Esiste uno strano senso di inadeguatezza reciproca tra me e l’ospite.
La sottoscritta infatti teme il potenziale gap tra la fotografia ed il reale (anche se a dirla tutta il portato che ha un piatto fumante vero, rispetto ad una foto, è davvero enorme ed ineguagliabile), mentre il povero ospite, nel caso lui a sua volta voglia ospitare, sente di dover sfoderare chissà quali piatti tristellati al cospetto de ‘sta poretta che invece passa le giornate a friggere come un’ossessa e porta in tavola freddo almeno la metà della volte.
La soluzione al dilemma si chiama pizza nel cartone, che viene ordinata insieme a qualche supplì e qualche birra nella incoscienza di ciascuno e che in genere mette tutti d’accordo…
Le appena trascorse vacanze natalizie però hanno portato con loro una strana magia per la quale, quest’anno, casa è stata sempre (ma davvero sempreeee) piena di persone, la sottoscritta non sì è fatta prendere dall’ancestrale, familiare ansia da ospiti, o lo spirito è stato quello di mangiare quello che c’è, spesso impastare insieme il pane, bere bene, condividere qualche prodotto del territorio molto ma molto buono, provare (a innovare) qualche ricetta vintage e assaggiare potenti dolci vestiti a festa.
Con molta probabilità la rottura del ghiaccio è avvenuta la sera della Vigilia, in cui, quest’anno per la prima volta, molte persone si sono riunite a casa mia, e l’andirivieni, nei giorni precedenti al 24 dicembre, di sedie pieghevoli, posate del servizio buono, piatti e tovaglie da stirare e tavole da apparecchiare, hanno travolto con il fare, almeno per questa volta, il pensare. Così, appena infilato l’ultimo piatto nella lavastoviglie e asciugato l’ultimo calice di cristallo, constatata l’integrità fisica e mentale dei padroni di casa, da lì a pensare di poter replicare il pienone più e più volte è stato un attimo!
Quindi sull’onda lunga di queste cene conviviali e allegre, e su quella corta ma tenace della settimana che si dice sia la più triste dell’anno (boh, mah… ;)), forse complice anche il cielo grigio grigio di questi giorni, eccomi a voi con un piatto che ha unito in questi primi giorni di gennaio, per me, la convivialità dei giorni a cavallo dell’anno, e il mio amore per la città che forse più di tutte io amo, ovvero Parigi, dove siamo stati giusto una settimana fa.
Si tratta di un Camembert al forno, condito ancora caldo con miele e rosmarino, e cotto contemporaneamente a dei panini integrali impastati con formaggio fresco e noci: i panini, disposti intorno al Camembert nella teglia del forno, finiranno di crescere in cottura e all’atto di sfornare vi troverete con in mano una teglia caldissima contenente una sorta di pull apart bread alla francese, ovvero una pane (formato da tanti paninetti già porzionati) da mettere così com’è al centro della tavola e condividere tra amici, pucciandolo a turno nel formaggio filante.
Come una ricetta da fare tra amici che si rispetti, il procedimento è semplicissimo, e i panini sono lievitati con lievito di birra.
