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Vaniglia — Storie di cucina

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Pomodori, amiche, compleanni di libri e ricette estive: il gazpacho andaluso della mia Barbaretta

27 Giugno 2016 Zuppe, minestre e vellutate

Ho imparato ad amare i pomodori nel tempo.
Ad apprezzarne le varietà, i colori, la consistenza, infine i sapori diversissimi tra loro, dal sodo verde che si può friggere (e che mi riporta alla memoria il mitico grido di battaglia di Towanda in Pomodori verdi fritti alla fermata del treno), al saporito Pomodoro Datterino, al succoso Pomodoro di Pachino, ai morbidi ramati, ai “costoluti”, bellissimi, e ai carnosi “cuore di bue”, ai Camone, fino ai meravigliosi grappoli appesi del Pomodorino del Piennolo del Vesuvio, i San Marzano, i pomodori dell’iconografia nazional popolare della “passata” in barattolo o in bottiglia, fino alle mille mila varietà che ancora devo scoprire o che adesso su due piedi non mi vengono in mente.
Il pomodoro è uno di quegli ortaggi (come molti altri, in effetti) il cui sapore risente (o gode) tantissimo della qualità del prodotto, di terreno e clima, della filiera, della modalità di coltivazione, e della stagione.
I pomodori, gli stessi pomodori che siamo abituati a vedere al mercato, dal fruttivendolo, o al reparto ortofrutta del nostro supermercato di fiducia pressoché tutto l’anno, all’inizio dell’estate è come se esplodessero in sapore, profumo ed aspetto, e come loro anche il mio modo distratto e svogliato di guardarli durante i mesi invernali si trasforma.
La loro umiltà piena di sapore li rende onnipresenti nella mia cucina d’estate, dalla spaghettata alla bruschetta, dal pan tomato alla fresella, dai sughetti estemporanei alle zuppe di pesce, e dalle focacce alla pizza!

C’è una zuppa fredda poi, che io amo da matti l’estate. E’ il gazpacho andaluso.
E’ la mia scelta preferita, quando arriva il caldo e il solleone, dal mio “bibitaro di fiducia” di Roma, insieme alla mia amica Barbara Toselli nelle nostre pause pranzo rubate alle corse e alla fatica dell’ufficio in questi giorni romani supercaldi.
Nonostante sia una zuppa superfacile da realizzare, io non mi ero mai cimentata.
Forse perché mi pareva così perfetta come ero solita consumarla in quel pasto condiviso, tra una chiacchiera, un pensiero, una risata e uno scambio di ciotole o props, che quasi non volevo “rompere l’incanto”…
Poi proprio un recente post di Barbaretta mi è venuto in aiuto, e a quel punto ho pensato che potevo non solo rifarmi alle indicazioni trovate lì, ma anche al libro sulle zuppedella suddetta Barbara!!!

Questo strepitoso ricettario monografico (e non lo dico perché è amica mia, e nemmeno perché io come tutti sanno ho un debole per le zuppe ;-P) è uscito esattamente un anno fa, quando io ero esattamente sott’acqua con un paio di progetti devastanti da portare a termine e quindi assolutamente in difficoltà con la “cucina di casa e di blog”.

Il libro, chissà se gliel’ho detto mai così dritto per dritto alla mia amica Barbara, io lo amo proprio.

Si tratta di una raccolta di 80 ricette di zuppe vellutate e minestre per tutte le stagioni. Semplici e ricercate, come lei, meticolose, come lei, colorate e raffinate, accurate. Come lei.

Ti svoltano la cena, esattamente come lei, che mentre parlavamo davanti alla nostra vellutata del giorno, e alla mia idea di farmelo finalmente da me con la sua ricetta, il gazpacho, dopo l’ultima cucchiaiata era già in piedi che mi accompagnava “al verduraio qui dietro l’angolo” a fare la spesa…
” …Sei etti di pomodori Perini (abbonda abbonda), aceto, peperone rosso, …. Che fai, non ce lo metti il cetriolo? …. La cipolla io la preferisco rossa che è un po’ più delicata, ah! al pane se è quallo rustico taglia la crosta… Sai, io il Tabasco lo metto dappertutto…“
Ecco, le chiacchiere che si mescolano alla spesa di tutti i giorni e che finiscono a casa con te davanti al minipimer e alle uova sode, con il sacchetto della verdura e il suo libro tra le mani, a pensare, finalmente con un po’ di calma e solo un anno dopo, “ah, quanto è bello…”.

Evabeh, in coda al post trovate la sua ricetta che è geniale per quanto è semplice e perfetta nelle proporzioni e nei sapori, e che potete trovare anche qui e nel libro “Che zuppa! Ricette facili e gustose per tutte le stagioni

“.

