La scarcella, una delle dieci cose belle <3
Eccole infatti di nuovo qui, quelle del mese di aprile, che è un po’ come raccogliere quanto di più prezioso di quello precedente e consegnarlo al successivo, guardando avanti con una “spizzata” all’indietro, e facendo l’occhietto.
Quindi il mio esercizio per aprile, e per salutare maggio, oggi è…
- Un vecchietto in bici con un piccolo mazzo di fiori di campo nella mano destra, insieme al manubrio
- Imparare dal mio gatto ad annusare l’aria fredda le mattine di primavera, quando assonnati e tutti avvolti in una coperta apriamo le imposte della cucina.
- Cambiare inquadratura, finalmente.
- Svegliarsi dall’anestesia e mamma che mi accarezza la mano.
- I pezzetti di cera d’api che mi restano in bocca quando mangio il miele del favo: mi fanno pensare alle api e che è tutto così reale.
- Le torte rustiche, ruvide, essenziali.
- Alzare gli occhi.
- Le ricette delle amiche, i loro blog, i loro libri. Che anche se sono su carta stampata, sul web, su qualsiasi supporto ufficiale e pubblico, sono intime come un pizzino che ti sei appuntata su pezzetto di carta accanto al telefono, con loro dall’altro capo.
- Capire.
- Restare.
Oggi in più la (mia) prima ricetta dal libro della mia amica Barbara Toselli, “Facciamo colazione?“, uscito appena un mese fa per Gribaudo Feltrinelli Editore, e che è per me non solo il libro dell’anno, ma anche quanto più di aderente alla mia idea di cookbook, inteso come un racconto, una raccolta di ricette, di sensazioni, e infine anche una fotografia di se stessi…
“La colazione non è un’abitudine,
è uno stato mentale”– Barbara Toselli –
La prima ricetta che ho scelto, tra le tante, tutte come piacciono a noi “colazionari”, è proprio la scarcella: la più ruvida, essenziale e rustica del libro, ed è in effetti anche una foto di me, della me come mi descrive spesso Barbara, come qualcosa di “ruvido” ed essenziale (con una botta di romantico che lasciastà ;)), anzi, se possibile è una versione un tantinello più rustica dell’originale, realizzata con metà farina tipo 0 e metà farina tipo 1, ma che credo possiate preparare con la vostra farina preferita senza problemi, tanto viene sempre bene <3
Si tratta di una frolla lievitata, compatta, umida al punto giusto e perfetta da inzuppo. La morte sua è la marmellata di lamponi, di quelle buone… Si prepara senza ingredienti “strani” ed è pronta in un attimo. Ci scommetto quello che volete che diventerà una delle vostre preferite (se non la conoscete già… la scarcella è la tipica preparazione pasquale di quelle “con l’uovo incastonato”… ;))
Scarcella
ingredienti (per uno stampo a ciambella da 24 cm)
300 g di farina tipo 0
300 g di farina tipo 1
20 g di lievito per dolci
170 g di burro a temperatura ambiente
250 g di zucchero
125 ml di latte
2 uova
un pizzico di sale
Formare una fontana con la farina tenendone da parte un paio di cucchiai e versarvi al centro zucchero, sale e il burro a pezzetti. Cominciare ad impastare e aggiungere man mano le due uova e il latte appena tiepido (tenendo da parte poco albume per spennellare alla fine il dolce), fino ad ottenere un impasto simile alla pasta frolla ma molto più rustico.
Aiutandosi con la farina rimasta formate con l’impasto un salsicciotto lungo abbastanza da potersi richiudere a ciambella ed entrare un po’ largo nello stampo (il dolce crescerà durante la cottura).
Formare la ciambella premendo bene le estremità tra loro e sistemare il dolce nello stampo precedentemente imburrato e infarinato, poi spennellare con l’albume e infine praticarvi una incisione nella parte centrale del dolce, lungo tutta la sua lunghezza (si può dire nella mezzeriaaaa? ;-P).
Infornate nel forno a già caldo a 220 °C, con una seconda teglia sistemata sul fondo con due dita di acqua, per mantenere costante l’umidità del dolce durante la cottura, e lasciate cuocere 20 minuti, poi abbassare la temperatura a 200 °C per i successivi 20-25 minuti, fino a che la superficie del dolce sarà dorata e croccante, e l’interno morbido.
Buona colazione rustica del weekend a tutti!
Barbara, dalla tua amica romanica e rustica, con tutto il mio cuore e la mia stima.
Ti voglio bene.
Facciamo colazione?
Barbara Toselli.
