Se siamo arrivati a oggi è buon segno <3
Buon segno perchè abbiamo chiuso (o siamo per chiudere, ditemi di sì), una miriade di consegne, lavori, cose urgenti-pesanti e piccole grandi beghe quotidiane…
Mancano da fare le cose belle, si, lo so, sempre all’ultimo, comunque molto sul pittoresco: i regali, i bigliettini, i pacchi, abbinare piatti e tovaglie, anche se saremo in pochi-issimi a tavola, molto probabilmente, ma il Natale sarà bello lo stesso, sarà prenderci cura di noi, per poi l’anno prossimo godere ancora di più della compresenza e dirci “ricordi?”
Io, questa volta lo faccio, dopodomani chiudo, o meglio dopodomani è l’ultimo giorno e poi fino alla befana farò capolino dal piumone poche volte, vediamo per cosa, ora mi stilo una lista e la condivido con voi, siamai che perdo qualche pezzo da poter integrare con i vostri buoni auspici di vacanze invernali.Dunque, lista delle cose che voglio fare durante le vacanze:
- Colazioni. Lunghe, lunghissime, scavallanti il pranzo, in diverse modalità: divano, letto, tavolone della cucina imbandito. Sì, la parola che voglio usare sulla carta e nei fatti è imbandito. E’ Natale, no? E non mi riferisco solo al 25 ma a tutto il periodo tra fine dicembre e inizio gennaio.
- Libri. Arrivo sempre a questo periodo dell’anno così scarica e scombussolata che ho almeno 3 libri iniziati, che adoro, e che a corrente alternata afferro e dopo poco perdo nei 4 cantoni della casa. Riprenderli, uno alla volta, e leggerli, magari lussuosamente di pomeriggio, non portarmeli a letto sfinita a notte fonda e crollare alla terza riga e finirci a dormire sopra a mo’ di cuscino un po’ più angoluto di quello che dovrebbe.
- Gardening. Lo so che è freddo e che manco ho un giardino, ma ho tante “coccette” sul terrazzo e in casa. Devo svasare le piante grasse dal loro vaso grande “di appoggio” perchè Pantoufle pensa che le piante più grandi di 20 cm di diametro o con una configurazione longitudinale siano ettari ed ettari di terreno scavabile e nel farlo ovviamente falcia tutto quello che vegeta sulla suddetta “coccia”.
- Casa. Abbiamo traslocato il 15 agosto ed è ancora tutto per aria a parte ciò che dovrebbe esservi, ovvero i lampadari, che stanno posati a terra. Sarà ora di buttare un piccolo pensiero anche lì. E finire di montare il mobile a metà da tre mesi (cioè da quando per motivi lavorativi sto cucinando per Natale ;))
- Camminare. Camminare camminare a camminare. In montagna e al freddo. E a lungo.
- Ah e pure mettermi un bel vestito nuovo per Natale. Anche se non andrò da nessuna parte ho anche prenotato la parrucchiera! (cosa che accede massimo due volte l’anno ;)) Ho voglia di prendermi un po’ cura di me, oltre che della casa e delle piante… :)
- Cibo. Per 14 gg non cucinerò per nessuno tranne che per me e casa. Quando dico “per me” comprendo, eventualmente e proprio sprizzassi di voglia di cucinare da tutti i pori, anche per il blog, quindi qui potrei anche (e molto volentieri) affacciarmi in questo spazio). Sceglierò dunque cibi super semplici ed essenziali, e soprattutto proverò finalmente super-bene gli elettrodomestici che ho ricevuto da Nital da pochissimo e che, dato appunto il recente trasloco ancora praticamente non troppo compiuto, al momento cadono proprio a fagiuolo, anche perchè, confesso, ho avuto una gran fortuna, dato che, non ci crederete mai, io non avevo nessuno di questi 4 elettrodomestici e per me sono stati un vero regalo!
La verità è che io sono antiquata e diffidente ;).
Viaggio da sempre sempre con soltanto un forno, una impastatrice da 7 anni a questa parte, e, assolutamente irrinunciabile, per me, il frullatore ad immersione.
