Oggi non resisto, vi posto la pasta di casa, la pasta all’amatriciana cucinata per essere mangiata, e non fotografata. ;-P
Come tutti forse sapete si tratta di un piatto molto antico che nasce “in bianco” (vi ricordateeeee? della Gricia avevamo già parlato qui! ;)) che solo alla fine del 1700, con l’avvento del pomodoro, è stato preparato con gli stessi ingredienti e con l’aggiunta del pomodoro.
Dunque domenica scorsa (proprio l’altroieri ;)) mentre il sugo sobbolliva allegramente nella pentola, io mi sono lasciata trasportare e ho deciso di fare uno scatto volante al piatto il secondo prima di affondare la forchetta!
Vi metto la ricetta, lo so che la conoscete tutti, ma mi va troppo.
E se poi, chi di voi, ha qualche trucchetto speciale per la sua speciale pasta all’amatriciana, io sono qui, tutta orecchie (e occhi, come sempre ;)), ad ascoltare sperimentare e condividere <3
Pasta all’amatriciana
ingredienti per 4 persone
320 g di rigatoni o mezze maniche
200 g di guanciale
800 ml di passata al pomodoro
pecorino romano DOP grattugiato
olio extravergine di oliva, sale, pepe
Tagliare il guanciale in fette di circa un centimetro, dopo averlo privato della cotenna, poi tagliare le fette trasversalmente in striscioline.
Mettere il guanciale a cuocere in una padella senza aggiungere i grassi per 5-8 minuti o fino a doratura, poi scolarlo e trasferirlo in un piatto, e cuocere la passata di pomodoro nella stessa padella del guanciale.
Cuocere la pasta in abbondante acqua bollente leggermente salata, scolarla piuttosto al dente e saltarla nella padella contenente il sugo.
Aggiungere una parte del guanciale e fine cottura, spegnere il fuoco e mantacare con parte del pecorino grattugiato.
Impiattare aggiungendo altro guanciale croccante, altro pecorino grattugiato, abbondate spolverata di pepe e servire caldissima.
Come potete notare sia da questa versione che dal post sulla Gricia di cui vi accennavo all’inizio, a me piace un sacco coi rigatoni, anche se l’iconografia la vede spesso protagonista di piatti di pasta lunga (per i filologi metto il link del sito del Comune di Amatrice ;))
Per una rivisitazione super chic invece, direttamente dalla ricetta di Rossano Boscolo, tempo fa avevamo parlato di uno squisito risotto all’amatriciana mantecato al pecorino e vin cotto che avevo imparato in occasione di un corso alla Campus Etoile Academy.
Vi consiglio “la classicissima” per il pranzo di oggi, ma anche di non disdegnare il risotto per una cena sofisticata o un pasto importante del fine settimana, ora che le temperature lo consentono… ;)
Intanto, per ora, buon appetito! :-*
Emanuela
Ma Cuoreeeee!
Aaaaaaaah ..tu e gli scattini volanti che sono così fermi e precisi e belli….
Ma amore che bello che sei qui… <3
Io e il latte d'avena…ahahaha
TI AMO PROPRIO LO SAI!
ANCHE IO PREFERISCO QUESTO FORMATO QUI.. <3 <3
Manù
Rossella
Ti ggggiuro questo è arrivato a tavola pure caldo!!! Un minuto netto giuro ❤️😘
Giovanna Bellocchi
Stupenda, da fare subito e, giustamente, con questo formato di pasta. Già la foto ti fa venire l’acquolina in bocca!!!!!!!vado subito a comprare un pacco di rigatoni e uno di mezze maniche. Meglio provare ambedue i tipi di pasta.😊
Rossella
Giusto, giustissimo!
E’ buona anche con la pasta lunga, ma boh, secondo me il rigatone, specie se è un po’ “ciccio”, raccoglia di più ;)