• Vai alla navigazione primaria
  • Vai al contenuto
  • Passa alla barra laterale
  • Passa al pié di pagina

Vaniglia — Storie di cucina

  • Home
  • Ricette
  • Food
  • Travel
  • Lifestyle
  • Diario
  • Portfolio
  • About
  • My Cookbooks
  • Contatti

Vellutata di fagioli borlotti con chips di cavolo nero

La mia rivisitazione della zuppa di fagiuoli di Pellegrino Artusi

5 Aprile 2018 Food, Zuppe, minestre e vellutate

Tadaaaan!!!

Eccoci al secondo appuntamento di “la Cucina tradizionale Italiana: da Pellegrino Artusi ai tempi moderni!” (mi sembra di sentire una voce a mo’ di presentatore anni Sessanta ;-P).

Tutta contenta eccomi qui di nuovo, a propinarvi la seconda doppietta di ricette.

Il “programma” lo conoscete già, ed è quello di cui vi ho parlato la volta scorsa e riguarda un progetto in collaborazione con AMÍO Legumi

Funziona così: si parte dalla cucina tradizionale Italiana, e nella fattispecie da tre ricette a base di legumi tratte da La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene: Pellegrino Artusi mette la prima ricetta, ed io la sua reinterpretazione in chiave moderna.
Oggi è la volta dei fagioli borlotti. Mentre scrivo guardo il meteo un po’ in tutta Italia e confesso che se fino a qualche giorno fa mi metteva pensiero di postare minestra al cavolo nero, oggi direi che ci canta! ;)

Vellutata di fagioli borlotti e ciò di cavolo nero | Vaniglia Storie di CucinaLe trovate entrambe sul sito Amio, e qui qualche anticipazione in foto, ed una delle due in testo.

Allora, come di default ;-), vado con la mia revisitazione.

Sono partita dalla Zuppa di fagiuoli di Pellegrino Artusi, che è una vera e propria minestre buonissima, con l’aggiunta di cavolo nero, e come prima cosa ho pensato a quanto il frullatore ad immersione, banalmente, abbia radicalmente cambiato la nsotra vita in cucina.
Quindi la prima revisitazione che mi è venta in mente è stata quella di passare da minestra a vellutata. :)

La seconda è stata la “separazine dei sapori”: mentre in passato spesso l’amalgama dei sapori era una caratteristica peculiare del piatto, ad essa contribuiva il cuocere spesso insieme in una sola pentola, al limite in tempi diversi, tutti gli ingredienti, ora si usa anche cuocerli separatamente (e diversamente), e poi assemblarli nel piatto in ultimo. Quindi, il cavolo nero, invece che in minestra, si è trasformato in chips croccanti cotte al forno.

Ecco a seguire qualche scatto saliente della preparazione, mentre qui trovate la ricetta.

Vellutata di fagioli borlotti con chips di cavolo nero | Vaniglia Storie di Cucina


Zuppa di fagioli Pellegrino Artusi | Vaniglia Storie di CucinaLa ricetta originale invece, è una di quelle da cui trarre conforto non solo in una serata buia e tempestosa, ma anche in una giornata un po’ meno buia, ma magari un po’ storta per altri motivi, perchè, ho scoperto, non c’è niente di più accogliente e rassicurante di una ricetta che arriva da lontano, nel nostro tempo e nelle nostre origini, e che è stata cucinata ormai tante di quelle volte, dalle nostre mamme, dalle nostre nonne, e dalle nostre bisnonne…

zuppa fagioli Pellegrino Artusi | Vaniglia Storie di Cucina

 

ZUPPA DI FAGIUOLI

INGREDIENTI (PER 4-6 PERSONE)

  • 250 g di Fagioli Borlotti Biologici
  • 1/4 di cipolla
  • 1 spicchio d’aglio
  • 1 pizzico di prezzemolo
  • 1 pezzo di sedano bianco
  • olio q.b.
  • pepe q.b.
  • sugo di pomodoro o di conserva q.b. (1 cucchiaio abbondante di concentrato)
  • 1 cavolo nero (6-8 foglie di cavolo nero)
  • alcune fette di pane

PROCEDIMENTO

Ricetta e procedimento tratti da Pellegrino Artusi.

Si dice, e a ragione, che i fagiuoli sono la carne del povero, e infatti quando l’operaio frugandosi in tasca, vede con occhio malinconico che non arriva a comprare un pezzo di carne bastante per fare una buona minestra alla famigliuola, trova nei fagiuoli un alimento sano, nutriente e di poca spesa. C’è di più; i fagiuoli restano molto in corpo, quetano per un pezzo gli stimoli della fame; ma… anche qui c’è un ma, come ce ne sono tanti nelle cose del mondo, e già mi avete capito. Per ripararvi, in parte, scegliete fagiuoli di buccia fine o passateli; quelli dall’occhio hanno meno degli altri questo peccato.

