Questa treccia è la naturale conseguenza di due tra le mie ricette preferite su questo blog.
Tra quelle a base di zucca più cucinate da me, amici e parenti, e pescate tra queste pagine, ci sono infatti gli immortali paninetti alla zucca preparati dalla sottoscritta per la prima volta anni e anni orsono, che il blog non aveva compiuto nemmeno un mese, con il lievito di birra, e un po’ più recentemente con la pasta madre (ricetta che a casa mia impazza tutti e dico tutti i santi autunni-inverni), e i dolcetti soffici con olio d’oliva, zucca e cioccolato.
E’ una naturale conseguenza di queste due ricette e anche del fatto che a me i finesettimana piace dedicarmi alle lievitazioni lente (quando possibile), e che spesso i lievitati autunnali prendono questo simpatico colore arancio, che guardacaso diventa ancora più simpatico se si “sporca” di cioccolato!
Rispetto ai sopracitati panini, qui ci sono le uova (panini dolci, si zucchero sì burro ma no uova; brioches si zucchero, sì burro sì uova, sto cercando di fare ordine mentale… :)).
Quando mi è venuto in mente di preparala era già domenica pomeriggio, quindi alla fine della fiera ho iniziato un po’ tardi, per essere un lievitato naturale.
Quindi, a dirla tutta, e le mancava ancora poca poca lievitazione finale, solo che all’una e mezza e con addosso tutta la stanchezza del libro appena consegnato, non ce l’ho fatta a reggere fino alle due passate di domenica notte e poi reiniziare la settimana lavorativa tutta pesta e insonnolita (come se non fosse da me :)), ma insomma male male non mi pare, anzi, era buonissima già così, figuriamoci coi tempi giusti (che sono quelli che vi scrivo a seguire. :)
Treccia lievitata di zucca e cioccolato
Ingredienti per due trecce
500 g di farina Manitoba
200 g di farina forte (o 0 o comunque molto proteica) + qualche cucchiaio per aggiustare l’impasto
150 g di lievito madre a temperatura ambiente e rinfrescato uno o due giorni prima
80 g di latte appena tiepido
1 uovo
100 gr di zucchero di canna in cristalli
80 g di burro a temperatura ambiente
80 g di purea di zucca*
100 g di cioccolato fondente
1 o 2 cucchiai di cacao amaro in polvere
Il procedimento è il classico delle lunghe lievitazioni, ovvero una volta pronta e a temperatura ambiente la purea di zucca*, di scioglie la pasta madre nel latte tiepido e vi si aggiungono le farine, mescolando bene.
Si procede aggiungendo la purea di zucca, lo zucchero e l’uovo, sempre impastando continuamente fino a che la farina non ha assorbito bene tutti i liquidi.
In ultimo si aggiunge il burro morbido e si continua ad impastare a lungo.
Io tendo a tenere l’impasto molto umido, al limite del colloso, ma in questa fase può essere utile aggiungere qualche cucchiaio di farina per aiutarsi ad ottenere un insieme omogeneo ed elastico (nb. la quantità di farina “in più” dipenderà dalla forza della farina usata: le Manitoba e le farine forti hanno infatti maggiore capacità di raccogliere acqua, e quindi servirà meno farina per avare un impasto elastico ed omogeneo).
Dividere l’impasto a metà e lasciar lievitare circa 4 ore o fino al raddoppio della massa.
Trascorso questo tempo stendere la prima delle due parti in un rettangolo di circa 40 x 50 cm (può essere utile aiutarsi con della farina spolverizzata sulla spianatoia e sul matterello in questa fase), cospargervi all’interno la metà del cacao, poi grattugiarvi la metà cioccolato fondente.
Arrotolare il rettangolo su se stesso sul lato lungo formando una lunga girella a forma di cilindro.
Tagliare longitudinalmente la girella in due e attorcigliare ciascuna delle due parti prima su su se stessa, poi l’un l’altra come a formare un cordone.
A questo punto schiacciare bene il cordone come ad accorciarlo (a “costiparlo” nel senso della lunghezza) ed inserire la treccia così ottenuta in uno stampo da plum cake di circa 12 x 24 cm.
Ripetere l’operazione con la seconda treccia e lasciar lievitare entrambe al caldo ancora circa un paio d’ore.
Cuocere in forno già caldo, a 180à C per circa 40 minuti.
Servire tiepida con un velo di marmellata di prugna o di agrumi, o semplicemente così.
*ottenuta cuocendo in forno e poi schiacciando con una forchetta delle fette di Butternut o Violina spesse uno o due centimetri fino a che non diventavo cedevoli ma non sfatte (una ventina di minuti circa)
Virginia @ Zucchero e zenzero
È bellissima è mi hai anche messo voglia di impastare una brioche! Guarda caso ho il lievito madre fresco ;-) Se ti è venuta così bene con i tempi un po' stringati, figuriamoci come diventa con tempi più lunghi :-)
Buona settimana!
V
rossella
Virginia buongiorno!
Solo scrivendo il post, mi veniva voglia di reimpastarla anche a me! ;-)
Simo
sto letteralmente svenendo di fronte a questa delizia……..
Io purtroppo coi lievitati ho un pessimo rapporto..poca pazienza.
Ma mi piacciono…oh si!
Una fetta di questa treccia me la sto già sognando…
rossella
Che carina… Mi pare quasi di conoscerti. Impaziente con Amazon per l'uscita del libro (appena ho notizie ti aggiorno, anche tu me in caso? ;-)), impaziente con i lievitati…
Io li adoro.
Mi fanno fare pace con l'orologio, mi calmano e mettono di buonumore.
Usando il lievito madre poi, sono ancora più lunghi e quindi tendo a cucinarli nel finesettimana, così tutto assume l'aspetto di un'abutudine confortante, quasi un rito…
Buona giornata cara, a presto!
Carlotta Ercolini
eccomi a leggere la ricetta dopo aver visto la foto di questa bellezza su instagram… non vedo l'ora di provare a farla! buon lunedì, baci!
Arianna Frasca
Wow!! E' davvero uno spettacolo questa unione ^^
valerita
Ciao Rossella, ho giusto giusto una bella zucca violina che mi aspetta a casa, ma niente lievito madre… come posso ovviare alla mancanza?
ps. ho appena chiesto a una mia amica libraia di ordinarmi il tuo libro:)
Gelmina
Rossella questa naturale conseguenza mi sembra un sogno, che spero un giorno realizzerò ;) Bella davvero, buona da morire si vede da lontano :)
RoseNoisettes
E perfetto !
Giulietta | Alterkitchen
IO oggi ho giusto postato un pull apart bread alla zucca con un impasto similissimo a questo, solo in versione salata.. ma sai che la prossima volta proverò il dolce?! :)
La figlia di Mistral
Che meraviglia!!! Ma non ho il lievito madre :(
http://www.impastastorie.com
Simo- Giardino di zenzero
Oddio che fame…. e sarebbe giusto l'ora per una merenda di metà mattina ….resisti Simo resisti! ;)
elenuccia
Che dire, l'arancione e il nero del cioccolato stanno proprio bene insieme