Ohhhh, il primo febbraio! In genere è un mse che non sopporto, così corto e sempre troppo lungo, grigio, insulso, freddo… Quest’anno invece non vedevo l’ora che arrivasse, giuro, solo per dirvi di questa carbonara all’aringa affumicata pazzesca che ho fatto qualche tempo fa ma che fino all’uscita di Fiorfiore Magazine Coop di febbraio dovevo serbare ;)
In più oggi c’è il sole, inizia l’anno della Tigre secondo il calendario cinese e sono tutto sommato di buon umore.
Dunque procediamo con ordine: dovete sapere che io ognivolte che mi trovo a mangiare in un buon ristorante al lago (qualsiasi esso sia, il lago), se la trovo, prendo la “carbonara di lago”, in sostanza una carbonara (piatto che io adoro) con l’anguilla affumicata.
Confesso che i pesci di lago mi hanno sempre affascinata, in realtà è il lago stesso che mi affascina, dunque questo piatto non manca mai, se c’è occasione, sul mio tavolo al cospetto di un magnifico specchio d’acqua.
Non vi sto a dire che ho questa fissa da un po’, ma che riproporre il piatto a casa non è proprio facilissimo data la scarsa reperibilità (almeno dalle mie parti marchigiane) di anguilla affumicata.
Qualche giorno fa però, per solite lavorative peripezie culinarie, mi sono trovata ad aprire una confezione di aringhe affumicate e pensare all’istante, annusando e chiudendo gli occhi: “guanciale…”
L’illuminazione è stata estemporanea, e da lì a poco ho approntato questa ricetta, che a me pare proprio geniale, ovvero una carbonara con aringa affumicata!
Dovete provarla perchè è pazzesca. Provatelaaaa!
Poi VI PREEEGOOO tornate qui a dirmi cosa ve ne pare, io davvero la adoro, anche perché è stata realizzata con il METODO SEGRETO DI CASA MIA, mai svelato finora, eheh: non a caso, ho appena notato, sul blog ci sono solo carbonare “alternative”, tipo vegetariana con le zucchine, oppure con fave e finocchietto selvatico (mammamia questa pure era pazzesca) ed una senza uova alla curcuma ;-)
Vi lascio intanto la ricetta della carbonara, quella della teglia e una carrellata di foto, e chissà se tra qualche giorno non ne condivido qui anche una seconda!
Carbonara con aringa affumicata
ingredienti (per 4)
320 g di linguine o altra pasta lunga
160 gr di aringa affumicata dissalata
250 ml di latte fresco
4 tuorli d’uovo
120 g di pecorino grattugiato
Olio extravergine d’oliva, sale, pepe
Per dissalare le aringhe sciacquatele molto bene sotto l’acqua corrente, e tenetele a bagno in 250 ml (o quanto basta per coprirle a filo) di latte fresco per 12 ore (meglio ancora 24).
Scolatele e sciacquatele di nuovo bene prima dell’uso.
Tagliate l’aringa in piccoli pezzi e fatela rosolare 5-8 minuti o fino a doratura in una capace padella o in wok. Togliete le aringhe e tenere da parte.
Aggiungere nella stessa padella una buona presa di pepe, e in un’altra pentola fate bollire l’acqua leggermente salata e cuocetevi la pasta per metà del tempo di cottura indicato sulla confezione meno un minuto.
Ponete di nuovo a fuoco vivo la padella contenente olio e pepe e aggiungete subito dopo un mestolo dell’acqua di cottura della pasta. Mescolate con un cucchiaio di legno ottenendo una cremina, unitevi metà delle aringhe e lasciate insaporire qualche minuto.
Scolate la pasta senza buttare l’acqua e trasferitela nella padella, aggiungendo se occorre ancora un po’ di acqua di cottura. Proseguite risottando la pasta nella padella o wok per il restante tempo (metà di quanto indicato sulla confezione).
Nel frattempo preparate in una ciotola una crema quasi solida composta dai tuorli, il pecorino e un una buona presa di pepe, mescolando con con una forchetta (il risultato dovrò essere un impasto compatto e omogeneo) e stemperate in ultimo con un piccolo mestolo di acqua di cottura.