Un ultima nota ancora sulla struttura del libro, che è suddiviso in cinque sezioni:  Basi, che contengono le preziose e impagabili ricette di Barbara per i brodi (gallina, manzo, pollo arrosto, carni miste, vegetale, fumetto di pesce e brodo asiatico di pollo), Guarnizioni, ovvero tutte le finiture, croccanti o meno, che possono accompagnare una zuppa, come crostini di pane, frutta secca, chips, cialdine sfoglie etc., una sezione sugli Strumenti ed una sulle Verdure, prima di entrare nel vero e proprio cuore del libro, ovvero le 80 Ricette divise per stagioni.

Io trovo che questa raccolta di ricette non sia solo bellissima, ma anche perfettamente congeniata, strutturata e sviluppata.
Si fa guardare, ma anche cucinare.
Ed io ci ho messo un anno, ma ve lo dovevo dire. :)



Gazpacho andaluso
ingredienti per 4 persone
600 g di pomodori perini maturi senza pelle*
10 foglie di basilico
100 g di cetriolo pelato e tagliato a rondelle
100 g di peperone rosso
50 g di cipolla rossa di Tropea
60 g di mollica di pane
80 ml do olio extravergine d’oliva
30 ml di aceto
acqua freddissima qb
1 cucchiaino di tabasco rosso
sale olio e pepe nero per servire
qualche crostino di pane a piacere per servire
uova sode a piacere per servire

Raccogliere tutti gli ingredienti (esclusi acqua sale e pepe) nel frullatore (o in una ciotola stretta a bordi alti, se si usa un frullatore ad immersione), e aggiustare pian piano di acqua fino ad ottenere la consistenza desiderata.
In ultimo aggiungere sale (pochissimo, se le verdure sono saporite a mio parere nemmeno serve!) e finire di frullare.
Riporre in frigo per almeno due ore (meglio ancora tutta la notte) e trascorso questo tempo distribuire in 4 piatti.
Aggiungere poco olio e pepe in ciascun piatto, e poi finire con qualche crostino di pane o uova sode tagliate a pezzetti.

*spellati incidendone la pelle con una punta di coltello e tuffandoli in acqua bollente qualche secondo e poi tagliati in quarti e privati dei semini (io ho fatto metà spellati e metà con la pelle perché il mio frullatore non è potentissimo ma secondo me si può fare benissimo anche tutti con la pelle, per preservare integralmente le proprietà nutritive

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Categories: Zuppe, minestre e vellutate Tags: vita da foodblogger, _primi piatti, vitamine..., i lunedì delle amiche, libri, lactose free

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Interazioni con il lettore

30 Commenti

  1. Marina

    27 Giugno 2016 at 06:09

    Ma se ti dico che sto aspettando che l'orto di babbo regali i suoi frutti per rifarlo?! L'ho scelto subito subito quando è arrivato il libro di Barbara a casa (ed era freddino ancora…)
    Mi hai solo anticipato e concordo su tutto, quel libro è una piccola cucina portatile: se cominci a combinare tutte le variabili che ti mette a disposizione crei sempre qualcosa di diverso! Buongiorno e buon lunedì mia cara Ross :)

    Rispondi
    • rossella

      27 Giugno 2016 at 15:51

      Buongiorno Marina bella, che bello "aprire" con te, anche se blogger ti tiene nascosta come qualcosa di prezioso da serbare (che io però scovo sempre!!! ;-P)

