palline e sistematele su una teglia appena unta; lasciate riposare per circa venti minuti.
Trascorso questo tempo date una forma allungata e spennellate con l’albume.
Coprite i maritozzi con la pellicola e fate lievitare ancora un’ora circa o fino al raddoppio.
Nel frattempo fate sciogliere bene lo zucchero insieme all’acqua in un pentolino posto sul fuoco, fino a che il liquido non diventerà trasparente. Tenete sul fuoco ancora 5 minuti, poi spegnete e fate raffreddare.
Infornate i maritozzi a forno caldo a 180 gradi per circa 18 minuti o fino a completa doratura.Sfornate, spennellate con lo sciroppo di zucchero e lasciate freddare completamente su una gratella.
Montate la panna a neve, praticate un taglio al centro (o estraete uno spicchio di maritozzo per dare più “spazio” alla panna) di ogni maritozzo e farcite prima di servire.
Manu
oooooooohhhhh che meravigliaaaaaaaaaaa…
Ma buongiorno soleeeee!!!
Quanto adoro tutto questo bianco e quanto adoro tutto questooooo!!!
Io ti ASPETTAVO (notare maiuscolo ehehe ;)) e non me sono mai andata da qui… sia dal paesetto, che da casa tua … Ho (giro)vagato qua e là, ma alla fine casa è sempre casa e Vaniglia è sempre Vaniglia (c’ho portato pure un po’ di amiche, tanto tu sei stra ospitale e hai sempre un sacco di cose buone da offrire…)
Ma vogliamo parlare di quel bellissimo sorriso da ‘Stregatto del maritozzo di destra?! o di quell’innocentissimo quadratino di burro vicino ai biscotti al mostooooo???? Vabbè… potrei andare avanti a iosa, ma finirei per essere sdolcinata più della panna montata….
Comunque tu PUOI TUTTO.. cioè puoi pure arrivare a settembre ed offrirci la Colomba Pasquale, che a noi va bene lo stesso, anzi ci si porta avanti per tempo, quindi anche se questo non è proprio proprio un post da rientro (di quelli che sanno di zaino in spalla e pronti-via), va stra bene..anche perchè.. io un maritozzo così per ripigliamme dalla mattinata in classe me lo farei di brutto.. anzi come hai detto…?? ”a pippa de cocco”.. che dove le trovi ‘sti detti te! ahahaha..
Ah.. che bello son proprio felice, che io FiorfFiore non lo trovo e quindi qualche drittina qui mi piace averla… (è l’unico giornaletto dove non posso strappare le pagine con le tue ricettuzze eheheh..)
Grazie meraviglia…
Ma quanto son belli quei maritozzi!
Ah.. Io ti aspetto sempre.. <3
Buon giovedì.
Manù
Ps: cake ubriaco e frollini TOP! hanno sbancato!
<3
Rossella
Ehiiiii!
Sai che invece per me settembre è sempre lievitati?
Lo dicevo qualche giorno fa su Instagram, citandomi (in una botta di egocentrismo?), che all’inizio del blog, ormai un po’ di anni fa, proprio a settembre, dicevo “Settembre è un mese dolce. E morbido”. E ogni anno per me è così.
Mi viene da impastare più a settembre che a dicembre, per dire. Sarà che ricomincio a correre, la pressione mi si assesta su valori ipo-normali, comincio a sgambettare in montagna, e i lieviti si ringalluzziscono un po’ (pure a loro si abbassa la pressione ad agosto! ahahah).
Devi provare questi e i maritozzi di mosto (vai sul link fiorfiore, c’è una sorpresa che ti piacerà).
me fai morì con lo stregatto, ah, e i maiuscoli… gmail mi manda sempre la notifica dei tuoi commenti con la banda rossa e la scritta sopra SEMBRA PERICOLOSO, io mi schianto dalle risate e clicco su “sembra sicuro”, ogni volta, dicendogli, sciocchino, è la Manu, che è esuberante, ancora non la conosci?
ciaoooo
oh, fra un paio di gg ritorno eh? <3
Manu
Oddiooooooo… “esuberanteeeee” come Jem del cartone ”il mio nome è Jem…” lo guardavi???
ahahaha ….
Si, si.. mi ricordo che per te settembre è dolce e morbido… perché ci apri le porticine di casa sempre con una tortina o un cake.. (quindi dolce e morbido, io lo associavo più a loro <3)…
Aaaaaaaaaaaaaahhh Rossiiiiiiiii!!! adesso posso cucinartiiiiiiii anche cosìììììì!!! grazieeeeeeeeeeee!!! <3 <3 <3 bello bello bellooooo… così ho anche le ricette della Coooooopppp!! son troppo feliceeeeeee!!!!!
volooooooooooooo!!!!!
Ma sto gmail.. toccherà che ci si presenti?… ahahah….
Ti voglio bene!
Manù.
ps: io son qui.. nun me movo…
a tra qualche giorno.. <3
Eli
Bentornata!! <3 Quale modo migliore per ripartire, se non dalla colazione? Sia i biscotti di mosto (soprattutto in versione di ciambella) sia i maritozzi (quelli semplici all'uvetta, ma soffici soffici ;-) mi riportano alle merende a scuola di parecchi anni fa, ai quaderni nuovi, alle prime foglie cadute e a quella trepidazione di fronte a un anno pieno di promesse… Grazie per questo spiraglio di luce, alla vigilia di un nuovo inizio che un pochino fa paura…