Dunque in sostanza dicevamo, nelle
nostre (chissà perchè poi parlo plurale, che poi sa pure un po’ di
Ventennio) ordinarie follìe, di cui all’ultimo post, che esistono
ricette “da esterni” e ricette “da interni”.
nostre (chissà perchè poi parlo plurale, che poi sa pure un po’ di
Ventennio) ordinarie follìe, di cui all’ultimo post, che esistono
ricette “da esterni” e ricette “da interni”.
E mentre i soffici e dolci e lievitati
buchteln sono in tutta evidenza (;-P) una ricetta da interni,
i rustici e saporosi canederli in brodo sono per me una ricetta da
esterni.
buchteln sono in tutta evidenza (;-P) una ricetta da interni,
i rustici e saporosi canederli in brodo sono per me una ricetta da
esterni.
Ora o mi rendo conto della totale
mancanza di oggettività di tali tipologie, dato che i primi, per
esempio, possono essere comodamente mangiati in un picnic di alta
quota (quindi all’aperto) mentre i secondi assolutamente NO.
mancanza di oggettività di tali tipologie, dato che i primi, per
esempio, possono essere comodamente mangiati in un picnic di alta
quota (quindi all’aperto) mentre i secondi assolutamente NO.
Ppperò, essendo il mio metro di
giudizio un altro, ovvero diciamo in questo caso non tanto funzionale
quanto emozionale, mentre i buchteln mi rimandano, come vi accennavo,
alle pigre colazioni in veranda, o all’idea della lettura di un libro
al caldo di una coperttina e di un paio di calzettoni di lana
lavorati a mano, i canederli mi fanno pensare ad un pasto caldo,
semplice e sano che ti rimette in sesto alla fine di una giornata
passata all’aperto, in mezzo ai boschi, o camminando per raggiungere
una vetta.
giudizio un altro, ovvero diciamo in questo caso non tanto funzionale
quanto emozionale, mentre i buchteln mi rimandano, come vi accennavo,
alle pigre colazioni in veranda, o all’idea della lettura di un libro
al caldo di una coperttina e di un paio di calzettoni di lana
lavorati a mano, i canederli mi fanno pensare ad un pasto caldo,
semplice e sano che ti rimette in sesto alla fine di una giornata
passata all’aperto, in mezzo ai boschi, o camminando per raggiungere
una vetta.
In più a me piacciono da matti anche
come concetto, e questi in particolare, perchè in sostanza sono
delle polpette di pane raffermo, l’apice della cucina antispreco ;).
come concetto, e questi in particolare, perchè in sostanza sono
delle polpette di pane raffermo, l’apice della cucina antispreco ;).
Ne esistono di tutti i tipi, con speck,
spinaci, grano saraceno, funghi porcini e/o formaggio, insomma il
canederlo è universale, ;-) ma dato che io non ne avevo ancora mai
cucinati, ho deciso di iniziare dalla versione più semplice e
minimale.
spinaci, grano saraceno, funghi porcini e/o formaggio, insomma il
canederlo è universale, ;-) ma dato che io non ne avevo ancora mai
cucinati, ho deciso di iniziare dalla versione più semplice e
minimale.
Anche in questo caso mi sono riferita
al libro della Kompatscher
(che comprende anche le ricette degli
altri “gusti” nominati), però, dato che amo tantissimo questo
piatto (e che ho deciso che diventerò il cugino delle tanto amate da
Vaniglia zuppette fumanti per l’inverno quando arriverà), sto
facendo un pensierino anche sul libro degli amici Calycanti(perchè
conoscendo i tipi, e dopo aver tanto amato il loro sulle torte di mele
, di cui
vi avevo parlato anche qui e in occasione di questa tortina, direi,
come se dice a Roma, che deve da esse’ comprato!).
al libro della Kompatscher
(che comprende anche le ricette degli
altri “gusti” nominati), però, dato che amo tantissimo questo
piatto (e che ho deciso che diventerò il cugino delle tanto amate da
Vaniglia zuppette fumanti per l’inverno quando arriverà), sto
facendo un pensierino anche sul libro degli amici Calycanti(perchè
conoscendo i tipi, e dopo aver tanto amato il loro sulle torte di mele
, di cui
vi avevo parlato anche qui e in occasione di questa tortina, direi,
come se dice a Roma, che deve da esse’ comprato!).
