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Vaniglia — Storie di cucina

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I boschi, gli alberi, le Dolomiti Ampezzane e i ravioli di rape rosse e semi di papavero

3 Novembre 2014 Pasta, riso e cereali, Travel

A volte il mio lavoro mi fa dei regali straordinari.
Mi trascina via dal trantran dell’ufficio, dalla città e
dall’asfalto, per portarmi in luoghi dove io possa vedere quanto ci sia di più
caro per me nella natura: gli alberi.
Gli alberi sono per me fonte di ispirazione e di buonumore.
Sono stati oggetto della mia tesi di laurea nonostante io sia un architetto e
sono la cosa (anche se mai termine fu
meno adatto) a cui sempre ricorre il mio sguardo nelle giornate difficili. Ma a
pensarci bene anche quella che il mio sguardo cerca quando deve godere dei
momenti belli.
L’incubo più ricorrente nel mio caso è infatti la visione di un mondo
senza alberi, mentre la stranezza più frequente scambiare un paio di parole con un albero
che mi piace e col quale non posso trattenermi dal dire qualcosa.
En passant. A
mezza voce e col sorriso sulle labbra. Cose tra noi. ;-)

 

Il mio lavoro così, a volte anche non troppo opportunamente
come tempi (nel senso che magari è ferragosto e me ne vorrei andare in Siclia in vacanza un paio di giorni e invece mi tocca “correre su”, oppure succede che parto per Milano per cucinare, e faccio
tutto un giro e mi ritrovo che in valigia ho T-shirt e ballerine, spatole e
leccapadella, scarpe in goretex e giacca a vento, macchina fotografica pc e
bozze del libro) mi regala degli alberi.
E, insieme, la possibilità e la curiosità di capire cosa
mangiano, le persone che li abitano, quegli alberi..
Così, un paio di settimane fa, mi trovavo sulle Dolomiti Ampezzane, che tipo due giorni prima era estate e 48h dopo e lassù c’era la neve (incredibile ma vero ;-P)

 

Io la montagna la amo, ma a dirla tutta la patisco anche un po’.
In piano sono in grado di camminare per ore e per chilometri, mentre quando c’è da salire, anzi, peggio, da scendere, beh ecco io fatico, arranco un tantinello. Poi cammino, certo, ma dietro a Monsieur Patou che è un vero e proprio stambecco, sembro una specie di paperottolo volenteroso e non troppo portato alla scalata…
Ah, e poi soffro il freddo. Soffro il freddo al caldo figuriamoci al freddo ;-P
E quindi insomma, in montagna mi tocca mangiare abbondantemente. Meglio se cose calde o panose…
Questa volta, neve e ghiaccio e gelo nei pressi del lago di Misurina, ed io mi sono rifocillata con un piatto di Casunzìei, ovvero di ravioli ripieni di rape rosse e patate e formaggio. Si servono con burro fuso e semi di papavero e sono così buoni che io sono “scesa” dalla montagna con in testa l’idea a di rifarli a tutti i costi.

Quindi ieri, finalmente una domenica a casa, di quelle che il tempo non vogliamo nemmeno contarlo, che finalmente cuciniamo “quello che ci pare”, che il libro è chiuso (sì, fatto, andato, finito, consegnato, chevvelodicocosì? sì, tra un raviolo e un fiocco di neve, e ora non dobbiamo fare altro che aspettare che il tempo faccia il suo corso, e non temete che appena ho notizie notiziabili, qui se ne parlerà in tempo reale…), dicevo finalmente una domenica a casa e senza consegne impellenti sul groppone, e quindi non si scampava dalla pasta fresca ripiena…

 

In verità i Casunziei sono un po’ più grandi di quelli che vedete in foto qua sotto, e hanno, come dire, più pasta intorno al ripieno.
In genere hanno la forma di mezzaluna o di triangolo, ma il mio tagliaravioli è così piccino che l’effetto finale della mia pasta ripiena è in qualche modo un po’ meno pasta e molto ma molto ripiena ;-P
Gli autoctoni del Cadore non me ne vorranno, e i puristi potranno procedere con la stessa ricetta ma un forma un po’ più simile a quella originale se vorranno, ma posso assicurare che il sapore finale è davvero quello dei gradi sotto zero che mi sono beccata su ;-)

