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Vaniglia — Storie di cucina

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Cucinare, semplicemente assorta: torta con latte di mandorle e farina d’orzo

7 Marzo 2017 Cake e torte da credenza

Ci sono delle cose che come poche riescono a ristabilire un contatto assoluto, per me, con la cucina.
Non che di tali contatti da queste parti manchino eh? ;)
Solo che un conto è cucinare concentrata (che è bellissimo anche quello), e un conto è poterlo fare assorta.
Ci sono delle ricette, e, al limite, dei gesti, che possiamo permetterci di eseguire senza badare realmente a cosa stiamo facendo, e accorgendocene del tutto solo al primo reale contatto di uno dei sensi (in genere l’olfatto!) con quello che si sta facendo.
Cucinare distrattamente, assorti, pensando ad altro, o facendo altro, e allo stesso tempo godersi la cucina.
Farlo rilassatamente, distrattamente, e “risvegliarsi” magari alla prima grattugiata di limone, o al primo sentore di profumo di cannella che viene dal forno.

La ricetta che per eccellenza mi permette di fare questo è quella della torta semplice da colazione, e l’ingrediente, ca va sans dire, è la mandorla <3

E così oggi arriva una ricetta che è una rivisitazione (in chiave ancora più semplice!) della Ciambella di vaniglia e latte di mandorle con ciliegie e sciroppo di vino di visciole del mio libro All’ombra dei mandorli in fiore.

Avevo in frigo latte di mandorla, e in dispensa farina di orzo.
Non ho resistito e li ho messi insieme, mescolando, pensando ad altro.

Del risultato non ci possiamo lamentare. ;)

Avrei voluto postarvela ieri perché è proprio una di quelle tortine da lunedì mattina.
Ma possiamo sempre fingere che la settimana cominci ora… ;)

Torta semplice con latte di mandorle e farina d’orzo
ingredienti per uno stampo da 20-22 cm di diamtero
3 uova
150 g di zucchero di canna chiaro
100 g di olio di semi di girasole
180 ml di latte di mandorle
250 g di farina di orzo integrale
1 baccello di vaniglia
1 bustina di lievito per dolci
uno o due cucchiai di mandorle a lamelle e zucchero a velo a piacere per la finitura

Imburrare  e infarinare uno stampo da 20-22 cm.
Montare le uova insieme allo zucchero fino ad ottenere un composto soffice e spumoso.
Continuare a montare e aggiungere a filo l’olio, i semi della vaniglia e poi il latte di mandorle, poi la farina setacciata insieme al lievito.
Mescolare l’impasto fino a renderlo omogeneo poi trasferirlo nello stampo, aggiungere le mandorle a lamelle, e cuocere in forno già caldo a 180° per 40-45 minuti.
Sfornare, lasciare intiepidire per 10 minuti e poi sformare e far raffreddare su una gratella.
Finire con lo zucchero a velo.

E buona settimana a tutti! :)

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Categories: Cake e torte da credenza Tags: _torte, vita da foodblogger, colazione, merenda, cucina fast, il mio libro, mandorle

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Interazioni con il lettore

22 Commenti

  1. ilditoelaluna

    7 Marzo 2017 at 07:31

    ooooohhhhh meravigliaaaaa!
    ehm.. posso smontare la magia della grattugiata di limone o della spolverata di cannella con…"l'odorino della verdura bruciacchiata?" no, perché (cioè si perché) pure quello è un sentore che a ME MI risveglia tantissimo quando mi perdo… e mi ricorda che c'è qualcosa sul fuoco… però io so così… ciofeca!
    ma che bella sta torta qua… aaaaaaaaahhh io domenica ho fatto quella di farro con le mele e la composta di mele e uva (fatta da me mederrima e non medesima!) più un plumcake allo yughi yo .. (yogurt) scovato nell'archivio meandrico della Gabila, che lei non lo sa, ma io me so azzeccata e il suo appartamento è un altro posticino dove spesso capito! :P ora tu fai lei!?
    Sai però che per domani andrebbe benissimo… ?! è una torta donna.. femmina… vero? mi sa che la faccio comunque.. tanto poi ho sorella e cognato che ordinano di ogni…
    ah … ehm.. i gatti da 44 so passati a 44,4 …
    bello?!
    baci baci..
    Manu, polpetta..
    e comunque… cioè.. en se pol creda… ia i biscott rinsecchiti te sto cuscino de torta… quanto ti ADORO,…..