Fuori da questo elenco c’era il nulla cosmico, quindi quando sono arrivati in dono, affinchè io li testassi, frullatore, sbattitore elettrico, tostapane e bollitore prodotti rispettivamente dalle aziende Oster e Breville, io prima sono letteralmente impazzita di contentezza, e poi ho passato una settimanella buona a guardarli come un’ebete senza usarli. Il frullatore catturava tantissimo la mia attenzione, in particolare perché era più bello di come me lo aspettavo (di come mi aspettavo qualsiasi frullatore!), e per il meraviglioso pesantissimo (in senso buono) bicchiere in vetro borosilicato.
In ogni caso, guarda che ti riguarda, gira che ti rigira, il ghiaccio con tutte queste nuove diavolerie tecnologiche dovevo romperlo, e allora che ho fatto, per cominciare ad addomesticare qualcosa partendo da dove e come mi veniva più facile?
Ho preso il frullatore e ci ho fatto un banana bread!
Troppo ovvio usare lo sbattitore, no? E il frullatore era davvero affascinante per me, troppo al di fuori della mia solita portata, quindi non potevo che usarlo in tandem con il mio amato forno, e ci ho fatto questo banana bread con zucchero integrale, farina di grano saraceno e ricotta.
Poi, ormai ci avevo preso mano, ho pensato di usare tutto il parterre di elettrodomestici nuovi di pacca per allestire un modellino di colazione da ripetere, magari in varie declinazioni, per tutto il periodo delle vacanze, e mi sono organizzata così:
- Un té nero bello bollente con il bollitore, che al contrario del caffè fa tanto colazione lenta (il caffè non è stato comunque bandito per chi volesse ;))
- Un french toast fatto con il pane tostato nel tostapaneeeee (una versione più “croccante” che io adoro, con sciroppo d’acero e mirtilli)
- Un paio di spremute d’arancia che ci stanno sempre, a prescindere
- Uno yogurt con miele e polline
- La chicca, una cosa che adoro e che fa tanto “colazione del campione” (io ne consumavo a gogo in periodo esami di maturità, è così retrò!!!): l’ovetto sbattuto al caffè, con lo sbattitore <3
Una volta rotto il ghiaccio ho iniziato a fare amicizia davvero con questi piccoli elettrodomestici, ed ora il suono del tostapane quando il pane dorato esce tipo pop-up mente io giro insonnolita per casa è diventato di famiglia.
Per il “french toast molto toast” ho usato una delle mie ricette classiche ma con il pane tostato, con un po’ di cannella nel latte, e finendo con mirtilli, sciroppo d’acero e zucchero a velo, a piacere. Ci stava dadio la banana ma ne avevamo nel banana bread e non volevo tediarvi ;-P
Il bollitore non è stato collocato in cucina ma nel mio studio, in mezzo ad una miriade di piante, e un fantastico angolino-tè/tisane che solleva il mio animo quando la mole lavorativa sembra farsi troppo imponente…
E lo sbattitore… lo sbattitore mi è balzato in pole position perchè ho scoperto una funzione (sembro i bambini piccoli coi giochini nuovi lo so): esiste una funzione, in questo piccolo elettrodomestico, che consente di ammorbidire il burro durante la miscelazione. Si chiama “HeatSoft”, ed è una tecnologia che utilizza una quantità moderata di calore per portare gli ingredienti freddi a temperatura ambiente durante la preparazione, eliminando la necessità di pianificare in anticipo (tipo avete presente quell’odiosa dicitura “burro morbido” nella lista ingredienti quando voi pensate di poter fare un ciambellone in quattro e quattro otto e invece scoprite di avere in frigo un blocchetto di cemento inimpastabile?).(Quello che vedete lì davanti è il mio ovetto sbattuto eh? :))
Insomma all’inizio ho nicchiato, lo sapete no che sono una fanatica del burro, che mi raccomando urbi et orbi di non scaldarlo, di toccarlo poco con le mani, e bla bla… Poi qualche giorno fa ero nel mio quotidiano delirio lavorativo in cucina e dovevo fare in 4 secondi netti, e all’improvviso, una CREMA AL BURRO e avevo il burro diaccio. Nella disperazione di quegli attimi (perchè la crema al burro col burro freddo non si può fare, e scaldarlo con qualsiasi metodo tradizionale non serve anzi peggiora le cose) mi guardo intorno in cerca di un’idea che mi salvi le chiappe (sì, proprio così :)), e i miei occhi si puntano sullo sbattitore… Avete presente quelle “inquadrature tipo zoommate successive”? Musichetta d sottofondo tipo Kill Bill? Due secondi ed ero con lo sbattitore in mano, e mezzo minuto io vi giuro che avevo la mia crema al burro, perfetta. Così perfetta che non serviva nemmeno rimetterla in frigo per farla rassodare. Un vero miracolo della tecnologia per questa vecchia brontolona che non ammette nuove diavolerie in cucina e avrebbe impiegato ore per quella preparazione, allo stato dell’arte in cui si trovava.