Intanto per oggi vi lascio con il primo
dei miei esperimenti, più qualche fotina “di esterni” di
montagna, chissà che in questo primo week-end di settembre non vi
venga voglia di un miniritorno alla vacanza e non riusciate a
scappare da qualche parte a fare una passeggiatina!
dei miei esperimenti, più qualche fotina “di esterni” di
montagna, chissà che in questo primo week-end di settembre non vi
venga voglia di un miniritorno alla vacanza e non riusciate a
scappare da qualche parte a fare una passeggiatina!
Canederli di magro in brodo (per 4
persone, abbondanti)
persone, abbondanti)
ingredienti
300 g di pane bianco raffermo
60 g di burro
mezzo bicchiere di latte (o più, q.b.)
3 uova
un cucchiaio di prezzemolo tritato
sale, noce moscata
una piccola cipolla
una noce di burro
un cucchiaio di farina
1 litro di brodo
Tagliare a dadini piccoli (magari anche
sbriciolarlo, i miei alla fine erano troppo grossi e i canederli
quindi rimanevano fragili in cottura) e soffriggerlo brevemente nel
burro.
sbriciolarlo, i miei alla fine erano troppo grossi e i canederli
quindi rimanevano fragili in cottura) e soffriggerlo brevemente nel
burro.
Sbattere energicamente le uova con il
latte e versare sul pane. Aggiungere il sale, il prezzemolo e un
pizzico di noce moscata. Tritare sottilmente la cipolla, poi farla
dorare nel burro ed unirla al pane. Far riposare per mezzora.
Incorporare la farina. Con il composto formare dei piccoli canederli
(io ho fatto delle polpettine di circa 4 cm di diametro) e porli
nell’acqua bollente precedentemente salata. Far bollire per 15′.
Servire in brodo caldo.
latte e versare sul pane. Aggiungere il sale, il prezzemolo e un
pizzico di noce moscata. Tritare sottilmente la cipolla, poi farla
dorare nel burro ed unirla al pane. Far riposare per mezzora.
Incorporare la farina. Con il composto formare dei piccoli canederli
(io ho fatto delle polpettine di circa 4 cm di diametro) e porli
nell’acqua bollente precedentemente salata. Far bollire per 15′.
Servire in brodo caldo.
(io li ho cotti direttamente nel brodo,
però a pensarci bene in montagna ce li servivano “separatamente”,
cioè, li univano alla fine…).
però a pensarci bene in montagna ce li servivano “separatamente”,
cioè, li univano alla fine…).
Vi auguro veramente un bellissimo
finesettimana, che sia un degno” richiamino” dell’estate, o
l’inizio dell’estate per chi in cavanza ancora non c’è stato!
finesettimana, che sia un degno” richiamino” dell’estate, o
l’inizio dell’estate per chi in cavanza ancora non c’è stato!
;)
Valentina
ahh, come aspettavo il seguito! come mi fanno bene le tue foto, i tuoi racconti…ho tanta voglia di questa cucina delle dolomiti, sarà che sento un gran bisogno di cambiamento. e quindi, comincio volentieri dai sapori!
Agnese
Bellissimo anche la versione "outdoor" :)
L'oggettività è sopravvalutata. Se a sensazione canederlo chiama esterno, esterno sarà ;)
In effetti sì, sono un piatto geniale. Antispreco, comfort, versatile. Mi ricordano le vacanze in Trentino, le cene corroboranti dopo le giornate sugli sci.
Bel post, Ross ;)
Buon we, un bacione!!
A.
AntonellaCioccomela
Come mi piacciono i tuoi racconti! Bella questa ricetta dei canederli, molto adatta a questo inizio di autunno. Buon fine settimana anche a te. Ciao!
Vale@Lattealcioccolato
Le foto sono stupende! Complimenti!
Per quanto riguarda i canederli, da buona altoatesina ho la ricetta della mamma/nonna, ma provare a sperimentarne qualche altra non è mai male ;)
Riso Mandorlino
Mi affascinano i canederli…e il libricciuolo dei Calycanti lo sfoglio di tanto in tanto in attesa di temperature più idonee per sperimentare, quello sulle torte invece ancora non fa parte della mia libreria =/!!
