Il titolo è impegnativo. Anzi, impegnativissimo!
E il post pure. Di quelli che a provare a dare un ordine parole e immagini ti pare di impiegare una vita e che solo a metterci le mani dentro poi riesci a misurarlo. Come in cucina d’altronde. Poche chiacchiere e tanti fatti ;-).
Sono mesi infatti che vorrei parlarvi di un week end organizzato lo scorso maggio a Tuscania da Neff presso la scuola di cucina di Rossano Boscolo e cui ho avuto modo di partecipare.
I motivi del mio ritardo sono plurimi e si sono accavallati negli ultimi mesi uno sull’altro.
Il timore reverenziale per la cucina della Campus Etoile Academy, il tempo (quello che scorre, i minuti, le ore e i giorni) che non basta mai, l’altro tempo (quello meteo) che non collabora (che nei mesi estivi ho avuto pietà di voi e il risotto all’amatriciana ve l’ho risparmiato ;)), gli argomenti (tanti) di cui parlare in un unico post, le scadenze le priorità e quella cosa che si dice ed è in parte un po’ vera per cui l’ottimo è nemico del buono e a volte un po’ ci blocca.
Fatto sta che in quel di maggio (lo scorso maggio ;)), in un venerdì pomeriggio decisamente diverso dal solito, me ne stavo (postproducendo come una pazza pizze per il libro del pane uscito lo scorso novembre e su cui stavo indietrissimo, e tentando di scambiare amabilmente qualche parola con con i mie compagni di viaggio, appena conosciuti, Ornella e Francesco) seduta sul sedile posteriore di un’automobile che mi trasportava da Roma a Tuscania, in attesa di un week end organizzato da Doing in collaborazione con Neff: azienda produttrice di elettrodomestici ad incasso che molto probabilmente in molti conoscete già bene.
Alcuni di voi avranno visto su twitter e instagram alcune delle foto che condividevo durante il tour: si trattava appunto di un weekend a Tuscania (VT), caratterizzato da un induction di prodotto con focus su forni e piani a induzione, una lezione di cucina con lo Chef Boscolo, sessioni di show cooking, sfida ai fornelli, tour della zona e visita a luoghi di interesse.
Era un periodo davvero senza fiato nella mia vita (uno dei frequanti, diciamo così ;)), e non so quale istinto mi abbia guidata nell’accettare, perchè avevo mille trasferte in cantiere, oltre che mille consegne a cui badare, oltre che altre tante robe ancora da cucinare…
Probabilmente sono stata spinta dal marchio Neff, dalla serietà e qualità che rappresenta per me, affiancati dalla figura di Rossano Boscolo, per il quale (e per la sua scuola) posso dire altrimenti.
E poi forse una certa consapevolezza di ignoranza sulla questione elettrodomestici che la sottoscritta (che, non so se si può dire, usa ancora uno scassatissimo forno ikea con la guarnizione dello sportello rotta praticamente da subito, con una nonchalance che assomiglia più all’incoscienza) sapeva di avere.
Ed infatti tutte le mie ipotesi iniziali sono state confermate: Neff signora marcha, Boscolo Etoile Academy signora scuola, me signorina molto ignorante che nonostante venga affettuosamente definita da uno dei suoi editori “la reginetta del forno”, di forni (almeno fino ad allora ;-)) ne sa ben poco.
I temi di riflessione erano decisamente parecchi, ma due in particolare: da un lato la presa di consapevolezza che in effetti un forno NON vale un altro, e dall’altro nuove e continue riflessioni sulla figura e la personalità e la formazione ai massimi livelli di uno chef.
In questo week-end (organizzato in modo impeccabile) abbiamo mangiato, osservato, ascoltato, cucinato, testato, e posso dire di essere rientrata con trasferite quasi epidermicamente addosso importantissime nozioni di cucina.
Le mie chiacchiere che troverete a seguire è ciò che invece mi sembra di aver appreso dal punto di vista tecnico, ed è una sintesi del tutto personale, che però voglio condividere con voi (anche se in ritardo) insieme al risotto che vedete nella foto di apertura, e che è una delle numerose ricette che lo chef Boscolo ci ha letteralmente messo in menù, in occasione di una memorabile cena che abbiamo avuto il piacere di gustare direttamente sul banco della cucina su cui gli chef stavano preparando! ;).
