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Vaniglia — Storie di cucina

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Torta di mandorle, miele e polline

21 Giugno 2016 Dessert e dolci al cucchiaio

Buongiorno!
Ecco la torta che avrei voluto postare ieri, ma sabato e domenica mi son fatta prendere così tanto la mano dalla cucina che poi tempo di scrive ce n’è mica stato… :)
Vabè, magari oggi abbiamo anche più fortuna di ieri (a Roma la mattina presto pareva estate e alle 14 veniva giù l’iradiddio), e con qualche raggio di sole in più ce la godiamo anche meglio, ‘sta tortina di oggi.
E’ una leggerissima rivisitazione di una ricetta che ho letto sull’ultimo numero di Saveurs e che mi ha folgorata all’istante, per l’uso di mandorle e miele, ma soprattutto per quello del polline d’api su un dolce.
Siccome io adoro il polline d’api e per lo più lo consumo mescolato a miele e yogurt, vederlo su una torta mi ha davvero entusiasmata.

Inoltre, questa torta è priva sia di glutine che di lattosio, e la cosa mi ha incuriosita.
Ne risulta infatti una consistenza compatta che grazie a questo “bagno di miele” ha quasi qualcosa di orientale”.

Una volta tagliata, mi è venuto in mente di mangiarla come faceva a volte mia cugina quando vivevamo insieme durante l’università con i plumcake o i ciambelloni compatti: li tagliava a pezzi piccoli e li immergeva nello yogurt bianco.
Io ho fatto quasi in automatico, con questo ricordo ritornato vivissimo nella memoria come un gesto appena riscoperto, la stessa cosa: yogurt polline miele e torta a pezzetti piccoli.

Vabe’, dato che son fiacca anzichenò ‘sti giorni, la amo già alla follia, ‘sta tortina, col suo portato di sole, oro, mandorli e api… ;-P

Torta di mandorle, miele e polline (senza lattosio, senza zucchero e senza glutine)*
ingredienti per uno stampo da 20 cm
150 g di miele di acacia (si può ridurre fino a 120)
3-4 cucchiai dello stesso miele per la finitura
80 g di farina di mandorle**
90 g di burro di mandorle***
3 uova
60 g di farina di riso
2-3 cucchiai di polline (per la finitura)
un pizzico di sale

Preriscaldare il forno a 150 °C e oliare e infarinare con la faribna di riso una tortiera di 20 cm di diametro (oppure foderarla di carta da forno).
Con lo sbattitore elettrico a media velocità sbattere le uova (senza montare) e aggiungere il miele a filo continuando a battere.
A questo punto aggiungere la farina di mandorle, il burro di mandorle e la farina di riso e il sale, sostituendo le fruste con la “foglia” se si usa un’impastatrice, o passando al cucchiaio di legno se l’impasto dovesse risultare troppo denso per le fruste elettriche.
Cuocere nel forno già caldo per 30-40 minuti.
Sfornare, sformare e una volta fredda ricoprire di miele e di polline.

Se volete prepararla in anticipo vi consiglio di finirla all’ultimo col miele restante e il polline, perchè è buona anche “imbevuta”, ma se volete avere il miele in superficie meglio metterlo all’ultimo.

* leggermente riadattata da Saveur

** ottenuta tritando finemente 80 g di mandorle già spellate e leggermente tostate
*** in vendita nei negozi bio. Io la faccio da me con la ricetta del mio libro All’ombra dei mandorli in fiore , che è semplicissima: basta tritare in più riprese, e fino ad ottenere una purea, il quantitativo di mandorle interessate e leggermente tostate in forno, senza aggiungere grassi o altro (salvo scorzetta di limone o vaniglia o aromi a piacere a seconda dell’uso :))

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Categories: Dessert e dolci al cucchiaio Tags: _torte, colazione, dolci, lactose free, tea time, gluten free, mandorle

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Interazioni con il lettore

33 Commenti

  1. Anonimo

    21 Giugno 2016 at 06:44

    buon di e buon sole oggi… che anche qui cerca di venir fuori tra un cielo viola e blu…
    ehm.. la mia colazaione di questa mattina? yogurt e polline ci credi rossellina…. e poi tu mi proprini sta ricettuzzola.. che ieri ho sfornato il banana bread, che altrimenti le banane avevano il color del carbone e il pane con impasto diretto (faccio la fashion! ;) ) aaaaaahhhh
    che poi sai cosa è bello.. provarlo con mieli diversi… pensa al girasole…o al tiglio…. o magari in inverno il castagno.. con un bel caffé d'orzo… che dici ross?
    Manu Manu….

