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Vaniglia — Storie di cucina

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tarte au sucre

28 Marzo 2011 Food, Viennoiserie, brioches e grandi lievitati

parliamo di cose serie.
tarte au sucre.
avevo deciso di farla per un pomeriggio di chiacchiere con un’amica.
cerco su internet e poi guardo immagini (a volte è comodo, sì ho come l’impressione che tante ricette superbuone vengano tagliate fuori cercando per immagini, ma a volte mi aiuta a snebbiare). ne scelgo una perchè mi piace ma mi dice pure bene perchè è di una tale (;-P) cavoletto di bruxelles (2006!!! ma come ho fatto a perdermela, o addirittura non ricordarla..). Poi uno sguardo di salute al libro della Edelmann (ne avevo parlato qui…), e pure quella versione mi piace, garniture come la Sigrid ma ingredienti dimezzati e pate levée diversa. Prima crisi (del tipo che lei mette stessa farina, doppio del burro metà del latte – più o meno, vabbè e qui ci siamo, che ne so, immaginando il latte fuso, stai a guardà il capello – zucchero più o meno, 3 tuorli invece che un uovo intero, ok, ancora ok, grossomodo, e però 1/3 del lievito). Vabè umh…. ammetto mi piace la versione con più burro (della Edelmann), però anche quella con meno uovo (di Sigrid), e per il lievito ho pensato di fare una media, e poi di aggiungere uno zero e sostituire con pasta madre, e ho come l’impressione di aver distrutto in un unico colpo due (dicodue) ricette a prova di bomba.
Però non contenta guardo ancora un po’ su internet varie altre cosette, tanto per aumentare le variabili: umhh, uno fa dose minima di burro delle due PIU’ dose minima di latte, un’altra stessa cosa ma sostituisce il latte con l’acqua (??), uova 1 intero (vince la sigrid (e pure io che la volevo chiara)), poi varie altre amenità culinarie più o meno raccontabili tra cui una versione con margarina (ommamma, e scusate ma io non ci posso fare niente, alla margarina reagisco maluccio) e, pensavo di aver visto tutto, 40 grammi di lievito di birra (QUARANTA, PRESENTE? che ci lievito un bue con quaratnta grammi di lievito di birra, figuriamoci come ci stanno dentro una cosa che a rigor di principio si chiama tarte).
Comincio a ripercorrere le foto e trovo in sezione immagini di alveolature un po’ inquietanti, quindi col lievito mi terrei bassa, una media, sì….
Poi provo a farla, sperando con tutta me stessa che il risultato non risulti, attraverso l’attenta lente della mia (che poi non è proprio mia) macchina fotografica, una sorta di focaccia dolce con sopra fettine di provola affunicata sbruciacchiate…..
ecco il risultato (e diciamo che ce se po’ sta’ ;-P), alla fine per non sbagliare sono andata tutta di sigrid, salvo diminuire un po’ il lievito e cmq sostituirlo con pasta madre (ma a voi metto tutte e due le versioni :))
ah, e due parole sulla tarte au sucre (perchè non credo che la nota introduttiva fin qui sia stata nulla di chiarificatorio)…
Si tratta in sostanza di una torta tipica del belgio e del nord della francia, con la forma della crostata, solo che di crostoso (croccante o croustillant che dir si voglia) non ha proprio nulla. Il guscio è una pasta lievitata con lievito di birra (e da qui la mia prima preoccupazione di incappare in una fougasse dolce), che va farcito, udite-udite, con un ripieno fatto di zucchero (cassonade a dirla tutta, ma io ho messo zucchero di canna in cristalli) versato lì, dritto per dritto (e vi sto parlando della bellezza di 250gr), poi coperto di uova e panna sbattute insieme, tutto in forno e via!
Quindi risultato morbido e mooolto zuccheroso, quasi mi viene la tentazione di riprovarla con un 30gr in meno dello zucchero nella farcia, oppure, già che ci siamo, provare anche la ricetta della Edelmann (beh che volete, obbligo professionale), che magari è proprio la variante francese??
Ad ogni modo, ecco a voi la ricetta (con piccole varianti), baci!
___
ingredienti:
250gr farina
100gr latte intiepidito
100gr pasta madre (o 10-12 gr di lievito di birra fresco)
50gr burro fuso
15gr zucchero
1 uovo
1 pizzico di sale
ripieno:
250gr (anche 220) cassonade o zucchero di canna cristallizzato
100gr panna fresca
2 uova
Sciogliere il lievito nel latte appena tiepido (se usate pasta madre questa dovrà essere a temperatura ambiente), poi versare questo composto in una ciotola in cui sono stati precedentemente mescolati gli ingredienti secchi, ovvero farina e zucchero (io ho aspettato un secondo momento ad aggiungere il sale) e mescolare. Aggiungere il burro fuso e l’uovo e impastare su una spianatoia (o con la planetaria) infarinata, o aggiungendo poca farina se serve (aggiungendo appunto il sale a questo punto).
Lasciar lievitare al coperto per tre ore (un’ora e mezzo nel caso di lievito di birra al posto del lievito madre). Riprendere l’impasto, stenderlo con il mattarello a 3-4mm di spessore e foderarne una teglia da crostata rivestita di carta da forno.
Distribuire lo zucchero del ripieno sull’impasto crudo (è il momento più impressionante), sbattere le uova con la panna e versare il composto sullo zucchero (no, mi sa che è questo!).
Aggiungere qualche fiocchetto di burro e infornare a 190° per 20-25 minuti.Occhio signori, è zuccherata e zuccherosa, ma a me (che nonostante sia estremamante indulgente con il burro vedo lo zucchero come fumo negli occhi) è piaciuta. Perche quella è ;-P.
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Categories: Food, Viennoiserie, brioches e grandi lievitati Tags: _torte, amici, colazione, merenda, picnic, tea time, cucina tradizionale, France