Insomma, HeatSoft è così diventato il mio migliore amico, ma ora, dopo sole 8.396 battute, vorrei parlarvi della ricetta di oggi, mai provata prima in questa nuova modalità (anche se è un must di casa come sapete ;)), semplicissima e molto frullabile.
Anche qui ho usato un trucchetto, e vi dico subito che per realizzare un dolce con un frullatore ne serve uno capiente e potente: il modello che ho avuto io, Oster Infinity, ha una potenza da 900 W e il giro lame reversibile per riportare gli ingredienti alla lama da frantumare (è questo il “trucchetto” che ho usato: in sostanza una funzione che permette di cambiare il giro di lame a intermittenza e nel mio caso di “acchiappare” meglio l’impasto), e ha le lame e il loro collegamento al motore interamente in metallo, tecnologia che si chiama “All Metal Drive”, che collega lame e motore con parti in metallo (sto diventando esperta eh?).
Quello che consiglio di fare per questi impasti è di premiscelare gli ingredienti secchi a parte, buttare nel frullatore quelli liquidi o simili (nel mio caso la ricotta, le uova, lo zucchero e l’olio), unire le farine e mescolare vigorosamente e molto brevemente con una spatola, trasferire nello stampo e via in forno. Per gli impasti “a due uova”, come chiamo io impasti non troppo voluminosi (detti anche “a stampo diemetro 20” ;)) potete anche procedere tutto con il frullatore, soprattutto se avete la possibilità della reversibilità del giro di lame!
Che ne dite? Ho intenzioni bellicose per queste vacanze? Non vedo l’ora di riposare un po’, è stato un anno durissimo…
E poi cosa mi consigliate di aggiungere alla mia lista? Oppure, qual’è la vostra personale lista dei desideri (realizzabili ora-ora ma anche “in proiezione”) per queste vacanze?
Attendo curiosa e ispirata i vostri consigli, e intanto vi smollo la ricetta!
baaaciiiii
r.
banana bread con il frullatore (con farina di grano saraceno e ricotta)
ingredienti per uno stampo da plumcake
3 banane mature (peso totale 300 g circa)
160 g di farina di grano saraceno
190 g di farina tipo 0
100 g di zucchero di canna integrale
3 uova
250 g di ricotta fresca ben scolata
80 ml di olio di semi
1 bustina di lievito per dolci (16 g)
Preriscaldate il forno a 180 °C.
Mescolate tra loro le farine tra loro e aggiungete il lievito.
Unite nel bicchiere del frullatore le banane spezzate, le uova, lo zucchero la ricotta e l’olio. Frullate ad intermittenza (e a direzione alternata se ne avete la possibilità) fino ad ottenere una purea.
Unite il mix di farine all’impasto. Mescolate, trasferite in uno stampo da plumcake rivestito di carta da forno (o imburrato e infarinato) e cuocete per 15 minuti a 180 °C, abbassate a 170 °C e proseguite la cottura per altri 25 minuti o fino a che il dolce è ben dorato e inserendovi al centro una lama di coltello , questa non ne esce pulita.
Sfornate, sformate delicatamente e spolverizzate con lo zucchero a velo.
UN PS. MOLTO IMPORTANTE, per chi possa essere interessato
Approfitto per dirvi anche qui (chi mi segue su instagram lo vedrà poi anche nelle stories), per dirvi che per chi fosse interessato a questi elettrodomestici, fino al 31 dicembre c’è il 20% + spedizione gratuita, seguendo questi link:
Emanuela
Ma…. amoreeeeee!!!!
