Cara Barbara, in questo istante vorrei uscire dall’ufficio di corsa e mandarti un vocale affrettato dalle scale di marmo di via Po, attraversare Corso Italia un po’ sbilenca nei miei tacchi e nel mio impermeabile grigio, e dirti a metà strada « chi arriva prima prende per entrabeee », poi attraversare via Boncompagni guardando le foglia gialle dei tigli sul pavé grigio e sorridere tra me e me trafelata, e in ultimo mandarti una foto tutta storta della lavagnetta dei menù e mettermi in coda se ancora non ci sei, o abbracciarti se sei lì in coda aspettando me.
Mi mancano i nostri pranzo brodosetti d’autunno (tu che metti il sale e io che metto il pepe), le vellutate e le vitamine, mi mancano le chiacchiere strizzate in un’ora meno l’andata, il ritorno, e le paturnie, e le idee geniali, mi manca cercare con te gli addobbi natalizi a ottobre, le zucche e i porcini ad agosto, gli asparagi e le fragoline di bosco a fine febbraio.
Mi manca scambiarci in pausa pranzo pezzi di legno, cocci e stoffe, mi mancano tutti quei tuoi “e che ce vo’?” senza i quali avrei fatto forse la metà di tutto, mi manca di invaderti casa e metterci a cucinare e/o a scattare.
Mando allora in mancanza di presenza ricetta di vellutata di cavolfiore alla birra, e pure una fraccata di baci.
Passo e chiudo ;)
La ricetta è tratta da un servizio tutto dedicato a cavoli e broccoli, che potete trovare sul numero di Novembre di Fiorfiore in Cucina Coop.
Qui a seguire vellutata di cavolfiore alla birra, non poteva mancare nella infinita declinazione delle mie cremine a base di broccoli& co., nelle foto seguenti (e sulla rivista ;)), le Chips di cavolo nero piccante alle arachidi, e gli sformatini di broccoli e nocciole.
Vellutata di cavolfiore alla birra
ingredienti per 4 persone
1 cavolfiore medio
1 porro
1 patata piccola
40 g di burro
700 ml di brodo vegetale caldo
330 ml di birra chiara o rossa a temperatura ambiente
4 fettine di pane leggermente raffermo
olio extravergine d’oliva, sale, pepe, semi di cumino
Mondate il cavolfiore e dividetelo in cimette.
Mondate e tagliate i porri a fettine e le patate e cubetti, tasferiteli in una casseruola capiente in cui avrete fatto fondere il burro, e fate rosolare dolcemente un paio di minuti.
Aggiungete le cimette di cavolfiore, un pizzico di sale e lasciate insaporire 8-10 minuti a fuoco dolce, rimestando continuamente con un cucchiaio di legno.
Unite il brodo e la birra e in modo da arrivare a coprire tutte le verdure, e lasciate cuocere a fuoco moderato 25-30 minuti o fino a che il cavolfiore è diventato tenero.
Nel frattempo tagliate il pane a cubetti e conditelo con due cucchiai di olio, un pizzico di sale, pepe e semi di cumino. Massaggiatelo con le mani in modo che assorba uniformemente l’olio, ripassatelo in una padella antiaderente senza l’aggiunta di ulteriori grassi e fate dorare per qualche minuto.
Quando il cavolfiore è diventato tenero, frullate con il frullatore ad immersione e aggiungete altro brodo o altra birra a temperatura ambiente se la crema è troppo densa, oppure tenete sul fuoco altri 5 minuti se il composto risulta troppo fluido.
Servite calda con i crostini, un filo d’olio, ancora un pizzico di semi di cumino a piacere.
Per gli amanti di broccoli e cavolacee, vi lascio un paio di link da blog che credo in questi giorni vi faranno felici ;)
vellutata detox di broccoletti arrosto e anacardi
vellutata con broccoli, mandorle e reblochon
vellutata con fagioli di pigna, broccoli, pecorino romano e pinoli
Manu
Vabbè… sarà che ho appena finito yoga e sono un po’ emosionabile, sarà che prima di qualsiasi altra casetta (pure della mail) vengo qui a trovarti, sarà che è finalmente arrivato novembre con la sua nebbiolina e quindi sono ancora più emosionabile, ma mi hai fatto pure piangere….
Ecco…
Il cavolfiore ce l’ho… il cavolo nero per le chips lo rimedio sabato mattina e questa la faccio sabato sera diretta direttissima…
Un bacino..
Ti voglio bene..
Domenica ho fatto il” ciambanana”.. la ciambella con la banana e la zucca dentro… (si vabbé ancora lo dovevo fà.. ho i miei tempi io… ehehe!) .. te lo devo dì?! No, perché sarei ripetitiva…. SPACCA! perché non l’ho preparato prima rimbambita che non sono altra..
vado a controllà il baccalà con le patate…
Manù.