Martedì scorso ero a pranzo a fare una chiacchierata con Emanuela, una persona che scrive per una testata giornalistica online che si chiama Lady O ed è nata con lo scopo di prevenire la violenza di genere, e totalmente dedicata alle donne.
La nostra conversazione era finalizzata ad una intervista, e confesso che le interviste di persona sono molto più belle di quelle in cui compili domande (sia pur belle ed interessanti) e poi le rimandi indietro via mail. Non so, forse perché hanno quel sapore vintage, del tono della voce e della “carta e penna”, e dei commenti che si possono fare interloquendo l’un l’altra, e che inevitabilmente indirizzano anche la suddetta chiacchierata.
Verso la fine (sarà stata l’ottava, la nona domanda?), Emanuela fa: “Hai detto che nonostante il tuo lavoro di autrice e di fotografa sia cresciuto e stia crescendo negli ultimi anni, non hai smesso la tua vita di architetto. Come si fa a conciliare il lavoro di ufficio con quello in cucina e alla macchina fotografica e spesso in viaggio?”.
Mia risposta ufficiale: “Cerco di non mischiare le cose: i giorni in cui sono in ufficio sono in ufficio (al massimo la sera, o meglio la sera dopo cena, posso mettermi al pc a postprodurre se non stramazzo al suolo dalla stanchezza), i giorni in cui sono a casa cucino e fotografo.
“Ceeeeerto, non è sempre facilissimo gestire le cose in questo modo, ma ci provo.”
Poi appena uscita ho provato a ripercorrere (mentre sta ancora accadendo) la giornata stessa di martedì.
Ore 07:00. Sveglia
Ore 07:25. Cerco di trascinarmi fuori dal letto
Ore 07:30. Colazione (abbondante sennò non carburo)
Ore 08:00. Provo a ficcare in valigia le ultime cose e soprattutto cerco di costruire un grazioso manichetto di scotch ad un pacchetto (un grosso pacchetto) contenete MEZZA PORTA bianchiccia che durante le vacanze natalizie ho estratto (da mia sorella in Toscana) da una catasta di quello che mio cognato definisce “pattume”, smontato con l’aiuto degli uomini di casa, raschiato dallo smalto e segato di mio pugno in due metà, e che lo scorso mese era stato dai mie genitori trasportato in macchina dalla Toscana alle Marche e che ora io a tutti i costi dovevo portare a Roma. In treno.
Ore 08:18. Io e mia mamma usciamo di casa di corsa
Ore 08:24. Sto correndo con la borsa, la valigia e la mezza porta (non pesante ma ingombrante) per le scale del sottopassaggio della stazione di Fabriano assolutamente certa di perdere il treno.
Ore 08:25. Il treno parte CON ME DENTRO.
Ore 08:26. Ficco la mezza porta in un comodo scomparto del freccia bianca, sfilo ancora tutta affannata il pc e i cavi e l’alimentatore e l’hd dalla tasca interna della valigia e ficco nel comodo scomparto anche quella, mi dirigo al mio presunto posto e invece lo sto fregando ad una distinta signora che da lì a poco minuti arriva. Scuse e convenevoli. Sloggio.
Ore 08:30. Grandi sospironi e finalmente sono al mio posto, pc, telefono, hd, cavi cavetti alimentatore e compagnia bella apparecchiati sul tavolinetto.
Ore 08:40. Ripreso fiato decido che la prima cosa da fare è darsi una truccatina, in modo da convincere in prima istanza me stessa di non essere così schiantata come mi sento.
Ore 09:00. Chiamo il mio capo in ufficio e ci accordiamo su alcune cose della giornata.
Ore 09:10. Inizio a postprodurre. Già non mi ricordo più cosa. Ma foto e cibo.
Ore 10:20. Sono a Roma.
Ore 10:50. Io la valigia e la mezza porta bianchiccia che viene dal “pattume” toscano siamo in ufficio.
Ore 14:10. Pausa pranzo (un po’ tardi che la mattinata (in ufficio) è iniziata tardi). Faccio mente locale sulla spesa “fresca” che mi occorre per una ricetta che devo fotografare la mattina del giorno successivo (prima di andare in ufficio!) e che che ovviamente devo ancora cucinare. Mi dirigo di gran carriera al mio appuntamento con Emanuela per l’intervista e faccio un ultimo sopralluogo al supermercato che è di strada. Finito il sopralluogo, camminando, chiamo la redazione per chiedere se posso sostituire il radicchio tardivo che non sto trovando con uno “normale e lungo”. Mi dicono che mi richiamano per farmi sapere.