Gribaudo editore
emanuela
1. La mamma che torna da passeggio con un mazzetto di vitalbe (per te) ed una rosa (per nonna<3)..
2. Messaggi vocali inaspettati che ti fanno piangere …
3. Cambiare prospettiva. FINALMENTE e…
4. festeggiare un compleanno in campagna e ritrovare persone belle, abbracciarne e conoscerne di nuove, ballare, ridere, divertirsi….FELICE
5. Accendere del palo santo, osservare un disegno sul comodino, viaggiare col pensiero per… ACCORCIARE LE DISTANZE… sentire la mancanza..quella bella..che sa di attesa del ritorno e che si affievolisce un po' quando inaspettatamente squilla il telefono perche'.. "te, poi mi sparisci ed io mi preoccupo"..
6. Video-chiamarsi con un'amica meravigliosa dopo tanti anni e sapere che E' ANCORA Lì e NON E' CAMBIATO NIENTE..
7. Il bacio sulla guancia e la stretta forte del maestro di danza più meraviglioso del mondo, mentre ti dice "son felice, brava Manu..sono fiero di te" e …piangere.
8. preparare ricette (salate,dolci, ruvide, rustiche,croccanti, sperimentali….) per… ACCORCIARE LE DISTANZE ..e NON sentire la mancanza,ma percepire l'occhio attento e la mano sulla tua che ti guida nel mescolare …
9. NATURA , VERDE, VIVA…
10. Chiarirsi..
10.(bis)ANDARSI BENE…(almeno un po'). FINALMENTE…
mi sa che ne avrei ancora qualcuna… le segno su un foglietto va'..
Mi piace tanto questa "pratica delle dieci cose belle-gratitudine", perchè è un momento per riflettere per centrarsi…è un po' praticare,è un po' yoga…GRAZIE …
Mi hai fatto commuovere però tu, rustica ed integrale, ma romantica quel tanto che basta…eh?!
Le torte, quelle rustiche integrali come quella di mele con farina di farro e composta di mele dentro, eh?!…
Tu lo sai che questa la preparo vero?… SI, LO SAI….
TI VOGLIO BENE… <3
ps: mi sa ce mi devo proprio fare un regalo e comprarmelo sto librino qui… <3
un mega bacio meraviglia…
Manù polpetta..
Rossella
Sto librino qui ti piacerebbe un bel po’, ci metto tutte e due le mani sul fuoco…!
E tu oggi mi hai commossa tanto: 10 punti che sono arrivati così vicino che mi pareva che me li avessi passati sottopelle.. grazie amica <3
barbara
ehhhhh… in questo mese di aprile di cose belle ne conto meno delle dita di una mano per i motivi che tu sai, ma oltre alla pubblicazione di questo libro e la relativa inondazione un po’ inattesa di affetto che ne è conseguita tra le cose belle di questo mese, ma anche di tutti gli altri mesi dell’anno, ci sono le amicizie vere, quelle che ci sono da sempre e che sempre ci saranno, ci sono i post come questi pieni di quell’affetto che ci unisce anche a distanza e che in una giornata piena di pioggia in un maggio che sembra novembre mi fa sorridere gli angoli della bocca e del cuore..
grazie amica mia, grazie..
p.s. mi fa un certo effetto strano essere citata come se fossi una persona famosa :-P
Rossella
Ahahhaha, ma grulla! (Come direbbe la nostra amica Gabila <3)
Tesoro, confido che per ogni nostra giornata di maggio che sembra un novembre ce ne siano altrettante, anzi il doppio, di un novembre che sembra maggio.. e confido che di questi libri ne arrivino 10, 100, 1000... Perchè abbiamo tanto bisogno di cose belle. E buone. <3
emanuela
mo’non esagerà che sennò me tocca sfrattà mi fratello e usare il suo armadio per metteve tutte dentro…cioè i vostri libri non voi…eheheh anche se ‘na Rossella e ‘na Gabila nell’armadio io un pensierino ce lo farei….
emanuela
Io ho iniziato tardi a fare colazione… cioè da piccola e fino verso il terzo superiore la facevo… poi,proprio perchè come dice Barbarella “la colazione non è un’abitudine, ma uno stato mentale”, ho abbandonato (segno chiaro che il mio equilibrio era già precario ed instabile allora e chiaro incipit di un percorso a dir poco pericoloso… )… Poi è arrivata la Ross, con i suoi pani di segale, miele di castagno e noci (e mele essiccate), la brioche che in realtà è un pane al latte d’avena… con le fette biscottate, i latti buoni, la granola, lo yogurt, il miele ed il polline, con i biscotti “sani”..e con tutta la semplicità che tanto mi rassicurava,me piccola anoressica sparuta ed impaurita dal e del gusto, del buono, dell’ “oddio mi piace un sacco e se poi ne mangio molto come faccio?”… Lei, che mi scriveva che faceva gli assaggi, che metteva i legumi nelle torte, che mi faceva capire che “si poteva fare”… E così ho cambiato prospettiva, angolazione, “stato mentale” ed ho ricominciato ad amare e fare colazione…
Lei è una delle mie dieci cose belle non di Aprile, nè di maggio, ma degli ultimi miei 5 anni di vita…(lo scriverei in grassetto se potessi)… E’ grazie a lei se….