Di tutte le ricette assaggiate, tutte perfette, ineccepibili nella realizzazione e nell’ideazione, dai sapori complessi ma immediate e semplici da gustare, percepire, capire, io mi sono innamorata di questo risotto. Risotto Acquerello all’amatriciana mantecato al pecorino e vin cotto.
Dunque prima di sciorinarvi la ricetta (para-para come regalataci dallo chef e come da me indegnamente riproposta nella mia cucina), ecco a seguire alcune mie “riflessioni ad alta voce” di quei giorni.
Pensieri semi-tecnici di una appassionata di cucina che a certe cose non aveva ancora mai prestato attenzione.
- Il forno, come altri altri elettrodomestici, ma soprattutto il forno per un appassionato di food come me conta QUASI come la macchina fotografica ;-). A parte gli scherzi, durante le comunicazioni tecniche a cui ho avuto modo di partecipare, il primo pensiero che ho realizzato è stato: Rossella, sono anni che studi e ti applichi, ti chiedi e ti domandi, passi ore in cucina e altrettante sul set fotografico, investi, compri props, ingredienti, libri, leggi, partecipi ad incontri ed eventi, insomma fai la foodie, la blogger, l’autrice, fai la fotografa o tutte queste cose insieme o quello che è, ma dico, cacchio, com’è che non ti era venuto in mente prima che forse (e dico forse) c’è anche un’altra tecnologia che devi seguire? Che devi sapere cosa succede là dentro esattamente come vuoi sapere cosa succede dentro la macchina fotografica o dentro la postproduzione dell’immagine? Ok. Ho capito che devo conoscere il mio forno. CONOSCI IL TUO FORNO. DIMMI COM’è IL TUO FORNO E TI DIRò CHI SEI (ohmmioddio se così fosse siamo rovinati, facciamo DIMMI COME VORRESTI IL TUO FORNO E TI DIRO’ CHI SEI).
- Uno strumento di cottura può salvarti il … ehm didietro quando meno te lo aspetti (e quando più ti serve). Sia che si tratti di un servizio fotografico, che si tratti di una cena a cui si tiene particolarmente, o che si tratti di un dolce per una persona importante. Ed è una cosa su cui in realtà sono già arrivata per le pentole. Faccio un esempio. Negli ultimi mesi ho avuto molto a che fare con il cioccolato. Prima di iniziare tale importante lavoro ho ordinato e poi ritirato in negozio un pentolino. Il negozio è sulla strada per l’ufficio quindi una volta ritirato l’ho portato lì, felice come una Pasqua. E orgogliosissima. Costo del pentolino quasi 100 Euro e colleghi che mi guardavano sgranando gli occhi e dandomi ormai per persa: “ma è solo un pentolino!”. Ed io “no, è IL pentolino”. Ora, posto che io possa avere esigenze particolari, e che sia un po’ pazza in ogni caso, dopo due giorni che lo usavo avevo già il riscontro reale del fatto che la mia frase non era una pura frase-manifesto. Nei mesi successivi, io con quel pentolino ci ho fatto miracoli, fondevo ad occhi chiusi senza provocare il minimo surriscaldamento della materia prima, potevo “dimenticarlo” acceso qualche minuto in più sul fornello senza rischiare nulla, e anche (se così si può dire) temperare “a occhio”, o meglio senza termometro e senza forno a microonde, che, ehm, non ho proprio e non so usare (sono una reginetta vintage io ;)). Ecco. Lì a Tuscania ho scoperto che il forno è la stessa cosa. Il forno era il mio pentolino solo più in grande e con una tecnologia ancora più complessa: il calore arriva in modo uniforme e mirato sugli alimenti nei singoli ripiani, anche a prescindere dall’apertura dello sportello.
- La cottura è importante per la salute. Anche questa è una cosa che credevo di sapere. O meglio, lo sapevo ma solo per le pentole che vanno sui fornelli. Parlo della cottura al vapore che vabè, io me la sogno, al momento, e che nella mia testolina era associata “solo” alla perfetta esecuzione di alcune preparazioni (che so, alcuni pani, alcune preparazioni da forno, altro), mentre non mi sfondava che unire le modalità di
riscaldamento di un forno tradizionale a quelle di un forno a vapore poteva essere un fondamento importante per una
preparazione sana dei cibi (al di là dunque di mie alcune “fisime” da food blogger :)) e per ottenere più facilmente (o senza “sovraccarichi” per la salute) sapori articolati e complessi.
