Ho osservato un simpatico fenomeno nella vita di noi blogger (foodblogger! ;)).
Quello dei “piatti una volta”.
Quando tutti quelli che ti conoscono (bene), ma anche da poco o di sfuggita, ti dicono “ma come fai?”, o “quanto cucini!”, o “chi mangia tutte quelle cose?”, tu tenti di spiegare un concetto che di per sé è abbastanza semplice, che però costituisce un fenomeno piuttosto curioso.
A casa delle foodblogger (o per lo meno da me) non si fanno quasi mai gli stessi piatti.
Ti si insinua un bit nel cervello, una rotella strana che fa sì che un piatto si veda altrove, o si materializzi nel cervello in seguito a chissà quali cortocircuiti visivi o gustativi, venga poi elaborato e cucinato, e poi fotografato e poi via, si pensa ad altro.
Anche se è buonissimooooo!
E’ proprio quella rotellina estranea che fa sì che la testa vada avanti, che provi sempre cose nuove, che è bellissimo, perchè ti fa imparare tanto, ma a volte vorresti averlo anche tu, il quadernone a quadretti con le 20, massimo trenta ricette storiche della casa.
I tortellini di nonna Aurelia ed il suo arrosto di vitellone, la mitica salsetta ai peperoni di zia Graziella, una lasagna a prova di bomba e senza ingredienti strani ;-P, delle polpette, uno o due piatti salvacena, la torta semplice della domenica, quella della domenica sera senza più ingredienti per le merende della settimana che sta per iniziare, il plumcake della mattina…
Sì, forse potenzialmente ce l’ho già questo ricettario.
Dovrei trascriverle a penna in un bel quaderno, ecco cosa.
E poi farle tante volte, con costanza e periodicità, quasi fino a stancarsi dolcemente di tanta ritualità domestica.
E invece no, questo accade raramente (anche se accade! ;)), e in due casi:
– il primo è quello in cui qualcuno di voi navigando per il blog (non so come fate dato che l’indice ricette è ridotto Ecce Omo), mi lascia un commento (quanto voglio bene ai vostri commenti sulle “cose vecchie”!!!) e mi fa ricordare che quella ricette esiste, sta lì, era buona assai e mi fa venire una vogliatremenda di rifarla.
– il secondo è quello delle preparazioni, o dei sapori, o dell’unione tra le due, o (e soprattutto) dell’atmosfera e che accompagna un sapore, della sensazione di quest’ultimo, che mi si inchiodano in testa.
Come per questo pane, in cui, non so come dire, mi ritrovo io. Un po’ rustico e in cui la nota dolce è anche abbastanza decisa. E’ bello mangiarlo, questo pane.
E quindi l’altroieri notte l’ho impastato, ieri mattina cotto, e appena sfornato, mentre lo tenevo in mano col canovaccio, “scrocchiandolo” per vedere se era ok, non ho potuto fare a meno di ri-fotografarlo, perchè mi chiamava, mi chiamava troppo, quella fotografia. Voleva essere scattata, voleva che catturassi l’odore, il rumore della crosta ed il calore, oltre all’aspetto e al suo sapore.
E quindi eccolo.
Ho deciso di postarlo di nuovo.
stavolta l’ho fatto con mele essiccate bio e morbide.
Se non le avete o non le trovate potete anche farle da voi seguendo questa ricettina qui.
PANE DI SEGALE, NOCI,
MELE ESSICCATE E MIELE (a lievitazione naturale)
MELE ESSICCATE E MIELE (a lievitazione naturale)
Ingredienti
160 gr di lievito di pasta madre
250 gr di farina di segale integrale
200 gr di farina di forza
300 gr di acqua tiepida
100 gr di gherigli di noce tritati
30-40 gr di mele essiccate
2 cucchiai abbondanti di miele di castagno
1 cucchiaino scarso di sale
Sciogliere il lievito madre (a temperatura ambiente e
rinfrescata il giorno prima) nell’acqua appena tiepida.
rinfrescata il giorno prima) nell’acqua appena tiepida.
Aggiungere il miele e mescolare.
Aggiungere, sempre mescolando, le farine un po’ alla volta e
cominciare ad impastare accuratamente fino a formare una massa morbida e
leggermente appiccicosa (tenere a portata di mano poca farina e poca acqua
tiepida per aggiungere l’una o l’altra nel caso l’impasto risulti
rispettivamente troppo umido o troppo duro).
cominciare ad impastare accuratamente fino a formare una massa morbida e
leggermente appiccicosa (tenere a portata di mano poca farina e poca acqua
tiepida per aggiungere l’una o l’altra nel caso l’impasto risulti
rispettivamente troppo umido o troppo duro).
Verso la fine aggiungere il sale, i gherigli di noce e i pezzetti di
mela essiccata, poi formare una palla, spolverarla con poca farina e porla a
riposare per 4 o 5 ore o finché il suo volume
non raddoppia.
mela essiccata, poi formare una palla, spolverarla con poca farina e porla a
riposare per 4 o 5 ore o finché il suo volume
non raddoppia.
A questo punto riprendere l’impasto e formarvi una pagnotta
allungata (aiutarsi sempre con poca farina per manipolarlo, non sarà un impasto “asciutto”).
allungata (aiutarsi sempre con poca farina per manipolarlo, non sarà un impasto “asciutto”).
Far riposare in un luogo tiepido ancora un’oretta o due o
finchè il suo volume non raddoppia.
finchè il suo volume non raddoppia.
Spolverare con la farina, praticare alcune incisioni sulla
superficie del pane, poi cuocere in forno a 220 °C per una mezz’ora
abbondante.
superficie del pane, poi cuocere in forno a 220 °C per una mezz’ora
abbondante.