Per rendere poi la zuppa di fagiuoli più grata al gusto e più saporita, dato che debba essere una quantità sufficiente a quattro o cinque persone, fatele un soffritto in questa proporzione: prendete un quarto di cipolla, uno spicchio d’aglio, un pizzico di prezzemolo e un bel pezzo di sedano bianco. Tritate finissimi questi odori colla lunetta e metteteli al fuoco con olio a buona misura; siate generosi a pepe. Quando il soffritto avrà preso colore, unitevi due ramaiuoli della broda dei fagiuoli, aggiungete un poco di sugo di pomodoro o di conserva, fateli alzare il bollore e versatelo nella pentola de’ fagiuoli. Per chi aggradisce nella zuppa un poco d’erbaggio può mettete in questa il cavolo nero, prima lessato e fatto bollire alquanto nel liquido del soffritto suddetto. Ora non resta che bagnare il pane, già preparato avanti con fette arrostite, grosse un dito e poi tagliate a dadi.

 

 

Uno speciale grazie, per tutti i piatti che compaiono in questo servizio (a parte l’unico “antico”, se così si può dire :)), a DishesOnly, che li ha gentilmente messi a disposizione <3

  • Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per inviare l'articolo via mail ad un amico (Si apre in una nuova finestra)
  • Fai clic qui per stampare (Si apre in una nuova finestra)

Correlati

Categories: Food, Zuppe, minestre e vellutate Tags: mamme nonne zie suocere sorelle, cucine sostenibili, collaborazioni, verdure, vitamine..., cucinare con lentezza, Pellegrino Artusi

Previous Post: « Crostata con ceci, crema di marroni, cacao e sapa
Next Post: Torta salata con lenticchie, rosmarino, e carote rosolate »

Interazioni con il lettore

8 Commenti

  1. emanuela

    5 Aprile 2018 at 08:43

    No, scusa ma a parte che la ricetta ce canta e ce sona proprio oggi, ma… FOTO FAGIOLI BATTONO FOTO CECI scusa se te lo dico ma sono meravigliose.. oddio che roba che sono/sei…ti prego….
    quel tagliere con l’aglio è praticamente il tavolo da lavoro culinario di mio fratello.. Ieri tipo abbiamo fatto assieme le tagliatelle con asparagini selvatici (ne ha rambuscato un mini mazzettino da mio babbo in azienda)e via de aglio..fa una verdura stufata track ce schiaffa lo spicchio… non si dovrebbe mai ammalare a detta della scienza ..invece ha zempre catarro…hihihi
    Io,scusami ma ti tradisco con Pelle ( oggi si chiama così) ..cioè proprio ” vota Artusi,vota Artusi, vita Artusi” ovvero vota i fagioli grossi, rustici, belli corposi che SI MASTICANO–… Perdonami..sai però che farei..ecco per non farti dispiacere il cavolo nero lo farei nel forno come te…così, la croccantezza per me roditore fondamentale è salva…
    Oddio come mi piace la luce di ste foto.. i colori così tenui,ma allo stesso tempo decisi (quel verde del cavolo spacca)..no,ma la zuppa tutta intera la mangerei pure ora… Oddioooooooo….
    primo sei BRAVA- secondo sei MERAVIGLIOSA- terzo CHIEDO E RICHIEDO ASILO POLITICO e quarto… SEI BRAVA TROPPO…
    bene io vado a comprar cozze e vongole che lo chef prevede zuppetta de pesce (e io prevedo aeu di aglion..)
    Ti voglio troppo bene..
    Manù

    Rispondi
    • Rossella

      5 Aprile 2018 at 08:52

      Ehiiiiiiiii!!!
      Buongiorno!
      Mammamia, il post mi è partito in bozza ‘sta notte, ahahha, mi sono accorta solo poco fa perchè l’ho visto su fb!!! Dico, ma se po?
      E sì, sai cosa ho amato più di tutto, in tutto questo lavoro? Le foto dei singoli ingredienti e passaggi, quasi ancora più del piatto finito… Ma ‘sti borlotti, che je vojamo di’???? :D
      Leopardati di viola, mi ci sono incantata a fotografarli, e infatti nottetempo scrivendo m’è un po’ presa la mano e ho messo mille foto dei suddetti, ma vabè.
      Senti e se per oggi chiedessi io asilo politico a te (io aaaaamo il pesce)?
      Qui tempo grigio grigio, poi passo pure per la stazione tua, tra l’altro, che devo “scendere a Nord”… <3