A seguire, vi lascio la mia ricetta dei Casunziei, come da assaggio e ricostruzione, e ancora a seguire, e sperando di non annoiarvi di immagini, continuo con qualche foto di quei paesaggi bellissimi.
Faccio troppa fatica a selezionarle, vi tocca sorbirvele, ma sono davvero posti bellissimi…

 

Casunzìei all’ampezzana – ravioli con rape rosse e semi di papavero
ingredienti per 4-6 porzioni
 
per la pasta
200 g di farina 00
1 uovo
80 g di latte fresco intero
per il ripieno
500 g di rape rosse già cotte*
300 g di patate (non le novelle, troppo acquose)
1 cipolla (io ho usato una cipolla rossa)
25 gr di burro
40 g di Grana Padano
1 uovo
noce moscata
sale, pepe
25 g di pangrattato
per il condimento
circa 50 g di burro fuso
qualche cucchiaio di semi di papavero
Grana Padano o Ricotta secca di malga grattugiati
*vanno bene anche quelle che si vendono cotte sotto vuoto.
Lavorare la farina, le uova e il latte fino a ottenere un
impasto omogeneo, poi lasciarlo riposare una o due ore sulla spianatoia coperto
con una ciotola.
Nel frattempo lessare le patate in abbondante acqua salata, poi sbucciarle e schiacciarle con una forchetta. Salare, pepare, spolverare generosamente di noce moscata grattugiata e tenere da parte.
Grattugiare con la grattugia a fori grandi le rape e lasciarle scolare qualche minuto in uno scolapasta.
Tritare la cipolla sottile, poi farla imbiondire nel burro. Aggiungere le rape e lasciar cuocere scoperto, mescolando di tanto in tanto, per una decina di minuti o finché le rape non si sono sciupate bene. Aggiustare di sale e lasciar intiepidire.
In una ciotola capiente mescolare le pare, le patate, l’uovo, il Grana Padano grattugiato e il pangrattato. Frullare con il frullatore ad immersione fino ad ottenere una crema soda. In caso questo ripieno si presenti troppo liquido aggiungere poco pangrattato.
Dividere l’impasto dei ravioli in quattro parti, poi tirare ciascuna di queste in una sfoglia sottile.
Distribuire su metà di ogni sfoglia tanti piccoli pezzetti di ripieno ben distanziati tra loro (nel mio caso il tagliaravioli era di forma tonda e con diametro di meno di 3 cm, quindi la quantità di ripieno era intorno a mezzo cucchiaino), poi ripiegare la pasta a metà a coprire tutti i ripieni. Tagliare ricavando tanti ravioli tondi.
Cuocere in abbondante acqua salata e condire con burro fuso, semi di papavero e Grana o Ricotta di malga.
Bene, ecco, mentre voi meditate sulla possibilità di riproporli una domenica di queste fredde che si preannunciano, anche a casa vostra, io vi mando un bacio ed un saluto, e allego giusto un’altra manciata di foto, come d’altronde ave o promesso… ;-)

 

 

 

 

 

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Categories: Pasta, riso e cereali, Travel Tags: _primi piatti, vaniglia travelling, luoghi

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Interazioni con il lettore

45 Commenti

  1. Riso Mandorlino

    3 Novembre 2014 at 08:04

    Che bella boccata di ossigeno, Ross! I casunzei mai assaggiati, devo rimediare…i colori, le texture, la neve e i fiocchi, mi sa tutto di un abbraccio immenso che questo paese riesce ancora a regalarci, pur se la natura non ci merita. Io il freddo al caldo come te. Buona giornata…attesa curiosa.