    Rispondi
  2. Manu

    7 Marzo 2017 at 07:37

    Bellissima questa ricetta e il risultato deve essere anche buono!
    Ti abbraccio

    Rispondi
  3. rossella

    7 Marzo 2017 at 08:07

    Buongiooooorno, oh mie manuelas!! ;-P
    44,4 gatti mi suona come un numero perfettissimo, e credo che la Gabi sia contenta quanto me di accoglierti a casa, anzi, meglio, in cucina!!!
    Anche io a volte sbruciacchio, ma con questa è difficile, è molto semplice, e sì, molto "donna" <3
    Manu sì!!! È buono, e accogliente, e casalingo e confortevole!
    Buona giornata ragazze!!

    Rispondi
  4. Gabila Gerardi

    7 Marzo 2017 at 08:42

    Ma guardale a loro due….ero qui che mi fischiavano le orecchie ed ecco trovata la ragione!!! Bellezze….io sarei si felice di accogliervi in casa mia, la mia piccolissima casetta in cima allo scoglio ( che Rossella ha pure intravisto��) . Che dirvi… che a me pare proprio un lunedì mattina , che questa torta ricorda una che sta per affacciarsi sul mio amato mare e che questi scambi sono la sola ragione del mio sgambettare! Buona giornata fanciulle….bacione ad entrambe!

    Rispondi
    • rossella

      8 Marzo 2017 at 10:01

      Ciao amica, eccomi qui (un po' malconcia e malaticcia): mi sa che me e la Manu ci troverai presto alla tua porta, che io sto proprio sviluppando dipendenza dalle tue ricette! ;-) :-*

      Rispondi
  5. Rebecka

    7 Marzo 2017 at 09:39

    Che incanto Ross! Io la chiamo cucina estatica…perché quello stato di estasi in cui si cucina in modo assorto, con la mente libera, sgombra da pensieri, è il modo in cui nonnina mia cucinava. Lei c'era, ma non c'era. Non so se mi spiego. Lei era presente, in ogni gesto, ma era anche altrove. Era così naturale per lei aggiungere quello e quell'altro ancora, che anni dopo all'affermazione: la pasticceria è una scienza esatta! ho pensato tra me e me, ditelo a nonnina mia!
    Questo dolce sa di buono. Colazione, merenda, pausa tè. Sto cercando con uno sforzo considerevole di eliminare il latte e sostituirlo con quello di avena/mandorla/riso. Nei dolci mi riesce benissimo, ma per la colazione, il mio caffelatte con altro tipo di latte, è una rinuncia che mi sta costando molto. Ma è solo abitudine. Devo solo essere perseverante.
    Un abbraccio cuochina estatica!

    Rispondi
    • rossella

      8 Marzo 2017 at 10:05

      Rebecka, ma lo sai che a me quell'affermazione dell'esattezza non ha mai convinto del tutto??? ;-P
      Che sì, vabbè, tocca pesare per "pasticciare", ma anche agire d'istinto, "ascoltare" cosa stai cucinando… e poi sì, farlo distrattamente è stupendo.. (con un cosciotto d'agnello farei più fatica… è la tirta che mi "libera" da tutto…)
      Un abbraccio enorme, e grazie <3

      Rispondi
  6. Francesca

    7 Marzo 2017 at 13:33

    Oh Ross…passare di qui e vedere le tue torte mi fa sentire così a casa…poi vabbè, le foto sono una meraviglia ( ma questo già lo sai <3 ) Un bacio, bella

    Rispondi
    • rossella

      8 Marzo 2017 at 10:13

      Francesca, e anche a me pare di essere a casa quando passi tu qui… davvero. Grazie.
      Anzi ora corro a scrivertelo "a casa tua" ;-)

      Rispondi
  7. Cristina

    7 Marzo 2017 at 15:16

    Ma che meraviglia!
    La farina di orzo ancora mi manca, potrei però intanto fare un esperimento con la farina di farro, che dici?
    un bacione e buona settimana a te
    (ti leggo sempre in silenzio, ma ogni tanto mi faccio sentire!)