La farina scelta è una farina che mi avete visto molto usare nelle ricette di questo blog, ovvero una farina integrale decorticata a pietra degli amici di Grandi Molini Italiani. Questo perchè, con i sapori forti, come appunto il formaggio, o i salumi, o il cioccolato, io amo utilizzare una farina “ruvida”, che abbia una certa consistenza al tatto, consistenza peraltro che me la fa amare anche per tutte le preparazioni rustiche (come crostate o alcuni plumcake alla frutta)
Ecco a voi dunque la ricetta del
Camembert al forno con panini integrali formaggio e noci
Le dosi che vedete qua sotto sono per un antipasto per 6 persone (abbondante di pane). Se volete irrobustire un po’ la portata per farla diventare un piatto maggiormente principale, raddoppiate il Camembert, aggiungendone un secondo sulla teglia ;)
Camembert al forno con panini integrali formaggio e noci
Tempo di preparazione: 30 minuti + 1ora + 20’ + 20’ di lievitazione
Tempo di cottura: 20-25 minuti
Difficoltà: facile
Numero di porzioni: 6-12 (per un antipasto)
Panini integrali formaggio e noci con camembert al forno
Per 12 panini
300 g di farina integrale decorticata a pietra Grandi Molini Italiani
200 g di farina tipo Manitoba decorticata a pietra Grandi Molini Italiani
300 g di acqua
1/2 cubetto di lievito di birra fresco (12,5 g)
100 g di formaggio spalmabile tipo quark
5 g di sale
100 g di gherigli di noce (circa 250 g di noci con guscio)
250 g di Camembert
Miele di castagno
Rosmarino
Fiocchi di sale
Mescolate le farine tra loro.
Sciogliete il sale in 50 g di acqua e il lievito, sbriciolato, in un bicchiere a parte, in 100 g di acqua. Lasciate riposare 5 minuti.
Iniziate ad impastare aggiungendo, nell’ordine, uno alla volta e impastando, l’acqua con il lievito, 100 grammi di acqua, un cucchiaio di miele, il formaggio spalmabile, l’acqua con il sale sciolto (50 g). Impastate sempre prima di ogni aggiunta e terminate con i restanti 50 g di acqua, aggiungendola poca alla volta regolandovi in base alla consistenza del composto, che dovrà essere morbida e leggermente appiccicosa.
Iniziate ad impastare aggiungendo, nell’ordine, uno alla volta, l’acqua con il lievito (100 g), altri 100 grammi di acqua, un cucchiaio di miele, il formaggio spalmabile, l’acqua con il sale sciolto (50 g). Impastate sempre prima di ogni aggiunta e terminate con i restanti 50 g di acqua, aggiungendola poca alla volta regolandovi in base alla consistenza del composto, che dovrà essere morbida e leggermente appiccicosa.
Impastate ancora qualche minuto e formate una palla; fate lievitare in ciotola per un’oretta o fino al raddoppio del volume.
Riprendete l’impasto, unite i gherigli di noce grossolanamente frantumati con le mani, formate di nuovo una palla e fate riposare in ciotola ancora 20 minuti.
Trasferite l’impasto sulla spianatoia e dividetelo prima in 4 quarti e poi ciascuno spicchio ottenuto a sua volta in 4 spicchi, fino ad avere 16 pezzi in tutto.
Formate con ciascuno spicchio così ottenuto una pallina ben chiusa e disponete le palline sulla placca del forno rivestita di carta da forno, ad una distanza di mezzo cm-un cm l’una dall’altra e dal tappo del Camembert che avrete posto, rovesciato, al centro della placca. Fate lievitare ancora per 20 minuti.
A questo punto trasferite il Camembert in congelatore durante gli ultimi 20, massimo 30 minuti di lievitazione dei panini (il tempo della lievitazione più l’arrivo a temperatura del forno.
Accendete il forno e scaldatelo a 220 °C.
Estraete il Camembert dal freezer e dalla confezione in legno, togliete l’involucro del formaggio e rimettete quest’ultimo nella confezione in legno. Ponete la confezione contenente il formaggio nel suo coperchio rovesciato che si trova già nella placca del forno (in modo da ottenere un doppio fondo), praticate delle incisioni a losanga sul formaggio e infornate per 20, massimo 25 minuti, abbassando la temperatura a 200 °C dopo circa 15 minuti e sfornando quando i panini sono dorati e il formaggio fuso.
Immediatamente fuori dal forno spennellate a piacere i panini con un po’ di miele e aggiungete qualche fiocco di sale. Condite a piacere il formaggio con miele e rosmarino e portate al centro della tavola.
Ciascuno potrà intingere a questo punto il suo panino nel formaggio caldo.
Buon appetito!
