“E dillo ‘na vota sola
si pure tu stai tremmanno
dillo ca me vuo’ bene
comm’io, comm’io, comm’io voglio bene a te”(Domenico Modugno – Tu Si ‘Na Cosa Grande – 1964)
Buongioooornoooooo….
Eccoci di nuovo qui, a far finta di non essere romantici (con difficoltà, eheh), e di non considerare così tanto la festa degli innamorati…
La verità è che sì, non ci piace affatto tutto il lato commerciale della faccenda, e l’amore si celebra ogni giorno dell’anno, e i proseliti, e i commenti, e tutto ‘sto parlarci sopra lascia il tempo che trova…
Pppperò. Io confesso. Che avere “una scusa” per preparare un piatto preferito, per cenare con un po’ più di calma, per fare un progetto insieme, male-male non fa.
Allora quest’anno per il menù di febbraio di Fiorfiore in Cucina sono io che ho proposto il tema… “Romantico ma non troppo”.
Un menù a due non stucchevole ma sicuramente dedicato. Con uno dei miei ingredienti preferiti, gli agrumi!
Il mio menù per questo mese prevede dunque un “frugale” aperitivo con Crostini con hummus di carote, sesamo e olive nere, un “epocale” Risotto al finocchio e vino bianco con riduzione di agrumi (ma buoooooonooooo!), delle “succulente” Coscette di pollo all’harissa con cipollotti e arancia per secondo, e un finale speciale..
Non ho potuto resistere nel dedicare all’amore una pasta lievitata, il mio dolce preferito. Ma non in versione mini (o mono), io volevo un babà unico, grande, esagerato, e da dividere. Guai il dolce singolo per gli innamorati, è troppo bello mischiare un po’ le cose, a volte mangiare dallo stesso piatto.
Abbiamo dunque concluso il menù con un Babà al Cointreau e arancia. Morbido, profumato, e come dicevo tre secondi fa, ESAGERATO. Proprio come l’amore. <3
Babà al Cointreau e arancia
per 1 babà (uno stampo scanalato del diametro di 24 cm)
600 g di farina forte tipo Manitoba
20 g di lievito di birra
20 g d’acqua
5 uova
1 pizzico di sale
200 g di burro
1 arancia non trattata
40 g di zucchero
per la lucidatura
1/2 l d’acqua
300 g di zucchero
150 g di Cointreau
1 arancia non trattata
Sciogliete il lievito nell’acqua tiepida e fate riposare al caldo per 10 minuti.
Versate nell’impastatrice l’acqua e lievito sulla farina a fontana, poi unite le uova a una a una, continuando a impastare, aggiungete il sale, lo zucchero, il succo dell’arancia e infine il burro morbido a pezzetti.
Lavorate a lungo fino a ottenere un impasto molto morbido. Trasferitelo in una ciotola imburrata e lasciate lievitare al coperto e al caldo per un’ora e mezza (o fino
al raddoppio del volume).
Grattugiate la scorza dell’altra arancia e spremetene il succo, poi portate a ebollizione l’acqua con 50 ml di succo, la scorza e lo zucchero. Fate ridurre per 30-40 minuti, fino a ottenere uno sciroppo. Lasciate raffreddare e aggiungete il Cointreau.
Trasferite l’impasto nello stampo imburrato e infarinato, fatelo aderire alle pareti e lasciate lievitare ancora 1 ora o fino al raddoppio del volume.
Cuocete il babà in forno a 190°C per 25-30 minuti o fino a doratura.
Sfornate, sformate ancora tiepido (dopo circa 5 minuti), quindi versatevi sopra, in più riprese e fino a completo assorbimento e lucidatura, lo sciroppo di agrumi e luquore.
Il meglio che c’è <3
E buon San Valentino a tutti ;)
Un grazie speciale va a DishesOnly, a i suoi piatti, alle pentole, alle alzate per dolci sempre a disposizione (come questa che ho avuto in prestito per la foto e altre mille avventure <3)
Melania
Ci sono delle scoperte che si rivelano pian piano. Io, ad esempio, con te mi stupisco e meraviglio sempre. Mi luccicano gli occhi se arrivo da te e scorgo qualcosa che ho in mente di preparare. Affinità? Casualità? A quest’ultima credo poco.
Credo invece, di adorare questo (poco poco) di romanticismo. Il q.b essenziale ad insaporire quel fatidico giorno.
Io un menu romantico non solo non l’ho cucinato, ma neppure pensato. Ma ho preparato dei fusilli di pollo glassati al pompelmo rosa (ecco un richiamo col tuo menù) e per finire il babà che più di tutto adoro. Rifarò questa ricetta poiché certa della sua riuscirà. Grazie Rossella per questa continua ispirazione che passa anche attraverso la semplicità.
Rossella
Melania… Grazie!
Sono passata da te ma non sono riuscita ad autenticarmi per commentare!!!!
Sono rimasta incantata davanti alla ricetta degli intrecci alla cannella. Perché, li amo, perché mi somigliano (Ci somigliano? ;-P), perché, casualità nella casualità, li ho cucinati qualche settimana fa ma solo domani escono sulla rivista Ci Piace Cucinare… Foto e post bellissimi .. Grazie
Emanuela Lupi
“Sono seduta sul grattacielo.. vedo gli aerei passare…”
Stamattina inizio così..perché sono seduta a gambe incrociate sullo sgabello del pianoforte, col sedere che pende indietro e il pc appoggiato appunto sul pianoforte..
allora punto primo.. ti sei resa conto di che razza di Babà (ho scorso in su per vedere quante “b” ci andavano) hai fatto/fotografato????? allora sembra una scultura.. sembra di marmo Rossi…non puoi capire che roba è! non è normale….si impone nella foto con così esuberanza che è bellissimo, poi sul lato destro in fondo scorgi una rientranza piccola è sfocata proprio allineata alla curva della buccia d’arancia… allora lì capisci che è morbido..che se ci poggi il dito sopra è soffice,tenero…ma è veramente meraviglioso…regale…degno di concludere la cena del giorno cccuore….
io me sparerei a bomba l’hummus a vangate… (la vanga è bella capiente vero?) ..ma pure la coscettina lì…
sei meravigliosa… e ti immagino in abito nero che si porta … o rosso.. valentino..;)
non potevo non passare a commentare…e oggi che nevica e fa un freddo porco… scaldi da matti…
ti adoro meraviglia
Manù
Rossella
Hai azzeccato tutto. Come sempre.
Pure i “colori”.
Bianco nero e grigio per me. Con un’unica eccezione: il rosso ❤️ (E sporadici rosa, blu, paletta dei marroni e beigiolini, un tocco di ruggine e petrolio ogni tanto… ;-P)