Ore 14:25 circa. Raggiungo Emanuela, ordino una vellutata e iniziamo l’intervista.
Ore 14:55. Chiama AnnaLaura, mi dice “Sono in giro, ti servono ancora i piatti???” Cacchius, mi ero dimenticata i piatti. Per fortuna AnnaLaura è un angelo e sta in giro esattamente dove le avevo detto che sarei stata io il martedì intorno alle 14:30-15:00.
Ore 15:05. Finisco l’intervista ed esco. Arriva la telefonata dalle redazione. Radicchio approvato. Attacco. arriva AnnaLaura coi piatti. Acchiappo la consegna e mi fionde in ufficio.
Ore 15:20. Sono in ufficio.
Ore 15:30. Sono in riunione col Direttore Generale (che per fortuna mi chiede prima di iniziare “qual’è il tuo piatto di oggi?”. Si riferisce al post, traghettando dolcemente la mia piccola testolina bipolare dal food al “lavoro normale”. Penso “Io non mischio mai le cose. Comeno”. Sorrido e inizio la riunione.
Occhei, prima che mi diciate “ohmmioddiochechestreeees” (ma ho come il dubbio che al netto di un cespo di radicchio e una porta estratta dal pattume a Natale i ritmi quotidiani di noi tutte a volte si somiglino!!!!), vi dico che io quel giorno mi sono divertita tanto (perché quando uno è matto,,,), e che la sera al ritorno invece di cucinare coma avevo preventivato, siccome mi sentivo stanchino, ho riposato :)
Quindi io brava. Io mi impegno.
Ppppperò.
Ho deciso anche di darmi ai cibi BIONICI (che ne so, vistomai servissero… ;-)), e quello che vedete qui oggi è stato da me iscritto nella lista dei cibi bionici al primo sorso, e anche alla prima lettura delle proprietà della curcuma.
Che le spezie facessero bene, questo lo si sa, ma ultimamente sono rimasta molto colpita dal fatto che la curcuma fosse un potente antinfiammatorio e pertanto utile (tra le altre cose) per chi ha problemi articolari.
Siccome le donne della mia famiglia (me compresa) soffrono di tale “magagna”, ho cominciato a leggere qua e là e ho scoperto che la curcuma contiene tantissimi antiossidanti naturali, e non solo è ottima per lenire dolori articolari e muscolari, ma anche come antinfiammatorio naturale, stimola le difese immunitarie, allevia i disturbi respiratori, favorisce la bellezza di pelle e capelli, depura il fegato e regola il metabolismo.
Allora incuriosita ho deciso di provare.
Ne ho parlato anche con la mia maestra di yoga che ovviamente lo conosce e mi ha detto, come dosi, non più di un cucchiaino al giorno a testa (di pasta di curcuma).
Io ho leggermente adattato la ricetta trovata su Lifegate che ne prevede, come dose, mezzo a testa al giorno, quindi direi che ci siamo.
Per i sapori, ho scelto olio e latte di mandorle (ehheheh, ti pareva ;)), e un miele di fiori di arancio.
Che la curcuma faccia bene è risaputo, e anche non dovesse essere la totale panacea di tutti i mali, io direi che tanto per cominciare un buon latte caldo di mandorle, miele e curcuma serale sembra innanzitutto un ottimo comfort food.
Poi, se è anche “bionica” come la sottoscritta ha deciso sia, ben venga! :)
Ecco a voi la ricetta. E’ davvero buono e semplice da realizzare
Latte d’oro di curcuma al miele di fiori di arancio e mandorle.
Ingredienti per la base di pasta di curcuma
40 g di curcuma in polvere
100 g di acqua
Scaldare l’acqua e la curcuma in un pentolino, a fuoco basso, mescolando per un paio di minuti fino ad ottenere una pasta solida.
Raffreddare e conservare in un vasetto di vetro in frigorifero, fino a 40 giorni.
Questa è la base per preparare il vostro latte di curcuma.
