Gli scones sono quei dolcetti tipici inglesi che si consumano durante l’ora del tè farciti con burro o marmellata e che in questo blog hanno fatto capolino spesso e volentieri.
Fanno capolino sul blog per il semplice motivo che lo fanno parimenti in casa, e nella fattispecie, ovvero nella versione italiana e nel mood Vaniglia, nelle colazioni, e, sempre per parlare della “modalità Vaniglia”, che lo sappiamo ormai, spesso ama il dolce e ruvido insieme, il rustico e lo chic, le lievitazioni lente e le cucinate “fatte e pensate” (cioè prima fatte poi “messe a fuoco” ;-)) ultimamente sono declinati in una versione, appunto, più ruvida, compatta (ma asciutta), e quasi “sablée”.
Questa consistenza diciamo “frolla” è uscita quasi per caso in un esperimento un annetto abbondante fa, in cui stavo facendo alcune prove di utilizzo di farina per polenta (in quel caso era farro, farro per polenta! ;)) nei dolci, ed è dovuta proprio alla grana grossa di queste farine.
Con questi scones chiudo il cerchio delle prove sulla consistenza e l’utilizzo delle farine per polente nei dolci.
Ehm, ho fatto uno schemino…
- Con farina di FARRO per polenta:
- Dolcetto compatto e “frollo” – Scones con farina di farro per polenta e nettare di rosa canina
- Dolcetto più soffice in versione torta: Torta da colazione con farina di farro per polenta emarmellata di lamponi (spaziale nella sua ruvidità e semplicità e sciccheria, e tra le mie preferite in assoluto tanto che tempo fa è stata anche (tras)portata a nord dal mio editore :-))
- Con la farina di MAIS per polenta:
- Dolcetto compatto e frollo: questo di oggi
- Dolce soffice: la mitica torta “Amor polenta“
Vabè, detto così pare che con “la polenta” ci faccio tutto tranne che la polenta.
E infatti è abbastanza vero perché non mi piace un granché. Però così, bella “trattata” sì.
Ah e poi per chi volesse fare degli scones “normali” o comunque partire dalle basi “classiche” qua ne abbiamo di tutte le tinte:
I classicissimi di Rose Backery. all’uvetta
Poi una mia versione di tanto tempo fa con latticello e frutti rossi che da me medesima è stata poi ulteriormente ripresa in tempi relativamente più recenti sia con la farina di segale e frutti rossi che con segale e con ciliegie essiccate (in questo secondo caso senza latticello).
Poi c’è anche una versione “zero sprechi” con scorza di limone e bucce di carote bio, ed una salata proprio con la farina di mais (ma non per polenta, se ricordo bene..).
Poi cercando sul blog mi sono tornati in mente anche quelli integrali con sciroppo d’acero (buonissimi) e quelli cacao e nocciole, fatti una volta a forma di cuore per San Valentino <3
Ecco, per chi ha superato questa sfinente retrospettiva, la ricetta di oggi, che però vi assicuro, davvero merita, se anche voi come me amate queste textures ruvide (e immagino che si sia un tantinello notato, dato che ho fotografato “briciole grandi come lenticchie” … ;-P)
Un bacio a tutti, e che la giornata e la settimana siano buone per voi!
Scones con farina di mais per polenta e cioccolato
ingredienti
220 g di farina di mais per polenta
220 g di farina di frumento
1 pizzico di sale
12 gr di lievito
100 gr di zucchero di canna in cristalli + 1 paio di cucchiai per la finitura
100 g di burro freddo a fiocchetti + q.b. per la teglia
2 uova
80 g di latte
80 g di cioccolato fondente a pezzetti
Mescolate insieme le farine, il sale, il lievito e lo zucchero.
Aggiungere il burro a fiocchetti ed incorporarlo con la punta delle dita agli ingredienti secchi.
Aggiungere a questo punto le uova, mescolando velocemente con le mani o con un cucchiaio di legno, poi il latte.
Trasferire l’impasto in una teglia del diametro di 22 cm circa imburrata e cosparsa di poca farina di mais per polenta e stenderlo aiutandosi con le mani o con il dorso di un cucchiaio, poi dividerlo in 8 spicchi aiutandosi con un coltello a lama tonda, infine cospargerlo con lo zucchero di canna ed infornarlo a 200 °C per 20 minuti.
A questo punto abbassare la temperatura a 180 °C e proseguire la cottura per altri 10 minuti o fino a doratura (può essere utile verso metà cottura o a 5 minuti dalla fine tagliare nuovamente in spicchi, o meglio “ripassare” i tagli già fatti e ri-infornare).
