Buongiornooooo!
Eccomi finalmente, ho impiegato un po’ di tempo a scrivere questo post, perchè volevo tanto fare un video della ricetta in questione! <3
Si tratta infatti di una preparazione super semplice, che possiamo realizzare in 10 minuti di orologio, e che mi è venuta in mente a seguito degli ultimi due-tre mesi in cui in merito di approvvigionamento, tra lieviti e farine, al supermercato o nei negozi alimentari, se ne sono viste di molte ;)
Per quanto riguarda la mancanza di lievito di birra negli scaffali, io all’inizio me ne sono accorta in modo assai relativo, dato che avevo i miei soliti due “lieviti-maison” (cosoddetto licoli, ovvero lievito madre liquido, e lievito madre solido), mentre per quanto riguarda la farina, anche solo per rinfrescarlo, su quella sì che in certi momenti ho fatto fatica…
Dalle news che i arrivavano inoltre da voi, amici e parenti (e dai miei stessi occhi nella mia retata quindicinale al supermercato) capivo che di lievito se ne trovava ben poco.
Più l’Italia scopriva il suo amore per la panificazione, più lieviti e farine prima scomparivano, poi comparivano ma solo fugacemente, poi iniziavano a fare capolino nei banco frigo panetti di lievito di birra grandi come panetti di burro, fomentando, al fine del loro fruttuoso utilizzo, la ricerca disperata da parte di tutti i novelli panificatori della pur scarsa farina in circolazione…
Questo “circuito”, unito agli eventi che intanto si susseguivano, mi hanno portata a fare un paio di riflessioni: la prima è che tutto quel pane diventato “virale” sui canali social saturava la mia connaturata voglia di impasti e lievitazioni, quindi ho continuato a panificare (quasi ;)) in silenzio con il mio lievito e le farina delle scorte o quelle che riuscivo a trovare, ma senza parlarne troppo pubblicamente (però ho sviluppato una ricettuzza di pane integrale che non vedo l’ora di raccontarviiiii ;));
la seconda è che ho iniziato a riflettere sulla potenza della sola unione di acqua e farina
E anche sul fatto che ci si può arrangiare anche con l’agente lievitante che riusciamo a trovare. Ho proposto dunque ad uno dei magazine con cui collaboro, un servizio interamente dedicato a pane pizza e focaccia con lievito i polvere o bicarbonato, e per il blog
ho pensato al mio pane preferito senza lievito: il chapati.
Il Chapati è un pane piatto di origine indiana che preparo al volo quando resto senza pane in casa e ho davvero pochissimo tempo a disposizione (ci vuole meno che cuocere un piatto di pastaaaa!).
É la versione più spartana del Naan, un pane sempre piatto e sempre di origine indiana, che viene impastato con yogurt e che necessita di lievito (è dunque più soffice, ma anche meno immediato…).
Ho deciso di condividerlo con voi perchè rappresenta un po’ per me l’esito culinario di questi mesi in cui, tra le tante cose difficili con cui fare i conti, abbiamo anche imparato, o ri-scoperto, tanta bellezza nella semplicità quotidiana, in qualsiasi ambito, e che spesso l’essenziale è un vero lusso, soprattutto mentale.
Un pane istantaneo che necessita di soli due ingredienti primari. Che sia di aiuto quando abbiamo poco tempo, ma che serva anche a poterci mettere del tempo da parte… Nella mia testa ha lo stesso valore di “esercizio spirituale” di un pane a lunga lievitazione e ad alta idratazione: la riappropriazione del tempo perduto. <3
Il chapati si prepara tradizionalmente con farine semintegrali di buona qualità ed alto valore proteico. Scegliete la vostra preferita e se non ne trovate di semintegrali usate metà farina 0 e metà farina integrale, o mescolatele nelle parti che preferite.
Io per questa volta ho cambiato e in una sorta di intuizione ho pensato di provare il Preparato per pane Rusticotto di Grandi Molini Italiani, con cui collaboro da questo autunno come sapete, e che ringrazio qui pubblicamente per un regalo inaspettato arrivato in pieno lockdown, un enorme pacco di farina Manitoba serie oro da 25 chili, giunto in dono e a sorpresa in un momento in cui io non riuscivo a trovare nulla in commercio… Grazie di cuore amici.
Tornando al chapati, dicevo che ho avuto una specie di intuizione e ho voluto provare il preparato Rusticotto, per due motivi:
- Il primo è che non metto mai sale nell’impasto di questo pane, ma lo condisco solo dopo cotto, ancora caldo, con un filo di olio a crudo e un pizzico di sale. E’ una cosa che adoro fare e che mi permette di usare pochissimo sale solo in superficie oppure usare il pane così preparato anche per colazione, con marmellata o miele o crema spalmabile. La farina “Rusticotto”, che contiene anche farina di segale, di avena e di orzo al suo interno, oltre a soia, semi di girasole, di sesamo e di lino, ha un suo sapore specifico quasi tostato, rustico e molto intenso, quindi, la base di questo pane senza sale, o a cui possiamo aggiungere sale solo dopo cotto, è già naturalmente molto saporita.
- Il secondo è che contiene già un po’ di lievito al sui interno, quindi il risultato finale è meno “spartano” del Chapati originale, e un filino più morbido e più vicino al Naan, pur non necessitando di lievitazione o riposo.