Ingredienti per il latte d’oro di curcuma (per due persone)
2 tazze di latte di mandorle
2 cucchiaini di olio alimentare di mandorla
2 cucchiaini di miele di fiori di arancio
1 cucchiaino di pasta di curcuma
Versare le due tazze di latte di mandorle in un pentolino, aggiungere un cucchiaino di pasta di curcuma e scaldare fino a quando il liquido inizierà a fumare e la pasta sarà sciolta.
Spegnere subito, versare in tazza e aggiungere per ciascuna di queste un cucchiaino di miele di fiori di arancio e, un cucchiaino di olio di mandorle dolci per uso alimentare.
Mescolare bene.
ps. Ah, la mezza porta bianchiccia. E’quella che vedete là sotto… ;-)
pps. DISCLAIMER. Aggiungo al volo una nota, perché mi aspettavo, sì, di espormi a critiche particolari raccontando una giornata particolare in ufficio ma sicuramente non di beccarmi il commentino acido subito-subito di lunedì di prima mattina.
Allora, la nota è per dire che purtroppo la sottoscritta (come purtroppo credo molti di voi che state leggendo) non ha un contratto né a tempo determinato né indeterminato (né ferie, né permessi, né malattie, né TFR, né tredicesime), e nemmeno orario fisso, e nemmeno obbligo di scrivania, nonostante anche in giornate atipiche come quella descritta, si spacchi comunque in quattro per stare minimo minimo otto ore (esclusa la pausa pranzo), in ufficio (ovviamente quando di ore ne faccio 12 non esistono nemmeno straordinari)..
Non avevo specificato prima perché il tema del post era altro, ma dato che l’attenzione rischia di cadere sulla mia “comoda giornata fancazzista”…
Carla
Divertente! Anche se entrare in ufficio alle 10 passate e stare in giro per la maggior parte del tempo non è esattamente come lavorare in un ufficio…
rossella
Ah, dipende da che ora esci cara Carla…
Anonimo
Buon Giornooooo!!!
oggi è il comply comply di mio fratello… fratellino, ma fratellone… perché è il piccolo di casa, ma ormai si avvicina alla trentina pure lui…. (27!)…. questa cosa dorata è bellissima da vedere e sicuramente buonerrima da bere! la curcuma è un portento rossi! hai ragione, uniscila sempre a del pepe nero, perché ne aumenta assorbimento intestinale… (altrimenti non ne pigliamo tantissima….) ed anche il suo potere antiossidante (uuuuhhh arriva la maestrina scienziata che è in me…) mo' devo ruspare per trovare una torta semplice e facile da fare ad un mio amico (quello delle verudre del martedì!) perché settimana scorsa, gionvedì per essere precisi era il suo di comply e.. che vuoi .. non gli fai una tortarella per regalo…? dato che l'è super goloso…?
voreii "buttar su" come dico io una marmellata di arance.. che ne ho ne ho ne ho (Si capisce che ne ho tante?) e fare un pane….
ehm… quante ore a disposzione? dato che dovrei anche studiare! cioè vorrei! per il mio orticello…!!!
Ah! che bello che la ragazza dell'intervvista si chiama Emanuela!!!!
bene… ti aggiorno….
Ps. … prima o poi ti scrivo ben benino… qui o su fb!
Manu Manu.
rossella
Buongiorno Manu!!!
Ottimo a sapersi grazie!!!
(Ma dici il pepe nero anche nel latte??)
A presto a presto a presto!!
lukiz
Sì, per la faccenda pepe nero, ha ragione Manu Manu.
:)
rossella
Aiuto. Rinnovo la domanda. ANCHE nel latte???? :)
Riso Mandorlino
Ross, come ti capisco e ti capisco di tutto <3!
Marisa
Scusa, ma l'olio di mandorle non crea chiazze di grasso in superficie? Mi sembra di vederle nella foto..?
isabella
ah, rossella, ma non dare retta :)
tu continua a raccontarci e lascia stare gli invidiosi.
che poi io mi chiedo sempre che cosa spinga le persone a scrivere, se le critiche non sono costruttive: io se in giro leggo qualcosa che non mi piace semplicemente non leggo più, mica mi sto a rodere il fegato.
bellissimo questo tuo latte! stasera me lo faccio.
rossella
*Marisa, sì!! Bravissima! L'olio è poco e emulsionato si trasforma in bollicine piccolissime!!!
rossella
*Liliana e Isabella :) <3 grazie
E' sempre difficile che tutti capiscano situazioni "atipiche" e non incanalate in binari sicuri e protette da paracaduti, e nemmeno lo pretendo, però da lì a dare giudizi sulla vita altrui (e magari su problemi, che a mio parere possono diventare anche opportunità, con un po' di fatica e coraggio) senza saperne in pratica nulla, forse è un po' troppo..