    Rispondi
    • rossella

      21 Giugno 2016 at 07:27

      Manu bella!!!
      I miei preferiti sono tiglio (tiglio è l'albero di giugno che è il mio mese, ma anche l'albero che diventa giallo-mela in autunno che è la stagione romantica per eccellenza ai miei occhi.. ;) <3 ) e castagno (castagno tantissimo perché io di fatto amo l'amaro o amarognolo più del dolce… Solo che questo secondo come sapore col polline non so… Anzi a proposito il miele si può ulteriormente diminuire secondo i gusti (la ricetta di Saveurs ne prevedeva un po' di più..), appena posso faccio un aggiornamentino va'!
      Ma quanto siamo in sintoniaaaa???? :-*

      Rispondi
    • Anonimo

      21 Giugno 2016 at 07:35

      non ce se po' crede oh…. ahahahaaa…
      sai ho scovato tra i miei amici "apisti" il miele di "ailanto" che è praticamente una pianta che è arrivata da noi da non so… che sta un po' diciamo soppiantando l'acacia e che purtroppo indica un po' di degrado ambientale, ma … questi ragazzi hanno scopeerto che le apette cono golosissime e che quindi l'albero altissimo ed immenso.. è mielificatore..
      il miele è particolar… dolce, ma non stucchevole.. ti lascia dietro un sentore di pesca… (a detta del tipo… io ancora en ce so arrivata al sentore..però ero così curiosa di provarlo…..)
      la melata ross l'hai mai assaggiata?
      quella si che l'è amara… cavolo!!!!
      perché in realtà per me il miele deve sapere di qualcosa.. ecco perché l'acacia la amo il giusto… sai che ti dico Ross provo a farlo con ailanto… e poi ti dico.. magari ci trovo la pesca … ;)

      Rispondi
    • rossella

      21 Giugno 2016 at 08:48

      Mhh ma a volte serve proprio che il sapore sia abbastanza neutro, in questo caso per non coprire le mandorle e il polline dovrebbe sapere solo di miele…
      Io con l'ailanto ho seri problemi invece. È una pianta altamente infestante e molto competitiva, viene dall'estremo oriente e si è naturalizzata in Europa intorno al '700. Solo ultimamente però è diventata particolarmente molesta, a mio avviso.
      Ne parlavo in un post qui: http://vanigliacooking.blogspot.it/2011/08/fiori-frutti-e-citta.html
      Amo tutti ma proprio tutto gli alberi, tranne questo, che soppianta le specie autoctone e che attecchisce ovunque (discariche aree in cui l'ecosistema è disturbato da interventi dell'uomo – fai caso ai bordi del sedime ferroviario – periferie ), è anche molto difficile da estirpare, perché se anche resta un pezzetto di radice minuscolo ricresce, e come ricresce. Insomma non si può togliere come una normale erbaccia, perché si rischia di fare peggio (nel post ne parlo un po' ..).
      Insomma i mieli tutti ma io l'ailanto proprio no…
      Boh, forse sono io troppo antipatica co'sta pianta, ma se posso dire la mia, al limite tiglio o millefiori.. ;-)

      Rispondi
    • rossella

      21 Giugno 2016 at 09:14

      Ahhh ps. Dimenticavo di dirti il motivo effettivo per cui sto usando molto l'acacia…
      Insieme al castagno, se smielati a freddo, sono quelli a indice glucemico più basso da quello che so… Sto facendo un po' di prove… ;)