      Rispondi
    • Marina

      27 Giugno 2016 at 20:00

      Blogger ci fa gli scherzi di lunedì mattina, anche lui fatica a carburare! :P

      Rispondi
    • rossella

      30 Giugno 2016 at 09:26

      beh oddio, io questo l'ho visto oggi… che è giovedì… Annamobbene!!! ;-P

      Rispondi
  2. Anonimo

    27 Giugno 2016 at 06:34

    ooooh per la peppa.. buon giornooooo!
    ecco che mi metto qui a cercar la torta al miele e tu mi esci con sto coso trooooopppooo freshhhh! e quindi ti racconto quest…
    sabato al mercato di Pesaro, coldiretti, produttori… io cerco sempre le bancarelle più piiiicccoleee, oltre a quele delle mie amiche fornaie.. e ne ho scovata una in cui si stava una ragazza in dolce attesa con la mamma che servivano.. si vedevano che erano "di casa" e sono stata attirata da … da .. da… dai POMODORI ci stava una cassetta di legno con delle forme strane, colori diversi, dimensioni diverse… oddio che gioia! stavo impazzendooo (come si fa ad impazzire per dei pomidori pure bruttarelli, vabbè!) …ho deto a mamma .. quetsi li prendiamo.. ad un certo punto arriva una signora, forse vacanziera e se ne esce così :"ma questi non son pomodori" ed io "come non son pomodri.. questi sono i POMODORI!" "no, no.. questi non son pomodori, suvvia, come si fa a dire siano pomodori.. questi son scarti!" .. cioè.. mi è salito un fumooo.. mia mamma le ha gentilmente detto di andar al supermercato a comprarli.. ma io le avrei dato due ceffoni.. primo per mancanza di rispetto verso la ragazza che sudava dietro il banco con il pancione pesante, ma soprattutto per mancanza di rispetto verso il SUO LAVORO e soprattutto per L'IGNORANZA! beh.. io li avrei presi tutti… ma mi son trattenuta… ho pigliato anceh zucchine e fiori.. e ieri sera.. mi son fatta ovetto di zia netta e pomodori della mammina!
    vabbè… troppo in simbiosi io e te!
    sto libro mi piaceeeeeee!!!
    ps: pomodoro nero di crimea, bistecca, ciliegino, pizzutello eheheee.. ;)vado a far la torta che èèèèèèèè meglio!
    ah la ragazza del banchetto mi ha regalato il fiore del carciofo profumatissimo! ;)
    Manu manuuuu

    Rispondi
    • rossella

      27 Giugno 2016 at 06:43

      Che carina che sei… Sì è vero, troppo in simbiosi (e pure troppo simili.. Anche io oscillo dall'invaghimento per un pomodoro storto alla paladina della giustizia quando qualcuno mi sembra insensibile!!! ;-P)

      Rispondi
  3. Ma che ti sei mangiato

    27 Giugno 2016 at 06:53

    Vi lovvo, voi due!
    Immagino i vostri pranzi e le risate creative che vi fate.
    Finora il libro "della Barbara" l'ho solo sfogliato e sfruttato per qualche abbinamento. Il gazpacho mi manca anche per via della ricerca del pomodoro adatto e non di un pomodoro :) (si vede che sabato sono stata una brava studentessa "della Barbara"?)

    Rispondi
    • barbaraT @ pane-burro

      27 Giugno 2016 at 07:42

      La Ross D.B. mi è testimone che la Ross Vaniglia è stata abbondantemente menzionata durante il mio intervento al corso di foodphotography di sabato allo IED e proprio esattamente nel modo e nelle circostanze che hai descritto qui sopra! :)

      Rispondi
    • rossella

      27 Giugno 2016 at 08:10

      Ahahhh, buongiorno pupe, e nella fattispecie Ross e Barbara :)
      Me fate mori' :)

      Allora, Ross, io pure ero inibita dalla scelta dei pomodori, ma con la Barbara "a un tiro de schioppo" che ti dice "prendi i Perini che in questo momento dell'anno sono buoni", mi pare che si possano spazzolare via tutti i dubbi ;-) (provala ASSOLUTAMENTE, e sì, brava allieva mi pare di vederti e non sai quanto mi sarebbe piaciuto esserci… :))

      Barbaraaaaaaa qualcosa mi dice che il 9 luglio al mio corso di foodphotograpy con Juls potrebbe accadere un che di simile con te??? :)

      Rispondi
    • Anonimo

      27 Giugno 2016 at 09:12

      io ho sbirciato i biscottini quinoa e curry invece.. hihihi….manu manu manu..

      Rispondi
    • rossella

      27 Giugno 2016 at 15:51

      Aiut, dove. Biscottini quinoa e curry dico… :)

      Rispondi
  4. Chiara

    27 Giugno 2016 at 07:25

    Fantastica questa ricetta, considerato il caldo di questi giorni…io le zuppe fredde non le ho mai provate però questa sembra davvero invitante. Per il resto come stai Ros? tutto bene? un abbraccio

    Rispondi
    • rossella

      27 Giugno 2016 at 08:14

      Chiara bella mia, sei te? Il tono mi dice Chiaramella ma il link muto è. O si tratta di altra chiaretta amica che a naso ora non riesco a riconoscere????
      Ciao baci baci e sì, bene. E tu???

      Rispondi
    • Chiara

      27 Giugno 2016 at 13:53

      Hai indovinato…sono io Chiaramella tua…smack smack

      Rispondi
    • rossella

      27 Giugno 2016 at 15:53

      Ehiiiii!!! Ma che bello, pazzesco no? Sai con chi mi capita, anche? Laura del Gamberorusso. :)
      La leggo e penso "è lei". :-*
      Si sì provala, te lo dice una che mangerebbe zuppe calde anche ad agosto (e anzi lo fa! ;-))

      Rispondi
    • Chiara

      28 Giugno 2016 at 10:55

      Hei Ros quello che dici mi rende felice per due motivi. 1. Sono strafelice di sapere che, anche se ci conosciamo solo via web, in realtà ci conosciamo comunque. Addirittura riconosci la mia "voce"…fantastico. 2: perchè al corso di foodwriting che ho seguito on line con la nostra comune amica Giulia, lei ha calcato molto l'attenzione sul fatto di avere uno stile personale. Insomma…grazie…mi hai fatto sorridere in un giorno abbastanza noioso/faticoso :-) :-) A presto.