Io quando scrivo qui ho due strade. O metto la ricetta et bon, chi si è visto si è visto, oppure vi racconto quello che sta dietro alla ricetta stessa, quando c'è, quando capita, quando me la sento.
Ovviamente questo fa sì che io mi esponga, che io vi "affidi" le mie cose (anche a pezzi e bocconi, che sennò il bog diventerebbe un'altra cosa! ;)), presumendo che chi capisce intenda, e che chi non capisce faccia domande o critiche costruttive (che sono altro dalle sentenze), ma fa anche sì che il blog sia ancora in vita dopo anni, perchè la vera essenza sta proprio nel sottotitoletto: "storie di cucina", e se uno non risponde all'idea che ha di se stesso allora davvero i blog muoiono, o diventano semplici archivi online difficili da nutrire, perchè il tempo è sempre poco e il lavoro che c'è dietro è sempre tanto.
E' giusto, meglio non dar retta, ma il primo commento del lunedì mattina dopo aver scritto, esausta, fino alle 1,30 di una domenica in cui si è cucinato e fotografato tutto il giorno, eh, è proprio duro da digerire, messo così, sentenzioso e un po' offensivo…
Grazie pupe dell'incoraggiamento!
Ci voleva proprio per resettare la giornata! :)
Arianna Frasca
Wow, io non ce la farei. Davvero. Sei il mio mito ;-)
rossella
Ahahhah. Dai retta a me, prova il latte di curcuma!!! ;-P
Francesca P.
Direi che tra me e te ne abbiamo fatta abbastanza di scorta d'arancione e di oro… e so che non ci basta mai, quindi busseremo alle rispettive porte quando avremo bisogno di nuova energia e di una bevanda che cura tutto… ma tutto tutto! :-)
Aspettavo questo post con curiosità e rido perchè ci siamo incontrate anche nei toni degli sfondi e nell'atmosfera del set! La tua versione più "concentrata" mi piace, è come quando si aggiunge un pizzico di contrasto in più alle foto… :-)
rossella
"piccola ma concentrata", mi ricorda una cosa che mi sento dire da anni! ;-P
Irene
Io me ne sto Buona Buona e non parlo
rossella
Hihihi.
Ok. Tu no parla. Per non parlare di quell'altra. Poi al mio tre scatenate l'inferno, oh sorelle Erinni ;-)
Irene
Ahahaah il dono della pietà non ci fu concesso
Anonimo
Rosssss
cuoreeeeeeeeeee tu pensa a miaaaaaaaaaaaaaa!!! che te faccio rideeeeee!
alla fine ho fatto ehm.. le barrette kamut quinoa e mrtilli… tutto tranne biscotti da ommini ma…. mi ispiravano un bel po' e poiiii come scrivevo sono in esubero di farine ed altro… quindi…. cavolo….
però però…. non preoccuparti che sfornerò dell'altro! :)
tu pensami intensissimamente!!!
Manu Manu.
ioechiaramella
Cara Rossellina,
mi è dispiaciuto vedere quel primo commento.
Non capisco proprio perchè la gente debba essere sempre invidiosa. Io il tuo racconto lo ho preso come una narrazione simpatica, così, per ridere insieme. E infatti mi ha fatta sorridere. Aprire una polemica su quale lavoro sia più faticoso è davvero sterile. Senza contare che, secondo me, tutti i lavori hanno i pro e i contro e sono faticosi, magari in forma diversa. L'ufficio a volte ti dà un po' più di sicurezza ma non la gioia di fare una cosa che ti piace, un lavoro autonomo ti dà la gioia ma non la sicurezza. Insomma le cose non sono mai tutte nere o tutte bianche. Io, ad ogni modo, apprezzo tantissimo la capacità di quelle persone che invece di piangersi addosso perchè non avevano il lavoro fisso, se ne sono inventato uno o comunque hanno saputo cogliere le opportunità. Con entusiasmo, ottimismo e tanta fatica. Tanto di cappello.Un abbraccio.