Juls @ Julskitchen.com
la verità, la sacrosanta verità!
valerita
questo pane andrebbe postato tutti i giorni, altro che! quella crosticina me la sognerò per tutto il giorno….
belle foto, come sempre!
Valentina
Vaniglia cara, credo di aver definitivamente deciso di aprire un blog culinario quando è scattata in me questa fissazioncina che dici tu e che ti fa venire la voglia di cucinare e mangiare sempre cose diverse, o comunque anche gli stessi piatti ritoccarli sempre un po', di volta in volta, per vedere e sentire il sapore che si trasforma per l'aggiunta o la modifica di qualche ingrediente, e che dà vita a nuove sensazioni gustative. Il problema per me è che questa mia tendenza è fortemente ostacolata dagli altri abitanti di casa mia e quindi i miei post sono il massimo della sperimentazione (la chiamerei "sperimentazione tradizionalista"!) che posso concedermi per ora. Allora, meno male che ci sei tu!!! Vedo il tuo blog e mi consolo… :) :*
P.S. Questo pane è veramente fantastico!
Valentina
io questo pane lo feci appena postato e ora non posso resistere alla tentazione delle cose buone ripetute e fatte tradizione! lo rifaccio, non resisto, venne benissimo allora e sono strasicura della sua nuova riuscita (ti ricordi? mi hai chiesto com'era andata con la lievitazione per via della farina di segale). baci, buon fine settimana.
elenuccia
In effetti io avrei il pallino "blogger", mai rifare la stessa cosa ma a casa mia invece la pensano proprio al contrario….mi chiedono sempre le stesse cose. E vuoi non accontentarli? Loro sono felici, io invece mi cruccio al pensiero che avrei potuto provare una cosa nuova e invece niente
Questo pane non è bello, di più!! ci credo che ti chiamasse, avrebbe chiamato anche me, ma non per la foto, per farsi mangiare tutto all'istante
Sara Lamera
Che meraviglia questo pane con noci, mele essiccate e miele!!! Buonissimo!!!!Proverò a farlo!
Vorrei dedicati il mio premio http://sweetteabag.blogspot.it/p/awards.html ho pensato anche a te per il Versatile Blogger Award…spero ti faccia piacere , è un modo carino per conoscersi :-) a presto
Arianna Frasca
E hai fatto benissimo! Rientra nelle tue ricette su quel quaderno che prima o poi metterai anche per iscritto!
The Daydreamer (Donatella)
Evviva, ancora segale da provare! Bellissima l'aggiunta delle mele essiccate, un tocco particolare.
(A proposito di pane da impastare, hai letto quest'articolo? http://scienzaesalute.blogosfere.it/2013/10/la-depressione-si-cura-impastando-il-pane.html)
laura
E' proprio così da un lato si inseguono gli amori per nuovi piatti e dall'altra si ha nostalgia dell'abitudinaria ricetta sentimentale di famiglia e a chi dare retta?Io ormai mi accorgo che insieme all'una si accompagna sempre l'altra, che so ormai quando impasto la pizza del sabato sera (guai a non farla rischiamo di non sentire il sabato!) mi accompagna la novità di un nuovo pane e così in questo periodo mi ritrovo a sperimentare e pubblicare più pani che ricette :-)
e a proposito di pane, il tuo è veramente interessante e la foto le la meritava tutta!
Alexandra Bellavista
Hai fatto bene..è meraviglioso!
http://duecuoriinpadella.blogspot.it/
misterzu
Complimenti per il tuo blog.. Mi piace molto
journeycake
A parte che ti seguo da una vita e mi era sfuggita la tua nonna Aurelia… Anche la mia adorata nonna si chiamava così e con questo nome insolito (almeno dalle nostre parti) ho sempre creduto di essere l'unica ad avere una nonna Aurelia.. Dunque evviva le nonne Aurelia!! Pensa che proprio oggi pomeriggio mi è capitato fra le mani il suo vecchio quadernetto di ricette e dopo aver letto il tuo post sono andata a contare le ricette annotate e sono 26, fra cui una "salsa della Maria" .. Se potessi mi prenderei una fetta del tuo pane che sembra croccante croccante!
rossella
Viva le nostre nonne Aurelie e i loro quaderni di ricette! ;-)
andreusanchez
Buongiorno Rossella!
Abbiamo visto che hai tantissime deliziose ricette nel blog! Vogliamo presentarti il sito Ricercadiricette.it, dove gli utenti possono cercare tra oltre 230000 ricette che appartengono a siti web e blog in italiano. Abbiamo anche creato il Top blogs di ricette, dove puoi trovare tutti i blog che ci sono già aggiunti. Puoi anche aggiungere il tuo blog all’elenco! Noi indicizziamo le tue ricette e gli utenti le potranno trovare usando il nostro motore di ricerca. E tutto su Ricercadiricette.it è gratuito!
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Andreu
Ricercadiricette.it
rossella
Ciao Andreu,
ti ringrazio per avermi presa in considerazione ma non mii interessa essere indicizzata dal vostro sito.
Buon lavoro.
Manuela
Se sostituisco il lievito madre con quello secco, come variano le dosi degli altri ingredienti?
Grazie!
Rossella
Ciao Manuela! Grazie per la tua domanda! Se intendi il lievito secco a “palline”, quello in bustine da 7 grammi, io farei 5 grammi.
I tempi diminuiranno sensibilmente, diciamo di un quarto la prima e di circa la metà o fino al raddoppio la seconda.
Ti va di farmi sapere poi come viene??
Ciao e buon impasto!