Ciao a tutti! Come è iniziato questo nuovo anno per voi?
Io, lo confesso, sono una da buoni propositi.
Mi mettono di buon umore.
Sono un promemoria di cose belle che voglio fare e boh, si dice che creino frustrazione del non raggiungimento dell’obiettivo, ma sarà che nel mio caso quelli che non riesco a realizzare (perchè un po’ ce ne sono, credo sia normale per tutti) vengono puntualmente soppiantati da nuovi, nuove idee, nuove cose belle da fare desiderare e progettare, oppure vengono cancellati, e anche, altre volte, senza troppi pensieri posticipati all’anno successivo (quelli importanti per me intendo, i “paletti” della mia persona, o almeno quelli che al momento lo sono! ;)), insomma sarà tutto questo che in sostanza fa sì che “i buoni propositi”, gli intenti le parole chiave o qualsiasi altra diavoleria vi aiuti, vi ispiri, vi dia la carica o vi faccia respirare in questo nuovo anno, per me sono i benvenuti.
Il mio nuovo anno vuole inizia bianco, e lentissimo, e soffice.
E, se dobbiamo parlare di un buon proposito, o di un intento, o di una parola da tenere a mente per me, quella sarà
sii gentile
Voglio essere gentile soprattutto a partire da me stessa. Con me stessa.
Non chiedermi troppo, assaporare.
Questa lentezza, e biancore, e morbidezza di gennaio ho dunque deciso di tradurle subito subito in una ricetta: l’hokkaido milk bread.
L’hokkaido milk bread è una brioche morbidissima, e in realtà non è una ricetta nuova su questi schermi, ma come spesso accade qui invece di partire dalla ricetta base e poi fare le varianti si parte dalle varianti e poi, se ci si ricorda, magari pooooiiiii, arriva pure la basica! 😅😂
Mi riferisco all’hokkaido milk bread con farina integrale e cioccolato fondente di un annetto e mezzo fa: una brioche morbidissima che sfrutta la capacità, attraverso la preparazione di un roux a base di farina e acqua o farina e latte, di imprigionare acqua per poi liberarla in cottura. Questo composto si chiama Water roux (o milk roux a seconda che si faccia con l’acqua o la farina) o meglio Tang Zhong, un’antica tecnica cinese di cui vi avevo parlato proprio QUI, ovvero nel post appena citato, in cui avevo usato farina integrale e Cioccolato fondente in pezzi che con l’integrale “ce canta”!
Dunque vi lascio la ricetta, con le dosi e i tempi sia che la vogliate fare con il lievito di birra sia che vogliate procedere con il lievito madre. Fatemi sapere come procedono le robe morbideeee!
Hokkaido Milk bread
Ingredienti per 1 brioche
Per milk roux
165 g di latte fresco intero
85 g di acqua
50 g di farina forte tipo Manitoba
Per l’impasto
300 g di farina forte tipo Manitoba
200 g di farina tipo 0 + 1 o 2 cucchiai
1 cucchiaio di latte in polvere (facoltativo ma consigliato)
10 g di lievito di birra disidratato (o 150 g di pasta madre)
150 g di latte fresco intero
30 g di acqua
1 uovo
80 g di zucchero
80 g di burro
1 presa di sale
1 tuorlo + 2 cucchiai di latte per spennellare
zucchero a velo a piacere per spolverare
Preparate il milk roux mescolando un po’ di latte con la farina, amalgamate, aggiungete il resto del latte e dell’acqua mescolando e trasferite su fuoco dolce mescolando di continuo fino ad ottenere una besciamella fluida ma consistente (temperatura di circa 65 °C).
Coprite con pellicola per alimenti a contatto e lasciate raffreddare.
Mescolate le farine tra loro e con il latte in polvere. Fate un buco al centro e aggiungete l’acqua e il lievito di birra disidratato (se usate il lievito madre unitelo all’acqua, mescolatelo per farlo sciogliere e poi unite il tutto alle farine). Mescolate con un cucchiaino e lasciate agire un paio di minuti.
Iniziate ad impastare aggiungendo il latte fresco, poi mano a mano lo zucchero, il milk roux, e l’uovo.
Impastate nella planetaria con il gancio per circa 10 minuti o fino ad ottenere un impasto omogeneo.
Unite il sale e proseguite l’impasto per altri 5 minuti. Unite a poco a poco il burro a temperatura ambiente, fino a che non sarà completamente assorbito, unendo solo se necessario 1 o 2 cucchiai di farina e fino ad ottenere un impasto molto morbido e, omogeneo ed incordato.
Date due giri di pieghe con le mani leggermente unte su un piano di lavoro anch’esso leggermente unto, date una forma tonda all’impasto e mettetelo a riposare in una ciotola capiente unta e coperta con pellicola. Fate lievitare ad una temperatura di circa 26° fino al raddoppio (circa 1-2 ore per il lievito di birra e fino a 4-8 per il lievito madre: in ogni caso deve raddoppiare).
Trasferite in frigorifero coperto con pellicola per circa 1 ora (circa 2 e fino a 4 nel caso del lievito madre).
