Durante questo inverno ho preso l’abitudine di infilarmi al volo il cappotto il sabato sera prima della chiusura del mio macellaio di fiducia, correre da lui in piazza e chiedergli qualche buon taglio per preparare il brodo il giorno successivo, di passare poi all’alimentari lì vicino e prendere gli odori al reparto ortofrutta, e di correre a casa tutta contenta col mio bottino “del weekend”.
La mattina della domenica, appena dopo colazione e in genere sempre sul presto (perché deve stare su 3 ore buone), preparo il brodo (non il bollito eh, il brodo, ovvero quello per cui la carne si sacrifica in favore dell’aureo liquido finale) per cuocere cappelletti o pasta reale in brodo, oppure gli amati passatelli marchigiani in brodo, e mentre la pentola borbotta piano piano sul fuoco, prendere coscienza di mie e della giornata di festa (magari preparare un dolcetto, o fare cuna confettura di frutta così le pentole a borbottare sono due ;)).
Alla fine la suddetta carne sacrificata non è poi così male, e comunque in ogni caso mi sono scoperta una polpetta-dipendente, quindi il risultato finale è buono per forza, soprattutto quando viene tritata insieme ad una bella fetta di mortadella, ad uso mondeghili, le polpette di recupero della carne del bollito tipiche di Milano e che nell’attesa di assaggiare in (più di) uno degli strepitosi posti che mi sono stati consigliati a seguito di un mio accorato appello su Instagram appunto dedicato ai consigli sulla cucina meneghina e dove trovarla, ho provato a fare da me senza alcuna cognizione causa e ci sono piaciuti tantissimo.
Ecco come ho provato a replicarli io con la carne del nostro “lesso”.
Mondeghili
Ingredienti per 6 persone
540 g di bianco costato lessato
160 g di latte
120 g di mortadella
90 g di pane raffermo
50 g di grana grattugiato
4 uova
burro per cuocere, sale – pepe – prezzemolo – farina
Mettete in ammollo il pane nel latte per 20 minuti, tagliate a pezzetti il bianco costato e tritatelo nel tritacarne insieme alla mortadella.
Mescolate la carne macinata con 2 uova, il grana grattugiato, il sale, un pizzico di pepe e un ciuffo di prezzemolo tritato.
Unite il pane ammollato ben strizzato e spezzato con le mani.
Mescolate bene e ricavate dal composto circa 24 polpette leggermente schiacciate da circa 40-50 g l’una, infarinandole man mano che le formate e ripassandole una seconda volta nella farina a piacere alla fine.
Friggetele i mondeghili in padella in due noci abbondanti di burro, girandole sui due lati e aggiungendo altre due noci di burro durante la cottura.
Servite a piacere con un pizzico di sale.
A chi andasse di buttare un occhio chiedo anche una corretta anche in base alla propria personale o familiare esperienza, se gravita intorno alla bella città di Milano (vedo che alcuni ci mettono anche la salsiccia).
Se è invece di altri luoghi natii sono curiosa di sapere come riutilizza la carne del bollito (io personalmente perdo la testa per le polpette di lesso romane, prima fritte poi ripassare in umido in un sughetto di passata di pomodoro e cipolla tagliata fina… ♥️♥️♥️)
Intanto baci e buon lunedì sera.
Fortunato chi ha delle polpette di lesso stasera per cena ;-)
Emanuela Lupi
A casa Manù il lesso purtroppo, o per fortuna, NON AVANZA MAI, perché è così buono in insalata condito con olio e aceto, che ce lo litighiamo ancora quando siamo tutti a tavola! Quindi io non posso aiutarti per le dritte, pppperò posso dirti che ste polpettine qui, con la mortazza in mezzo mi ispirano un sacchissimo e potrei ‘sacrificare’ la prossima carne da brodo proprio per farle, perché sono le TUE polpette… <3
Io invece oggi ho preparato tre cose tue buonissime e meravigliose:
la frolla al farro e burro chiarificato, con la quale ho fatto biscotti;
gli scones con farina di mais e cioccolato e…
il plumcake con bacche di goji (quello che tu hai fatto per 'mamma') che ho sostituito con uvetta…
Ecco… <3
Ti abbraccio fortissimo.
io sempre missione polpetta sto!
ti voglio bene.
Manù.
rossella
Ciaooooo!
Ah ma buono con l’aceto!
Allora mia nonna Aurelia che era una grande grande GRANDE cuoca lo faceva a pezzetti ripassato in padella con aglio olio e rosmarino.
Noi ancora lo recuperiamo così il brodo, ed è una vera bontà, però al momento sto così in fissa con le polpette che non vedo altro. Ma se po’???
Fai bene a mettere uvetta, io confesso che non amo moltissimo il goji quindi ti appoggio. Anche mirtilli rossi essiccati ce li vedo un gran bene in quella, mentre la frolla fatto e burro chiarificato suuuuper croccantina io la adoro!!!
LaRicciaInCucina
Questi mondeghili così perfettamente tondi sono un ammmore!!!
Potrei avere difficoltà a pormi un freno davanti ad un piatto così… nemmeno la dignità riuscirebbe a fermarmi -_-.
A casa mia le polpette a base di carne si sono sempre e solo fatte con la macinata da mangiar cruda… sì, proprio quella più magra che tanto ad incicciarla ci pensavano gli altri ingredienti :-D.
Adoro la frittura di questi mondeghili nel burro! Dà una morbidezza ed un profumo difficilmente eguagliabili!
Ti abbraccio!
Rossella
Ciao Giovanna!
Anche da noi nelle Marche è così, cioè le polpette si fanno con il macinato crudo, io ho scoperto le polpette di lesso infatti tra Roma e Milano, ma ora chi le molla più? <3
Buona giornata!
Antonella
Ciao cara !
La mia mamma , per renderle morbide aggiungeva all’impasto alcune foglie di verza sbollentate. Il sapore non si sentiva ( da piccola ero schifiltosa, la verza non mi piaceva e quindi non le avrei mangiate) ma si scioglievano in bocca. Mia suocera invece, milanese DOC aggiunge all’impasto una patata lessa o un po’ di ricotta. Anche le sue polpette sono morbidissime e, dopo averle fritte le fa col sugo di pomodoro e i piselli. wow che fame
Rossella
Anto ciaoooooooo!
Ma che fico avere una tua dritta di cucina QUI!!!!
Allora, dato che ormai la questione del brodo è diventata un bel rituale domenicale per noi, queste tue aggiunte me le provo tutte, oh che bello sono proprio gasata! ❤️😜