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Vaniglia — Storie di cucina

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La vellutata di tutti i miei autunni: zucca, curcuma e cannellini.

24 Ottobre 2016 Zuppe, minestre e vellutate

Ci sono moltissime vellutate in questo blog.

E ci mi conosce sa che si distribuiscono quasi uniformemente in tutte le stagioni dell’anno e che le amo tutte.

Di queste, solo alcune fanno parte della ristretta cerchia del cibo ser(i)ale di casa Vaniglia.
Ser(i)ale nel senso che purtroppo, o per fortuna, “de riffe o de raffe”, capita spesso di cambiare cibo o pietanza, dalle mie parti.

Capita però anche che alcuni piatti del blog diventino (o lo siano già da prima di essere catapultati in queste pagine) cibi di tutti i giorni, anno dopo anno.

Per farlo, devono soddisfare contemporaneamente (e a insindacabile giudizio della casa, e/o della cuoca ;)) tre semplici requisiti:

– essere buoni
– essere facili
– essere memorizzabili

La vellutata di oggi (che credo in effetti di avervi già propinato nei secoli dei secoli in varie salse è tutte queste cose insieme ed è la vellutata del mio cuor quando arriva l’autunno.
Ogni volta mi sorprendo a dire “mhhh, ma quanto è buona!” (soprattutto il giorno dopo), e quindi niente, oggi ve la ripropino (sconvolgendo la già zoppicante in quanto umorale/autogestita programmazione-post di questo blog!).

Perché è perfetta da fare con quella mezza zucca che, ditemi che succede anche a voi, avanza sempre se la comprate intera (soprattutto di questi tempi).
Perché non necessita di ingredienti stratosferici o “strani” (la curcuma è opzionale, ma fa tanto bene e ci sta dadio.. ;-P).
Perché al ritorno dall’ufficio in queste prime sere in cui invece di avere ancora davanti tempo illuminato dal sole e un tramonto rosso, ci troviamo a scendere dall’autobus al buio e sotto la pioggia, con mille pacchi e soprattutto senza energie e senza idee, e il pensiero di poter risolvere una cena sana e buona e confortevole a partire da un barattolo di fagioli in scatola, devo dire è davvero una salvezza..
Insomma, la madre di tutte le zuppe è questa che arriva di seguito: nasce come spesso capita da un errore, o meglio da una mancanza. Qualche anno fa mi accingevo a metter su una cena solo all’ultimo e troppo tardi accorgendomi di non avere neanche una misera patatina per “tirare” la vellutata di zucca: in ultimo e per ovviare a questa mancanza, ho usato un barattolo di cannellini scolati, e da allora non ho più cambiato.
Il sapore dei cannellini rende la zucca meno dolce e più corposa, lo yogurt ci mette quel senso di freschezza che serve, la pancetta il salato e la croccantezza, e se si utilizza la curcuma, il suo grasso, insieme al pepe, aiuta ad assorbirla meglio.
Inoltre, in questa modalità, la vellutata va bene anche per chi deve osservare un dieta povera di amidi.

Per una cena infrasettimanale a portata unica (al limite uno mentre prepara intanto fa un aperitivino con pane e formaggetto, quello buono, e un bicchiere di vino ;-P) è anche piuttosto bilanciata e completa.

A casa mia, resta la numero uno perché, scendendo dal bus sotto la pioggia, so che all’alimentari sotto casa, prima di rientrare alla fine della lunghissima giornata, devo solo ricordarmi di prendere un litro di latte per la mattina dopo, una pagnotta di pane che non si sa mai, e 3 o 4 fettine di pancetta tesa tagliata fiiina-fina-fina per la cena che verrà.
E poi niente, casa, zucca, pentola borbottante e nanna, finalmente.

Vellutata di zucca, curcuma e cannellini, con yogurt e pancetta croccante
ingredienti (x 4 persone)
1/2 zucca Mantovana (circa un chilo o poco più non pulita)
1 litro circa di brodo vegetale caldo
2 scalogni
olio extraergine d’oliva
1 barattolo di fagioli cannellini scolati (230 circa cannellini già lessati se li preparate da voi)
3-4 fette sottilissime di pancetta tesa affumicata
curcuma in polvere

yogurt bianco intero

pepe
sale 
Mondare e tagliare sottilmente gli scalogni e poi farli imbiondire per circa 5 minuti in una casseruola capiente con un filo d’olio.
Mondare la zucca e tagliarla a cubetti, aggiungerla allo scalogne, salare, far insaporire una decina di minuti coperto, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno, poi coprire a filo con il brodo e lasciar sobbollire per una ventina di minuti (io faccio un po’ coperto un po’ no).
A questo punto, se la zucca è abbastanza morbida, aggiungere i cannellini e un cucchiaino di curcuma (altrimenti proseguire la cottura ancora qualche minuto), poi togliere dal fuoco e passare al frullatore ad immersione, fino ad ottenere una vellutata omogenea, aggiungendo poco brodo caldo se occorre per regolare la consistenza.
Nel frattempo rosolare in un padellino antiaderente e senza l’aggiunta di nulla la pancetta tagliata a pezzetti. Basta qualche secondo, fino a che non diventa croccante.
Servire la zuppa calda con una o due cucchiaiate di yogurt, con il pepe, e infine la pancetta.
E buon inizio settimana a tutti!
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Categories: Zuppe, minestre e vellutate Tags: _primi piatti, detox, egg free, verdure, vitamine..., zuppe e vellutate, cucina naturale, gluten free

