Il mestiere dell’inverno è il freddo, la neve, le foglie bagnate che quasi si fondono col terreno, le tazze di tè bollente, la cucina appannata, il forno, le coperte, gli scarponi, il letto, il camino, i vecchi libri.
Il mestiere dell’inverno è la marmellata di arance di mamma, ovvero quella cosa che si prepara scegliendo gli agrumi con cura, per tempo, rigorosamente con la buccia non trattata e da mettere “a bagno” giorni prima, attendendo.
Il mestiere dell’inverno è in effetti attendere. Io il sole lo attendo, e da Natale in poi per me è già estate in arrivo. Lo dicono quei due minuti di luce in più al giorno; io me li gusto come un regalo, guardando di sottecchi il cielo, e pensando che è una cosa (bella) tra me e lui questa che sta accadendo, che il resto del mondo pensa sia pieno inverno, mentre io e lui sappiamo che invece il mestiere dell’inverno è che arrivi presto una splendida primavera.
Allora cucino (che strano eh?).
Qualcosa di invernale appunto. Qualcosa all’arancia, con la farina di polenta.
Ho pensato che come primo dolce dell’anno avrei voluto postare una torta di mandorle, arancia e farina di mais. Con il miele al posto dello zucchero.
La verità è che avevo voglia di un supporto friabile e un po’ romantico per gustare la marmellata di arance di mamma.
Una specie di rivisitazione gluten free dell’Amor Polenta, che avevo postato tanto tanto tempo fa.
L’assenza di glutine, e nello specifico l’uso di farina di mais e di farina di mandorle, le conferiscono una consistenza estremamente friabile, mentre il miele, il miele oltre al sapore e ad un piccolo aiuto all’impasto nello “stare insieme”, le regala quel retrogusto, quella bocca perfettamente pulita che lo zucchero mai e poi mai conferirebbe..
Ecco dunque a voi, il (mio) mestiere d’inverno ;)
Orange, almond and honey polenta cake
ingredienti
150 g di semola di mais per polenta a cottura istantanea
150 g di mandorle tritate finemente
150 g di burro
120 g di miele di acacia o di arancio
1 arancia non trattata (scorza e 60 ml di succo)
3 uova
1 pizzico di sale
5 g di lievito in polvere
40 g di mandorle a lamelle e zucchero a velo per finire
In una ciotola lavorare il burro a pomata con il miele, poi aggiungere i rossi d’uovo ad uno ad uno mescolando, le farine precedentemente miscelate con il lievito, il succo e la scorza d’arancia grattugiata. Amalgamare bene ed incorporare delicatamente le chiare montate a neve, poi cospargere di mandorle a lamelle e cuocere in forno già caldo, a 160°C, per 45 minuti circa, monitornado il forno negli ultimi 10′, eventualmente coprendo con dell’alluminio (ricordare che il miele “colora” un po’ gli impasti e tende a brunirli più dello zucchero), e prolungando la cottura nel caso alla prova stecchino l’impasto all’interno risulti ancora crudo.
Servire a temperatura ambiente, spolverata a piacere con zucchero a velo, e accompagnata con marmellata d’arance fatta in casa. ;)
Mi piace da matti utilizzare la farina di polenta nei dolci, quindi ecco, il tema della settimana sarà proprio quello, mentre qui a seguire un paio di dolci di Giulia (torta di mais al limoncello) e di Gabila (torta al mais con composta di mirtillo nero). Chevvelodicoaffa’. Adoro entrambe <3
Ah, dimenticavo!
Bu0n lunedì, buona settimana e buon inverno (scrutando piccoli segnali di primavera ;-P) a tutti!
