C’è una cosa che amo davvero tanto del Natale.
Sono questi giorni.
Quando dico “questi giorni”, intendo proprio questi. Cioè oggi, ieri, domani… Insomma i giorni immediatamente prima, che sono quelli che racchiudono in sé (per me) il senso del Natale.
L’attesa, i preparativi, i regali da fare e i pacchetti da incartare.
I colori, le lucine, lo “stress” che il tutto comporta e l’incanto che tutto avvolge.
La voglia di passare un po’ di tempo pigramente a casa, o anche quella di incontrare vecchi e nuovi amici, il desiderio di rivedere i propri genitori se si vive come me in una città diversa dalla loro.
Amo tutto questo, e le signore che fanno la spesa in anticipo, e quelle che la fanno all’ultimo momento e che al reparto gastronomia o dal macellaio ti tengono sempre lì ad aspettare le ore, e i supermercati anche di periferia che si riempiono di datteri e pandori e marron glacés, e anche tutte quelle storie che bonariamente facciamo proprio nei giorni di festa: gli occhi al cielo perché dal 24 dicembre al 6 gennaio siamo lì che praticamente mangiamo sempre, ed io penso ogni volta che è proprio questo che rende speciali queste giornate: l’eccezionalità.
L’eccezionalità dell’abbondanza, perchè questa cosa avviene solo una volta l’anno, ed io ogni anno ringrazio di poter alzare quegli occhi al cielo lamentandomi bonariamente di quanto troppo ho mangiato, di quei giorni che sembrano quasi sospesi (appunto dopo le grandi mangiate), ma che finalmente non arrivano mail, che anche i canali social e i blog sembrano non dico fermarsi, ma almeno rallentare, anche loro un po’ saturi e imbolsiti assopirsi, e avere finalmente, quasi per forza di cose, la possibilità anche noi di fermarsi e pensare (e da lì tutti i buoni propositi e le buone abitudini che come te sbagli amo tanto pure quelli!), la possibilità di ascoltarsi e fare progetti..
Quest’anno l’abbondanza del Natale è arrivata a pezzi e bocconi, a casa Vaniglia, da settembre in poi, per preparare le ricette che alcuni di voi hanno visto (e stanno vedendo) su alcune riviste di cucina ultimamente e che io ho avuto l’onore e l’onere di cucinare e fotografare.
Eppure, stranamente, non sono stanca di tanta preparazione, di tanto Natale, e non vedo l’ora che le feste e la loro magica atmosfera arrivino davvero… ;-P
Le ricette che per lavoro ho preparato e fotografato sono state il mio personale calendario dell’avvento, e le ho amate tutte!
Questo menù per Natale per Fiorfiore In Cucina Coop mia ha fatta davvero sognare, e mi piace così tanto che lo vorrei riproporre per le feste anche a casa…
Allora, ecco la mia proposta.
- Terrina di maiale con pistacchi, arancia e finocchietto selvatico
- Ravioli giganti con broccoli, ricotta e Parmigiano Reggiano
- Petto di tacchino ripieno di castagne, carote, salsiccia e rosmarino
- Biancomangiare di mandorle e castagne
Vi lascio a seguire i ravioli giganti, per la magia dei preparativi e dello stendere la pasta a mano… rustici come piace a me, e poi a il dessert, il mio amatissimo biancomangiare, in cui unire due sapori che secondo me insieme sono meravigliosi: mandorla e castagna.
Ravioli giganti con broccoli, ricotta e Parmigiano Reggiano
per 4 persone
• 120 g di farina macinata a pietra
• 100 g di semola di grano duro
• 1 uovo
• 80 g di latte
• sale
per il ripieno
• 2 cipollotti
• 20 g di burro
• 250 g di cimette di broccolo romanesco
• 60 g di ricotta
• 100 g di Parmigiano Reggiano
• noce moscata
per il condimento
• 25 g di pecorino di fossa
• 100 g di latte
• 3 cucchiai di panna fresca
• 5 g di farina bianca “00”
• 15 g di burro
• le foglie del broccolo
• 30 g di mandorle
• olio d’oliva extravergine
• pepe
Impastate le farine con l’uovo, il latte e sale, poi fate riposare nella pellicola trasparente.
Lessate le cimette in abbondante acqua poco salata per 15-18 minuti. Tagliate sottilmente il cipollotto e appassitelo con il burro. Aggiungete le cimette scolate e fate insaporire per 5-8 minuti.
Spegnete il fuoco e incorporate il parmigiano grattugiato, la ricotta e la noce moscata. Fate riposare in frigorifero per 2 ore. Scottate per 1 minuto le parti verdi delle foglie dopo aver eliminato le coste centrali. Tuffatele in acqua e ghiaccio, strizzatele e tritatele con le mandorle e 3-4 cucchiai d’olio. Aggiungete altro olio a filo in modo da ottenere una salsa.
Stendete la pasta sottile, disponetevi sopra dei mucchietti di ripieno distanziandoli 10 cm. Ricoprite con altra pasta e ritagliate dei ravioli di 7 cm di lato.