    Rispondi
  2. JulsKitchen

    3 Novembre 2014 at 08:25

    Sei una poesia Rossella, una poesia!

    Rispondi
  3. Martina

    3 Novembre 2014 at 08:41

    Inizio a leggere e non posso fare a meno di pensare ad uno dei miei libri preferiti (sono sicura che lo avrai letto) "Arboreto salvatico" di Rigoni Stern.
    Questo post è favoloso, in ogni dettaglio, in ogni albero, foglia e piega di pasta tra le mani.

    Rispondi
  4. barbaraT @ pane-burro

    3 Novembre 2014 at 09:00

    non riesco a staccare gli occhi dallo schermo…
    tanti cuoricini per te… meraviglia tutto :-*

    Rispondi
  5. rossella

    3 Novembre 2014 at 09:55

    Che bello essere tornata a cucinare e fotografare tutto (cioè "quasi" tutto) quello che mi salta in testa!!!

    Lys ecco, da freddolosa a freddolosa, da amante dell'autunno ad amante dell'autunno?? :)

    Juls, non hai idea di quanto i tuoi commento ma facciano bene, così, di prima mattina, amica mia…

    Martina tu mi hai regalato un libro… No non lo conosco, ma voglio leggerlo subito… Grazie davvero!

    Barbara.. I post di quando torno in me… ;-) grazie tesorina..

    Rispondi
  6. Chiara Giglio

    3 Novembre 2014 at 10:36

    ho passato i periodi più belli della mia vita a Cortina e le splendide foto che hai pubblicato mi hanno fatto ritornare lassù, bravissima, adoro i casunziei! Un abbraccio

    Rispondi
  7. barbaraT @ pane-burro

    3 Novembre 2014 at 10:57

    eh ho visto, si… un ritorno in grande spolvero! (tra l'altro, STRANAMANETE, oggi si va per boschi pure da me… 'manco a farlo apposta…)

    Rispondi
  8. rossella

    3 Novembre 2014 at 11:05

    Barbie, quindi non ti compare nulla neppure tra gli spam? Ho visto e commentato una mezz'oretta fa… :(

    Rispondi
  9. Francesca P.

    3 Novembre 2014 at 13:26

    Quel lilla delicato non può non conquistarmi, è una pasta fresca piena di romanticismo… :-)

    (quando dico "scattare felice foto e non contarle" intendo questo)

    Rispondi
  10. antonella

    3 Novembre 2014 at 14:20

    che magia.

    Rispondi
  11. Gelmina

    3 Novembre 2014 at 14:53

    A dire meraviglioso tutto non basta. Mancano le parole per esprimere la bellezza di questo post e posto. E poi quei ravioli! Che proprio questo weekend li ho fatti con la pasta rosa :)Complimenti!

    Rispondi
  12. Elisa Cilento

    3 Novembre 2014 at 14:58

    Meraviglia per gli occhi in questo lunedì grigetto!

    Rispondi
  13. Arianna Frasca

    3 Novembre 2014 at 15:10

    E chi si annoia, mi sembra di essere lì con te ^^

    Rispondi
  14. Lorella

    3 Novembre 2014 at 15:15

    Oh mamma che meraviglia di foto!
    Sono rilassanti e piacevoli alla vista.
    In quanto alla ricetta, la proverò senz'altro! Quindi ROssella non ha utilizzato la macchina per tirare la pasta, vero? Hai fatto tutto a mano?
    Un abbraccio e grazie di cuore dei tuoi post.

    Rispondi
    • rossella

      4 Novembre 2014 at 07:55

      Lire la sì!!! Tutto a mano. Mano e mattarello. :)
      E sono così poco abituata a tirare la pasta, che ieri mi facevano male i palmi delle mani!!!

      Gelmina, grazie..