Foto rilassanti e profumate le tue, brava!! (e un canederlo lo assaggerei or' ora!!)…a proposito ho "elaborato" l'acqua saporizzata..semplice semplice, ma freschissima!!;) da postarsi al più presto…nel frattempo un caro saluto a te e buon weekend!baciobacio Lys
Anonimo
ciao, ma dove sarà mai questo posto meraviglioso? le tue foto sono davvero belle, ma di sicuro il panorama non è da meno! ciao e buon fine settimana, daniela
Anonimo
Io con i canederli invece ho avuto una brutta esperienza a cena a casa di amici e ci ho messo, sbagliando probabilmente, una pietra sopra…
Adoro la montagna, te e i tuoi racconti di montagna. Vero che questo è tipo il numero 2 di 84? Eddddai Ross… =D
Buon weekend e in bocca al lupo con le foto,
Caro
Serena | SereInCucina
grazie Rossella, per l'augurio di un buon weekend! domani mare (è ancora estate, almeno fino al 21 settembre! ;)) e domenica altro matrimonio! Insomma, settembre è il mese dell'amore dalle mie parti. Belle le foto della montagna, mi sanno sempre di relax (non so come mai, perchè in realtà quando vado camminiamo sempre). Forse dipende dal fatto che quando penso alla montagna penso anche alle sere oltre che alle giornate, in cui non c'è assolutamente nulla da fare, ed è così bello rilassarsi leggendo un libro, ascoltando della musica o semplicemente mangiando un buon canederlo! bacino, sere
lea
mamma mia che voglia di montagna che fai venire con queste bellissime foto. I canederli sono uno dei miei piatti preferiti, li proverò sicuramente
Babs
oh tesoro! mai state più in sintonia! io publico della val pusteria e tu…. pure: monti e canederli…. prossima vacanza insieme vero?
baci!
Anonimo
Non sono propriamente un'amante della montagna..ma solo a vedere le tue foto cambio idea!:) (la foto del sentiero alberato è qualcosa di magico!)
Un bacio, Marta
Marina
Come faccio a spiegarti quanto mi piace passare a trovarti? Come? ♥
rossella
Eccomi qua!!! Ieri sono stata un filino lontano dal pc, salvo essere riuscita non so come a postare.. Ed ora provo a rispondere ai vostro commenti (che però ho letto ad uno ad uno eh?), se telefono =blogger me lo consentono… ;)
rossella
*marina: carina che sei, ma lo sai che me lo ho spiegato benissimo in questo commento??? ;)
*marta: guarda, 'una tantum' te la consiglio proprio, fa così bene.. ;)
*babs: io in verità sono tornata :( però quando ho visto dov'eri ho pensato anche io alla sintonia!!!
*lea: fammi sapere! ;)
*serena: vuoi sapere una cosa? Anche io in questo preciso istante sono al mare, a rubare ancora un pezzetto di estate… Shhhh, è un segreto! ;)
rossella
*caro: eh-uhm… No, finite!!! Ma ne meriteresti sicuro di più (e in verità di quel libretto vorrei farne almeno un libro paio da un bel po'), perché, tu non ci crederai, ma ieri dopo il tuo commento le foto si sono anche un pelino 'radrizzatr'! :*
*daniela: grazie!!! Anche a te!
*lys: noooo, non sai quanto mi hai incuriosito!!! Non vedo l'ora di vederla… :D
*vale: cavolo, ma allora la tua È la ricetta DA PROVARE!!!
*Antonella: grazie! (che poi un po' lo stiamo anche desiderando, questo autunno, no?) ;)
Manuela e Silvia
Ciao! cosa c'è di più rappresentativo delle ricette di montagna se non i canderli?! un piatto ottimo che si presta a moltissime varianti!
un bacione e complimenti per le bellissime foto.
Valentina
ho visto il tuo primo articolo su honest cooking…che emozione! bravissima, bravissima! foto strepitose, introduzione professionale e invitante, ricetta…non ne parliamo…:)))
p.s. non ho potuto commentare lì perché non ci ho il fb…irriducibile che sono!
rossella
*vale ciao!!! Arrivo in ritardo a rispondere anche qui!!! E pensare che volevo anche scriverti 'con calma' giusto x un salutino… ;)