Buongiorno a tutti!
Arrivo in extremis (anzi, oltre!) per questo fine novembre (primo dicembre ;)), che vorrei continuare a celebrare all’infinito, con il suo profumo di aria fredda e pulita nelle gelide mattine in cui esco a camminare praticamente direttamente dal letto per svegliarmi e diventare lucida, con i suoi colori dal giallo all’arancio al marrone, coi suoi comignoli fumanti e i gattini raggomitolati, col brodo, il porridge, la sottoveste che esce di nuovo dai cassetti per essere indossata e facendomi pensare alle mie nonne e alle mie prozie (io infondo ho un’anima vintage ;)), i maglioni di lana, le coperte, il fuoco, le castagne arrosto a casa con gli amici o tempore improvvisato agli angoli delle strade romane ai tempi dell’università.
Arrivo in extremis con una di quelle ricette che sono perfette per scavallare novembre, incamminarsi verso il Natale, e poi trotterellare via-via per tutto l’inverno fino almeno a febbraio, ma forse anche fino ai primi rigori di marzo; uno di quei rimedi a base di farina, burro, latte, uova, zucchero cannella e pazienza, e che ci rimandano al freddo e ai paesi del Nord, ovvero le follemente amate, in casa mia, Kanelbullar.
Le kanelbullar sono delle deliziose brioscine intrecciate alla cannella che una volta che avrete provato non mollerete più, e che sono particolarmente adatte ad allietare le giornate uggiose, abbinate ad una tazza di té, prima o dopo una giornata molto lunga nella giungla urbana, o una lunga passeggiata nel bosco.
La ricetta la avete grazie alla ferrea memoria visiva della mia amica Simona, per merito della quale qualche giorno fa ho scoperto che di queste meravigliose treccine morbide arrotolate qualche tempo fa avevo postato la foto, qui sul blog e su Instagram, ma mai la ricetta.
Quindi eccomi qui a rimediare con le famose spirali tipiche della pasticceria lievitata dei paesi del nord, e della cucina Hygge
Qualche anno fa avevo letto un libro sull’argomento: Hygge è un sostantivo danese usato per definire uno stato d’animo, un’atmosfera (sia intima che sociale), un modo di prendersi cura di se stessi, dei luoghi dello stare e degli altri legato al senso di comodità, sicurezza, accoglienza e familiarità; e subito dopo (per forza! ;)) mi sono lasciata incuriosire dalla cucina “Hygge”, nella fattispecie da dolci scandinavi da condividere in stile fika & hygge, e, più in generale, dalla cucina nordica. Ho cosi acquistato il libro Dolci Hygge di Scandikitchen, e il libro La nuova Cucina del Nord di Simon Bajada: sono entrambi bellissimi e spero di trovare il tempo di dedicare loro un post un po’ più approfondito, magari nella rubrica I libri bellissimi del weekend. ;)
In entrambi trovate una versione delle kanelbullar, e queste di seguito sono la mia personale interpretazione, che ha convinto la famiglia così tanto (in prima linea mia sorella Irene, modella e manista per queste foto, adescata proprio a suon di brioscine ;-P), da diventare la mia personale versione di queste golose brioches che tanto fanno pensare al passaggio tra l’autunno e l’inverno, a quello tra novembre e dicembre, alle coccole natalizie e al freddo gennaio…
A voi, a seguire, la ricetta
Buon weekend!
Kanelbullar – Spirali alla cannella (50 minuti + 1h e 30’ di lievitazione più 12 minuti circa di cottura)
ingredienti (12 pezzi)
500 g di farina tipo manitoba
10 g di lievito di birra fresco
200 g di latte fresco intero
100 g di burro fuso
1 cucchiaino (molto) scarso di sale
40 g di zucchero di canna
1 pizzico di sale
1 uovo sbattuto
per la farcitura
100 g di burro
100 g di zucchero di canna
1 cucchiaio di cannella in polvere
1 cucchiaio di farina tipo 0
40 g di sciroppo d’agave scuro
1 uovo sbattuto
granella di zucchero per decorare
Sciogliete lo zucchero nel latte tiepido, sbriciolatevi dentro il lievito, mescolate e lasciate riposare per 10-15 minuti, poi usate questo composto per intridere la farina. Cominciate ad impastare aggiungendo man mano il burro fuso e intiepidito, la cannella, poi il sale, e infine l’uovo sbattuto.
Impastate molto bene, formate una palla, sistematela in una ciotola capiente unta, coprite e lasciatela riposare circa un’ora o fino al raddoppio del volume dell’impasto in un luogo tiepido e al riparo dalle correnti (come il forno spento ma con la lucina accesa). (30 minuti + 1 ora)
Preparate la farcitura: in una ciotola, mescolate bene il burro, la cannella, la farina e lo zucchero. (2-3 minuti)
Una volta che l’impasto è lievitato, trasferitelo sulla spianatoia appena spolverata di farina e stendetelo in forma di rettangolo di circa 35 x 45 cm.
Stendete la farcitura in metà del rettangolo, in verticale, lasciando almeno un cm di bordo sui tre lati liberi, e ripiegatelo in modo da ottenere un rettangolo di circa 17 x 45 cm. (8-10’)
Sigillate bene i bordi, schiacciate ancora leggermente con il mattarello, e poi con una rotella tagliapizza, tagliate il rettangolo longitudinalmente in 12 strisce di circa 1,5 cm l’una, poi prendete ciascuna striscia, rotolatela su se stessa come una corda, e infine annodatela come a formare un nido. (10 minuti)
Sistemate le spirali ben distanziate tra loro in due teglie da forno e fatele lievitare ancora 30 minuti circa. (30 minuti)
Nel frattempo fate scaldare il forno a 200 °C, e quando le spirali sono pronte, spennellatele con l’uovo sbattuto, e infornate per 12 minuti o fino a doratura. (12 minuti x 2)
Appena sfornate spennellate le kanelbullar con lo sciroppo d’agave e decorate con la granella di zucchero.
Emanuela
L’avrei fatto anch’io! Farti da modella/manista se avessi ricevuto in cambio queste dolcezze qui…
Buon primo Dicembre meraviglia… Adoro tantissimo queste preparazioni, poi però mi rendo conto che le mie mani (per nulla delicate come quelle di Irene) sono goffe e sicuramente non riescono a prepararle così bene… :(
Però chissà magari faccio la mia versione e le intreccio un po’ così come viene… Ehehehee…
Un bacione meraviglia…
Ps: quanto è bello uscire la mattina ve’?
Manù.
Rossella
Manù bonzuuuuur!
Mitoooo mi hai fatto venire in mente una cosa importante da dire!
Queste brioscine qui, più “incasini” a intrecciarle e meglio vengono!
(e poi tu devi essere più gentile con Manù eh… ❤️❤️❤️: tu non sei goffa, per definizione, dato che sei una danzatrice… ecco vedi, c’ho le prove! 😜💓)