      Rispondi
  15. Virginia @ Zucchero e zenzero

    3 Novembre 2014 at 19:39

    E' impossibile che tu mi annoi con le tue foto… Oggi ti sei davvero superata, una meraviglia sia i paesaggi che quei ravioli, così rotondini e simpatici che ne vorrei subito un piatto. Prima di andare via ritorno su quelle montagne e sento di nuovo quel brivido di freddo che mi è venuto guardando tutta quella neve :-)

    Rispondi
  16. laura

    3 Novembre 2014 at 20:15

    Mi associo mi associo, pura poesia!!!!

    Rispondi
  17. rossella

    4 Novembre 2014 at 07:51

    Buongiorno a tutte pupe, e grazie!!!
    Anche a me è piaciuto tanto questo post, ma me ne sono resa conto solo dopo averlo scritto.
    Come le foto.
    Sarà che ero in viaggio per lavoro, ma a volte di certi luoghi avverti la bellezza solo parzialmente… Poi, a distanza di una settimana, 10 giorni, rivedi le foto. Rivelatrici.

    Rispondi
  18. rossella

    4 Novembre 2014 at 07:53

    Elisa e Francesca… È perché i toni di rosa, con il grigetto, ci stanno bene assai.

    (Francesca sì, è esattamente come hai detto tu.. Esattamente così..)

    Antonella. La magia..

    Rispondi
  19. Gabila Gerardi

    4 Novembre 2014 at 08:15

    Adoro…adoro..adoro le tue cose, si…le tue cose perché quello che vedo sono solo frammenti di te! Dei ravioli pazzeschi, sia nei colori che nei sapori..ecco…io adoro…punto!

    Rispondi
  20. Mila

    4 Novembre 2014 at 10:17

    La pasta fatta in casa è tutta un'altra cosa!!! Complimenti per la ricette e per le fantastiche foto

    Rispondi
  21. bonificiesogni.com

    4 Novembre 2014 at 13:28

    Senza nulla togliere all'ottima ricetta che mi riprometto, come molte altre, di provare, sono incuriosita moltomoltissimo dalle tue splendide foto… posso chiederti, in generale, che obiettivo usi ? E' un fisso? E la bella sfocatura che fai delle sfondo è in postproduzione o la lente la crea già di suo? Uff che noiosa sono! ma ammiro troppo il tuo stile fotografico e mi piacerebbe saperlo, grazie !

    Rispondi
  22. rossella

    4 Novembre 2014 at 14:04

    Bonifici e sogni, grazie!
    Allora, il discorso sugli obiettivi è complesso, ma manco tanto sai (a parte il costo degli stessi… :-/ )

    Per le foto che vedi, dato che ero sballottata in giro per l'Italia per una settimana e non potevo portarmi tanta attrezzatura appresso, ho usato lo zoom. Il più versatile e adatto all'aperto nonostante per le foto di cibo io usi soprattutto gli obiettivi fissi.

    E ti confesso che io non so sfocare in postproduzione (cosa che mi riprometto di imparare sempre ma poi il mio delirio di onnipotenza me lo impedisce volendo LUI controllare il più possibile in fase di scatto ;-)): quindi tutto quello che vedi è avvenuto grazie a lui (non il delirio, o forse anche un po' sì, ma lo zoom: è un 24-105 ma montato su un corpo macchina che non è full frame).

    E' un obiettivo che ho preso per le foto di paesaggio, e di architettura, e che mi permette una certa versatilità, anche se la verità è che io adoro i miei 50 mm e 100 mm, e per le foto dell'ultimo libro, quello in uscita sulle mandorle (quindi immagina i fiori, i mandorleti etc…), mi sono ritrovata in Sicilia per campi con appresso una borsa pesantissima con tutte tre le lenti oltre al corpo macchina (60D) e a montare e smontare continuamente per poter usare il 100 e il 50 invece che un molto più regionevole zoom ;-)

    Ad ogni modo poco fa, appena letto il tuo messaggio, ho aggiornato temporaneamente la mia barra laterale con i bannerini Amazon, che in genere sono libri, mettendo proprio i miei tre obiettivi.
    Lì trovi un po' di commenti e di specifiche tecniche (oltre che i prezzi, una discriminante non da poco, o almeno lo è stato per me, per l'acquisto..).

