Ehiiiii!
In un ulteriore raptus settimanale (ormai “stamo a rota” con le dolcezze lievitate da colazione) e in preda all’entusiasmo per l’imminente avvicendarsi del week-end, ho pensato di anticipare ad oggi la ricettina prevista per domani, perché questo pane è buonerrimoooo!
Si tratta di una ricetta che chi conosce i bagel deve provare, perchè la loro bontà, con questa forma, a mio parere, è aumentata all’ennesima potenza, mentre chi non li conosce deve provarlo lo stesso, perchè come se fa’a sta’ senza bagel fatti in casa???
Al contrario dei doughnuts di ieri, i bagels erano già divinizzati ed onorati in casa Vaniglia da un po’ (toh, guarda, questa è la mia prima versione con pasta madre, che risale addirittura a sei anni fa!!! Ed era gennaio anche allora! :)).
Sono quanto di più simile all’idea di colazione lenta del finesettimana (ed è anche per questo che posto oggi, vistomai voleste schiaffarla nel breackfast o brunch del sabato mattina, che a mio parere ci starebbe una favola, almeno avete tempo per organizzarvi ;-P), non troppo dolci (anzi, io qui metto proprio miele di castagno, e pure poco) e con pochissimo burro, ma che poi possono essere personalizzati all’atto della colazione (sia in verisione salata, con salmone e panna acida, oppure, come piace a me, con burro e sciroppo d’acero…)
Se siete alle prime armi vi consiglio di seguire questa ricetta ma disponendo, dopo la bollitura, i bagel direttamente sulla placca del forno rivestita di carta da forno, e infornare. In questo caso, se li volete a ciambella, potete praticarvi un foro (bello ampio che sennò la lievitazione “se lo mangia”, prima dell’ultima lievitazione.
Se invece siete già un po’ navigati, provate la versione a cassetta, che in teoria non è molto più difficile, anzi.
Unica accortezza in fatto di bagels, bisogna essere un po’ rapidi nel passaggio bollitura-spennellamento-semini-forno già caldo, o si avvizziscono un po’, e quindi fare una prima prova coi bagels singoli può farvi allenare nel procedimento (perchè quelli “a trenino” vi scivolano un po’ e vi fanno un po’ impazzire a starsene ben allineati nello stampo: a proposito, io ho usato uno stampo da 24 cm, ma ad averne uno da 22 ancora meglio, perchè secondo me stanno più “dritti” nella fase “incassettamento”.
Questa di oggi è una delle ricette che ho realizzato per gli amici del Molino Pivetti, con i quali come vi avevo accennato sto collaborando, e non vi nascondo che mi sto “impacchiando” a pasticciare e sperimentare con le farine! Trovate la ricetta, insieme ad altre sia mia che di altre colleghe blogger, qui.
Ho detto tutto? Cosa manca? Ah, buon Week-eeeeend!!!!!
ingredienti per uno stampo da 24 cm
200 gr di farina semintegrale
150 gr di farina di forza tipo manitoba
100 gr di pasta madre
25 gr di miele di castagno + 2 cucchiai
50 gr di burro morbido a pezzetti
180-200 gr di acqua tiepida
5 gr di sale fino
1 cucchiaio di semi di papavero
1 cucchiaio di semi di lino
Mescolare le farine in una ciotola capiente. Sciogliere la pasta madre in 180 gr di acqua tiepida insieme al miele, poi usare questo composto per intrider la farina.
Impastare molto bene, aggiungendo prima il sale, e poi, quando l’impasto comincia ad essere omogeneo, il burro. (Aggiungere a questo punto la restante acqua, oppure uno o due cucchiai di farina tipo 0, a seconda che l’impasto risulti troppo secco o appiccicoso al tatto).
Impastare fino ad ottenere una massa liscia ed elastica, poi coprire con un canovaccio e fare lievitare per circa 4 ore o fino al raddoppio (se l’impasto risulta molto morbido, potete fare delle pieghe circolari prima della lievitazione, vi avevo descritto il procedimento qui).
Trascorso questo tempo, dividere l’impasto in 4 parti e formarvi delicatamente 4 palline.
Far riposare ancora circa un’ora e nel frattempo rivestire di carta da forno uno stampo a cassetta lungo massimo 24 cm, e mescolare in una tazzina 2 cucchiai di miele e 4 cucchiai di acqua.
Preriscaldare il forno a 180 °C e portate a bollore una pentola capiente piena di acqua.
Non appena l’acqua inizia a bollire, buttarvi i bagel e farli cuocere per 1 min. per lato, poi scolarli e disporli immediatamente nello stampo preparato, in verticale, uno affianco all’altro.
Spennellare velocemente con acqua e miele, poi spolverizzare con i semini.
Cuocere in forno già caldo per circa 30 min. fino a quando la superficie del pane sarà ben dorata.
Manu
Bellissimo e sicuramente saporito!!
Un abbraccio
rossella
Ciao Manu, sì, delicato, buono e morbido <3
Un abbraccio anche a te!!!
Anonimo
no, vabbè….mo' mo' mo'… te lo dico… cioè mi ci vedi a fare quel passaggio acqua -stampo–pennello-semino .. in una tempistica che non sia bradiposa senza far ribaltare tuttooo???
non ce la poto fareee!
per il resto credo davvero siano buoni…anzi buono… perché è rustico giusto come piace a me.. tutto semioso.. (ovvero ricco di semi) col miele di CASTAGNOOOOOOO!!! TI AMO ALLA FOLLIA ED AMO QUESTE CIAMBELLE ORIZZONTALI…
Cavolo però non so scegliere…aaahhhhperché sei così bravvva! non vale!
Manuuuuuuu polpetta….
ps: ora ho un altro mantra oltre a "piego-stendo-piego-stendo" è "bollo-scolo (senza ustionarmi)-metto -spennello"
vatuuuuuuuuuutto bene..
rossella
Ahahhh, ahahhh, le ciambelle orizzontali (che poi sarebbero verticali ma mi sono resa conto solo mentre mi spaccavo dalle risate)!!!
Ti ho pensata, quando ho scritto quel passaggio… :-*
ioechiaramella
Wow Ros…che carrellata fantastica di lievitati…!!!
Quest'ultimo mi piace assai assai…
Certo che questo 2017 lo stai davvero iniziando alla grande…
Che bello…
Io sono ancora un po' "scossa" (mai termine fu più appropriato) dalla giornata di ieri, ma vederti all'opera fa venire voglia anche a me di fare tante cose, ovviamente in cucina… :-)
A casa tua tutto bene?
Ti abbraccio forte forte..
Chiaretta tua
rossella
Tesoro… sì, bene, un po' scossi anche noi..
Io in effetti ho postato a palla un po' per scaricare la tensione, che poi, che strano, impastare mi fa stare bene…
Ovvero se si tratta di mandare via i pensieri, impasto, quando invece sto bene, impasto lo stesso, e in questi giorni che non ho fatto in tempo a lasciare casa che ha iniziato a tremare, sto postando i miei amati impasti… E non ho dubbi che il tutto faccia parte della stessa terapia…
Ti rinnovo il mio abbraccio. E ti penso tanto…
elenuccia
sto pane è una figata pazzesca. Si può dire?
rossella
Elenuccia si può dire sì, perché guarda, lo pensò troppo anche io!!!! ;-)