Sciogliete il burro, tostatevi la farina, aggiungete il latte a filo, pepate, unite il pecorino di fossa e cuocete per 5-10 minuti.
Lessate i ravioli per 4-5 minuti, poi conditeli con la salsa diluita con la panna, il pesto e a piacere scaglie di tartufo.
Per queste feste e dopo un pasto ricco e sostanzioso trovo perfetto un dolce al cucchiaio, voi tutti sapete quanto ami le mandorle e le castagne, quindi questo dessert è proprio il “pezzetto di me” in questo menù…
Il resto, trovate tutto alla Coop, su Fiorfiore in Cucina di dicembre, insieme ad un secondo menù tutto dedicato al Capodanno!!
Biancomangiare di mandorle e castagne
per 4 persone
• 350 ml di latte di mandorle
• 250 ml di panna fresca
• 8 g di fogli di gelatina
• 25 g di zucchero a velo
• 80 g di crema di castagne
• 40 g di mandorle
• 40 g di cioccolato fondente extra
Fate ammorbidire la gelatina per 5 minuti, immergendola in acqua fredda. Versate la panna in una casseruola (tenendone da parte 2 o 3 cucchiai) e portate a ebollizione.
Togliete dal fuoco e scioglietevi la gelatina ben strizzata. Amalgamate bene, poi aggiungete lo zucchero e il latte di mandorle. Mescolate di nuovo per far sciogliere lo zucchero e versate in 4 coppette. Fate raffreddare il dolce per almeno 4 ore in frigorifero.
In un recipiente, diluite la crema di castagne con la panna liquida tenuta da parte, poi versate il composto ottenuto nelle coppette. Completate con le mandorle e il cioccolato tritati grossolanamente.
Natale rustico e accogliente dunque, e Capodanno un po’ più frivolo e fashion.
In rosa e oro, nello stesso numero, troverete dunque:
- Lasagne con carciofi e pesce spada affumicato
- Capesante gratinate al limone, timo e mandorle
- Insalata di agrumi, finocchi e gamberi
- Mini pain d’épice allo zenzero
Quindi intanto auguro a tutti buon lunedì, buona settimana, e soprattutto buoni preparativi! ;-)
Emanuela Lupi
Cuore d’oro… tu si che sei Natalizia… io quest’anno diciamo che non vedo l’ora che passi.. scusa se porto un di grigio in questo splendore..
comunque.. mentre leggevo le tue super goduriose proposte pensavo “fa che metta i ravioloni, fa che metta i ravioloni..” hihihi.. hai presente proprio quando lo fai con gli occhi chiusi? Ecco ce sono arrivati! magicamente sono apparsi sullo schermi..belli, giganteschi, color nocciola e sicuramente buonissimi.. poi vabbè i bicchierini che finessa..mandorle e castagne..come ti amo…
brava elfetta col cappellino rosso ..
ps: non pensare che non ti arrivi un mesage (leggilo alla francese mésaggggg) tra per qua o tra per la..perché le zecche non conoscono festività! voilà!
grazie mille per questa dose di bellezza che oggi me ce ne vuole un carico !
Manù!
Rossella
Buongiorno Manù,
Ma com’è che i tuoi commenti sono sempre pieni di luce pure quando hai bisogno di “dosi di bellezza che ce ne vole un carico”?
Sappi che leggo i tuoi messaggi anche nei momenti più disparati (per strada mentre cammino, o alla cassa…), e mi fai sempre ridere o sorridere, ed è proprio come averti qui..! ❤️ (Quindi GRAZIE)
Emanuela Lupi
ti rispondo così.. che mi è venuta in mente proprio appena ho letto la tua domanda..”il fisico si apre di più e si allunga di più quando lo si ammorbidisce, rispetto a quando lo “tirate” per allungarlo… risponde alla morbidezza con maggior apertura, mentre risponde alla tensione con rigidità..” (cit. di Jacopo Yogendra Ceccarelli.. il mio super insegnante fighizzimo di yoga!)
Ecco.. tu sei la mia morbidezza ed io ti rispondo con la mia apertura..tu stimoli in me quel qualcosa di meraviglioso che mi fa scrivere le cose belle anche quando sono molto, molto, molto ma molto triste”
Spero tu non legga le mie peripezie pure quando sei ferma al semaforo che poi ti suonano tutti dietro mentre ti stai sbellicando dal ridere… non vorrei mai.. e mi raccomando guarda a terra che se mi inciampi poi come se fa?
ah.. mi sa che rubo l’ideuzza dell’insalata finocchi arance e gamberetti come antipastino per la Vigilia di Natale… e come primo mi sorella (che questa estate è andata in Sardegna per le ferie) vuol far la fregola.. mmmm sta notte ho avuto il mio barlume….che je passo la tua con le vongoluzze..
rossella
Adoro la fregola!!!!!
Bene, ME piace sto menù della vigilia che state buttando sù ;)
Al semaforo no, a meo che non sia sull’autobus ;)
Io cmq sono ammorbiditrice nata, davvero eh?
Mammamia che bisogno di yoga che ho anche io, e anche di mare delle parti tue… :-*