Mi sono accorta che su questo blog mancano delle crêpes!
Non so ancora bene se c’entra San Valentino, se c’entra il viaggio a Parigi o se semplicemente, avendo questi giorni voglia di Crêpes a colazione, mi sono resa conto che qui sul blog, 1.100 ricette suonate, di crêpes come diocomanda non ce ne sono.
A dire il vero che ne sarebbero di salate, loro esplicitamente da una rimembranza di Normandia di 13 anni fa, ma chiariamo subito che si chiamano galettes e sono fatte con farina di grano saraceno. In ogni caso, sull’argomento salato o dolce che sia, crêpes o galettes, appezzate bene le orecchie che presto o tardi qui se ne parlerà ancora, perchè mi sto letteralmente appassionando all’argomento, dunque ecco una prima versioncina facile, tanto per iniziare, anti tanto meglio per iniziare (bene) la giornata.
E siccome fra qualche girono è San Valentino, e siccome qui siamo 1 o 100, e un anno fa vi proponevo una cosuccia da poco, per tale data, dei croissant francesi (aridaje con la Francia!) sfogliati, quest’anno ho pensato che per far contenti grandi e piccini, stelle, fratelli fidanzati o fidanzate, genitori figli nonni e zie, insomma tutti gli innamorati tutti nostri ;), queste crêpes a colazione potevano essere un’idea perfetta e pure piuttosto veloce: le crêpes appunto!
Perchè, almeno per me, non c’è niente di più bello di un regalo d’amore fatto cucinando con le proprie mani ❤️
Per la farina, io che non amo le raffinate come la 00, quando la compro opto sempre per la biologica. Ho dunque usato la farina oo della linea Consapevolmente Bio Grandi Molini Italiani
Crêpes
(preparazione 15 minuti + 30 minuti di riposo + 30-40 minuti cottura di 8 crêpes)
ingredienti
3 uova
300 g di latte
125 g di farina tipo 00 Consapevolmente Bio Grandi Molini Italiani
60 g di zucchero semolato
40 g di burro
50 ml di Cointreau (fino a 80 ml)
1 baccello di vaniglia
sale
Mescolate insieme farina e zucchero e aggiungete un pizzico di sale.
Unite il latte alla farina, mescolando prima con un cucchiaio per amalgamare e poi con una frusta elettrica a bassa velocità fino a ottenere una pastella.
Tagliate il baccello di vaniglia nel senso della lunghezza, estraete i semi e aggiungeteli al composto.
In una ciotola a parte sbattete le uova.
Aggiungetele alla pastella e continuate a mescolare. Coprite e lasciate riposare almeno 30 minuti.
Trascorso il tempo di riposo, sciogliete il burro in un pentolino e unitelo alla pastella insieme a al Cointreau (50 ml).
Con un mestolo versate un po’ di pastella al centro di una padella per crêpe (o una padella antiaderente) leggermente unta e ben calda e poi, inclinando e ruotando, cercate di distribuirla su tutta la superficie.
Lasciate cuocere per un paio di minuti scuotendo la padella per fare staccare la crêpe dal fondo; non appena sarà dorata, girate e terminate la cottura per altri 2-3 minuti.
Staccate la crêpe dalla padella aiutandovi con la spatola e fate scivolare in un piatto.
A questo punto regolatevi così: se la pastella scorre bene sulla padella e forma uno strato sottile e omogeneo non aggiungete altro liquido, altrimenti unite ancora 30 ml di Cointreau, o, in alternativa, succo di arancia o di pompelmo appena spremuti, o anche acqua. Mescolate bene e proseguite la cottura.
Continuate fino a esaurimento della pastella (con una padella da 22-24 cm di diametro verranno 8 crêpes) e servite con crema al cioccolato e nocciole, o marmellata, o frutta fresca a piacere.
Emanuela Lupi
Ma buongiornooooooo!!
Cioè buon pomeriggio!!!!
Io mi sono data come obiettivo di imparare a fare crepes e pancakes perché non sono proprio brava… quindiiiiiiii questa ricettina per iniziare direi che fa giusto giusto al caso mio!!!
se non ho il Cointreau posso sempre metterci succo d’arancia/pompelmo o acqua?
Grazie grazissime!
Buon pomeriggio e buon finesettimana..
Manù.
LaRicciaInCucina
Il mio papà era maitre di sala in un ristorante in quel di Diano Varcavello, a pochi passi da Diano Marina, in provincia di Imperia.
Capitava, a volte, che andassimo a mangiare nel ristorante in cui lavorava. Quando lo vedevo passare per i tavoli con eleganza e professionalità provavo un moto di orgoglio: quello è il mio papà! L’avrei gridato in piena sala se non avessi temuto lo sguardo di rimprovero della mamma.
Quando poi i commensali cui si dedicava chiedevano come dessert le “crêpes suzette” il discorso cambiava.
Ricordo ancora l’ ammirazione che provavo nel vederlo versar, con gesti misurati e privi di sbavature, l’ impasto liquido con un mestolino nel padellino posto su un fornello in mezzo alla sala. Mi sembra di vederlo, di schiena, intento a roteare il padellino e poi a versare quel liquido (Cointreau) che con mio sgomento produceva delle fiamme azzurrine e poi il succo d’arancia e lo zucchero. Il terrore che avevo che potesse farsi male nel servire il piatto al commensale…!!! Poteva fare 10 crêpes di fila ma ogni volta la mia paura/timore/sgomento erano sempre quelli. Ogni volta vederlo tornare incolume alla sua postazione, vedere l’ espressione estasiata di chi, poi, quella roba infuocata la mangiava – ovviamente a fiamma consumata altrimenti sai che falò?!?!? ahahahaha – mi faceva pensare che il mio papà non avesse proprio nulla da invidiare ai supereroi dell’ epoca. Suppongo che se avesse improvvisamente scoperto i polsi per sparare ragnatele a destra e sinistra sarei stata meno orgogliosa (anche perché…voglio dire…sai che camurrìa avere ragnatele ovunque?!? Considerando il disappunto con cui mamma ne scopriva l’ esistenza in qualche anfratto del terrazzo ti immagini la reazione di coloro che avevano in cura la pulizia del ristorante?!?!). Va beh…al solito sto andando fuori tema. Rientro nel seminato.
Non ti dico poi la festa quando le crêpes ce le preparava a casa… ;-). Ci sentivamo speciali perché…beh…noi l’ esperto di crêpes lo avevamo in casa!
Chissà se il mio papà si era accorto dell’ ammirazione con cui lo guardavamo!!! Nel mio cuore spero proprio di sì :-).
Bellissime queste crêpes mi sembra di sentirne il profumo (mamma mia… ma quant’è buono il profumo del burro che sfrigola?!?!?!) fin qui!
Grazie per avermi sbloccato questo dolcissimo ricordo ;-)
Un abbraccio