Questa sera di sabato bella e chiara, in cui la giornata sembra nettamente allungarsi rispetto alle precedenti, sono un po’ cotta, anzi anche abbastanza tritata, un po’ come questa vellutata di indivia belga! ;-P
Dopo una settimana di energia che sprizzava da tutti i pori, e la precedente di lavoro matto e disperatissimo (cioè tanto, veloce e lontano da casa, il che equivale anche a lontano da qui), oggi comincio ad accusare.
E lo so che la vellutata (d’indivia per giunta!) non è proprio un cibo da sabato sera, ma è sicuramente il cibo di gennaio-febbraio per eccellenza, quando abbiamo bisogno di cose calde e “facili”, ma anche nutrienti. Inoltre siamo agli sgoccioli del mese (di già?) e di cibi di questo tipo, sul salutare, corroborante, riscaldante e nutriente sul numero del mese di Fiorfiore in Cucina Coop ne ho proposti un discreto numero (oddio, le ricette ad personam! Cioè alla mia personam!-P), e non volevo lasciar passare altro tempo senza parlarvene.
Così, se siete alla ricercaa di cenette salubri e come me (quando sono in buone) programmate una bozza di spesa e di menù settimanale durante il weekend, alcune di queste forse vi verranno comode.
Io ho scelto, tra le 6 da me proposte e che trovate in foto qua sotto, ma soprattutto in foto più testi nel magazine che trovate sia nei supermercati e ipermercati coop, sia qui nella versione web!, quelle che più mi si addicono in questo periodo, ovvero la suddetta Vellutata di indivia belga, e una fantastica Galette integrale con finocchi e salame (di casa, sono marchigiana non dimentichiamo ;))
Vellutata di indivia belga con crostini di robiola e aneto
Ingredienti per 4 porzioni
500 g di indivia belga
200 g di patate
60 g di burro
1 cucchiaino di amido di mais
1/2 limone il succo
1 litro scarso di brodo vegetale
200 ml panna (o 100 ml di panna e 100 ml di latte)
olio extravergine d’oliva, sale, pepe, noce moscata bacche di pepe rosa
2-3 fette di pane rustico
80 g circa di robiola
2-3 rametti di aneto
Sbucciate e tagliate le patate a dadini. Mondate e lavate l’indivia belga e tagliate grossolanamente le foglie in pezzi di circa 1 cm di spessore.
In una pentola capiente fate sciogliere 40 g di burro e trasferitevi le patate. Fate insaporire per qualche minuto, aggiungete l’indivia e un pizzico di noce moscata e fate rosolare. Bagnate con il succo di limone e mescolate, coprite con il brodo vegetale caldo a filo, mettete il coperchio e fate cuocere a fuoco dolce per 20 minuti circa, aggiungendo se occorre brodo caldo.
Riscaldate la panna e aggiungetela alla vellutata lasciandone da parte un piccolo mestolo. Diluite l’amido di mais nella panna rimasta e mescolatelo con una piccola frusta per evitare grumi. Appena la zuppa avrà ripreso l’ebollizione, spegnete il fuoco e frullate con il frullatore a immersione; unite l’amido di mais diluito nella panna, regolate di sale.
Tostate le fettine di pane e tagliatele trasversalmente, spalmatevi sopra la robiola e condite con pepe rosa e aneto.
Trasferite la vellutata di indivia nei singoli piatti, aggiungete i crostini, pepate e servite con un filo di olio extravergine d’oliva crudo.
Galette integrale con finocchi e salame
Ingredienti per 4 porzioni (8 fette)
Per la pasta
250 g di farina integrale
125 g di acqua freddissima
30 g di olio extravergine d’oliva
Una presa di sale
Per il ripieno
2 cuori di finocchio
100 g di ricotta di pecora
8-10 fettine di salame di Fabriano (o altro salame a scelta)
1-2 cucchiai di Parmigiano Reggiano
Olio extravergine d’oliva, sale, pepe
Unite in una ciotola alla farina il il burro e il sale e mescolate. Unite l’acqua freddissima a filo e mescolate fino ad ottenere un impasto omogeneo e che sta insieme.