Estraete l’impasto dal frigo e suddividetelo in 3 parti uguali. Formate, con l’aiuto di un matterello, 3 rettangoli uguali di circa 40×15 cm. Ripiegate i lati lunghi verso il centro di ciascun rettangolo, sovrapponendoli uno sopra all’altro e ottenendo 3 rettangoli di circa 40×5 cm. Ripassateli con il matterello e arrotolate ciascun rettangolo su se stesso per il lato corto formando delle girelle. Disponete le 3 girelle così ottenute l’uno accanto all’altra (con la chiusura verso il basso e i lati aperti verso l’interno dello stampo) in uno stampo da pane a cassetta (di circa 20-22 cm di lunghezza e 10-12 cm di larghezza ed altezza) precedentemente ben imburrato e infarinato. Lo stampo che uso io per questa brioche e con cui faccio anche il pane in cassetta è esattamente QUESTO.
Coprite con pellicola e lasciate lievitare nuovamente, (per circa 2-3 ore a temperatura ambiente, fino a 4-6 in frigo, tutta la notte nel caso della pasta madre), verificando che l’impasto sia cresciuto in altezza fino a 2 cm dal bordo dello stampo.
Preriscaldate il forno a 170 °C, spennellate la superficie dell’impasto con l’uovo sbattuto e il latte e infornate per circa 1 ora. Dopo 45 minuti coprite con alluminio se la superficie è troppo scura.
Sfornate l’Hokkaido milk bread quando la temperatura al cuore misurata con un termometro a sonda sarà di 90 °C.
Elvira Di Federico
Ma ciaooooo Ross quanto tempo, forse troppo che io e te non ci si sente; comunque buon 20 23 e ti porti ciò che tu desideri. Io al contrario tuo non sono da propositi, nè tanto meno ‘buoni propositi’ mi mettono ansia perciò che vada come vada, mi affido al fado ma a un fado lento e gentile(che non guasta mai!), non uno che va sempre di corsa, 😜. Una certezza ce l’ho😊! farò presto questo meraviglioso bauletto! In casa adoriamo questi morbidosi e profumati pani che solo a guardarli ci mettono una carica e energia unici perchè noi ci spalmiamo quelle buone confetture e marmellate che da autunno riposano in dispensa e che non aspettano altro che essere spalmate su una fetta di pane speciale. Buona vita Ross e mandami un saluto dalla bella Paris. 💞
Rossella
Elvira ciaoooooooo, non posso resistere, DEVO risponderti qui anche se ho il tempo contato, sto cercando di pettinarmi per uscire a pranzo, e ho fatto il deplorevole errore di non essere andata dalla parrucchiera prima di partire ed ora giro per Parigi coi capelli da pazza!
Ma se po’?
Comunque che bello sentirti, mi mancavi un gran bel po’! Ma le vacanze sono fatte soprattutto per stare lontane da ‘sti aggeggi malefici eheheh
Ero certa che ti sarebbe piaciuto, mi fai sapere come va? è davvero sofficioso e sappi he quello integrale non è da meno!
Un abbraccio e ti aspetto!
baci
Emanuela Lupi
Io sto cercando di ritrovarla la morbidezza…. la mia…. IN e CON tutta me stessa: morbidezza nell’essere e nel pensare soprattutto, ed in primis, verso ME.
Io mi sono scritta delle cose da fare, giornalmente , anche solo per 10 minuti…. non sono dei veri ”buoni propositi” ma diciamo un ”tempo dedicato a…” e mi sono resa conto che sono cose semplici, ma che in realtà non faccio mai perché senza un ”fine utile” passami il termine ed invece sono proprio quello di cui la testa ed il cuore hanno bisogno…
ed allora:
– riprendere in mano ago, fili e tela aida per ricamare;
-stare al sole (quando c’è);
-camminare senza un motivo preciso (nella natura, ma senza per forza dover raccogliere qualcosa per una ricetta )
-ballare da sola come (mi) viene;
-leggere/studiare, dedicare tempo per approfondire le mie cosine (l’ayurveda, lo yoga, l’aromaterapia e gli oli essenziali, la respirazione….);
-leggere un romanzo;
…..
Vorrei dedicare anche solo 10 minuti al giorno ad una di queste cose per poter riprendere il contatto con me stessa ed ammorbidirmi come un panetto di burro quando viene lasciato a temperatura ambiente….
Ecco… questi i miei piccoli passi verso me…
Questa soffice brioche non so se è proprio alla mia portata, nel frattempo però , e sono capitata qui anche per questo, faccio una tortina che ho finito la materia prima per le colazioni di mamma e impasto il mio pane buono super rinforzato (leggi soda bread) e nel weekend se riesco faccio quello con segale e noci.. (anche se dovrò cucinare per mamma che Lunedì ha un evento e deve portare un po’ di robette..).
Buona permanenza: perditi tra i vicoli colorati di Montmartre e sali sul piano più alto della Torre Eiffel per vedere la città dall’alto e gustati un bel piatto di gnocchi alla parigina anche per me…
Grazie per portare qui sempre un tocco di delicatezza ed eleganza.
Manù.
