• Vai alla navigazione primaria
  • Vai al contenuto
  • Passa alla barra laterale
  • Passa al pié di pagina

Vaniglia — Storie di cucina

  • Home
  • Ricette
  • Food
  • Travel
  • Lifestyle
  • Diario
  • Portfolio
  • About
  • My Cookbooks
  • Contatti

tutti i meriti del cucinare

31 Marzo 2011 Lifestyle

La cucina a impatto (quasi) zero.

Ecco il libro: 

La cucina a impatto (quasi) zero. Scarti, avanzi e gustose ricette

Lo avevo puntato da un po’, in libreria, per il tema, che rincorro e perseguo ormai da anni, da molto prima di aprire il blog, e per quel [quasi] messo tra parentesi, proprio come avrei fatto io, a dover decidere un titolo del genere, perchè, si sa, delle attività umane di impatti zero, duri e puri, ce n’è ben pochi, anche se non per questo valgono di meno tutti gli atteggiamenti mirati alla loro riduzione.
Io ho sempre avuto poi la convinzione che le massaie abbiano un ruolo capitale nella diminuzione dei consumi, degli sprechi, delle emissioni. Primo, perchè queste massaie spesso coincidono con l’essere mamme, zie o nonne, e quindi abbiano per statuto il ruolo di educatrici, nei gesti quotidiani, dei piccoli (dall’atteggiamento nei confronti del cibo al modo di usare l’acqua al modo di usare saponi e simili); secondo, perchè nella cucina è il cuore dell’economia domestica, il centro della gestione delle “derrate” in entrata ed uscita, il luogo in cui acqua e farina possono diventare un pasto, e al tempo stesso in cui, se poco sapientemente utilizzati, molti ingredienti possono finire nella pattumiera.
A questa consapevolezza dei comportamenti in cucina, si è unita nel tempo una certa attenzione (con l’appoggio anche di amiche e parenti) alla ricerca di ricette sostenibili, ma così tanto sostenibili che oltre che essere a filiera corta, biologiche o biodinamiche, a bassi consumi di energia nella cottura, nascono anche dagli scarti delle altre ricette.
Quindi quando mi sono trovata davanti a questo libro mi sono davvero entusiasmata: non solo bando agli sprechi di “grado I”, quelli dell’avanzo, ma anche a quelli “di grado II”, ovvero quelli del vero e proprio scarto alimentare, come le bucce, le foglie esterne degli ortaggi, i ciuffi delle carote, le lische delle sardine o le croste dei formaggi.
Ovviamente una tale cucina presuppone l’utilizzo di cibi di qualità e di ingredienti biologici, e questo non fa che rafforzare le potenzialità “ecologiche” del libro!!!!
C’è da aggiungere poi la questione rifiuti. L’idea di ridurre all’osso gli sprechi, e parallelamente contrubuire alla riduzione della spazzatura a me sembra così immediata e geniale che tutti dovremmo star lì a frullare bucce! ;)
Lisa Casali, autrice, insieme a Tommaso Fara, del libro, ha anche un blog di cucina superinteressante che tratta proprio di questo tema: ecocucina. Andate a sbirciare (se già non lo conoscete), è veramente tutto da leggere.
nota – le ricette che mi hanno fatto innamorare:
Pudding dell’ex spremuta (con polpa e scorze di arance spremute); Cake di zucca (con la buccia della zucca); Cocotte con croste di grana e cipolle; Passatelli di carote (con bucce di carote); … insomma, difficili da elencare, più lo guardo e più ne farei.
a chi mi fa pensare:
Ormai questo è il gioco (per me): scrivere la blogger che associo al libro. Questo libro mi fa pensare a  Wenny, di Wennycara…. Vediamo se ci ho preso!
__
  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Categories: Lifestyle Tags: chiacchiericcio, cucine sostenibili, libri

Previous Post: « tarte au sucre
Next Post: pain d’epices »

Interazioni con il lettore

9 Commenti

  1. lise.charmel

    31 Marzo 2011 at 14:19

    ho avuto la fortuna di conoscere lisa a un corso della cucina italiana ed è davvero una ragazza adorabile. ci siamo scambiate gli indirizzi dei blog e ho scoperto la sua brillante idea di cucinare con gli scarti. se vai lì scopri anche le ricette con la lavastoviglie, che non ho mai provato, ma secondo me sono geniali

    Rispondi
  2. Ann

    31 Marzo 2011 at 17:28

    Sembra interessantissimo come libro :)

    Rispondi
  3. v@le

    31 Marzo 2011 at 18:59

    mi piacerebbe proprio sfogliarlo!

    Rispondi
  4. sonia

    31 Marzo 2011 at 19:00

    Wow mi attira tantissimo grazie mille per aver condiviso queste informazioni!!! vado anche a vedermi il blog che ha consigliato Lise.charmel!

    Rispondi
  5. rossella

    31 Marzo 2011 at 19:25

    *lise: veramente ganiale infatti. io finora avevo usato bucce di mela e foglie di carota, ma un libro intero dedicato è veramente una svolta !!!!
    sapevo della lavastoviglie, e ti confesso mi fa un po' impressione….
    poi mi pare di aver capito che serve il sottovuoto, quindi diciamo che non fa tantissimo per me, un po' perchè io i latti, per ora, li lavo a mano, un po' perchè cerco di evitare la plastica come la peste, in cucina come altrove (diciamo ognuno ha le sue strategie di sostenibilità :))
    però BADA, io non conosco bene questo metodo di cottura che lei propone, quindi non saprei!

    *ann e *vale: ecco, io non vedo l'ra di propinarvi qualche ricettuzza! :)

    *sonia: sì, insomma quello che ho lincato nel post, no? XD

    Rispondi
  6. Valentina

    4 Aprile 2011 at 09:20

    che coincidenza! ho scoperto il suo blog di Lisa pochi giorni fa per averne sentito parlare alla radio e sono daccordo con voi: c'è l'imbarazzo della scelta su tutto quello che si può realizzare ed è troppo bello essere cretivi, originali ed ecosotenibili allo stesso tempo!

    Rispondi
  7. Wennycara

    5 Aprile 2011 at 08:30

    Carissima, perdonami, ma in questi giorni spilluzzico la blogosfera {e non cucino, ma hai visto il blog?!?} in quà ed in là e tante cose mi sfuggono. Sono ancora sui ceci. Scusasse, sono onorata dalla citazione ed il libro m'ispira assai :)
    Buona giornata,

    wenny

    Rispondi
  8. rossella

    9 Aprile 2011 at 11:59

    *wnny: matta, che, ti scusi? certo che ho visto il blog, è sempre più bello =)….

    Rispondi
  9. titty

    19 Aprile 2011 at 15:15

    Bellissimo post! anch'io "sensibile a questo argomento) compro il libro e vado a sbirciare in quel blog. Grazie!!

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Footer

  • Facebook
  • Instagram
  • Pinterest
  • Twitter

© 2023 · Vaniglia — Storie di Cucina · Privacy Policy

loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.