Ecco, altra ammissione da fare, io ho un debole per le “cose panose”….
Gli impasti hanno da sempre avuto su di me un effetto estremamente positivo: hanno un che di rilassante, forse perchè si tratta semplicemente di combinare farina e acqua, e poi aspettare. Anzi meglio, secondo me la cosa funziona così:
1- prima fase, ti sfoghi, prendi farina e acqua e qualcos’altro, e impasti vigorosamente (fase dinamica, di scaricamento delle tensioni!);
2- seconda fase, aspetti, DEVI aspettare, per cui adagi il malloppo da qualche parte, con una copertina, il più possibile al calduccio e al riparo da correnti, magari ogni tanto sbirci (è la cosa più bella secondo me!!), e questa è la fase diciamo “meditativa”, quella post-dinamica…
Sì, ci vuole tempo (anche se la cosa è relativa, dato che per impastare ci voglono solo 5′, e mentre avviene la lievitazione si può fare ciò che si vuole…), ma questo rende la cosa ancora più rilassante. In effetti le preparazioni lente sono un mio piccolo lusso personale, un atteggiamento, oltre che un fatto vero e proprio, qualcosa che per la natura del procedimento spezza all’improvviso tutti i ritmi che si sono accelerati fino a quel momento, e riporta un po’ di equilibrio… Oddio, messa così sembra che vi sto propinando un paninetto-zen! :-P
E invece si tratta solo di FANTASTICI PANINETTI ALLA ZUCCA, tra i miei preferiti; e poi a ottobre non c’è cosa più bella che tornare a casa la sera magari con un po’ di freschetto, e fermarsi a comprare una zucca! Una zucca, ho detto, non un pezzo, una intera zucca; vi assicuro che è una sensazione bellissima (la scena è un po’ tipo invece di baguette sottobraccio, zucca sottobraccio, tenete presente che io non arrivo a un metro e sessanta neanche stiracchiando bene-bene il collo, per cui immaginate le proporzioni dell’immagine nell’insieme!!) Ora basta chiacchiericcio, vado con la ricetta, che è semplicissima, ed è una rivisitazione di quella di Tuki, con una taratina sulle quantità e sulla combinazione delle farine…. giusto quello che serviva a me per rendere maneggevole al mio cervello la ricetta (uno dei tanti miei autismi, non badate….)
ingredienti
gr. 400 farina di manitoba*
gr. 120 farina 0
1 bustina di lievito di birra disidratato (quello a palline)
gr. 300 purea di zucca (circa il doppio pesata con la buccia e prima della cottura**)
gr. 80 zucchero
gr. 50 burro fuso
gr. 100 latte tiepido
In una terrina mescolare farina e lievito, e un pizzico di zucchero. In un’altra la purea di zucca con lo zucchero, il burro fuso e il latte tiepido (io ho fuso il burro, ci ho versato il latte mentre stava per sciogliersi, e li ho lasciati scaldare insieme un po’ sul fuoco, BASSO). Poi unire il composto secco a quello umido e impastare (al limite aggiungere un po’ di farina se serve). Lasciar lievitare un paio di orette (o finché l’impasto non ha raddoppiato il suo volume) al coperto, in un luogo caldo o la riparo da correnti, poi farne una quindicina di palline e metterle sulla teglia del forno a circa 1 cm di distanza.
Far lievitare ancora circa un’ora, spennellare con poco latte (facoltativo), poi cuocere a 180°C per 20′. Sono buonissimi a colazione con marmellata di albicocca, o di zucca, e si mantengono morbidi qualche giorno, solo che…finiscono prima! _______________
* la farina di manitoba è una farina di grano tenero (Triticum aestivum) del Nord America di ottima qualità. Viene definita una farina “forte” per distinguerla da altre farine più deboli. La “forza” della farina viene indicata dal valore del coefficiente “W”: più alto è il valore, più la farina è forte. Una farina debole ha un valore W inferiore a 170 mentre la manitoba ha un valore W superiore a 350. La “forza” della farina indica anche il quantitativo di glutine che lafarina contiene, o, più corrrettamente, la quantità di proteine insolubili che producono glutine a contatto con i liquidi. In genere le farine forti vengono usate per la panificazioni e lievitate con lievito di birra, mentre le farine deboli vengono usate per impasti dolci o salati lievitati con lievito chimico (carbonato di ammonio, bicarbonato di sodio, baking powder). La 00 per esempio è una farina debole, la 0 forte. Io per regolarmi, quando non capisco bene l’etichetta, guardo le proteine che la farina contiene nella tabella dei valori nutrizionali: più del 12% per le farine di grano duro e di manitoba, dall’8% all11% nel caso del doppio 0…
**per ottenere la purea basta sbucciare la zucca e tagliarla a pezzettini da mettere in una teglia e cuocerla in forno con poca acqua, fino a quando la polpa non risulta cotta (basta provare ad infilare una forchetta nella zucca), poi frullarla (o schiacciarla con la forchetta).
Pica
Ciao Vaniglia! Devo dire che “sbircio” spesso le tue appetitose ricette. Non vedo l’ora di sperimentare le sensazioni (nuove) dell’impasto panoso e zen. Complimenti per le delizie e per il blog altrettanto delizioso e interessante!
Enrica
Rogluk
Sembrano i muffin che mi sparo sulle navi da crociera, anche se quelli avranno 10.000.000 di calorie…
Complimenti!
rossella
grazie rogluk, in effetti questi, anche se molto golosi, sono piuttosto leggeri. se pica li sperimenta, ci fa sapere, no? ;-)
federica
ciao vaniglia, buoni questi…condivido il cucinare con lentezza anche e devo dire non mi riesce granchè bene…proverò a rilassarmi e vedere se ci riesco..Continua così
Oxana
Ciao Vaniglia!…Ho trovato per caso il tuo blog e oggi ho fatto questi MERAVIGLIOSI panini!!!!….Con la certezza dico a tutti che sono BUONISSSSIMI!!!!….Facilissimi da fare….Grazie mile!….
rossella
*Oxana: prego, "collega"!
io questi panini li faccio ogni anno, e venerdì mi arrivano le zucche del cassettone bio…. non vedo l'ora di metterci le mani!!!! :)
Oxana
WOW!!!CASSETTONE??!!….Quasi quasi domani vado anch'io a comprarmi una bella zuccone!!!
Oxana
Ho guardato il tuo profilo e ho visto che siamo due architettE……
rossella
eheh, anche io lo avevo visto sul tuo!!!!
sto "trattando" un'intera zucca in purea… molto bellicosa sono, oggi!
:)
Oxana
e noooo!!!…io non ho scritto da nessuna parte che sono architetto!!…hi hi hi…..cmq ho preso anch'io la zucca……:))