Rossella
Manùùùùùù!
Allora, ho aspettato a leggervi, tutte e due, perchè lo sapevo che mi sarebbe piaciuto tanto e qui sul blog io amo prendermi i miei momenti di bellezza.
Che poi è uno dei miei “propositi”, cioè chiamiamolo come vogliamo, ma la listìni di cose belle da fare, o fatte, o che facciamo/non facciamo abitualmente come dici tu perchè sono così semplici che volte non le valorizziamo come sarebbe bello fare… Insomma cose di cui esser grati!
Oggi seconda dose di morbidezza. La treccia al latte di mandorla che forse tu conosci perchè è anche nel librino mandorle!
Io mi metterei a dormire ora eh? 😂
E invece vado a prepararmi un pranzetto!
Ciaoooo Manùùùù!
(grazie per questo commento bellissimo)
Elvira Di Federico
Goditi Parigi e sappi che sei bella lo stesso senza andare dal parrucchiere. Sfodera i sorrisi più belli hai e saranno quelli a renderti più bella che mai. Mi raccomando il basco😊. Io nel frattempo sono alle prese con lieviti e farine nella mia cucina super infarinata; quando farò il tuo pan brioche sarai la prima che lo saprà e gioirà insieme a me. È sempre meraviglioso relazionarmi con te cara la mia Ross. Ciao bella💞
Elvira Di Federico
Ciao Ross, donna che ritrova se stessa tra i tetti strabelli di Parigi(e te credo…), che scatta foto, che incontra amiche, che pensa di pubblicare guide di shopping e posti dove rifocillarsi a Parigi e che, anche in vacanza, trova il tempo di ascoltarmi e di emozionarsi con me dietro questa adorabile seppur imperfetta(intendo la mia) brioche hokkaido milk bread. Sei unica, vera, autentica, sincera e matta come un cavallo pazzo come piace a me😊. Grazie Ross😘. Finite le sviolinate😜, torniamo alla hokkaido; ancora una volta posso parlare con cognizione di causa: l’ho rifatta e affermo che è una brioche soffice come una nuvola, profumatissima e dal sapore buonissimo, con la mollica bianca e gustosissima e tutt’intorno una crosticina croccante che è di un buono che solo chi l’ha provata può capire. Natur, con marmellate e confetture, con crema alla nocciola e perchè no? col salame, come l’ha mangiata a colazione il mio Edoardo(che ti dicevo questa mattina? Conosco troppo bene i miei polli🙊😊😜) è buonissima è strabuonissima!!! La tua ricetta è perfetta ed io l’ho seguita paro paro(😜) a parte la disposizione dei rotoloni che, istintivamente, io ho disposto in teglia diversamente da te. E diversamente dalla tua bellissima hokkaido la mia in forno è esplosa🧨, ma per davvero(le foto non mentono) nel senso che una parte della brioche è stata espulsa dalla massa ed è finita sulla griglia del forno. Non ci stava tutto quel po po di roba perciò l’eccesso è stato espulso😜 ed io e mia figlia cosa abbiamo fatto? L’abbiamo testata che era ancora calda e ci siamo dette: mizzica se è buona!!!🙊🙊. La rifarò! Proverò la versione avanzata😉,
integrale al cioccolato ma questa volta misa che cambierò teglia onde evitare ‘strabocchi’; che ne pensi cara la mia Ross?
Rossella
Ciaaaaaaooooo Evira oddio che bello ho fatto bene a leggere i vostri commenti una volta tornata a casa, cioè praticamente ora dato che nel frattempo ho fatto ancora mezza piroetta, per lavoro, su a Nord…
Alors, basco sì, ma credo, temo, di averlo perso, oppure è solo una perdita in casa dato che ho fatto il cambio di valige al volo essendo subito ripartita per il Veneto… Devo cerca’, tipo fino a 5′ fa pensavo di aver perso il caricabatterie del Mac… 😂
Per tutti i complimenti mi sono tanto emozionata, e sì, sono pazza, mamma me lo dice sempre, ma quando sono così tanto pazza è davvero un buon segno perchè significa che sono io 💕🌸
Ora oltre ad essere pazza come un cavallo sono anche curiosa come una scimmia: mi dici le dimensioni della tua taglia????
Allora aspetto report integrale e cioccolatoso (ma volendo, nel frattempo, anche mandorlo eh? ;))
Baci tantissimi e buon we
r.
Elvira Di Federico
Ciao cavallo pazzo💞 e oggi pure scombussolè🙊🙊🙊, sei al completo, Rossella c’è!!! Evviva😀! Ross perdonami ma sono un tantino ciapata perciò corro al dunque. Lo stampo che ho usato per l’hokkaido milk bread è identico al tuo e cioè quello della Ibili con lo sportellino superiore in alluminio(19,4×10,7×11,4 cm). Quando farò l’hokkaido integrale al cioccolato ti aggiornerò prontamente sulle misure dello stampo che userò. Ora ti saluto e ti ringrazio per l’affetto e lo scambio di affettuosi scritti un po’ qua un pò là. Ciao Ross❤
mplrs.com
Good article!