    Rispondi
    • rossella

      8 Marzo 2017 at 10:19

      Cristina sappi che questo tuo farti sentire a me fa proprio bene!!!
      Secondo me la sostituzione è fattibilissima, tanto più che anche la mia torta è una revisione di un'altra mia… ;)
      Facci sapere eh!??
      Così facciamo di questa una specie di tante variazioni sul tema… ;) <3

      Rispondi
  8. Ely Valsecchi

    7 Marzo 2017 at 16:13

    Ross che bellezza questa torta torta, ho già il memo su quella del libro che mi è arrivato settimana scorsa e che sto leggendo minuziosamente, quante cose non sapevo delle mandorle!!!! Una torta da lunedì mattina, ma anche per ogni mattina della settimana, splendida! Un abbraccio!

    Rispondi
    • rossella

      8 Marzo 2017 at 10:21

      Ely ma che bella cosa che mi dici!
      Sul libro è una versione "più vestita" e sciccosetta e meno rustica… ;)
      Quel libro è stato un vero e proprio viaggio, e non solo "fisico".. aspetto con ansia tuoi commenti, e grazie davvero di cuore per tutto!!

      Rispondi
  9. wennycara

    8 Marzo 2017 at 09:31

    Mi piace ricominciare a commentare {non leggere, nb, mai smesso} con un post come questo. E' silenzioso, fuori dagli schemi, posso rubarti il vintage? Mi ci suona bene :)
    Ho un quarto degli ingredienti che servono, ma credo che la proverò presto, quando l'uomo di casa deciderà di uscire dalla sua parentesi vegana {oppure dimezzo le dosi? Come faccio con le tre uova?}. Tra l'altro ho trovato un latte di mandorla di un'ottima marca ad un supermercato che proprio Naturasì non è, quanto al baccello andrò dal mio fidato Pegna, che espone i cartellini con i prezzi al kg {coccoloni da 800/900 € XD}…
    Grazie cara, se puoi mi fai sapere delle uova?

    Rispondi
    • rossella

      8 Marzo 2017 at 10:29

      Cara come ti scrivevo da te non sai che felicità per me vederti in giro per la blogsfera… mi rilassa, ed è in un certo senso confortevole e rassicurante…

      Per le dosi io farei un due terzi, tipo:
      2 uova
      100 g di zucchero di canna chiaro
      70 g di olio di semi di girasole
      120 ml di latte di mandorle
      170 g di farina di orzo integrale
      1 baccello di vaniglia
      12 g di lievito per dolci
      uno o due cucchiai di mandorle a lamelle e zucchero a velo a piacere per la finitura

      Che dici? Stampo 18-20

      Rispondi
    • wennycara

      8 Marzo 2017 at 10:40

      Dico che va molto bene e ti farò sapere ;)

      Rispondi
  10. ilditoelaluna

    8 Marzo 2017 at 19:39

    ehm… dunque.. io l'ho fatta oggi!! ahahaaa! sarebbe per mia sorella, ma mi sa che quando la taglio per portargliela ne tengo uno, anzi due pezzetti per me e madre..
    hihihiii… è troppo profumata… e bella… e soffice ..
    ehm Gabi… io ti ho sproloquiato di là che vorrei fiondarmi diretta nella tua cucina vera… e la Ross lo sa che lo faccio…
    ah.. cuore Rossella.. pure io ho una specie di Gabidipendenza! come si fa?
    baci baci baciiiii!
    Manu polpetta

    Rispondi
    • rossella

      10 Marzo 2017 at 13:37

      Eccomi anche qui!
      E non sai che contentezza che l'hai fatta.. Perché si lascia fare, ve'?

      Rispondi
  11. Elisa Cilento

    8 Marzo 2017 at 21:11

    Eccomi!! che ti devo dire… sono stupende le torte della colazione. Farle e pensare al momento della colazione è la cosa più rilassante che si possa immaginare! :)

    Rispondi
    • rossella

      10 Marzo 2017 at 13:38

      Elisa hai detto BENISSIMO, no bene, benissimo: farle è pensare al momento della colazione, anzi è proprio come esserci…

      Rispondi
  12. Ilaria Guidi

    9 Marzo 2017 at 02:51

    Davvero una ricetta deliziosa! :) La devo provare assolutamente!!
    Un abbraccio
    Ila

    Rispondi
    • rossella

      10 Marzo 2017 at 13:39

      Ilaria, è una ricetta semplice, immediata, esattamente come io amo che siano… Esattamente come immagino le ricette "per me"… :)

      Rispondi

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