La verità è che io non sono da torte farcite. Perché a me, le torte, piace pucciarle nel latte e caffè la mattina, e questo ormai si sa perchè lo sbandiero continuamente ai quattro venti ;).
Quindi le suddette torte devono essere più o meno morbide, più o meno umide, e soprattutto più o meno “da credenza”.
Questa definizione diventata ormai alla moda ultimamente (e che confesso mi piace ancora tanto), sta ad indicare quelle torte che si possono conservare in una credenza o in un qualsiasi posto non refrigerato, perché non hanno farciture importanti o a base di panna, crema, etc.
O, al limite, a casa Vaniglia, viene concessa una tagliata orizzontale e una bella spalmata di marmellata o confettura nel mezzo (un bello strato però, perché oltre alle torte da pucciare, altra mia personale fissa sono proprio le conserve fatte in casa).
Insomma, qui nella mia cucina, trovate spesso torte così, mentre “fuori”, come nel caso del numero di Ci Piace Cucinare di questa settimana (o meglio in edicola dallo scorso martedì 12 fino al prossimo lunedì 18 dicembre), trovate facilmente anche delle versioni “vestite a festa”, che però sono parenti lontane o vicine di cose più “comfort”, o più “semplici”, che mi piace tenere nel ricettario di casa…
Il post di oggi è uno d quelli non programmati, come questo lento weekend di dicembre in cui dovrei fare mille cose, ma, stupendo anche me stessa, credo che uscirò a fare una passeggiata e dare una mano a Babbo Natale nello scegliere i regalini per le mie nipoti… <3 ;-P
Prima di uscire però, mi è venuta in mente questa torta, e la sua sorella “ricca” che sta questi giorni in edicola, appunto, e ho pensato: “perchè non fare un bel remake e mettere la foto “nuova” che mi piace tanto???
E già che ci siamo con i remake, magari anche nella sezione dedicata sul blog, andare a ripescare qualche vecchia ricettuzza al cioccolato che in questi giorni ci sta proprio bene…
Quella che vedete in foto è infatti una rivisitazione con pistacchi (anche nell’impasto) e panna di uno dei miei cavalli di battaglia, ovvero il ciambellone di cioccolato al latte e fior di sale, che alcuni di voi conoscono ormai da qualche anno, e di cui vi lascio la ricetta anche a seguire.
Cake con cioccolato al latte e fior di sale.
ingredienti
180 g di farina
3 uova
150 g di zucchero
150 g di burro
150 g di cioccolato al latte
1 cucchiaio di ccao amaro
1/2 cucchiaino di fleur de sel
1 bustina di lievito
Scaldare il forno a 180°C e imburrare uno stampo a ciambella da 24 o 28 cm di diametro.
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria con il burro e mescolare.
Sbattere insieme l’uovo con lo zucchero fino ad ottenere un composto spumoso, poi aggiungere la farina manmano mescolando, poi il cioccolato con il burro fuso, poi il cacao.
Aggiungere infine il sale e il lievito, mescolando con cura, e versare il composto nello stampo.
Cuocere per 30 – 40 minuti nel forno già caldo.
Nel numero citato di Ci Piace Cucinare, oltre al cake che vedete in foto, trovate anche una panna cotta al latte di cocco e cioccolato fondente, una torta meringata al doppio cioccolato (a proposito di farciture, per non farsi mancare nulla!), e un’altra torta che campeggia in copertina sulla rivista e che è salita dritta nella top ten delle mie torte preferite: cheesecake senza cottura al cacao e cioccolato con nocciole, ricotta, amarene sciroppare e grué di cacao (l’ho già rifatta un paio di volte e credo che non finirà qui.. ;)).
Bene.
Ora esco.
A voi un buonissimo weekend, di cucina e di dolci, ricchi o semplici che siano, nuovi o vecchi, vestiti a festa, trasformati, ricordati e rivisitati…
Bacissimi :)
Emanuela Lupi
Ma come mi piaci…
anche per me le torte devono essere easy, lisce…(ad eccezione per le torte di mele… ehm quelle più ricche sono di mele meglio è!) che poi se mi va ce lo schiaffo io sopra uno straterello di qualcosa.
tipo: il tuo cake fatto l’altro ieri, o meglio i tuoi ultimi muffin trasformati in cake, sta benissimo con una marmella scura (l’ho provato ;) ) perché è liscio semplice che sembra quasi un pane.. e poi vero che si conserva meglio..che poi la panna o la crema è sempre un problema, dato che qui in casa manù siamo io e madre solamente a mangiare le torte.. (poi io se c’è da sgranocchiare tendo più a quello :P ) e quindi… ciambella, cake allo yogurt, torta di carote …tutte moooooooolto nature..
questa però è di ziguro goduriosizzima, però si potrebbe sempre fare la panna a parte e metterla sopra senza per forza spalmare tutto il cake (che significa per me far cadere mezza farcitura ovviamente)…
però.la tua torta di grano saraceno ripiena spacca….
sai che invece io ho mezza voglia di fare dei cornetti al miele e un tuo “vecchio” pane al latte d’avena ? ovviamente con la madre essicata.. che la mia pora cocca è gita da un pezzo…
intanto elfetta di Babbo Natale ti saluto e ti abbraccio fortissimo che fa un freddino qui…
io da buona befana preparo le calzine …;)
ti voglio bene..
Manù
Reb
Datemi una credenza e la riempirò. Io, che notoriamente sono instabile come un isotopo, adoro le torte da credenza a colazione e le layered con otto strati di farcia a mezzanotte. Il che per una che tra un pezzo di focaccia e una fetta di torta, sceglie la focaccia, è già molto.
Questa tua però la mangerei da colazione a notte fonda! 😍
Perché non sono golosa, no…sono solo curiosa e recidiva nella sua curiosità : devo assaggiare e assaggiare e assaggiare e…l’ho già detto assaggiare? 😋