Virginia @ Zucchero e zenzero
I dolci (non troppo dolci) ruvidi piacciono moltissimo anche a me e la farina di mais dà proprio quella consistenza sbriciolosa che preferisco :-) nonostante mi piacciano molto, non oreparo spesso gli scones eppure si possono fare in mille modi.. Quandi dici farina di mais per polenta intendi quella per la polenta istantanea?
rossella
Ciao Virginia, devo confermarti stasera che controllo il pacco… Ma credo proprio sia "normale" (io a dire il vero per i dolci le uso un po' indistintamente… :))
Daniela @Senza_Panna
davvero interessante questa ricetta, intanto me la segno ;)
rossella
Uh Daniela, se la provi fammi sapere! ;-)
Juls
Vedi quando ti dico che i tuoi cencini sono fondamentali, come fondamentale è il tuo modo di drappeggiarli? :)
E ricetta proprio nelle mie corde, per un lunedì di lavoro già di rincorsa!
rossella
Giuliettina mia!
(Monsieur Patou dice che ormai sono maestra in "panneggio"! Ovviamente per prendermi in giro… ;-))
Mimma e Marta
Avevamo lasciato un commento ma a quanto pare il telefono fa capricci e non è arrivato nulla!
Dicevamo…ci diverte tanto provare farine diverse per tutto ciò che prepariamo, con texture, consistenze e sfumature nel sapore per ciascuna di esse. La farina di mais l'abbiamo "scoperta" da relativamente poco, ma ci è subito piaciuta tanto. E se si tratta di un dolcetto rustico mettiamo subito le mani in pasta! Poi c'è da dire che qui gli scones per la colazione non dispiacciono mai :-) Attendiamo allora risposta alla domanda di Virginia
rossella
Care, massimo due ore e sono a rapporto! ;-)
rossella
Care, massimo due ore e sono a rapporto!
(anche il mio commento è saltato! Che sfacciataggine, pure alla padrona di casa non fa commentare… ;-))
valerita
Devo assolutamente farli subito stasera! Proprio in questi giorni mi è venuta una gran voglia di usare la farina da polenta… Ieri ci ho impanato il pollo per poi friggerlo:) (ottimo e te lo consiglio); oggi potrei declinarla in maniera dolce… Buona settimana anche a te Ross!!
rossella
Valerita che mi hai ricordato!!!!!
http://vanigliacooking.blogspot.it/2014/06/anelli-di-cipolla-fritta-cibo-da.html
Anelli di cipolla fritti con latticello (in caso fai yogurt un po' diluito con acqua) e fioretto di granoturco!!!!!
RISPOSTA AL COMMENTO DI VIRGINIA
Confermo, ripeto, confermo: farina per polenta "NORMALE", o meglio, non istantanea, o ancora meglio, sulle istruzioni c'è scritto (per la polenta) "cuocere 30-40 minuti". Istantanea non mi pare affatto! ;-)
Virginia @ Zucchero e zenzero
Grazie mille! Io di solito uso proprio quella che dici tu ed effettivamente non ho ancora capito se fa differenza, polenta a parte. Forse quella istantanea è molto più fine? Grazie ancora e buona serata!
rossella
Cara, forse quella istantanea è precotta al vapore o in altro modo?
Il fioretto è invece quella fine, e secondo me è un'altra cosa, è quella del link della frittura che ho messo nel commento sopra e anche di questi biscotti qui: http://vanigliacooking.blogspot.it/2015/01/i-biscotti-della-mia-famiglia-i.html
Virginia @ Zucchero e zenzero
Si, sicuramente quella istantanea è precotta, ma immagino sia anche piuttosto fine. Quella però non la conosco perchè di solito, anche per la polenta, usiamo la farina di mais "normale" perchè preparandola in pentola a pressione non c'è molta differenza.. Poi si, come farina di mais esiste il fioretto e quella macinata più grossolanamente, che di solito è quella che uso io ;-)
marcella aka milo
Aggiungo la mia sulla grana della farina di mais… Dopo un primo tentativo, ho sempre scartato la bramata per fare i dolci, perché veramente troppo troppo grossa (era fastidiosa sotto i denti) e sempre usato la fioretto, che consideravo "fine". Poi l'anno scorso in un supermercato all'ingrosso ho scovato la FUMETTO: una cosa incredibile, un velo di farina gialla, quasi impalpabile. L'ho usata, se non ricordo male, per fare le paste di meliga: quelle fatte in casa con la fioretto erano – a mio gusto, s'intende – sempre "troppo" croccantine rispetto a quelle di pasticceria. Con la fumetto sono venute uno spettacolo, gustose al punto giusto, friabili, sbriciolose lo stesso (sospetto sia colpa del burro ;) ) ma senza granelli troppo invadenti. E non vi dico la sparabiscotti come funzionava bene :)
rossella
ahahahha, marcella, io invece intendevo proprio l'opposto! il bello di questi scones come quelli al farro è che sono perfettamente sablés, quasi frolli, insomma l'opposto dell'amor di polenta che tu sai…
Esistono tantissimi livelli di "finezza", e a me piace tanto indagarli ad uno ad uno nelle ricette…
In particolare vedo che la fioretto biologica è sottilissima mentre quella che trovo al super è media… Un po' credo dipenda anche dalle marche!
Simo
io invece adoro il mais in tutte le sue sfaccettature, anche la polenta che, da buona lombarda faccio spesso ;)
questi scones però…s'han da fare!
Buona serata, un abbraccio