Chiara
isabella
Bello, condivido in pieno, vorrei averlo scritto io :)
Frau Fra
Bellissimo il racconto della giornata frenetica! Per iniziare con il piede giusto mi sembra che questo latte dorato ci voglia tutto!
rossella
Chiara ciao!
Grazie mille per il supporto.
Sai, io mi faccio un tale mazzo sia in ufficio che fuori che la questione non me la ero proprio posta. E' ovvio che una giornata NORMALE non ve la sto a raccontare qui, tra l'altro, perchè è simile a molte altre faticose che conoscete benissimo anche voi e sinceramente la lagna del quotidiano non vorrei propinarvela.
In generale però (come ho già scritto non pretendo che tutti capiscano questo, o quello che dici anche tu) è il modo che mi infastidisce…
Nel merito dei contenuti, non c'è proprio partita guarda… Devo dire che sono mooolto serena. E anche abituata al modo di pensare comune che chi tenga un blog lo faccia per velleità o perchè "ha tempo da perdere" (è solo un modo diverso di impiegarlo, io per esempio non guardo la tv, ho pochissimo tempo per leggere perchè appena mi siedo, che è cosa rarissima, stramazzo, o per andare al cinema, o a prendere un aperitivo, o anche per fare una passeggiata, ma non è che a chi guarda la tv o va a vedere la partita o va al cinema o a cena fuori dico "io non ho tempo per queste cose…" (con malcelato rodimento ;)).
Insomma, semplice buon senso o capacità di pensare che le persone sono diverse tra loro, e che è anche bello).
Grazie, ciao ciao.
rossella
Frau Fra sììì, per iniziare anche finire… io lo sto prendendo la sera, e ho provato la versione al latte di avena che mi pare ancora più buona.
Cmq basta, sto meditando altri usi, che ormai qui con la curcuma siamo in fissa. :)
isabella
Ma senti, l'olio posso ometterlo? Che non ce l'ho…
rossella
Massì. (Lo dico da non esperta, ma come sapore sicuramente.. :))
Franci
rossss!
La curcuma me la sono portata dall'isola in cui sono diventata adulta ;-) e me la stavo centellinando perché ho avuto paura che finisse e svanisse anche il ricordo perché l'odore e il colore sono proprio quel luogo.
poi ho pensato che ci tornerò e che non devo avere paura. e il tuo latte è la mia coccola serale
effe
PS ovvero, come trovare buone scuse per tornare dove ti sei spogliata di ogni inutilità e sei tornata viva
rossella
Appena ho letto questo tuo commento che mi ha fatta emozionare stamattina ho pensato "deve finirla subito allora!"
È anche la mia, di coccola. Ho scoperto che con il latte di avena è un po' meno dolce e ancora più buona. E ho deciso che l'effetto sinergico delle due componenti su pelle e capelli è potenziato a mille!! ;-P
Rebecka
Certo acidume ancora mi stupisce, devo essere sincera, ma tant'è e ci prendiamo anche quello. Piuttosto, sorvolando sul commento in questione che lascia ciò che trova (ossia un bicchiere di aceto per colazione al posto del caffè, sia mai che il PH si alzi oltre il 2.0) devo dirti che le peripezie con la porta mi piacciono molto e aggiungo che il sacrificio ha meritato eccome. E tutto quell'oro che io adoro? Di solito mischio solo curcuma, miele e cannella e aggiungo a latte o acqua calda al limone. Ma così,come lo hai proposto, io devo assolutamente provarlo.
Un bacione
rossella
Rebecka mi hai fatto fare proprio un sorriso enorme, pari anzi superiore a quanto io sia rimasta male nel leggere quel'"acidume", forse perché stavo (la prima volta in otto anniiii!!!) infilando un trittico di commenti acidi (uno a post) tutti di seguito..
Ora meglio, per non parlare della risata che mi hai fatto fare, e della tua versione smart della bevanda alla curcuma… Ora tra l'altro a me viene da metterla ovuuunqueeee!!!
Tipo lo smoothie di oggi? Uno sta lì che frulla e all'improvviso… Tie', un po' di curcuma va'! ;-)
Ciao ciao e grazie, a presto!!!
Rebecka
E fai solo bene, perché la curcuma è un portento, non solo da spalmarsi in faccia e sul bordo delle vesti nel giorno delle nozze. :D Benedetti siano questi elisir di lunga vita. ;)
rossella
Ci ho già macchiato mezza casa, ma, come dire, gioiosamente!!! ;-P