emanuela
No,vabbè… ma come faccio,dico io,come faccio a scrivere le mie cretinate,a raccontare della mia rocambolesca Domenica alla scoperta del giallo polenta, quando entro qui e trovo sta roba meravigliosa, che c’ho gli occhi a cuore c’ho.. E sì che è proprio qui che è avvenuto l’incontro ieri, tra me,il sole e la polenta, proprio qui,in casa Vaniglia, mentre ero alla ricerca di un piiiiiiiiiccolo banana bread al grano saraceno per poter poter sperimentare un nuovo stampo fatto in cartone che,a detta dell’etichetta,è super antiaderente, nun ce sta bisogno de metterci niente, nè burro, nè olio, nè carta,ma che invece a detta mia è na ciofeca perchè se non ci metti nulla si attacca comunque al fondo (quindi vai di carta), se non poi lo stampo non lo metti anche in una teglia s brucia sotto.. quindi.. direi che è un po’ da rivedere il tutto…
Sta di fatto che io, avevo già fatto le mie belle prove di utilizzo dell’attrezzo, anche in formato ciambella e quindi ero avvezza alla magagna, per cui ho detto a madre, che era felicemente spiaggiata sul divano data la sua invalidità temporanea causa rottura malleolo destro, ‘mamma sai che faccio? provo a fare il babano della Ross con il saraceno (che detta così sembra una specie di passo a due strano), che è piccolo (perchè lo stampo oltre a brucià è pure poco capiente) e poi uso la teglia sotto per proteggerlo, che dici?’ Io faccio sempre queste domande retoriche a madre, anche se poi sia io che lei sappiamo come va a finire… faccio come me pare.
Bene… Decisione presa (dopo aver pure fatto un piccolo passeggio chiarificatore)..
Arrivo qui e mi trovo questa meravigliosa sfilza di foto luminosissime, piene di sole, caldo, gioia, luce… moro.. la prima riga (scusa tu lo sai che io non sono tecnologia e tanto meno tecnica, quindi passami tutti gli errori del caso) di foto, quella della ricetta di oggi mi hanno commossa, quello zucchero a velo delicatissimo sopra le mandorle…l’ultima con il libro …. le ingrandisco pure col dito (che c’ho il pc di fratello che ha la tastiera mezza rotta,però ha lo schermo super figo,tutto tuch con anche la tastiera virtuale, che però non mette gli accenti acuti e quindi me tocca sempre scrivere ‘perchè’ e trovarmelo segnato errore),le scorro avanti e indietro… e poi sotto, le ricette con la farina di mais, che a noi la polenta non ci piace, ma nei dolci la adoriamo … e quindi via.. so partita per la tangente e ho perso due ore. Comunque alla fine ho fatto il bananao e mi è venuto non male, sotto.. la teglia a protetto almeno un po’.
Passiamo a noi però…cuore mio, mia meraviglia, tu lo capisci che se mi metti davanti la foto quella con la neve io casco svenuta vero? mala vedi??? che roba è?????? che sembra un disegno a matita????? e quella coi piedozzi tuoi??? e quella col libro in verticale e il muro di lato???? e la torta?????
Sai qual’è il mestiere dell’inverno???? è ESPANDERE calore, è DILATARE il tempo e ACCORCIARE le distanze,è fare in modo che qualcuno(me medesima mederrima) ti arrivi in casa (la tua ovviamente) e trovi luce e sorrida, e trovi bellezza… il mestiere dell’inverno è AMPLIFICARE le sensazioni e STRINGERE ancora d più i legami…
Il mestiere dell’inverno è… AVERTI ANCORA DI PIU’ QUI VICIN(A)O…
Ti voglio bene…
Io la marmella ce l’ho fatta da me.. hihihi….
Oggi te tocca lo sproloquio lungherrimo,ma MANCAVI DA TROPPO ….
Manù.
ps: devo recuperare la tortina di Jul’s che quella della Gabi col mirtillo l’ho fatta .. <3
buon lunedì a te meraviglia..
Rossella
Buongiorno bellezza mia e lo sapevo che dovevo aspettare ad oggi per leggere questo commento super <3
Sì perché ieri (m'hai fatto morire con i tuoi accenti acuti) la giornata è iniziata prestissimo e finita tardissimo, e non c'è stato un attimo di tregua per noi mortali, e oggi pure sveglia alle 5,30 e già quasi sono a Bologna, e passerò pure dalle parti tue, rientrando, ma mi sa che tiro dritta fino a casa che ho bisogno di rimettermi un attimo dalla due-tre gg di fatiche e di lavoro.
Cmq ecco!
Lo sapevo che dovevo leggerti di mattina, esattamente come avessi avuto tempo ieri, e sì, a noi i passi a due col saraceno ci piacciono, le la polenta non ce piace, ma nei dolci sì.
Buon martedì a te meraviglia, che sempre sempre sempre mi fai stare bene e mi fai sorridere <3
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