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Interazioni con il lettore

12 Commenti

  1. Francesca P.

    24 Ottobre 2016 at 08:56

    Vellutata, zucca, curcuma, coppetta, bianco… potevo forse non arrivare subito subito e lanciare un crostino proprio dove c'è il rettangolino di pancetta più croccante? :-)

    Rispondi
    • rossella

      24 Ottobre 2016 at 09:07

      "Lanciare un crostino"… Solo tu.. <3 :-*

      Rispondi
  2. Anonimo

    24 Ottobre 2016 at 12:29

    ooooooohh arrivo anch'ioooo!
    'rivo tardi oggi, lo so… sta mattina son stata a raccoglier erba di campo e dalle 8 son tornata a mezzogiorno…cavolo se fossi entrata un attimo prima qui a casa tua Ross…sta robetta l'avrei preparata all' istant-food che oggi c'è un umidiccio…un nebbioso tempo autunnale da reumatismi… ecco perché l'altro giorno mi hai lanciato l'ideuzza dei cannellini! ;) bravaaaaaa… e sai che ti dico.. (disse la maestrina ) che il grasso della pancettina fa assorbire meglio il carotene della zucca che ci fa taaaaanto bene a noi palliducce per la pelle!
    l'erba suddetta l'ho raccolta dal nuovo amico ortolano.. mi son fatta pure un giro nell'ape.. ahahahaa che ridere… tutta sta mattina a covino a raccogliere e poi alla fine lui voleva solo un tipo.. che stordito.. però gli ho fatto conoscere la rucola selvatica…che noooon conosceva! c'ha un orto super gigante un lago con le papere, i polli, i pavoni… "devi veda che roba!" (ecco lui direbbe così)…
    Ah! ieri ho fatto la cotognata ma non ha tirato.. cavolo… mi sa che ho sbagliato qualcosina e la userò per fare la tua tortina… :( mi ero impegnata un sacco.. caspiterinella… vabbè…
    manu polpetta!

    Rispondi
    • rossella

      25 Ottobre 2016 at 19:35

      Aahahaha, il giro in ape che meraviglia..!
      Anche io arrivo tardi. Ma vabè. E intanto anche se stanca mi hai fatto fare un sorriso.
      Che strano che la cotognata non abbia tirato!

      Rispondi
  3. ioechiaramella

    24 Ottobre 2016 at 13:14

    Ciao Ros,
    salutino al volo al volo…bella la vellutata. anche a me piacciono un sacco…
    un abbraccio
    Chiaretta tua

    Rispondi
    • rossella

      25 Ottobre 2016 at 19:36

      Chiaretta bella.
      Apprezzo davvero tantissimo, un salutino volante significa proprio "ciao, ci sono", per me. E' importante.
      Grazie <3

      Rispondi
  4. Anonimo

    25 Ottobre 2016 at 10:48

    Questa vellutata sembra proprio La Perfezione non vero l'ora di provarla! Ma mi piacerebbe chiederti da dove viene quella bella pagnotta di pane che vedo in foto…é proprio come piace a me, l'hai fatto tu? Un abbraccio. Anna

    Rispondi
    • rossella

      25 Ottobre 2016 at 19:41

      Ciao Anna, magaaaari lo avessi fatto io…!
      Però senti, grazie a te, sono andata a fare una ricerchino.Il pane si chiama "Grande Impero". Si stratta di un pane buonissimo che lievita 30 ore. A casa mia lo chiamiamo speditamente "Pane romano, e non a tutti i torti, dato che in effetti è un pane che si trova a Roma e dintorni.
      Qui trovi info e anche una mappetta: http://www.grandeimpero.com
      Fammi sapere se ti aiuta!
      E dai, magari presto mi cimento anche io a far pagnotte così.
      (in assenza, un pane che compete e che io reputo abbastanza facile, è questo pane in cocotte qui: http://vanigliacooking.blogspot.it/2012/07/il-pane-senza-impasto.html )
      ciao e grazie!

      Rispondi
    • Anonimo

      26 Ottobre 2016 at 00:04

      Wow grazie mille per l'informazione! E che bel nome per un pane…Se mai ti cimenterai, sono sicura che ti riuscirebbe benissimo :)!

      Rispondi
    • rossella

      26 Ottobre 2016 at 07:14

      Anna ❤️❤️❤️
      Che bel buongiorno… Grazie! :-*

      Rispondi
  5. Ilaria

    10 Novembre 2017 at 12:36

    Ciao, sono vegetariana ma volevo comunque provare questa ricetta… sapresti dirmi con cosa posso sostituire la pancetta?

    Rispondi
    • Rossella

      10 Novembre 2017 at 13:29

      Ciao Ilaria, ma certo, sì!
      Allora essendo la zucca tendenzialmente dolce, anche se in questa ricetta devo dire che i cannellini “riparano” parecchio (ecco perché mi piace tanto! ;-)), secondo me basta qualcosa di altrettanto croccante e “saporoso”: puoi fare dei crostini tagliando del pane leggermente raffermo a cubetti (anche integrale), condendoli (preferibilmente massaggiandoli con le mani) con olio sale, pepe e rosmarino tritato, e passandoli al al forno o anche velocemente in padella,
      Fammi sapere!!! :)

      Rispondi

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