Ti giuro che questa mattina mi aggiravo guardinga nei dintorni del frigo perché sapevo di avere della ricotta da usare, dato che ne ho ricevuta in dono una formella intera… e pensavo di farci il tuo cake salato con ricotta (anzi due ricotte) e pomodori secchi… ma questo Rossi, questo …. perché c’ho anche le banane un po’ vecchiarelle (che mia sorella dal mercato mi riporta sempre quelle un po’ più ”oltre” e quindi devo usarle rapidamente, oltre a mangiarmele così), capitoooooo?????
Bene…
Lasciamo stare la questione elettrodomestici perché io, oltre ad essere antiquata e diffidente sono pure un po’ rimbambita e lenta quindi tutta quella roba a me avrebbe mandato in tilt i miei due neuroni solitari, che avrebbero fatto uno sforzo enorme per capire i vari funzionamenti e sarebbero andati in ansia per impedire di romperli…
Veniamo quindi all’argomento ”vacanze” che già il tuo mi sembra un ottimo programmino…
io (mi) ci metto anche:
YOGA. Tanto, pratica nell’ascolto (e dell’ascolto) del corpo;
CALORE. inteso come bagni caldi, tisane e cioccolate calde, lane che avvolgono collo , piedi e tesa e tutto il corpo…
MENO (o NULLA) TV / SOCIAL e bla bla… solo visite guidate nelle casette calde e accoglienti per trovare le ricettine….
SILENZIO.
CAZZEGGIO. Inteso come passare anche solo qualche ora senza fare nulla e NON SENTIRSI IN COLPA.
RESPIRO. Uscire anche solo sul terrazzo e respirare l’aria fredda, umida, secca, con o senza nebbia, con o senza sole, con o senza pioggia… ma respirare aprendo bene il torace ed il cuore…
STUDIO. foss’anche solo di una ricetta nuova, da provare..
ASCOLTO e CURA di me… <3 (anche mangiando quello che mi va di più..leggi cioccolato fondentemivatantotantotanto)
SCRIVERE.
CAMBIARE PROSPETTIVA E PROVARE QUALCOSA DI NUOVO.
STARE VICINO ANCHE DA LONTANO.
…..
ci sarà tanto altro ancora, magari poi ripasso…
Grazie <3…
consideralo già fatto…. ;)
ovviamente.. colazione number 5 (detta a mo' della canzone ''mambo number five")
Ti voglio bene.
Manù.
ps: ieri ho fatto i tuoi muffins zucca e cioccolato .. io l'ho fatto a mo' di cake…. così per dire… <3.
rossella
Ehiiii
Ma ce belli i tuoi commenti sempre… ❤️❤️❤️
Giuro che prima che scrivessi “mambo Number five” lo avevo pensato! ;)
Poi ti copio i bagni caldi che durante il resto dei giorni pare non si abbia mai tempo… recuperare le cose più lunghe o più “lente”, insomma.
Io invece ho voglia di guardare un sacco di tv, che non la vedo mai porcavacca, mi fa tanto vacanza, poi è dal lockdown che sento che mezzo mondo sta(va) svaccato sul divano devastato dalla tv e provo grande invidia 🤣 (che tanto io, come la giri e come la volti, sempre chiusa in casa ma a cucina’ sto 😅😅😅). Ah, pure quella cosa delle lavatrici e tre giri di pulizia alla casa… credo mi sia rimasto dentro home un lontano miraggio e niente, lo voglio fa’ ;)
saltandoinpadella
Troppo fighi questi elettrodomestici, di design. Bellissimi!!! ho fatto torte con il robot da cucina ma al frullatore non avrei mai pensato. Adoro la tua colazione, quand’è che mi inviti? ora che mi hai fatto conoscere l’uovo al caffè mi hai aperto un mondo :-)
rossella
L’ovetto sbattuto al caffè!!!! Sei pazza? Sono LE BASIIII! ;-P
Bene però, allora sono contenta di averne parlato, perché io lo adoro!
Gli elettrodomestici sono una svolta, oltre che molto belli (li tengo tutti fiori infatti!), robot da cucina questo altro sconosciuto, ah ecco vedi mi sono dimenticata di dire alla Manù qua sopra che sono semplicissimi da usare. Se ci sono riuscita io che sono notoriamente una “impaziente delle istruzioni”… ;)