      Rispondi
      • emanuela

        5 Aprile 2018 at 10:07

        vieni pure.. mezzo chilo de vongole e mezzo de cozze t’abastano?
        ora esce un pochino di sole…
        infatti io son corsa qui dritta da “faccia di libro”perchè ho visto sta roba qua…no, ma è un viola meraviglioso..ma io il verde..che poi lucidato con l’olio è ancora più bello… ehm ehmehm..comunque mi fratello spadella e spatacca e il tagliere non è proprio così ordinato come il tuo.. poi arriva la maga della spugna (che sarei io) e via… quanto ti abbraccerei.. ma tu non ti rendi conto di quanta vita trasudano quelle foto sanno divita.. sento i profumi(e le puzzette agliose) i rumori degli aghetti del rosmarino… è una poesia e starei a fare su e giù per ore… ma non si può..preparo un pochino di cosette per cena che poi pomeriggio sto fuori (vado a reperire ovetti freschi),quindi mi avvantaggio con le verdure serali e cuocio le meline a mamma.. <3 <3 <3…
        vorrei solo essere nella tua valigia..
        ti voglio bene Vaniglia

        Rispondi
  2. Irene

    20 Novembre 2020 at 18:27

    Scusa Rossella, non ho capito nulla di come si prepara la zuppa di Artusi!🙈🙈🙈 mi potresti dire i passaggi principali? E soprattutto quando devo aggiungere il cavolo nero e per quanto deve cuocere? O lo devo cucinare a parte? Ti ringrazio se riesci a rispondermi!❤❤❤

    Rispondi
    • Rossella

      20 Novembre 2020 at 18:54

      Ciao Irene!
      Dunque in sostanza a parte vanno i fagioli e il cavolo nero, lessati (entrambi fino a che non sono morbidi, separatamente).
      Poi fai un soffritto con le proporzioni che dice lui, ci metti dentro un cucchiaio di concentrato di pomodoro e due mestoli dell’acqua di cottura dei fagioli, mescoli e poi ci butti dentro i fagioli (io faccio così), poi in base a quanto la vuoi brodosa anche altra acqua dei fagioli, e in ultimo il cavolo nero lessato, fai amalgamare bene qualche minuto, aggiusti di sale e pepe e a piacere condisci con parmigiano (questo lo aggiungo io ;-P).
      Erano quasi 3 anni fa e non ricordo benissimo ma a tutt’oggi la rifarei così, leggendo Artusi>>Astrusi ;-P

      Fammi sapereeee!!!

      Rispondi
  3. Rossella

    20 Novembre 2020 at 18:54

    Ciao Irene!
    Dunque in sostanza a parte vanno i fagioli e il cavolo nero, lessati (entrambi fino a che non sono morbidi, separatamente).
    Poi fai un soffritto con le proporzioni che dice lui, ci metti dentro un cucchiaio di concentrato di pomodoro e due mestoli dell’acqua di cottura dei fagioli, mescoli e poi ci butti dentro i fagioli (io faccio così), poi in base a quanto la vuoi brodosa anche altra acqua dei fagioli, e in ultimo il cavolo nero lessato, fai amalgamare bene qualche minuto, aggiusti di sale e pepe e a piacere condisci con parmigiano (questo lo aggiungo io ;-P).
    Erano quasi 3 anni fa e non ricordo benissimo ma a tutt’oggi la rifarei così, leggendo Artusi>>Astrusi ;-P

    Fammi sapereeee!!!

    Rispondi
    • Irene

      20 Novembre 2020 at 21:55

      Astrusi, ahahahah!!🤭🤭🤭😂😂😂 Ok dai, ora ho capito! Allora ti faccio sapere quando la provo settimana prossima, o qui o su Instagram! Grazie ancora e buona serata!

      Rispondi
      • Rossella

        20 Novembre 2020 at 22:04

        Grazie a te per avermi fatto la domanda così ho avuto modo di sciogliere l’eventuale dubbio anche agli altri che leggeranno! :)
        Attendo nuoveeeee!

        Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Footer

  • Facebook
  • Instagram
  • Pinterest
  • Twitter

© 2023 · Vaniglia — Storie di Cucina · Privacy Policy

loading Annulla
L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail!
Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova.
Ci dispiace, il tuo blog non consente di condividere articoli tramite e-mail.