      Rispondi
    • Anonimo

      21 Giugno 2016 at 11:49

      cappero Ross hai ragione dimenticavo che era infesntante e dispettosa… ma è perché non lo conoscevo… e ho voluta assaggiar… io non conosco una smielatura a caldo… ehm.. sai? cioè ho smielato in tanti posti ed è troppo bello.. tu lo hai mai fatto… ?
      io lo facevo a mano.. telaino per telaino.. poi centrifuga e secchio… e poi cisterna… e vasetto..
      non so se esiste una smielatura a caldo in realtà..
      si, in effetti è delicatissimo però.. ben siccome ce l'ho sia tiglio che mille e mila fiori provo entrambe.. ;)
      eh? mo'me lo leggo il post sull'ailanto…
      ah.. da questi ragazzi amicicci ho buscato pure aceto di miele.. mo' vedo dove usar…
      questa cosa dell'indice glicemico devo andarla a vedere e verificare… :) anche perché se non vado errata ora si utilizza più il così detto carico glicemico e non l'indice glicemico, perché risulta più completo come valore…
      però devo andare a vedere perché è un ricordo universitario.. eh?!
      manu manu

      Rispondi
    • rossella

      21 Giugno 2016 at 12:01

      Guarda, io ho il dubbio che molto del miele prodotto industrialmente e che troviamo nei supermercati sia estratto a caldo… Spero di no, ma è un argomento che vorrei proprio approfondire (io mai fatto ma MAGARIIIII!!!)
      Ah e poi la melata, mai assaggiata ma mi sa che mi piace assai ;)

      Rispondi
    • Anonimo

      21 Giugno 2016 at 12:17

      è veramente una goduria… sia la melata che la smielatura.. appiccichi un pochino.. ma ti fai anche delle scorpacciate di cera pazzesche… e ti fai pure i muscoletti… eheheee! ;)
      è davvero piacevole… eheheheee…
      :)

      Rispondi
    • rossella

      21 Giugno 2016 at 12:23

      Perfetta allora! Muscoletti qui chez la sottoscritta ne abbiamo bisogno assai! ;-P

      Rispondi
  2. Mimma e Marta

    21 Giugno 2016 at 06:50

    cara Rossella, ma quanto sono belle queste foto?!

    Rispondi
    • rossella

      21 Giugno 2016 at 07:27

      Ma quanto siete CARUCCE voiiii??? :-* :-*

      Rispondi
  3. Manu

    21 Giugno 2016 at 07:38

    Questa torta di mandorle e miele deve essere uno spettacolo!
    Buonissima.
    Alla prossima

    Rispondi
    • rossella

      21 Giugno 2016 at 08:49

      Manu grazie!!!!
      Sì è una vera coccola… <3
      A presto e grazie!!!

      Rispondi
  4. Lara Bianchini

    21 Giugno 2016 at 08:58

    davvero bellissima, sembra lei un raggio di sole!

    Rispondi
  5. Chiara

    21 Giugno 2016 at 10:04

    Ciao Ros,
    sarebbe bello iniziare una bella giornata estiva e soleggiata con una fetta di questa torta! ma qui il tempo è ancora freddo…uffa… meno male che la torta si può fare anche col freddo. :-) Alla prossima

    Rispondi
    • rossella

      27 Giugno 2016 at 08:24

      Ciao Chiara, ero convinta di averti risposto ma vedo solo ora che no.. O sono troppo rintronata io da non vedere il commento?
      Ad ogni modo dicevo più o meno che magari la torta avrebbe portato un po' di sole, e, ehm, per come si sono messe le cose in fatto di meteo negli ultimi giorni direi che ha FUNZIONATO A BOMBA!!! :D

      Rispondi
  6. Francesca

    21 Giugno 2016 at 10:33

    Oh Ross…quanto mi ispira questa torta???? Ti confesso che per il polline non nutro grande simpatia, ma in una torta mi intriga e non poco…Tu ne sai una più del diavolo <3

    Rispondi
    • rossella

      21 Giugno 2016 at 12:07

      Ahahahah, matta!
      Ti ho beccata eh?
      Vado a guardare nella moderazione per te e la Mari Tarte Maison, che per voi due non si sa perchè, la mail di notifica non arriva… Però è bello sai? Perchè così io vi aspetto e vengo a cercarvi… e quando trovo messaggio… è un po' come trovare una busta infondo alla cassetta delle lettere! :-*

      Rispondi
    • Francesca

      21 Giugno 2016 at 12:45

      <3

      Rispondi
  7. rossella

    21 Giugno 2016 at 11:10

    Io proporrei allora il commento di Laura come risposta a quello di Chiara… Raggio di sole prodotto in casa, nell'attesa di quelli veri 8che per fortuna a Roma oggi pare ci siano! ;-P)

    Grazie ragazze, alla prossima a voi!!!

