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Vaniglia — Storie di cucina

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le olive pasole…

13 Novembre 2013 Contorni

La verità è che le “olive pasole” io non le conoscevo nemmeno, fino a qualche giorno fa.
Fino a che, per la precisione, non ho avuto la fortuna di fotografare un oliveto. E le sue olive, ed il suo olio. Di fotografarlo per lavoro, per essere precisi.
Di quella parte del mio lavoro che a volte vorrebbe essere il tutto, e che mentre sto mezza storta a sistemare l’ultima oliva, o l’ultimo biscotto, o l’ultimo ciuffo di panna o l’ultima fettina di arrosto, mi fa pensare a “quanto sono fortunata”.
Insomma prima di allora non ne sapevo nulla, nonostante le mie origini lucane, di questa varietà, conosciuta più esattamente come varietà  “Maiatica” (detta anche “Pasola”, appunto), diffusa in Basilicata, specialmente nella valle del Basento.
Si tratta di un’oliva sia da olio che da tavola, che dalle mie parti (cioè dalle mie parti Lucane ;)) viene servita a tavola semplicemente, leggermente “sfritta” in poco olio, e consumata subito con il pane buono del sud, e con poco sale.

La ricetta sta tutta qui.
E’ insomma una non-ricetta: si prendono e si lavano le olive. Si asciugano bene, poi si “friggono velocemente” (davvero per poco, fino a che non iniziano a “scoppiettare”) in una padella antiaderente in cui è stato precedentemente fatto scaldare poco olio d’oliva. 

Poco sale, pane buono. 
L’aperitivo perfetto. 
Quello del mio lato meridionale. ;-)

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Categories: Contorni Tags: chiacchiericcio, vita da foodblogger, cucina fast, food photography

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Interazioni con il lettore

29 Commenti

  1. Valentina

    13 Novembre 2013 at 08:00

    Buongiorno Rossella, leggo il tuo post appena un attimo prima di iniziare a lavorare… grazie per questo piccolo momento di poesia. Perché il tuo messaggio e le tue foto sono proprio questo: un dolce poetico momento!
    Una buona giornata per te. :)

    Rispondi
  2. maia

    13 Novembre 2013 at 08:02

    adoro queste ricette !!

    buona giornata

    Rispondi
  3. Martina

    13 Novembre 2013 at 08:32

    Imparare e scoprire piccole cose. Questo per me è importante e mi rende davvero felice; quindi grazie di avermi arricchito di questo prezioso frammento culinario … a cui ora darò la caccia :)
    Ps: l'altro giorno in una nota grande libreria ho cercato invano il tuo libro, ma niente. Dici che sarò costretta a prenderlo su Amazon o posso aspettare ancora un pochino (sai sono ancora un po' vintage nell'acquisto …)?
    Buona giornata e a presto

    Rispondi
    • rossella

      13 Novembre 2013 at 10:59

      Martina, non so ancora dirti bene ma pensavo di fare un post di "istruzioni per l'uso" su dove trovarlo… Il libro sta manmano occupando gli scaffali delle librerie, ma per quella grande e nota (se inizia con la effe ;)) ci vorrà ancora un po'… Tu dove abiti?

      Rispondi
    • Valentina

      13 Novembre 2013 at 16:54

      Perdona l'intrusione…a proposito del libro: ieri ero da Eataly a Roma, ho chiesto e mi hanno detto che é nelle ordinazioni :))) perciò arriverà con il prossimo rifornimento ma non sapeva dirmi il giorno preciso.
      Ciao :)

      Rispondi
  4. Rossella

    13 Novembre 2013 at 08:39

    Fotografare un uliveto…la poesia già comincia tutta da qui.
    Fotografie meravigliose, suggestive. Ho iniziato a leggere delle olive pasole e mi sono persa tra sogni e bontà.
    Grazie del post!

    Rispondi
  5. stampe su tela

    13 Novembre 2013 at 08:42

    Non sono una brava cuoca, ma senz'altro provero' la tua ricetta!

    Rispondi
  6. Patty

    13 Novembre 2013 at 09:00

    Quelle non ricette che alla fine riempiono una tavola. Serve poco e niente. Sono come il pane e il pomodoro. Volendo ci potresti campare!
    Questo tuo post è una serenata.
    Un bacio grande, Pat

    Rispondi
  7. gabriella

    13 Novembre 2013 at 09:10

    io sono di matera, e questa è una di quelle cose semplice che fa impazzire il mio adorato babbo…
    gabriella

    Rispondi
  8. Francesca P.

    13 Novembre 2013 at 09:12

    Sembrano mirtilli e pure un pò acini di uva fragola… non possono non piacermi! ;-) Ecco un esempio di come non c'è bisogno di tanto per assaporare bontà e bellezza: prodotti semplici della terra, olio che sfrigola, luce e grigio… c'è tutto.

    Rispondi
  9. rossella

    13 Novembre 2013 at 10:54

    Care.
    Ci sono dei post che amo tanto. Per una serie di motivi. Uno dei principali, forse IL principale, sono i vostri commenti.
    Esattamente come oggi. :)

    Rispondi
  10. Martina

    13 Novembre 2013 at 12:05

    Ebbene sì, inizia proprio con la "effe" … come la città in cui mi trovo … Firenze.
    In attesa di istruzioni :)

    Rispondi
  11. Marina

    13 Novembre 2013 at 13:34

    Non conoscevo questa tipologia di olive: chiederò anche alla mia amica lucana.
    Mi piace la semplicità di questa non-ricetta.
    Che paesaggi quello del Sud!!

