Devo dirvi una cosa che non c’entra nulla coi porcini, tanto per iniziare.
Mi sono resa conto, rispondendo ai vostri commenti all’ultimo post, di quanto questi siano importanti per me. Con i feedback in generale, le mail, le parole sulla pagina fb e su twitter.
Sì, lo sono nel senso “solito”, ovvero come arricchimento, come nutrimento del blog stesso e soprattutto come riscontro, ma anche in un senso più personale.
Mi sono resa conto soprattutto nell’ultimo anno, dal primoal secondolibro per capirci, che i vostri commenti hanno fatto sì che io avessi finalmente come una consapevolezza di questi due.
Non so se è una cosa che riesco ad esprimere bene, adesso, ma ci provo.
Chi mi conosce (e ormai anche un po’ forse chi mi conosce leggendomi) sa che quando faccio alcune cose, soprattutto quelle che mi appassionano, mi ci metto tutta dentro, perseguo l’obiettivo ma mi piace anche un po’ lasciarmi trasportare. Divento spesso un tutt’uno con questa “cosa”.
La scrittura. La cucina. La fotografia.
Questa è cosa buona, credo, e magari a volte si percepisce anche.
Solo che mi permette meno di vedere il tutto “dal di fuori”.
Ci sto talmente “dentro”, al libro, alla presentazione, a tutto quello che ruota intorno al farlo e al condividerlo, che non mi rendo mica benissimo conto di quello che mi sta accadendo!
Che è una fortuna averli potuti fare, ‘sti libri, che è vero che è il sogno di molte blogger, che fino a due anni fa io nemmeno riuscivo a pensarlo “voglio scrivere un libro”, tanto sono timida in tal senso, anche con me stessa, e che se fino a due anni fa mi sembrava una cosa lontanissima da me e irrealizzabile, adesso, presa dal “fare”, non ne sento quasi l’eccezionalità, anche se so che oggettivamente lo è.
Sono i vostri commenti che mi riportano alla realtà, quando mi dite “goditi il momento” (ed io penso “allora mi sta accadendo qualcosa di cui poter godere”), o quando mi scrivete “chissà come sarai orgogliosa” (ed io penso “orgogliosa? e perchè?”, ma poi rifletto un attimo e dico “Rosse’, suvvia inorgoglisciti, non stare sempre a pensare come avresti potuto fare meglio…), o quando mi dite “ora riposati”…
Insomma questo per dire che è bello avere voi da quella parte che oltre a spalleggiare in qualche modo vi “occupate” di me, vi interessate a me.
Che mi “badate” più di quanto non faccia io a volte.
E per dirvi anche che vi ascolto, in questo, che se ci penso è un fatto del tutto personale; che vi ascolto un po’ come foste qualcuno di famiglia, che tengo al vostro giudizio e al vostro parere, che ormai mi permetto anche di dirvi “vi va di andare a stressare i librai per me?” ;-P
Insomma ok me la pianto.
Solo piccole riflessioni tra me e me la sera che in autobus (come ieri) rispondo in ritardo ai vostri bellissimi commenti (tutti un po’ ammonticchiati, i miei, ma ci tengo, ci tengo proprio anche se non ca la faccio sempre, a tutti), e che volevo condividere.
Ah e poi la vellutata.
La vellutata la fate con la meno costosa delle confezioni di funghi che trovate al banco frigo, i pleurotus, frullandoci insieme il più normale dei fagioli, i borlotti, anche già cotti dai (ma che se possono presenta’ così le ricetteeee??? ;-P), insieme ad una manciata d porcini secchi che non mi dite che in questo periodo dell’anno non ce li avete, in casa.
Qualche fetta sbriciolata di pane ripassato alo forno con pochissimo aglio e olio, una cucchiaiata di panna acida (non è esattamente lo stesso ma al limite un po’ di philadelphia può sopperire), una bella pepata, olio buono e fate un figurone (e ve lo meritate, con tutto quello che mi sopportate! ;-*)
Baci
briciole croccanti al profumo d’aglio
ingredienti per 4 persone
1 litro circa di brodo caldo (io ho usato un brodo vegetale)
2 spicchio d’aglio
1 o 2 cipolle dorate
30 g di porcini secchi
300 g di funghi pleurotus
400 g di fagioli cannellini in scatola (240 g peso sgocciolato)
100 ml circa di panna (facoltativa)
100 g circa di panna acida (molto consigliabile ;-))
12 fettine circa di baguette (o equivalente peso del pane preferito)
burro, olio extravergine d’oliva, sale, pepe di mulinello
Preriscaldare il forno a 200 °C.
Mescolare 4 cucchiai d’olio extravergine d’oliva con uno dei due spicchi d’aglio scacciato, sale e pepe.
Spezzare con le mani le fettine di pane in briciole grossolane e mescolarle, aiutandosi con le mani, con il composto di olio e aglio.
Disporle ben separate tra loro sulla teglia del forno rivestita di carta da forno e far dorare per 5-8 minuti o finché non diventeranno croccanti.
Far rinvenire i funghi porcini in circa 250 ml del brodo caldo.
Nel frattempo tagliare grossolanamente i funghi pleurotus e farli ammorbidire in un’ampia padella con una noce di burro, fino a che non avranno perso un po’ di acqua (5-10 minuti). Salare un poco e pepare durante la cottura.
Togliere l’anima all’aglio e tagliare sottilmente le cipolle, poi far imbiondire entrambi con poco olio in un ampio tegame.
Aggiungere a questo punto i porcini con il loro liquido (lasciando ne da parte qualcuno per la decorazione) e i pleurotus con il loro liquido.