- ok aggiungo la questione della pirolisi perchè vedo che voi siete molto più reginette di me in materia di forni, e che ve ne occupate veramente ;) . La storia è che questi meravigliosi aggeggi hanno una meravigliosa funzione (vabè, oltre ad altre millemila fighissime, info qui) per cui è più facile tenere pulito il forno. Attivando la funzione “pirolitica”, all’interno del forno si crea una temperatura tale che permette l’incenerimento di tutto lo sporco (vogliodì) e dei residui di cottura che si sono depositati sulle pareti. Poi dai una spolveratina e via (io stavo lì a bocca spalancata che facevo domandine acide del tipo “ok va bene adesso dite: ‘ndo sta la fregatura?” E, ehm, invece pare proprio funzioni così…). La pirolisi ovviamente, a parte la questione di comodità, è anche una garanzia di igiene (qìe qui mi ricollego alla questione salute di cui sopra.
E una delle ricette che faccio “parlare” oggi, come dicevo, è questo risotto spettacolare.
Acquerello all’amatriciana mantecato al pecorino e vin cotto.
Vi riporto la ricetta esattamente come dal menù di Rossano Boscolo (io, per due, ho fatto un quarto delle dosi, mentre per la salsa amatriciana e per il risotto la metà di quelle che vedrete indicate).
Risotto Acquerello all’amatriciana mantecato al pecorino e vin cotto
per il burro bianco
1 litro di prosecco
6 scalogni
1 litro di panna
1 rametto di timo
200 g di burro di normandia 82% di materia grassa
Mondare a tagliare a chiffonade lo scalogno, poi metterlo in un pentolino con il prosecco e il timo e far ridurre del 70%, aggiungere un litro di panna e ridurre del 40%.
Passare tutto allo chinoise e fuori dal fuoco montare con il burro freddo a piccoli pezzi
per il brodo di pollo
2 kg di ossi e parature di vitello e pollame
100 g di mirepoix di verdure
50 g di porro
1 chiodo di garofano
1 mazzetto aromatico
4 lt di acqua
300 g di cotenna di guanciale
300 g di bucce di pecorino
Spezzettare finemente gli ossi e spurgarli a lungo in acqua corrente, poi aggiungere acqua fredda e portare ad ebollizione, schiumare il fondo e unire la guarnizione aromatica, cotica di guanciale e buccia di pecorino.
Lasciar sobbollire per 3/4 ore schiumando quando necessario. Far riposare e abbattere di temperatura.
per la salsa amatriciana (dosi per 4 persone)
1 cipolla ramata
200 g di guanciale
1 peperoncino
40 g di olio extravergine
20 g di aceto balsamico
300 g di polpa di pomodoro pelato fresco
50 g di pecorino romano
Affettare sottilmente o tritare la cipolla.
Tagliare a julienne il guanciale.
Rosolarli insieme in un filo d’olio partendo a fiamma bassa. Unire il peperoncino, sfumare con aceto balsamico e aggiungere i pomodori passati e poca acqua.
Cuocere per 20 minuti circa; completare con pepe nero macinato e pecorino grattugiato.
altri ingredienti
50 g di vin cotto
320 g di riso Acquerello carnaroli
60 g di pecorino romano grattugiato
Tostare a secco il riso per 2 minuti a fiamma vivace, pii bagnare con il brodo di pollo, gradatamente.
Cuocere per 13/14 minuti circa. Togliere dal fuoco e mantecare all’onda con 60 gr di burro bianco e il pecorino.
Impiattare guarnendo con la sal sa amatriciana al centro, il vin cotto e le chips di guanciale seccato in forno a 60 gradi per 5 ore.
Prendetevi il vostro tempo, e appena vi va, fatela, non ve ne pentirete! ;-)
Approfitto a questo punto per ringraziare gli amici
di Doing e di Neff
e tutti i colleghi blogger che hanno partecipato:
Teresa, Peperoni e patate; Ornella, Gialla tra i fornelli; Francesco A fuoco lento; Valentina Cucina e cantina; Giada Eat it Milano
E ovviamente, tutta la scuola di cucina Campus Etoile Academy!
Laura
Ehi reginetta del forno!Mi hai fatto morire dalla risate come sempre :-) Sappi che io appoggio pienamente l'acquisto del tuo super pentolino, te lo dice una che recentemente ha trasformato la cucina in un vero è proprio laboratorio: comprando ben due forni lo stesso giorno!bello tutto il video, il tuo racconto e soprattutto la ricetta!Un bacio cara Ross!
rossella
Lauraaaaa!