Nota
Potete “isolare” ulteriormente il contenitore in legno frapponendo un foglio di alluminio tra il coperchio in legno e la scatola di Camembert. Questo può scongiurare fuoriuscita di formaggio fuso nel caso la scatolina si rompa durante la cottura in forno.
Emanuela Lupi
”Un insolito via vai” film di (e con) Leonardo Pieraccioni di non so quanti anni fa: questo mi si è palesato davanti leggendo quelle che sono state le tue meravigliose vacanze di Natale…. e spero tanto di esser(ci) anche io il prossimo giro (potrei portare del buon affettato fatto da babbo di Manù! ) …
Sti panini li ripeterò immantinente!
Buona serata meraviglia.
Manù.
Rossella
Manùùùùùùù aspetta solo che accorcio le distanze e sistemo sulla costa adriatica e vedrai che casino che te mettiamo su! 😍 (affettato a casa nostra sempre benvenuto!)
Pieraccioni… me fai schianta’ 😘😘😘😘
Giovanna Bellocchi
Panini appena sfornat, noci, Camembert…mi sembra di sentirne il profumo e ho l’acquolina in bocca…Che meraviglia! Quanta bontà!!!!!
Rossella
Che bello questo commento, mi indirizza bene la giornata! 😍😍😍
Elvira Di Federico
Li ho fatti Ross i tuoi squisiti panini con le noci al formaggio e li abbiamo gustati pucciati in un ottimo camembert ed è stato una goduria. La ricetta dei panini è precisa anzi precisissima e molto semplice e veloce da realizzare; mi sono divertita e il risultato mi ha soddisfatta in pieno. Grazie Ross 😘
Rossella
Elvira cara come mi fai felice quando vieni anche qui a dare il tuo contributo!
Questo conferma, ogni volta, la tua generosità!
Perché quello che scriviamo qua sul blog è qualcosa di stabile e non effimero, come dico spesso, e il fatto che tu venga a commentare qui dopo averlo fatto di altre piattaforme più “veloci”, significa che trovi tempo non solo per me, ma anche per tutti coloro che passeranno di qui tra uno, 3, 5, 10… mi piace pensare anche altri 15 anni oltre a quelli che il blog già ha, e potranno seguire le nostre chiacchiere e i tuoi/ vostri feedback…
Grazie grazie GRAZIE di cuore ❤️
Elvira Di Federico
È sempre bellissimo divertente e soddisfacente rifare le tue ricette. Tantissima stima per te. Ciao Ross😘
Rossella
❤️❤️❤️❤️
(E poi voglio dirti che finalmente il piede sta guarendo. Dopo oltre 5 mesi dalla frattura fra due gg interrompo le cure e con un mesetto ancora dovrebbe ristabilirsi quasi del tutto… volevo proprio dirtelo perché ne sono felicissima!!!)
Elvira Di Federico
Ma quanto mi fai felice 😀 tu e mi hai anche commossa 🥹, ti lovvo Ross e ti stimo tantissimo. Per il tuo piedino mi fa tanto piacere, enorme piacere perché so cosa significa, è capitato anche a me, al mignolo, per ben due volte. Ti sono sempre vicina seppur distante fisicamente. Grazie a te di tutto. Ti abbraccio Ross fortissimo 💞.
rossella
Grazieeeee!
Ieri ultimo giorno di cura ❤️
Per il resto non sai quanto vorrei impostare un lavoro approfondito per stare più tempo possibile “qui sul blo”, o meglio per condividere ancora e ancora, e farlo bene, e ovviamente il fatto che ci sia qualcuno qui, cioè dall’altra parte, fa sì che io non mi senta a parlare al nulla (anche se so che passano di qui in molti serve davvero tanto l’interlocuzione 😍) e mi da tanta ma tanta carica per portare avanti dei progetti che mi passano per la tsta, quindi mille volte, E ANCHE PER QUESTO, GRAZIE!!!!