-metto le scaglie di mandorle sulle torte e poi una volta sfornate non resisto e me le magno tutte perchè, ho scoperto, le adoro quando diventano croccanti, ed amo il loro sapore intenso;
-quando vado a prendere un te con le amiche, assaggio un biscotto;
-riesco a stare fuori a cena inaspettatamente a casa di amici e mangiare quello che c’è
– SENTIRE la libertà di POTER assaggiare cibi nuovi, combinazioni diverse
-ho (s)mollato la presa e vivo con più leggerezza anche se fisicamente peso 17 kg in più …
-prendo e vado quando un mio amico mi telefona per andare al mare poco prima di pranzo ed io ho già cucinato, ma seguo il mio istinto (ed il cuore)..
-AMO IL BURRO alla follia….
Le devo tanto,per il cibo (e non solo)….
ed allora tra le dieci cose belle di sempre io metto anche ..
-I legami che nascono per caso o per destino e che poi diventano realtà vera, tangibile, sentita, quasi viscerale
-il supporto (e la sopportazione) a distanza (ravvicinata-virtuale)che non ti fa sentire sola, che sai che se tendi la mano qualcuno la afferra e ti sorregge…
-la sicurezza del non sentirti abbandonata (“anche se ti ricoverano, io ci sono comunque”.. non me lo dimenticherò mai)
-i legami che invece si (ri)scoprono dopo tanto tempo e che diventano fondamentali
-le catene di belle persone, perchè se incontri una persona speciale sta sicuro che lei ne ha un’altra accanto che ne ha un’altra accanto e così via e tu ti ritrovi accerchiata da gente meravigliosa….
-la commessa del super che ti presta la sua macchina per portare a casa la spesa perchè sei a piedi
– la signora del mercato che ti dice “ciao,oste sei ingrassata!” e tu ridi di una risata sana e consapevole, mentre una tua amica (che viene a casa mentre in canottiera e pantaloni del pigiama prepari una torta) ti manda un messaggio scrivendoti “Manu, sei bellissima…sono così felice di vederti così” e tu piangi di un pianto sano e consapevole
– la tensione bella che provi nel cercare di superare i tuoi blocchi, mentali soprattutto,che cercano di tenerti ancora ancorata a quelle false sicurezze che ti sei costruita ma che ti hanno per tanto tempo soffocata
-gli abbracci dei ragazzi siciliani che suonano con mio fratello ed il loro slang 😉 siciliano che ti fa tanto nostalgia di un pezzo di cuore
-la spacciatrice di verdure che ti fa consegna a domicilio
.
….Le amiche, i loro blog ed i loro libri, i loro messaggi e consigli, la loro disponibilità, limpidezza, schiettezza, normalità, quell’essere la ragazza della porta accanto, o la dirimpettaia,alla quale puoi chiedere lo zucchero o di controllarti il sugo…
Si,….tanti novembre che sembrino maggio, tanti libri da non avere più posto in casa..
e TANTE COLAZIONI,belle buone, rustiche ,integrali, romantiche, croccanti, sane e golose…
Me sa che so uscita fuori tema… vabbè..però dieci cose belle le ho RI-scritte …
Manù
Rossella
Manù. Mannaggia a te me so’ fatta un pianto… <3
Questo è uno dei commenti più belli di SEMPRE, te possino se mi hai fatta commuovere...ma come faccio io con te??? Anzi come farei senza? <3
Ti voglio bene sono senza parole, ma tu lo sai vero?
E vorrei dire grazie ma mi pare così poco..
Rossella
Guarda ora rileggo 6 ricette che devo consegnare poi esco a sgranchirmi le gambe, anche se c’è vento. Perché mi hai commossa proprio forte. E porcavacca che bello. Commuoversi forte.
emanuela
TI ADORO…
E’ troppo bello riuscire a scrivere queste cose…mettere nero su bianco, aprire il cuore, saltare al di là dell’ostacolo….
però è la verità.Rossi.. Eccome se è la verità…
Qui è piovuto oggi,ma sono riuscita a passeggiare un pochino lo stesso…
<3 …
saltandoinpadella
Dalla foto assomiglia alla nostra ciambella romagnola, che da noi viene mangiata pucciata nel vino rosso :-)
Rossella
eh ma che idea meravigliooooosaaa ;-P