    Io ti confesso di aver sempre acquistato "a sentimento", un po' come quando cucino: quel misto di tecnica appresa in modo per lo più deduttivo, e istinto.
    Sì, ho letto qualcosa in forum e cose così, ma ti confesso che a volte i commenti sono davvero così specifici e tecnici da rischiare di perdermi.

    Quindi da un lato mi sono documentata cercando di apprendere qualcosina di più, dall'altro sono andata "dove mi portava il cuore", ed è andata bene!

    Alla fine è come un vestito. Ti deve stare bene addosso.

    E questi tre, tutto sommato, mi calzano! ;-P

    Rispondi
  23. rossella

    4 Novembre 2014 at 14:07

    Gabila sappi che da quando ci siamo conosciute di persona, un anno fa, il mio "tenere ai tuoi commenti", cosa già tanto sentita allora dalla sottoscritta, è aumentato esponenzialmente.

    Quindi immagina la felicità per queste tue parole!
    E stima, e condivisione di quel "piacere le tue cose". Vale anche per me.

    Spero davvero a presto. Davvero.

    Rispondi
  24. santuzzas

    4 Novembre 2014 at 15:33

    Rossella! I casunzei sono uno dei miei piatti preferiti. Tutte le volte che qualcuno se ne va a Cortina gli chiedo di portarmeli. Non ho mai provato a farli a casa, ma ora mi hai dato la giusta motivazione per farli. :) Grazie!!! :)

    Rispondi
  25. valerita

    4 Novembre 2014 at 15:48

    ho appena letto il post e tutti i commenti, e non posso far altro che accodarmi, cara rossella. io che la montagna non la amo, ho avuto una netta nostalgia della sensazione di calore e di casa (gli inglesi hanno una bella parola per definire un ambiente, cosy, forse in italiano accogliente ma non basta) che si prova entrando in un rifugio dopo una lunga passeggiata per i monti… e quel viola del piatto è davvero adorabile, non mi vengono in mente altri aggettivi. ecco, mi hai lasciata senza parole. buona serata, valentina

    Rispondi
    • rossella

      5 Novembre 2014 at 09:32

      Valentina è da ieri che provo a risponderti ma niente, blogger mi censura i commenti troppo contorti??? ;)

      Rispondi
  26. rossella

    4 Novembre 2014 at 17:53

    Santuzzas, e poi sono facili, davvero!
    Per esserci riuscita io al primo colpo.. ;)
    Mila, sì, e sai una cosa? Mi piacerebbe farla più spesso la pasta in casa, la domenica..

    Rispondi
  27. bonificiesogni.com

    5 Novembre 2014 at 13:26

    Rossella la tua disponibilità mi ha commosso ! Grazie per la generosità ed il tempo speso a spiegarmi…mi fiondo su Amazon a crearmi la wishlist per natale ;-) … Sei stata chiarissima ed esaustiva, mi avessi detto di più manco io ti avrei seguita !Ti auguro un successone per il tuo nuovo libro in uscita che non mancherò di comprare ovviamente.Buona giornata

    Rispondi
  28. bonificiesogni.com

    5 Novembre 2014 at 13:28

    Rossella la tua disponibilità mi ha commosso ! Grazie per la generosità ed il tempo speso a spiegarmi…mi fiondo su Amazon a crearmi la wishlist per natale ;-) … Sei stata chiarissima ed esaustiva, mi avessi detto di più manco io ti avrei seguita !Ti auguro un successone per il tuo nuovo libro in uscita che non mancherò di comprare ovviamente.Buona giornata

    Rispondi
  29. pattylafiacca

    5 Novembre 2014 at 13:29

    Rossella la tua disponibilità mi ha commosso ! Grazie per la generosità ed il tempo speso a spiegarmi…mi fiondo su Amazon a crearmi la wishlist per natale ;-) … Sei stata chiarissima ed esaustiva, mi avessi detto di più manco io ti avrei seguita !Ti auguro un successone per il tuo nuovo libro in uscita che non mancherò di comprare ovviamente.Buona giornata