Formatevi una palla e lasciatelo riposare coperto con la pellicola alimentare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti e fino ad un paio d’ore.
Tagliate i finocchi sottilissimi con una mandolina o con un coltello molto affilato prestando attenzione. Raccoglieteli in una ciotola e conditeli con olio, sale e pepe. Mescolate bene e lasciate insaporire almeno 15 minuti.
Stendete la pasta con il matterello ad uno spessore di circa 3 mm in una teglia foderata con carta da forno e spalmatevi la ricotta di pecora avendo cura di lasciare liberi circa 5 cm di bordo. Aggiungete i finocchi molto ben scolati e le fettina di salame. Sopolverate con il parmigiano, ripiegate bene i bordi all’interno e cuocete per 30-40 minuti in forno già caldo a 180 °C fino a doratura di bordi e ripieno.
Gli ingredienti del carrello della spesa di questo mese erano finocchi, agrumi, indivia belga, cavolini di Bruxelles e triglie, e le altre 4 ricette a loro dedicate:
- Insalata di cavolini di Bruxelles, pere caramellate, formaggio di fossa, nocciole e miele
- Triglie alla livornese
- Indivia brasata agli agrumi
- Plumcake yogurt, agrumi e semi di papavero
E se come me amate queste preparazioni “cozy”, vi lascio il link diretto che vi permette di consultarne un po’ qui all’interno del blog (e ce ne sonoooo, hai voglia se ce ne sono! <3)
Buon weekend, buone letture e buone cucine a tutti voi!
Emanuela Lupi
Lo sapevo…. connessione saltata…
commento sparito..
Ci riprovo…
Tu, arrivi sempre al momento giusto, corroborante e scaldante come questa vellutata che io rifarò sicuramente, così come tutte le altre ricette perché mi piacciono tantissimo…Le triglie le ho mangiate giovedì! sono il MIO pesce, non le compra nessuno al mercato tranne me! ahaha… e l’indivia la adoro, per non parlare del cake e della galette…
Grazie per averne condivise due… le altre le vado a sbirciare di là, perché il cartaceo non l’ho trovato sto giro (mentre oggi ho comprato cucina Naturale…)…
Ti voglio bene meraviglia.
RIPOSA(TI).
Manù <3
rossella
Tesoro ciao!
E senti ke triglie tu come le fai?
Mi ispirano un sacco ma non le finisco tantissimo, col pomodoro sono buone da morì 😜💓.
Notte notte e riposati anche tu!
Emanuela Lupi
Buongiorno!
Son qua che spulcio biscotti e tortine.. (credo che oggi farò la tua di albumi e yogurt, perché sto usando i tuorli per i biscotti e mi avanzeranno gli albumelli… )
Allora io mi faccio fare i filetti dalla pescivendola quando le triglie sono belle grandi e cicciotte (ne mangio tipo 6/7 solo io ahaha.. un 120g di peso PULITO).. mi piacciono molto in bianco con i carciofi saltati velocemente (anche a parte) e poi aggiunti sopra a guarnizione con un po’ di mandorle a lamelle; oppure anche alla mugnaia quindi infarinate un pochino e cotte con il limone, o anche con in bianco con salvia e rosmarino (sto riscoprendo la salvia e mi piace tantissimo; tipo ieri sera ho fatto due filetti di merluzzo in padella con salvia e origano!) …. Non sono una chef molto brava mi piacciono le cotture un semplici, però così le triglie son molto buone, anche perché sono comunque belle saporite di loro quindi non faccio tante cotture elaborate…
Si, mi riposo,..(cerco)
Un abbraccione gigante.
Manù.
Rossella
Buongiorno!!!!!
Invece si davvero una chef molto brava <3
Adoro sia la mugnaia che la versione ai carciofi e mandorle!!!
La settimana da quarta parti si preannuncia bella carica... come butta lì? Qui almeno c'è il sole (per ora!)
Baciiii