Ti ho appena scritto da te <3
I Buchteln… Io li adoro!!! ;-)
Serena | SereInCucina
Ho passato il weekend a pulire il mio forno – no perché non vogliamo aprire una parentesi su quanto sia difficile riuscire a mantenere un forno decente??? – e a riflettere sul "Quale potrei prendere nel caso si dovesse mai rompere?". Perché la realtà è che non saprei da che parte girarmi per sceglierlo. Sarà meglio iniziare a studiare va…
Serena | SereInCucina
PS no perché volevo aggiungere che mi è più facile tenere pulita Olivia rispetto al forno, eh.
rossella
Serena mentre cucinavo questo risotto pensavo che se non avessi letto il post sarei venuta a cercarti…. Perché questo risotto è per te, oh mia reginetta dell'onda…! ;-)
Ah, ecco cosa ho dimenticato! La PIROLISI. Si pulisce da solo, il firno di cui sopra. Io basita stavo lì che ascoltavo a bocca spalancata!!! :)
Arianna Frasca
Il forno. Amore e odio. A metà strada ci sono io che amo cucinare al forno tanto quanto odio pulirlo dopo ;-)
Post illuminante il tuo, e la ricetta, no vabbè, è uno spettacolo!
rossella
Arianna come Serena mi hai ricordato di questa cosa stupenda della pirolisi per l'auto pulizia, che hanno questi forni… Una svolta!
E la ricetta vabe'… Superior!!! ;-)
barbaraT @ pane-burro
oltre al commento che già ti ho mandato dellà..
io ora non avrò pace finché non avrò del burro bianco nel mio frigo, già lo sai vero?
ma si conserva? per quanto secondo te?
rossella
Sì… Sì conserva.
Cioè stasera guardo quello che mi è rimasto in frigo (in quel bordello che so che tu sai che diventa in certe situazioni di cucina forzata :-/) e ti aggiorno!!
Grazie!!! ❤️
Erica Ferreri
Cioè, ho capito bene che stiamo parlando di un forno che si pulisce da solo? :O
era un mio desiderio dopo "mangiare senza ingrassare" "una carta di credito illimitata" ed "una visita guidata esclusiva a Pompei con Alberto Angela" :D direi che si piazza al quarto posto in classifica, non è male.
Il risotto…che dire del risotto?!? sono a dieta, solo la foto mi ha ingolosita a morte.
E Tuscania? la adoro!e li vicino ci sono un sacco di cose bellissime!
Anonimo
Allora intanto il nome di quella scuola mi piace da morire, perché mi sa di danza .. la mia passione… "Etoile accademy" deeeeeeooo allora non ho letto tutto ma lo farò con calmaaa ah sicurooooo! qui bolle marmellata di arance sicule siculorum .. e in forno ci sta un pane ai cachi e nocciole!!! ;) si chiama così ma è un cake in realtà… eheheee la tua "nutella" di farina di castagne è già finita.. mo faccio quella vera del libro liberrimooooooo! ieri ho fatto un esperimento che testerò oggi… ho tritato nel macina caffè nocciole e rosmarino (l'abbinamento l'ho copiato ehmmm da una certa amica Rossella!) volevo provare a metterlo sulla zucca da infornare o sul cavolfiore, sempre da fare arrosto… mi ispira… vorre provà che dici Ross?
manu manu..
Anonimo
Ecco che torno, torno torno eeeehhhhh muoio di fronte a questo post che nasconde, o meglio svela tante mie veritàààààà.. Rossssss chi ti ha detto che nemmeno io ho il forno a microonde, che il mio forno è più sciancato di quanto lo sia io e che sentir parlare di pirolisi avrei guardato i tipi con lo stesso sguardo con cui avrei guardato ET quando viaggia sulla biciiiiii??????!!! oh mio Dio, oh MIO DIO, OH MIO DIOOOOOOOO!