      Rispondi
    • rossella

      28 Giugno 2016 at 11:01

      Bene, allora io aggiungo un punto 3, per cui sono felice io, ovvero che mi piace aver ricambiato per tutte le volte che mi hai fatta sorridere tu in giornate altrettanto faticose o noiose! ;) :*

      Rispondi
  5. barbaraT @ pane-burro

    27 Giugno 2016 at 07:41

    che dirti che ancora non ti ho già detto a più riprese? che adoro il tuo gazpacho che pure se in realtà è "il mio" in quella foto lassù è tuo più che mai! sono commossa e anche un po' divertita nel rivedere le scene che hai perfettamente raccontato.. grazie! un bellissimo modo per festeggiare il primo anno di Che Zuppa! che altrimenti io me sarei a dire il vero anche un po' dimenticata :-P

    Rispondi
    • rossella

      27 Giugno 2016 at 08:17

      Mi piace tanto guardare le due foto di questo piatto come rispettivamente scattate… Dicono a mio parere un sacco di cose di noi… Tutto in un piatto eh? ;-)
      (Ti sei un po' dimenticata perché hai fatto è stai facendo "un botto di roba"!!! ;-P)
      Baci bella mia

      Rispondi
  6. Laura

    27 Giugno 2016 at 09:08

    Devo Devo provarla assolutamente che solo l'aggettivo 'andaluso' mi fa impazzire!:-)

    Rispondi
    • rossella

      27 Giugno 2016 at 15:55

      Eccoti qui!!!
      Ti nominavo giusto qualche commento fa, tra le persone che riconosco "dal tono"… <3 <3 <3
      E me fai troppo ride' ;)

      Rispondi
  7. Daniela Tornato

    27 Giugno 2016 at 09:51

    Ciao Rossella! sai che questa mattina quando ho letto il tuo post ho sorriso molto, si perchè il libro di Barbara è stato sfogliato parecchio anche da me in questi giorni di calura inaspettata, avevo voglia di qualcosa di fresco e colorato e li so di trovare sempre delle belle ispirazioni, è proprio vero quel libro si fa guadare e anche cucinare, direi che ci sono anche parecchie prove! ;)

    Rispondi
    • rossella

      27 Giugno 2016 at 15:56

      Daniela!!!!
      Vengo a sbirciare la tua, di "prova"… Già vista qua e là sui social, ma una lettura calma e lenta ora non me la toglie nessuno… :)

      Rispondi
  8. Francesca

    28 Giugno 2016 at 11:55

    Cucù……ah, i pomodori <3 E dire che da bambina li odiavo, mentre adesso mi piacciono proprio tanto. Anche in zuppa, sì :) Brava Ross e brava Barby ^_^

    Rispondi
    • rossella

      30 Giugno 2016 at 09:27

      Vabè per me il must è la pappa al pomodoro. Ma proprio tanto tanto tanto. E poi il gazpacho tutta la vita! ;)

      Rispondi
  9. delizia divina

    28 Giugno 2016 at 19:03

    Che bella ricetta!!!

    Rispondi
    • rossella

      30 Giugno 2016 at 09:28

      Sì, è vero… Bella e buona! Grazie :)

      Rispondi
  10. Frau Fra

    29 Giugno 2016 at 12:07

    I pomodori, o meglio, il sapore dei pomodori è una delle cose che mi mancano di più da quando sono in Scozia. In Italia tendiamo quasi a darli per scontato, mai mi sarei immaginata di rimpiangerli! Ma qui è quasi impossibile trovarne uno che sia almeno decente, e io non sono di gusti molto difficili… Se li trovo provo di sicuro a fare il gazpacho!

    Rispondi
    • rossella

      30 Giugno 2016 at 09:29

      Cara, ma lo sai che è proprio la riflessione che facevo io?
      Quale ortaggio più conosciuto, fin da bambini, tondo, rosso… Lo abbiamo sotto gli occhi sempre e rischiamo di darlo per scontato… credo che vivere all'estero apra molto gli occhi in tal senso… Senti, se li trovi e la provi mi dici??? :D

      Rispondi
  11. Frau Fra

    5 Luglio 2016 at 09:29

    Ma certamente! La ricerca pomodorosa continua!

    Rispondi

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