    Rispondi
  8. rossella

    21 Giugno 2016 at 11:11

    Lara*, partita una "U" di troppo!

    Rispondi
  9. Francesca Maria Battilana

    21 Giugno 2016 at 11:17

    Ma che buona ^^

    Rispondi
    • rossella

      21 Giugno 2016 at 12:01

      Francesca ciao!
      Sì è molto particolare. Dolce, compatta, umida e salutare <3 ;-P

      Rispondi
  10. Francesca P.

    21 Giugno 2016 at 12:53

    Giusto giusto due giorni ho fissato un vasetto di polline al negozio biologico vicino casa per circa 10 minuti, facendo mille giri mentali che alla fine si concentravano in un punto: lo prendo o non lo prendo? E se lo prendo, come lo uso? Vedo che prontamente è arrivata la risposta, come se non aspettassi altro! :-)

    (che la Ross è legno e calore, ma anche bianca mandorla ci piace)
    (che il polline dalla stoffa è volato sulla torta, mi pare giusto)

    Rispondi
    • rossella

      22 Giugno 2016 at 06:52

      Francesca bella, che ami il bianco ma anche le mie amate tavole scure, grazie, perché rispondi ad una mia domanda, o meglio alla domanda "cosa ne penserà Francesca che ama il bianco?".
      Sì perché io ci faccio un po' fatica, io che amo e mi coccolo le ombre e le penombre…
      Una prima risposta è ad ogni modo arrivata, e il resto, a voce! ;-)

      Rispondi
  11. Anonimo

    21 Giugno 2016 at 15:07

    Meraviglia!!! Mi piace tantissimo questa ricetta, mi ispirano i colori ed il profumo in casa mentre là si prepara sarà inebriante…….
    La proverò certamente, con il miele bio al 100% che trovo dalle mie parti.
    Come sempre grazie Rossella.
    Un abbraccio
    Maria Elena

    Rispondi
    • rossella

      22 Giugno 2016 at 06:54

      Maria Elena grazie come sempre a te.
      Mia mamma lo chiama "il miele delle api"! ;-P
      È una torta particolare e buonissima, dalla consistenza fuori dal comune.
      Aspetto tanto di sapere cosa ne pensi! :-*

      Rispondi
  12. Paola Sabino

    22 Giugno 2016 at 06:00

    Ecco come usare il polline :D Ha la'ria di essere golosissima :) MI toccherà tornare al biologico, acquistarlo e provarci :) E magari metterne anche nello yogurt che in questi periodi sono fiacchissimissima :)

    Rispondi
    • rossella

      22 Giugno 2016 at 06:55

      Paola, è esattamente quello che ho fatto io!!!!
      Finito di fotografare, ho agguantato e pappato la coppetta, e poi ho pensato di farmene una al giorno. Bianco, oro e polline. Ce n'è bisogno!!! :)

      Rispondi
  13. Frau Fra

    23 Giugno 2016 at 14:07

    Io non sapevo nemmeno che esistesse il polline! Cioè, ovvio che sapevo che esistesse il polline, non sapevo che si trovasse a comprare! =)
    daà un'aria molto floreale a questo dolce!!

    Rispondi
    • rossella

      27 Giugno 2016 at 08:20

      Eccomi qui!!!
      Ciao Frau Fra… Un po' in ritardo ma eccomi!
      Mi hai fatto troppo ridere col tuo commento… Io no, cioè, io sì, lo conoscevo come ricostituente dai tempi della tesi, ehehh chissà come mai… ;)

      Rispondi
  14. delizia divina

    24 Giugno 2016 at 19:32

    Che Buona!!!

    Rispondi
    • rossella

      27 Giugno 2016 at 08:20

      Buona e anche diversa dal solito, decisamente da provare!!!

      Rispondi

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