La pasta avrà prodotto una salsa a base del suo amido, spegnete il fuoco e aggiungere l’impasto di uovo e pecorino, aiutandovi con una pinza mescolate vivacemente fino allo scioglimento dell’impasto che insieme all’amido prodotta dalla pasta risottata avrà formato una crema,
Distribuire nei piatti, finire con il resto dell’aringa e il pepe.
Nota: potete rosolare le aringhe anche al forno dopo averle spennellate con poco olio d’oliva e pepe (no sale) per 20 minuti a 160 °C
Intanto, come sempre potete trovare la rivista in tutti i supermercati Coop e anche online qui (febbraio-web lo trovate più verso fine mese-inizio marzo)
Gli ingredienti di febbraio sono:
- Aringhe affumicate
- Barbabietole rosse
- Panna acida
- Burro
- Clementine
E il menù prevede ;-P:
- Carbonara con aringa affumicata
- Teglia al forno di aringhe affumicate, patate e cipolla rossa
- Torta salata burro parmigiano salvia e rosmarino
- Insalata di barbabietole e clementine
- Panini alla barbabietola
- Torta di mandorle e clementine agli agrumi
Teglia al forno di aringhe affumicate, patate e cipolla rossa
Ingredienti per 4 persone (come contorno, 2 come secondo piatto)
500 g di aringhe affumicate
400 ml di latte
1 kg di patate
2 cipolle rossa
olio extravergine di oliva, pepe
Pulite le aringhe, sciacquatele molto bene sotto acqua corrente, tagliatele a pezzetti e mettetele a bagno nel latte per 12 ore (meglio ancor 24).
Sbucciate e tagliate le patate in spicchi, sbucciate e tagliate le cipolle a fettine sottili e trasferitele insieme alle aringhe sgocciolate e ben sciacquate in una teglia rivestita di carta forno.
Condite con 3-4 cucchiai di olio di oliva pepe, mescolate con le mani e fate cuocere in forno caldo a 180 °C per 40 minuti o fino. Doratura delle patate. Servitele calde.
Nota: Le aringhe sono molto saporite, quindi è sconsigliabile salare questo piatto, tuttavia, se si amano i sapori sapidi, si può aggiungere pochissimo sale alle patate prima di unirle alle cipolle e alle aringhe.
Per ora passo e chiudo, augurandovi buon martedì, buon mese di febbraio e soprattutto buon anno della Tigre, che porta con sé un carico di coraggio, forza, autostima e tenacia! ;-P
Emanuela Lupi
Ehiiiiiii!!!
Ma wooooooooooow!!!! che spettacoloooo!
Ma sai che io ieri ser ho fatto la tuuuuuuuuua galette ??? il ripieno è stato più classico, ovvero ricotta ed cicora, perché avevo quella lì e dovevo usarla, ma l’impasto è proprio quello della galette, bello rustico e tosto…
Sai che l’anquilla mi fa ricordare mio zio Fabio, il fratello di mia mamma? perché quando andava a pesca la riportava sempre e mia nonna che la cucinava sempre… L’ultima volta che l’ho mangiata è stata per Natale, perché mio fratello l’ha preparata per la sera della Vigilia.. Lui si ingegna e diletta sempre, così in pescheria ha trovato un pezzetto di anguilla, ha cerato una ricetta e l’ha rifatta… devo dirti però che affumicata non l’ho mai mangiata..e non ricordo nemmeno di aver mai assaggiato nemmeno l’aringa (tocca che rimedio), forse perché l’affumicato è sempre andato poco in casa, anche il salmone non si mangia tanto… Però vediamo quello che riesco a rimediare e a provare a fare (perché nei miei piccoli negozietti non la trovo così facilmente…
Intanto a te grazie per esser tornata così presto, che bello! <3 ..
Febbraio da me ha un sacco di compleanni… sorella (4), fratello (15) e madre (28)… avrò un po' da fare ahahaha.. ma le tue tortine non sbagliano un colpo!
Ti aggiorno sulle ultime.
Un bacione!
Manù.
Ps.. : sole anche qui!
rossella
Ehi manù ero rimasta indietro di un pezzetto!
Allora sai che l’anguilla fa parte dei racconti (sguscianti) di Natale della mia zia Adelaide la sorella di mio nonno quindi insomma tradizione di tanti anni fa …
Affumicata mai sentita neanche io a parte quando appunto l’ho scoperta in zona lago (se non sono esperti loro… ;))