    Rispondi
    • rossella

      5 Novembre 2014 at 19:14

      Patty grazie!!
      Ma figurati, l'ho fatto con piacere!
      (allora domani tolgo evtorno a mettere i libri, se tu hai memorizzato! Fammi sapere come ti trovi, e, dimenticavo ma forse si intuiva, parlavo delle foto di paesaggio, quando dicevo "zoom"…foglie e tronchi compresi però! ;))

      Rispondi
  30. valerita

    5 Novembre 2014 at 14:48

    che carina :)
    non ti preoccupare, io ho combattuto un'ora con un plotter che alla fine ha deciso di non stampare nulla per oggi… è la tecnologia, bellezza!

    Rispondi
    • rossella

      5 Novembre 2014 at 19:15

      Ahahhh, Valentina, giusto, giusto, è la tecnologia, bellezza! ;)

      Rispondi
  31. opuntia43

    5 Novembre 2014 at 17:55

    guardando le tue bellissime foto, con nostalgia e con le lacrime agli occhi sono ritornata al mio passato!!!
    bravissima!!!

    Rispondi
    • rossella

      5 Novembre 2014 at 19:17

      Opuntia, io ti penso sempre, quando salgo. E sento l'odore del bosco e del freddo e delle foglie..

      Rispondi
  32. Marta

    5 Novembre 2014 at 18:56

    Foto da togliere il fiato, davvero incantevoli… Ma come fai? E questi ravioli, poi… :)

    Rispondi
    • rossella

      5 Novembre 2014 at 19:18

      Marta io non lo so. Le foto credo vengano da alcuni stati d'animo… Io lo credo davvero..

      Rispondi
  33. Chiara Massacesi

    6 Novembre 2014 at 09:01

    Che foto, che posti (!!!) e soprattutto che pastaaa!!!!! Super Rossy!

    Rispondi
  34. panelibrietnuvole

    7 Novembre 2014 at 03:42

    Annoiarci di immagini?! Ma quando mai? Sarà che anche io sono un'amante degli alberi, e dei boschi, e dei colori autunnali in particolare. O forse sarà che queste foto sono strepitose, bellissime, da guardare e riguardare!! Davvero.
    E però, anche i casunziei hanno il loro perchè e a me piacciono proprio così, cicciosi e ripieni fino a scoppiare, perchè sono ghiotta e me ne vanto :-)
    Bellissima anche la pasta, e le foto della pasta…insomma, bello tutto!!

    Rispondi
  35. rossella

    7 Novembre 2014 at 04:52

    Chiarettaaaaaa!!!!
    (ma quando arrivi??? Ti aspettiamo tanto :))

    Panelibrietnuvole: grazie!!

    Rispondi
  36. The Daydreamer

    9 Novembre 2014 at 21:05

    Rossella, giuro (non è bello giurare): solo tu mi potevi far rimanere a bocca aperta in montagna. Foto stupende, mi vien voglia d'inverno – io sono una che ha freddo SEMPRE, premetto. Questi ravioli poi mi ricordano quelli polacchi, hai presente? Una bella gita insieme a te, grazie :-)

    Rispondi
    • rossella

      11 Novembre 2014 at 08:57

      Cara. Anche io ho sempre freddo! Sempre… :)
      Non ho presente i ravioli che dici ma alla mia amica polacca questi ispiravano assai..!

      Rispondi
  37. Serena | SereInCucina

    17 Novembre 2014 at 07:04

    Sallo. Che il mio post di oggi è nato dopo aver visto questo qui, essermi venuta una voglia matta di fotografare e di uscire in mezzo ai boschi. Tu sallo, che mi fai questi effetti. ❤️

    Rispondi
    • rossella

      17 Novembre 2014 at 09:02

      Sere infatti questo era proprio uno di quei post "per te".
      Ora corro a leggerti!!

      Rispondi

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