Chapati (pane piatto senza lievito)
ingredienti x 4 chapati (2 persone – moltiplicate almeno per 4 le dosi del pane, perchè finirà in un attimo!)
120 g di preparato per pane Rusticotto Grandi Molini Italiani [o 125 g di farina tipo 0 + 125 g di farina integrale]
70 g di acqua a temperatura ambiente [o 160 g di acqua a temperatura ambiente]
400 g circa di pomodori misti (costoluti, datterino o pachino, perini)
2 burrate da 100 g circa l’una o una burrata grande
sale, olio extravergine d’oliva, foglie di basilico
Impastate la farina con l’acqua a temperatura ambiente, prima in una ciotola, poi sulla spianatoia, aggiungendo mezzo cucchiaio di farina se occorre (nel caso della farina Rusticotto l’impasto resterà leggermente più appiccicoso) fino ad ottenere un composto omogeneo; formate una palla (e fate riposare almeno 10 minuti nel caso usiate la farina integrale mescolata alla farina tipo 0).
Dividete l’impasto in 4 palline grandi più o meno come un uovo, e stendetele, aiutandovi con un matterello e un velo di farina sulla spianatoia, se occorre, ad uno spessore di 2 mm circa.
Nel frattempo lavate, mondate e tagliate i pomodori a spicchi e a metà a seconda della loro grandezza. Conditeli con un filo d’olio, un pizzico di sale e qualche fogliolina di basilico. Condite le burrate con poco olio e basilico.
Cuocete da ambo i lati le sfoglie di pane su una padella antiaderente a fondo molto spesso, oppure (ancora meglio) in una padella in ghisa molto calda e senza aggiunta di grassi. Appena cotte, condire con sale, un filo d’olio, e servite con i pomodori e la burrata.
Buon appetito <3
Manu Lupi
Questa mattina sentivo nell’aria un profumo diverso… e no, non era quello della confettura di fragole che sobbolliva sul fuoco, no… era proprio un profumo diverso, anche se famigliare… era il profumo di nuovo… di Vaniglia, di Ross… perché sentivo che saresti arrivata, lo percepivo anche se quando sono approdata qui sta mattina non c’era ancora questa bellissima anticipazione d’estate che mi sono ritrovata ora, che i vasetti stanno facendo il loro lavoro dentro la pentola e altre fragoline attendono di essere preparate….
Che meravigliosa aria si respira qui! Fresca, allegra, calda,, estiva….
Che tragicommedie le spese al mercato e le ricerche delle farine! (Io devo ancora farlo l’ordinino dai molini tuoi)… Sono stata abbastanza fortunata, ma mi sono anche adattata con quello che ho trovato.. ci andava ( e ci va tutt’ora, perché si deve ancora andare uno solo a famiglia qui da me) madre e ogni volta tornava triste, sconcertata, sconfortata… e mi diceva ”Manu, questa non c’era, questa non c’era…. ti ho preso questa, magari la mescoli….”’ ed io ”Si, mamma va bene… non preoccuparti” … e poi ovviamente il lievito… ah! pure quello… mia sorella ha fatto l’ordine all’azienda dalla quale prendo il lievito madre essiccato, ed ora ho lievito per tipo un anno! mentre madre, è rientrata dalla missione con il panetto di ”burro” (”Manu, c’era solo questo”)… quindi per quello direi che sto a posto .. a proposito.. ma si può congelare il lievito di birra?…
Però.. sai che ancora le farine da me traballano?????
Io comunque ho sempre nella manica l’asso ”soda bread”… anche lui col bicarbonato e, in mancanza di latticello, yogurt e latte mescolati in parti uguali…
Anche dai ”tuoi” molini qualcosa mancava ovviamente poveretti…però il ”rusticotto” (quanto mi piace sto nome!) dovrebbe esserci, credo sia quello coi semi di chia che non è disponibile, per lo meno sul sito.. Comunque si, posso sempre fare una delle miscele delle mie, che tanto ormai….
Mi piace tanto sta ricettina qui di questo paninello facile facile e alla mia portata…. poi vabbè la burrata lassamo sta che la adoro.. e mi sa che la faccio prendere domani a madre nel giro di spesa… ;)
Ti mando un bacio enorme e mi dispiace un sacco che non son riuscita a beccare in tempo il giornale con gli impasti ”da quarantena”, perché quando mamma usciva per la spesa, non andava all’edicola dove andiamo di solito, che è in un altro paese, però pazienza… <3 ci sei sempre tu, e la casetta Vaniglia, che contiene tante ideuzze e con quella di oggi, una in più…
Ciao Meraviglia…
vado a curare le altre fragoline <3
Manù.
ah! te ne lascio un vasetto per il chapati senza sale, ok?
Rossella
Ciaoooooo!
Uhhhh che peccato per l’ordine, perchè fino a fine mese (scorso però) avevi lo sconto col mio codice :(
Anche qui le farine traballano e barcollano, ma dopo che gli amici mugnai mi hanno recapitato la “mezza me” in manitoba, io ho raggiunto la pace dei sensi, e quello che trovo “macino” ;-P, nel senso che impasto XD
Ti penso… dai che da domani sole a palla! Pomodori e burrate. Magari poi metti il camone ;)
ciaooo
r.
Manu Lupi
Ehm… non ti ho detto del video….
.. <3 così…
sempre Manù.