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Interazioni con il lettore

14 Commenti

  1. rosa

    28 Marzo 2011 at 08:48

    sei un fenomeno! ti adoro!
    e manco a farlo apposta: anche io cerco le ricette per immagini ;-)

    Rispondi
  2. Babs

    28 Marzo 2011 at 09:19

    avevo giusto un calo di zuccheri :) ciao ross!

    Rispondi
  3. federica

    28 Marzo 2011 at 09:31

    sembra spettacolare!!!! :-P

    Rispondi
  4. Pigrina

    28 Marzo 2011 at 10:20

    Ciao, volevo informarti che c'è un premio per te sul mio blog: http://ilquadernodipigrina.blogspot.com/

    Spero che verrai a trovarmi!

    Rispondi
  5. Una cucina a pois

    28 Marzo 2011 at 10:25

    Mi piace troppo leggere delle tue elucubrazioni mentali!!!

    Rispondi
  6. valina

    28 Marzo 2011 at 11:45

    pensa che la stavo leggendo proprio ieri ( mi ero salvata la ricetta sul pc )…e pensavo a se fosse sostituibile il lievito cn pasta madre….beh..ben fatto!! :D

    Rispondi
  7. rossella

    28 Marzo 2011 at 12:12

    *rosa: eheheh, e poi, guarda caso, io per esempio dalle immagine sono sempre tagliata fuori, o perlomeno così mi sembra… :)

    *babs: con mezza fetta sei già a palla!

    *federica: eh, non è venuta malaccio, ve'?

    *pigrina: cara che sei, e soptattutto grazie mille!!!!! il tuo blog è bellissimo, grazie al tuo premio l'ho conoscioto e adesso verrò a farti visita spessissimo!

    *una cucina a pois: eumh, secondo me ai miei parenti invece spaventa un po'….

    *valina: cara, lo sai vero che non mi sono dimenticata di te? è solo che devo un attimo coordinarmi con le periferiche ;-P

    Rispondi
  8. Simo

    28 Marzo 2011 at 13:01

    Slurp, ma che buonaaaaa…e sarei a dieta, mannaggia!

    Rispondi
  9. Angela

    28 Marzo 2011 at 14:23

    Devo dire una parolaccia… ma mi trattengo… voglio mandare a quel paese la dieta e gustarmi questa super torta ^_^ magari faccio giusto una leccatina con la punta della lingua hiihihihihihih ;)

    Rispondi
  10. lerocherhotel

    30 Marzo 2011 at 10:07

    ha un aspetto delizioso! una vera coccola, decisamente perfetta per un pomeriggio di chiacchiere tra amiche.

    Rispondi
  11. evelyne

    30 Marzo 2011 at 13:42

    sempre goloso questo blog! era tanto che non passavo di qua e me ne sono subito pentita! guarda quante cosine buone che ci sono!! ;-)

    Rispondi
  12. Erica

    31 Marzo 2011 at 21:54

    caspita!
    è una ricetta da segnare, sei stata davvero brava nel descrivere la torta ^_^

    Rispondi
  13. izn

    15 Maggio 2011 at 21:15

    Genio!!! La pasta madre nella tarte au sucre! :-)

    Rispondi
  14. rossella

    17 Maggio 2011 at 20:25

    *izn: ahahhaah! genio o follìa???

    Rispondi

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