BEN BEN .. ha ragione ragionissima sulla questione degli chef e del fatto che oggi ci sta un fermento mediatico su un mestiere che è fato di attenzione, cura, scelta, conoscenza, consapevolezza… un sacco di cose che vanno al di là dello schermo, dei flambé, delle sacca a poche o di non so che altro sfarfallamento… io che a breve pianteò le mie prime piantine nell'orto.. che voglio vivere in campagna che ho un'anima francescana posso capire benissimo quanto dice…
per il resto.. vederti piccolina in mezzo a qui giganti ai fornelli, mi fa tanta tenerezza (e pure un poco invidiella) …
grazie Ross per la ricetta e per le tue riflessioni utilissime per noi che non abbiamo queste fighissime possibilità, ma che possiamo comunque migliorare..
ti lovvoooooooo!!! e cucinoooooo!!!!!
manu manu manu…
ps: toccherà comprall un forne, sa dici Ross!?
rossella
Ehi pupa, ma quanto mi fai ridere?
Ehm, si io dovrei accattare forno ma rimando sempre che la cucina mi cade a pezzi e qui fra un po' tocca esse radicali… E guarda Neff mi sta proprio in prima linea, a desiderata… ;)
Perfettissima la zucca con nocciole e rosmarino, io ce la vedo un gran bene, procedi a tutta birra cara (e perché non provi anche tu con un quadernuzzo di ricettine online come dice Chiara? Guarda che abbiamo iniziato tutte così, tanta passione e basta… io manco la macchina avevo (fotografica, l'altra ciaooo), e del telefono nemmeno se ne parlava.. Poi ho iniziato quando finalmente ho acquistato la mia prima compattina: rosa metallizzato <3 se ci penso mi autointenerisco…)
rossella
*Enrica mi hai fatto morire. Sì. Ho anche aggiunto un punto al potenzialmente quasi illimitato elenco puntato. Segnati: PIROLISI. incenerisce e tu spolveri. Mi fa pensare a robe tipo Magica Magica Emy (tu avrei come minimo 10 anni meno di me quindi ti toccherà consultare Wikipedia per tale importante riferimento bibliografico..). O Creamy!!! Sì Creamy mi piaceva ancora di più (e il nome suona un gran bene no?
:)
Rosalba
La qui presente reginetta del forno è anche la regina della presunzione, chissà perchè tutta questa gente ti venera…
rossella
Ahahahah, Rosalba ma dimmi un po'.. Ti chiami davvero Rosalba o stai cambiando nome di volta in volta peraltro non loggandoti? Tra l'altro, presunzione DE CHE? Perché scherzosamente mi definisco reginetta dei miei stivali col forno tutto scassato?
Mi pare un po' tiratino per le orecchie il commento acido di oggi.
Ma poi, soprattutto, se sei così infastidita, perchè vieni qui a leggere?
Io in questo spazio racconto cose e mi faccio due chiacchiere con persone che:
a. non mi venerano
b. hanno con me scambi di parerei da cui ho imparato tantissimo
c. fanno critiche sempre costruttive e mai fine a se stesse e se mi consenti anche un po' campate per aria come questa
Ad ogni modo, vedi di piantartela o ti spammo, così, Rosalba o come ti chiami, festa finita, che mi sto anche un po' scocciando a spendere pazienza e parole appresso a questi commenti ok?
Anonimo
Rossssssssssssss trasformatiiiiiiiii!!!
io le guardavo entrambeeeeee magica emyyyyy e creamyyyyyyyyyyyy !!!!!
Dioooooooooooooo quanto siamo ugualiiiiiiiiiiiiiii!!!!!! e aggiungerei vecchiarelle, eh'? però.. magari dai, mo'vedo.. mi piacerebbe un sacco sai?! scriveere e condividere…. :) le ricette eheheee…
anche qui comunque ce voria eh.. un fornarello.. peerrròò tocca vedere di babbo che dice…..
manu manu… oggi biscotti di frolla ripieni di mmmmmmmmaaaaaaaarmeeeeeeelataaaaa… torta di cioccolato di cucgino tuo alberto (_che non è lupo alberto, vero?) ;) ehehee!
più ti scassano e più io cucino le tue ricette!
ora provo la zucca… sta sera ho fatto il cavolfiore.. sapessi che profumoo di rosmarino………….
manu manù parimpampù….
rossella
Ahahhh, Manu Manu parimpampu, giusto!