Coprire con una parte di brodo e far sobbollirei fuoco medio per 5-10 minuti, poi aggiungere i cannellini e proseguire ancora per 5-10 minuti, eventualmente aggiungendo un po’ di brodo caldo.
Trascorso questo tempo, frullare bene con il frullatore ad immersione, regolando di brodo se occorre, fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
A questo punto aggiungere la panna, mescolare, e distribuire nei piatti.
Finire con un cucchiaio o due di panna acida, le briciole di pane croccanti all’aglio e qualche porcino intero tenuto da parte. Pepe di mulinello abbondante e un filo d’olio.
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ps. altra vellutata furba e con il legumi al posto delle patate a “legare” è questa, con zucca, cannellini e pancetta croccante (guarda caso anche qui panna acida ;-))
http://vanigliacooking.blogspot.it/2011/11/vellutata-di-zucca-e-cannellini-con.html
ciaooooo!!!!
laura
Ok, sono solo le 10 e dovrei aver voglia di qualcosa di dolce, e invece adesso vorrei assaggiare questa vellutata che mi sembra paradisiaca!!!Complimenti, sei sempre bravissima e mi piace leggere i tuoi post!!
Francesca P.
Questa vellutata e questo set ti somigliano. Sei tu, in versione grigio, come ti ho vista ieri in autobus… :-)
Tra una virgola e un punto a capo – messi bene ma anche no, tanto è importante quello che racchiudono – direi che tutto profuma di mandorle e di novità belle… e questo periodo dell'anno è quello "giusto", c'è più bisogno di zuppe e di pagine da sfogliare comodamente a casa, rubando tempo a noi stesse…
Virginia @ Zucchero e zenzero
Ti meriti tutto questo sostegno Ross perchè ormai, dopo tutti questi anni, sei come una persona di casa. Forse ti ho già detto che venire qui è per me un puro momento di relax: vengo qui per trovare te, le tue storie di cucina, i colori e i grigi delle tue foto e ovviamente anche le tue ricette. Non vedo l'ora di sfogliare il tuo nuovo libro e respirare il profumo delle mandorle e degli spazi aperti che sei andata a fotografare :-)
La vellutata ci sta proprio bene in questo periodo, ormai inizia a fare freddo ;-)
An Lullaby
Sono felice di riuscire a lasciarti il mio commento stavolta!Ogni tanto, come sai, non riesco, non mi appare proprio questo box, nel tuo ultimo post per esempio! Mi piace tantissimo leggerti, mi piace scorrere le bellissime immagini che popolano questo blog e immaginarmi i sapori: i porcini con la panna acida, l'aglio e le briciole croccanti in questo momento mi stanno facendo sognare…ma ancora di più mi piace sfogliare le pagine di un libro e tu non sai quanto già desidero il tuo! Ti ho conosciuta così, ricordi? Attraverso il profumo di biscotti e adesso non sai che voglia ho di sedere all'ombra dei mandorli ;)
Ps: mia sorella ha un agriturismo che si chiama "Il giardino dei mandorli" (si trova proprio in mezzo ad un mandorleto), nome scelto da mio padre, il nome che volevo io era proprio " All'ombra dei mandorli in fiore", un nome forse troppo lungo per un agriturismo, ma perfetto per un libro. A presto Rossella :)
Manuela e Silvia
Ciao, quest'anno andiamo di vellutate pure noi! Da un po' ne pensavamo una con i funghi ma non trovavamo la ricetta adatta ai nostri gusti…la tua invece è perfetta! non troppi funghi, ma anche qualche legume e gustose cipolle, per un piatto semplice e confort, proprio come lo volevamo.
Fatta, questa sarà la prossima vellutata che faremo.
Grazie,
Una cucina per Chiama
Devo dire che tutto questo seguito te lo meriti, per i tuoi post, per i tuoi ricetti e per quello che fai!
Anche il tuo nuovo libro mi incuriosisce molto
Marco di Una cucina per Chiama
Valentina
Nonostante io abbia visto la presenza di questo nuovo post stamattina predto , riesco a leggerlo solo ora mentre torno dal lavoro col bus dopo una giornata allucinante…
Ho bisogno di calma ed essenzialità e qui le trovo: la calma delle tue parole (perché a differenza di altre volte in cui ci trovo tanto brio oggi ci sento la calma di chi spiega una bella sensazione con aria appagata) e l'essenzialità della foto. :) Grazie Rossy e sempre viva le vellutate!!! :*
Marina
Ecco, ti volevo dire che sono stata nella libreria che tu sai… I libri sono stati ordinati per arricchire gli scaffali dell'angolo cucina e io sono felice :)
Elisa Betta
Ma quanto sei carina!!! Sono io semmai a dover ringraziare te, per questo blog, per questi libri, per tuttooo! :) Mi fa sempre piacere leggerti, e sapere di essere anche un piccolo sostegno, beh… ;)
Francesca Cimarelli
L'ho fatta anche io la vellutata di porcini per salvare una cena. Tornata tardi da lavoro, poco tempo per cucinare…sai icchè, io frullo tutto! Oh, una bontà. Capisco il tuo "starci dentro sorella" e un po' lo invidio, ma in senso positivo, perchè mi chiedo se un giorno arriverò anche io a fare della mia passione qualcosa. Ma per ora rincorro il tempo e godo del mio blog nei pochi momenti liberi che ho. Comprerò il tuo libro perchè adoro le mandorle…e perchè ti ho sempre seguita anche se non ti ho mai scritto. Di questo perdonami, magari potevamo virtualmente conoscerci meglio. ;-)
Emanuela Martinelli
Amo queste ricette che sanno tanto di casa e comfort food! Buonissima e bellissime le tue foto. Complimenti, a presto Emanuela.