    Rispondi
  12. franci

    13 Novembre 2013 at 13:36

    me le prepara in questa stagione un caro amico
    sono fantastiche, dolci amare salate… con il pane buono, poi
    f
    PS viene voglia di allungare la mano verso lo schermo per prenderne una… che gran foto amica!

    Rispondi
  13. la signorina pici e castagne

    13 Novembre 2013 at 15:01

    neanche io le conoscevo le olive pasole : ) ma son od' accordo con te sul potere delle non-ricette. delle cose buone come il pane e l' olio (o le olive nel tuo caso), che ti fanno spuntare il sorriso sulla faccia e pensare che sì, sei fortunata..
    bacino

    Rispondi
  14. The Daydreamer (Donatella)

    13 Novembre 2013 at 15:05

    Cara Rossella,
    Questa tua non-ricetta la dice lunga sul ruolo essenziale dei prodotti di qualità. Una caratteristica questa tipica secondo me della cucina italiana, no? Non avevo mai sentito parlare delle olive pasole e sono felice di scoprirle oggi grazie al tuo dolcissimo post e alle tue foto così' invitanti. Grazie di cuore,

    Rispondi
  15. Valentina

    13 Novembre 2013 at 16:05

    mi scaldi il cuore. tanto tanto.

    Rispondi
  16. Giulietta | Alterkitchen

    13 Novembre 2013 at 17:47

    Sono giorni che le vedo al mercato e, da amante furiosa delle olive, mi chiedo "le prendo o non le prendo?"
    Ecco, domani le prendo, e me le pappo!

    Rispondi
  17. Annalisa B

    13 Novembre 2013 at 18:23

    Certo che sei davvero un'artista con le foto!!!
    Bacioni

    Rispondi
  18. Ilaria

    13 Novembre 2013 at 21:32

    Ciao ti scopro grazie a Simona di Journeycake …….Che meraviglia di blog, foto e ricette!! Ora non mi sfuggirai più ;-)
    A. Presto Ilaria

    Rispondi
  19. Riso Mandorlino

    13 Novembre 2013 at 22:44

    Cara Ross, gli spunti della tradizione sono le ricette-coccole come questa, semplice ed irrinunciabile così com'è!
    Le foto sono meravigliose, il paesaggio un sogno dai colori della pece e l'ultima foto è diventata lo sfondo del mio smartphone … grazie dolcezza, ti abbraccio ;) Lys

    Rispondi
  20. journeycake

    14 Novembre 2013 at 21:54

    Non conoscevo le olive pasole, a volte le cose più semplici sono davvero le più buone. Che foto meravigliose! Ciao s

    Rispondi
  21. cucinaincontroluce

    15 Novembre 2013 at 10:21

    Sarà pure una "non-ricetta", ma non manca nulla: qui c'è tutto il profumo della terra, c'è la ricchezza mediterranea, c'è la luce perfetta, è tutto perfetto!
    Ciao, Tatiana

    Rispondi
  22. Anonimo

    15 Novembre 2013 at 21:28

    Vuoi avere le olive a disposizione per lungo tempo? Conservale in freezer, le utilizzerai quando vorrai.Anna

    Rispondi
  23. rossella

    16 Novembre 2013 at 10:04

    Anna grazie per la dritta! Delle ultime rimaste un po' ne "cucinerò" (;-P) oggi, un po' le congelerò…

    Lys, tu mi fai sempre un po' emozionare…

    Rispondi
  24. quadri per la cucina

    26 Febbraio 2014 at 09:56

    MA la tua ricetta mi piace da impazzire. Se riesco a provarla ti faccio sapere..
    Un Abbraccio

    Rispondi
  25. Davide Tassielli

    20 Gennaio 2015 at 11:26

    Da qualche anno imbottiglio olio di olive pasole, che è più "dolce" e meno "forte" rispetto all'olio di "cima di corato"….lo vedo più indicato anche nella preparazione dei dolci….

    Rispondi
  26. Mariella

    12 Ottobre 2019 at 23:37

    Sono pugliese e le Pasole sono olive da mangiare in salamoia oppure alla ( calce) Maturano a metà ottobre hanno una forma un po’ ovale ma grosse con il nocciolo piccolo. Non sono olive da fare olio ma solo da tavola. Le olive invece che si friggono e sono dolci si chiamano NOLCHE . Sono rotonde , nere all’esterno e le polpa interna e violacea. Maturano a fine settembre

    Rispondi
    • Rossella

      13 Ottobre 2019 at 18:13

      Ciao Mariella, grazie per il commento e per le utili informazioni!
      Queste olive (e questa ricetta) vengono da un olivicoltore tuo conterraneo che produce un olio buonissimo e pregiato. Mi sono affidata alla sua conoscenza, e ho poi preparato io stessa e poi mangiato le olive che vedi in foto.
      Forse come capita per molte ricette le preparazioni e gli ingredienti variano da regione a regione, da provincia a provincia, a volte da campanile a campanile o addirittura da famiglia a famiglia!
      In ogni caso cotte così erano davvero buone! ;)

      Rispondi

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