E studia i forni, così hai più argomenti con il babbo! (Ps. E peneaci, a questa cosa del bloghino… Pensaci con leggerezza.. !! ;-))
Anonimo
allora… mi trovo qui.. dopo due ore passate con un ragazzino svogliatissimo che per studiare fa dannare… bene bene.. sono abbastanza incazzereccia non so se si dice così….
però da stamattina mi frullava nella testoolina un pensiero…
scrivo alla suddetta Rosalba…
dunque, la Rossi di sicuro non ha bisogno dell'avvocato difensore, perché si sa difendere da sola… però io voglio dire la mia lo stesso.. perché io da piccola avevo un elastico con un cuore che usavo come braccialetto e mi trasformavo da "may in Emy e da Emy in May" e costringevo mia sorella a dormire con i mignolini incrociati, perché così facevano le gemelle Terry e Meggy per teletrasportarsi "qua e la senza viaggiare", perché giocavo a sailor moon e quindi mi sento un po' paladina…..
Dunque.. io credo che ognuna di noi faccia determinate cosee sia apprezzata per questo… la nostra Rossi è per noi la reginetta di questo spazio, del forno, dei lievitati casalinghi, delle mandorle-… come io lo sono della crostata per mio cognato… ho iniziato a fare la crostata con la classica ricetta delle metà (cioè tot farina e metà burro e metà (un poco meno ) di zucchero) e lui sostiene che è più buona di quella del forno …. suvvia…. si potrà…. beh si, si pote, si puole… io per lui sono la reginetta delle crostate e dei dolci, delle ciambelle e dei gratinati.. perché ci son ferrata su quelle cose, son le prime da me fatte, sperimentate, sbagliate… e mi vengon bene da bestia adesso…tutti me lo dicono e io ORGOGLIOSA GONGOLO!!!! si gongolo e sapete che vi dico? NON MI VERGOGNO DI GONGOLARE!
sono la reginetta per chi mi ama, mi vuol bene e mi chiede di preparare le cose…
Mo' ci sono due reginette .. ahi ahi ahi .. come farai?! amica/nemica che sempre zizzania metter vorrai?!
ecco volevo solo dire questo che esprimere parole così tanto per dire e soprattutto cattiverie.. non è bello… sai cosa diceva il coniglio "Tamburino" nel cartone animato Bamby? "SE NON SAI CHE COSA DIRE, è MEGLIO CHE NON DICI NULLA!"
ECCO, ALLORA INVECE DI DIRE CATTIVERIE GRATUITE.. BEH.. PENSACI UN POCHINO PRIMA O SENNOO NON LE DIRE.
ciao amica mia e della Rossi…
Manu Manu.
rossella
Manu sei troppo bellina e mi hai anche un po' commossa.
Ma la cosa sorprendente è che con mia sorella media io sono meggy e lei terry!!!!!! Cioè, ci chiamavamo così da piccole! E volevo sempre dormire tenendoci per mano ma lei che è l'anti melenso per eccellenza me lo vietava!!! Ehehh ma io le volevo ancora più bene, proprio perché era così perfettamente complementare <3
Evabeh, detto questo ti abbraccio tanto. Ma tanto eh???
Rosalba
Mi chiamo Rosalba, proprio come ho scritto, e non faccio login semplicemente perchè non ho un blog ma sono una comune lettrice. Direi che la paladina della giustizia qui sopra è la prima a venerarti e si è capito anche da questo commento strampalato. Detto questo faccio come hai detto tu, non tornerò più a leggerti.
Anonimo
si…. io la adoro.. perché mi è simile….non sai quanto siamo uguali, non che anche conterranee!! non la venero, la stimo.. ho un modo di scrivere strampalato lo so, mi piace .. scrivere così.. però se mi ci metto sono anche seria .. mooooltoo e non sai quanto! ;)
nemmeno io comunque ho un blog, sai? :)
Baci Baci…
manu manu…
Anonimo
Rosalba te c'hai problemi mentali
rossella
Ragazzi fate i bravi…
Vi ringrazio tanto per il supporto, ma a me viene il magone se il blog diventa un campo di battaglia.
Insomma io penso a questo risotto straordinario e che l'attenzione è invece finita in buona parte su aspetti che in teoria sarebbero secondari..
Oddìo magari è colpa mia che ogni tanto nelle mie intro "sforo" un po' rispetto al contenuto culinario, ma che vogliamo fa'? C'ho la chiacchiera facile, e il blog si chiama così anche per questo "storie di cucina"..
Ciao ciao e speriamo che il prossimo post vada meglio…
Rosalba
I problemi mentali sono un argomento serio che non andrebbe sottovalutato. Non si possono usare le malattie come mezzo per offendere le persone, soprattutto coprendosi dietro a un profilo anonimo. Credo che la padrona di casa, almeno in questo, mi darà ragione.